26 November, 2024
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In seguito al 30° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 20 novembre, il Parlamento europeo ha adottato oggi una risoluzione che valuta le numerose sfide che bambini e giovani devono affrontare attualmente.

La risoluzione non legislativa è stata approvata con 495 voti favorevoli, 58 contrari e 87 astensioni.

Bambini vulnerabili e minori migranti

I deputati condannano tutte le forme di violenza contro i bambini, come ad esempio i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali femminili, la tratta e la violenza psicologica, ed esortano tutti i paesi dell’UE elaborare una strategia nazionale per eliminare la violenza sessuale e gli abusi sui minori, sia online che offline. Chiedono inoltre agli Stati membri di elaborare una normativa che vieti e sanzioni le punizioni corporali nei confronti dei minori o, laddove già esiste, ne garantisca l’effettiva applicazione.

Nel testo si chiede inoltre la piena attuazione del regime europeo comune in materia di asilo per migliorare le condizioni dei bambini non accompagnati. Il principio guida nell’affrontare tale questione deve essere la protezione del bambino e non le politiche di immigrazione.

Bambini nei conflitti armati, apolidia, istruzione inclusiva

Poiché alcuni bambini continuano ad essere senza stato alla nascita, si invitano gli Stati membri affinché trovino una soluzione per i bambini apolidi all’interno e al di fuori dell’UE. Inoltre, i minori con disabilità, i minori migranti, i figli di genitori LGBTI, quelli con genitori detenuti e i figli dei cosiddetti ‘foreign fighter’ sono esposti in modo sproporzionato a discriminazioni e necessitano pertanto di un approccio personalizzato per affrontare le loro necessità specifiche.

Per quanto riguarda i figli di foreign fighter detenuti nel nord est della Siria, si esortano i Paesi UE a rimpatriare tutti i minori europei, tenendo conto della loro situazione familiare specifica.

Si invitano, infine, i Paesi dell’Unione a garantire il diritto a un’istruzione inclusiva e ad assicurare l’accesso a informazioni esaustive e adeguate all’età su sesso e sessualità.

Promotori del cambiamento

In una nota positiva della risoluzione, si sottolinea il ruolo chiave che i bambini possono svolgere nell’influenzare l’agenda politica europea, come dimostrano le recenti azioni di mobilitazione contro il cambiamento climatico guidate da bambini e giovani. Infine, si invitano i Paesi che non hanno ancora ratificato la convenzione sui diritti dell’infanzia e i suoi protocolli aggiuntivi a farlo con urgenza.

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Giovedì 28 novembre gli appuntamenti con il IX Festival pianistico del Conservatorio proseguono con un concerto in ricordo della pianista Angela Pintor Artizzu e del violoncellista Salvatore Pintor. Protagonisti della serata saranno il violoncellista Francesco Vignanelli e il pianista Michele Spiga, impegnati nella prima Sonata per violoncello e pianoforte op. 28 di Johannes Brahms, e la pianista Maria Lucia Costa, interprete di musiche di Mozart, Martin e De Falla.
Angela Artizzu (1931-2016) ha studiato al Conservatorio di Cagliari con Marta De Conciliis e Ludovico Lessona, diplomandosi giovanissima col M° Rosati.
Salvatore Pintor (1927-2015) ha compiuto anche lui gli studi al Conservatorio di Cagliari, sotto la guida di Giuseppe Selmi e Willy La Volpe, perfezionandosi successivamente con Gaspar Cassandò all’Accademia Chigiana di Siena.
Accanto all’attività didattica hanno svolto in duo un’intensa attività concertistica riscuotendo ovunque lusinghieri successi.

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Domani, mercoledì 27 novembre, alle 10.00, l’assessore regionale dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, terrà una conferenza stampa, al terzo piano dell’Assessorato in via Roma 80, per la presentazione dei risultati della raccolta differenziata del 2018.

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Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria, ha eseguito, con il proprio Nucleo di Polizia Ambientale e Demaniale, una complessa attività di controllo, nell’area demaniale marittima annessa al porticciolo turistico di Sant’Antioco.

I controlli sono stati eseguiti utilizzando anche l’elicottero “Nemo – 15” della Guardia Costiera che, con la supervisione del Centro di Coordinamento Ambientale della Direzione Marittima di Cagliari, ha effettuato il monitoraggio delle aree.

