29 September, 2024
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L’Olimpia Milano ha superato una grande Dinamo Banco di Sardegna 90 a 78, ma il punteggio non rispecchia l’andamento dell’incontro che per oltre tre quarti è stato molto equilibrato ed ha visto la squadra di Gianmarco Pozzecco più volte in vantaggio, 62 a 59 al termine del terzo quarto. La svolta favorevole alla squadra di Ettore Messina, assente perché non in perfette condizioni di salute, sostituito in panchina dal suo vice Tom Bialaszewski, è maturata nell’ultimo quarto, chiuso dall’Olimpia con un margine di ben 15 punti, 31 a 16.

Il primo quarto è un continuo testa a testa, con Marco Spissu a Dyshawn Pierre a segno da 3 punti, 23 a 21 al 10′; nel secondo quarto sale in cattedra Dyshawn Pierre e c’è ancora equilibrio: 28 a 28. La Dinamo paga qualcosa per le troppe palle perse (10 in 16′) e l’Olimpia scatta avanti con Rodriguez e Nedovic, + 7 all’intervallo lungo: 42 a 35.

L’Olimpia tenta la fuga in avvio di ripresa, in 2′ il divario è di 13 punti. Partita finita? Per niente, la Dinamo reagisce e trascinata da Miro Bilan, a tratti immarcabile, e Marco Spissu, rimonta punto su punto, si riporta a -3 sul 57 a 54 e non si ferma, riuscendo a chiudere il terzo quarto avanti di 3 punti, con un parziale di 27 a 17, sul 62 a 59.

L’Olimpia non vuole perdere la quinta partita di questo incerto avvio di stagione (in campionato, perché in Eurolega viaggia a gonfie vele), si riporta avanti con Mack e Scola ma la Dinamo non molla: 75 a 73. La Dinamo spera ancora ma sono due triple di Nedovic a chiudere il conto, consentendo all’Olimpia di allungare sul +7, 83 a 76 a poco più di un minuto dalla sirena finale, ed il finale non ha più storia: 90 a 78.

La Dinamo ha chiuso con quattro uomini in doppia cifra: Pierre 21 punti; Bilan 17 (27 di valutazione, il migliore in campo), Jerrells 13, Vitali 12; nell’Olimpia cinque gli uomini in doppia cifra: Scola 15, Nedovic 14, Della Valle e Micov 12, Mack 10.

La sconfitta brucia ma la Dinamo c’è!

A|X Armani Exchange Milano – Dinamo Banco di Sardegna 90-78

Parziali: 23 a 21, 19 a 14, 17 a 27, 31 a 16
Progressivi: 23 a 21, 42 a 35, 59 a 62, 90 a 78

A|X Armani Exchange Milano: Della Valle 12, Mack 10, Micov 12, Biligha 6, Moraschini 2, Rodriguez 8, Tarczewski 7, Nedovic 14, Cinciarini, Burns n.e., Brooks 4, Scola 15. All. Tom Bialaszewski.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 6, Mclean 2, Bilan 17, Bucarelli, Devecchi n.e., Evans 7, Magro n.e., Pierre 21, Gentile, Vitali 12, Jerrells 13. All. Gianmarco Pozzecco.

Arbitri: Lanzarini, Filippini e Galasso.

Dyshawn Pierre. Fonte: www.dinamobasket.com .

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Editore e libraio: mestieri difficili. A volte anche in contrasto, ma di certo «accomunati dalla passione per i libri» come sottolineato da Simonetta Castia, presidente dell’AES, durante l’incontro che ieri mattina (sabato 23 novembre) ha aperto la seconda giornata della mostra regionale del libro “Qui c’è aria di Cultura”, a Tempio Pausania. La manifestazione è promossa e finanziata dall’assessorato regionale della Cultura ed organizzata dall’Amministrazione comunale di Tempio di concerto con l’Associazione Editori Sardi e in collaborazione con la libreria Bardamù.

Un’interessante discussione sulle criticità del settore, le nuove sfide che i cambiamenti del mercato impongono, le possibilità di incidere nel rilancio della filiera del libro che oggi deve fare i conti con la costante diminuzione degli editori e la chiusura delle librerie (quelle indipendenti che ormai si contano sulle dita di una mano perché per sopravvivere in gran parte sono costrette a franchising con i grandi marchi). Una crisi che va affrontata partendo da un’analisi approfondita, aprendo tavoli di dialogo, con interventi mirati alla promozione e alla diffusione del libro, inteso come agente culturale dal profondo valore sociale.