Alla suddetta attività di polizia ambientale ha partecipato anche il personale dell’A.R.P.A.S. – Dipartimento Sulcis di Portoscuso.

Dai controlli effettuati è stata accertata, nell’area demaniale marittima, la presenza di rifiuti anche pericolosi abbandonati in tutta l’area.

In particolare sono stati rinvenuti: contenitori non sigillati e degradati di olii esausti, diverse batterie di piombo e vari contenitori di plastica per alimenti colmi di oli alimentari usati e oli minerali esausti. Tali rifiuti hanno generato una dispersione di sostanze pericolose in diversi punti, con conseguente contaminazione del suolo.

I militari operanti hanno così posto sotto sequestro l’area demaniale di 3.400 mq circa e deferito alla Procura della Repubblica di Cagliari il titolare del porticciolo turistico di Sant’Antioco per il reato di cui agli articoli 256 comma 2 del Testo Unico Ambientale e 674 del Codice Penale.

Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco continuerà le attività di controllo ambientale,

al fine di vigilare sul rispetto delle normative vigenti.

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«La Camera di commercio di Cagliari, attraverso il Punto Impresa Digitale, promuove le opportunità di sviluppo e innovazione delle imprese. Il seminario ‘Realtà virtuale e realtà aumentata: opportunità per le PMI’ ci consente di fornire alle aziende di diverse tipologie informazioni utili su un settore in grande ascesa, appunto quello della realtà virtuale, per il quale la Camera ha messo a disposizione un buon numero di voucher che si aggiungono ai 62 milioni di euro del fondo Ricerca & Innovazione riservati alle imprese sarde.»

Lo ha detto Lucetta Milani, consigliera della Camera di commercio, all’apertura dei lavori che si sono svolti questa mattina alla sala Tola Sulis della Fiera di Cagliari. L’evento è stato organizzato in collaborazione con il Digital Innovation Hub Sardegna.

Alessandro Ruggeri, informatico della Lifetronic di Pisa, ha spiegato che «la realtà virtuale, o quella aumentata in genere, è tutto ciò che permette di aggiungere contenuti digitali ai mondi virtuali. Le possibilità sono molteplici. Senz’altro il settore museale, e quello dell’archeologia più in generale, ha goduto appieno di questa tecnologia soprattutto ogni volta che un reperto è disponibile soltanto in parte. La realtà virtuale viene in aiuto a tutti coloro che non si possono spostare per vedere quel manufatto o, comunque, per vedere virtualmente la parte che non è più disponibile. Ci sono tantissimi altri settori, dagli show room delle PMI all’ospedaliero (chirurgia e riabilitazione su tutte), dal gaming all’architettura, che possono beneficiare in maniera sensibile di questa tecnologia. Dieci anni fa la parola domotica coglieva la gente impreparata, oggi non più. Lo stesso sta accadendo per la realtà virtuale, che è in continua evoluzione ma in parte già fruibile dalle cosiddette generazioni digitali, per esempio con i videogiochi. Le potenzialità per le piccole e medie imprese spesso rimangono sottovalutate per la limitata conoscenza dell’argomento e per la presunzione che l’accesso a tali strumenti richieda ingenti competenze e investimenti. Oggi non è più così».

Lucio Davide Spano, docente del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Cagliari, ha ricordato che «la realtà virtuale è una tecnologia la cui efficacia è stata provata in diversi ambiti, in particolare per la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Il progetto cluster PAC-PAC (Point and Click-Patrimonio Culturale e Ambientale) si pone come obiettivo la promozione del patrimonio culturale tramite l’ambientazione di videogiochi in località turistiche. Ma la creazione di un ambiente VR richiede diverse conoscenze di modellazione 3D e sviluppo software, spesso non accessibili agli operatori culturali. Il progetto PAC-PAC esplora la possibilità di creare ambienti VR interattivi e semplificati per utenti con competenze base nell’uso del pc, attraverso un ambiente editore per videogiochi in VR basati su video a 360 gradi, sviluppato come applicazione web. L’ambiente supporta la creazione e la connessione di scene basate sui video e il posizionamento di oggetti interattivi. Il comportamento del gioco è definito tramite semplici regole in linguaggio naturale».

«Il continuo sviluppo delle tecnologie applicate alla realtà virtuale, aumentata e mista – ha poi spiegato Cristian Perra del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari – offre nuove possibilità per l’innovazione nelle imprese, nell’industria e nei settori professionali. Attraverso l’uso di tali tecnologie, le aziende possono promuovere prodotti e servizi con una maggiore capacità comunicativa e migliorare l’efficienza dei processi produttivi. Diverse tecnologie immersive non sono più limitate alle università e ai laboratori di ricerca, ma sono disponibili come prodotti di consumo.»

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Italia Nostra ha conferito a Fausto Martino il premio nazionale intitolato a Umberto Zanotti Bianco fondatore dell’Associazione e antesignano delle politiche di difesa del patrimonio culturale e dell’ambientalismo. La cerimonia del conferimento si è svolta venerdì 22 novembre nel Palazzo Giustiniani a Roma.

Il premio Zanotti Bianco è un importante riconoscimento destinato, con cadenza biennale, a pubblici operatori che si siano distinti «per l’attività nell’ambito della difesa del patrimonio storico artistico naturale paesaggistico nel rispetto e  nell’applicazione delle Leggi di tutela» come prescrive l’articolo 9 della Costituzione e il Codice dei Beni culturali e del paesaggio.

Nella sua lunga carriera da Soprintendente, e in particolare nei tre anni trascorsi in Sardegna a dirigere la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, l’architetto Fausto Martino è stato fra i più decisi nella lotta  all’abusivismo edilizio e a difesa del patrimonio ambientale e culturale e dei beni comuni.

Il premio a Fausto Martino, rappresenta per Italia Nostra Sardegna, un importante riconoscimenti all’impegno e alla resistenza dei numerosi cittadini, comitati e associazioni che in Sardegna  combattono per la salvaguardia e la difesa dei propri territori.

Queste le motivazioni del premio a Fausto Martino:

«Esempio non comune di onestà intellettuale e di rettitudine professionale, l’architetto Martino è meritevole della massima considerazione per non avere ceduto a pressioni e minacce, per la sua corretta interpretazione delle leggi regionali sui condoni edilizi e sul piano casa in Sardegna, applicate anche in aree tutelate, malgrado lo vietassero le norme dello Stato e quelle del Piano PaesaggisticoRegionale.

 La sua coraggiosa attività e il dissenso mostrato verso disastrose politiche di gestione del territorio hanno attirato su di sé le ire degli amministratori locali che ne hanno chiesto la rimozione, è stato persino presentato un ordine del giorno all’Assemblea rgionale per chiedere l’intervento del ministero dei Beni culturali affinché prendesse provvedimenti contro il soprintendente, il quale, tuttavia, è stato sostenuto con forza e convinzione dallo stesso Ministro.

Anche Italia Nostra, assieme ad altre associazioni e personalità, si è più volte schierata a difesa dell’architetto Fausto Martino e a sostegno del suo operato, sempre teso alla reale difesa dei beni culturali, paesaggistici e ambientali».

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Uniformare ed implementare le procedure tecnico-tattiche in uso all’Esercito Italiano e all’esercito albanese allo scopo di facilitare e perfezionare l’impiego dei sistemi d’arma in dotazione alle rispettive forze armate.

Questo lo scopo dell’addestramento congiunto svolto da un team di tiratori scelti del 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” e gli snipers del 2° battaglione di fanteria “1020” dell’esercito albanese. L’addestramento, frutto dell’accordo bilaterale siglato tra il ministero della Difesa italiano ed il ministero della Difesa albanese, ha visto nuclei di tiratori scelti dei due reparti impegnati in una serie di esercitazioni a fuoco che sono state condotte nelle aree addestrative delle forze speciali albanesi vicino a Tirana, in Albania, e nel poligono permanente di Capo Teulada in Sardegna.

In virtù dell’accordo, i militari albanesi hanno preso parte alle esercitazioni a fuoco del 3° reggimento e ad un’attività addestrativa che è stata sviluppata presso il Centro di Addestramento Tattico di 1° livello (CAT) di Capo Teulada, uno dei centri di Forza Armata responsabile dell’addestramento e approntamento delle unità attraverso l’impiego dei sistemi di simulazione live contro sagoma fissa o abbattibile (force on target), a partiti contrapposti (force on force), oppure contro nemico reale sul terreno, ambito nel quale il 3° reggimento bersaglieri gioca il ruolo delle forze di opposizione (opposing force – opfor).

I militari albanesi hanno anche assistito a un’operazione di soccorso di personale ferito a seguito di attacco da ordigno esplosivo improvvisato (IED) e alla simulazione di un attacco chimico, biologico, radiologico e nucleare (CBRN) sferrato in un ipotetico teatro operativo in cui sono state adottate le misure di protezione, attuati i diversi tipi di dress code e di allarme e diramate le informazioni lungo la catena di comando e nei confronti della popolazione civile. Un team di tiratori scelti del 3° bersaglieri è in questi giorni a Tirana per seguire da vicino un’esercitazione che è stata concepita, organizzata e condotta dal comandante delle forze speciali dell’esercito albanese. La cooperazione tra il 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ed il 2° battaglione di fanteria “1020” dell’esercito albanese, avviata nel 2015, rappresenta un momento significativo di confronto nell’addestramento delle due unità, utile a favorire un proficuo scambio di esperienze, accrescere le rispettive conoscenze e perfezionare le capacità tecniche dei propri militari.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano nell’utilizzo delle armi in dotazione.

I militari dell’Esercito albanese osservano un’attività addestrativa del 3° bersaglieri presso il poligono di Capo Teulada.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano nell’utilizzo delle armi in dotazione all’Esercito italiano.

Il Comandante delle forze speciali albanesi saluta il team dell’Esercito italiano.

Il Comandante del 3° bersaglieri colonnello Di Pinto da indicazioni ai militari albanesi sull’esercitazione in corso.

Il personale albanese in attività con i bersaglieri nella piazzola di tiro mentre si esercitano sotto la guida del personale militare italiano.

Il Comandante del 3 bersaglieri Colonnello Di Pinto saluta i militari albanesi.

I tiratori scelti del 3 bersaglieri presso l’aula didattica presso il 2°battaglione fanteria albanese in Tirana.

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Il tavolo tecnico per l’Aias non è stato chiuso, ma non sta lavorando perché i rappresentanti di Associazione non partecipano alle riunioni. E’ quanto ha affermato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sentito stamattina in audizione dalla commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo!), su richiesta del capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus.

L’assessore della Sanità a informato la Commissione di aver avuto notizia dal Tribunale che «adesso, essendo bloccati tutti gli atti ingiuntivi, tutte le somme che l’Ats erogherà all’Aias verranno utilizzate per pagare gli emolumenti ai lavoratori».

Mario Nieddu ha anche comunicato alla Commissione che, nella vicenda Aias, si è inserita anche un’ispezione inviata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, che si è tenuta venerdì scorso, di cui però non ha notizie sull’esito. L’assessore della Sanità è stato critico sull’invio degli ispettori in una situazione così delicata e ha affermato che avrebbe gradito maggiore correttezza e garbo istituzionale. Sul tema è intervenuto anche il capogruppo del Psd’Az, Franco Mula, il quale ha voluto sottolineare che il partito che rappresenta non solo non era contrario all’ispezione, inviata dal Ministero, ma che è fondamentale fare chiarezza e tutelare i lavoratori e i pazienti.

Per quanto riguarda le future decisioni della Giunta, l’assessore Mario Nieddu ha spiegato che è necessario capire quali saranno le proposte inserite in sede di concordato e, soltanto dopo, si potranno fare valutazioni concrete. L’assessore ha ribadito che il mandato del Consiglio regionale è stato di andare oltre l’Aias e così si sta muovendo l’Assessorato. Allo stato attuale, è stato chiaro l’assessore, non ci sono però le possibilità per far fronte al servizio offerto dall’Aias ai pazienti residenziali, mentre per gli ambulatoriali sarebbe immediatamente possibile trovare una soluzione alternativa. Anche per quanto riguarda la convenzione, l’assessore ha specificato che non è possibile revocarla, vista la sentenza del Tribunale.

Il vice presidente della Commissione, Daniele Cocco (capogruppo Leu), ha affermato che non crede che gli ispettori del Ministero andranno contro quanto deciso all’unanimità dal Consiglio regionale, né contro quanto deciderà la Giunta e l’assessorato. Daniele Cocco ha sottolineato che il Consiglio regionale è dalla parte dei lavoratori e che bisogna pensare a una soluzione alternativa a quella offerta dall’Aias, garantendo un servizio importantissimo e che non può essere interrotto. Francesco Agus, dopo aver ringraziato l’assessore e il suo staff  per aver risposto tempestivamente alla richiesta di informazione da parte della Commissione, ha auspicato che nella prossima riunione l’Assessore possa presentare al Parlamentino le soluzioni alternative al servizio offerto dall’Aias. Una posizione sottoscritta anche dalla consigliera del M5S, Carla Cuccu. Per Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ci sono tutte le condizioni per mettere in discussione la convenzione ed è necessario mettere in campo una strategia che porti a soluzioni alternative.

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Giovedì 28 novembre, alle ore 16.00, in via Costituente 87, a Carbonia, verrà inaugurato il primo Centro di Domotica in Sardegna, un centro ricreativo sociale, punto di riferimento per l’integrazione e l’aggregazione dei ragazzi. L’iniziativa è organizzata dal comune di Carbonia e dall’associazione di volontariato “Le Rondini”, che gestirà la struttura, denominata “Domo Noa”, uno spazio appositamente strutturato e idoneo a favorire il processo di crescita e di integrazione sociale di persone disabili con forti bisogni di accompagnamento, al recupero di una relazione sociale e di autonomie personali per la propria cura e gestione quotidiana. I principali fruitori saranno disabili fisici e motori; disabili intellettivi e relazionali; soggetti con disabilità sensoriali e disabili gravissimi tracheotomizzati.

Il sindaco Paola Massidda esprime la sua soddisfazione per il decollo di una struttura inaugurata nel 2010, ma fino ad ora inutilizzata per i fini preposti: «Un’opera incompiuta che finalmente potrà prendere corpo favorendo lo sviluppo di una città sempre più moderna e inclusiva. Un progetto innovativo, unico in Sardegna, in grado di favorire la socializzazione, l’emersione delle potenzialità personali per rafforzare il senso di autostima e creare, attraverso processi di compartecipazione, il coinvolgimento delle famiglie. Il tutto, attraverso il lavoro di figure specializzate che opereranno in stretta sinergia con i volontari dell’associazione “Le Rondini”, recentemente distintasi per il meraviglioso progetto “Isola del Cuore”, attuato a favore dei disabili nella spiaggia di Maladroxia.»

«Si tratta di una struttura d’eccellenza e siamo orgogliosi che la nostra città possa fregiarsene, garantendo un servizio fondamentale per i disabili con attività mirate al sostegno e alla consulenza psicologica, all’attività di integrazione sociale, alla terapia occupazionale, ai laboratori di gruppo, alle attività motorie e alla consulenza tecnica per il miglioramento dell’accessibilità», ha rimarcato l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

L’inaugurazione del centro “Domo Noa” prevede una visita guidata all’interno della struttura e, a seguire, un piccolo rinfresco.

Interverranno all’iniziativa il sindaco Paola Massidda, l’assessore ai Servizi sociali Loredana La Barbara, il presidente dell’associazione di volontariato “Le Rondini” Franca Boi e il direttore scientifico dell’associazione Leonardo Tola.

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Sardegna Ricerche organizza a Cagliari, negli spazi di Sa Manifattura, rispettivamente il 27 e 28 novembre, un seminario e un workshop dedicati al tema “Imprese creative e impatto sociale“. La realizzazione degli incontri è a cura di NESTA – National Endowment for Science, Technology and the Arts, la fondazione per l’innovazione con base in Inghilterra.

Per due giorni gli esperti di NESTA UK presenteranno i loro innovativi strumenti e metodi di lavoro e proporranno un workshop intensivo dedicato alla Teoria del cambiamento e alla misurazione dell’impatto prodotto dai progetti creativi.

Il seminario, in programma mercoledì 27 novembre alle 17.00, offrirà a tutti gli interessati un’occasione per conoscere NESTA e le sue pratiche di lavoro sull’impatto sociale degli investimenti. Si tratta del primo di una serie di appuntamenti dedicati alle organizzazioni culturali e creative in vista di una riproposizione del programma CambiaMENTI da parte di Sardegna Ricerche. Il seminario è in lingua inglese con traduzione simultanea.

Giovedì 28 novembre, dalle 9.30 alle 18.30, si terra il workshop intensivo sul monitoraggio e sulla valutazione dell’impatto sociale nei progetti artistici e culturali. Per partecipare al workshop è richiesta una buona conoscenza dell’inglese.