Da qui la necessità, secondo Simonetta Castia, di presentare delle modifiche alla legge regionale sull’editoria per una sua attualizzazione. All’incontro alla libreria Bardamù hanno partecipato anche Paolo Sorba (Paolo Sorba Edizioni), Giuseppe Podda (Edizioni Il Maestrale) e Massimo Dessena (Max88) che hanno raccontato la loro esperienza di librai diventati anche editori. Spinti dalla voglia di raccontare delle storie, il territorio, e forse colmare lacune nel mercato.

Per scoprire la ricchezza delle proposte dell’editoria sarda basta fare un giro allo spazio Faber che ospita la mostra con esposti tantissimi titoli, novità e non solo, delle case editrici che hanno aderito all’iniziativa. Ben trentuno. Lo stesso luogo dedicato a De André, il grande cantautore genovese innamorato della Gallura, è teatro degli incontri con gli autori.

Il ricchissimo programma ha visto ieri sette presentazioni, tutte introdotte da Giuseppe Pulina. Un ciclo aperto dalle parole di Umberto Oppus che, dialogando con Emiliano Deiana, ha incuriosito il pubblico raccontando la storia di Don Baltazar de Zuniga di cui ha scritto, dopo un’accurata ricerca, nel volume pubblicato da Carlo Delfino Editore “La spada e la gloria”. Una vicenda incredibile quella del nobile spagnolo vissuto a cavallo tra Seicento e Settecento, vicerè di Sardegna e poi fondatore di San Antonio nel Texas.

Del valore dei versi, in vernacolo e non solo, hanno invece discusso Andrea Muzzeddu, autore di “Poesie e rime che raccontano” per Paolo Sorba Editore, e Zelindo Pucci. Un invito non solo a leggere le poesie, ma a «camminarci dentro» così da scoprire la ricchezza di riflessioni e la profondità nel capire la vita che solo il linguaggio in versi sa raggiungere. Versi forti, immediati, legati spesso alla natura, a questioni rurali, sono quelli in sardo letti da Nanni Falconi che per Nor Edizioni ha pubblicato la raccolta “Su grodde bos at a contare de me”.

Storia, poesia, ma anche filosofia, nel pensiero di Andrea Vasa che riempie le pagine di “Nulla nasca più per morire” scritto da Francesco Carbini per Taphros Editrice. Un volume che ricorda l’importanza di un grande filosofo del Novecento, originario di Aggius ma quasi sconosciuto in Sardegna. Apre a diverse riflessioni anche il racconto di Roberto Deriu “La pantera di Bultei”, romanzo edito da Condaghes che l’autore ha presentato con il sostegno di Alberta Zancudi. Definito libro della postverità è un lavoro particolare sin dalla sua genesi: iniziato con l’utilizzo di Facebook.

Più classico nella sua struttura si presenta “Radici di ginepro” di Gabriella Ghisu, che attaverso le vicende del protagonista, un  giovane cresciuto tra gli stazzi della Gallura, vuole anche raccontare un pezzo di storia dell’Italia nel periodo bellico e postbellico. A caratterizzare la presentazione del libro uscito per Carlo Delfino Editore, sono state le letture e gli interventi di Antonella Masala inframezzatti dall’esibizione del balletto di Sassari Emmeleia. Al passato fa riferimento anche “Espiazioni collettive”, il nuovo romanzo di Ilario Carta pubblicato da Arkadia che ha chiuso la serata. Un thriller basato su un fatto di sangue, dimenticato, accaduto durante il periodo fascista: l’eccidio di Jerzu del 1925, quando un’intera famiglia composta da otto membri fu sterminata in una notte.

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«Sulla carenza dei medici nel Servizio Sanitario Regionale occorre agire con urgenza, ma sapere cosa fare. La Giunta Regionale, che mima le azioni della giunta precedente sulle piante organiche, non sembra avere le idee chiare.»

Lo afferma Bruno Palmas, responsabile del Dipartimento Sanità di Articolo UNO Sardegna. Le prospettive che si aprono sull’ondata di pensionamenti tra i medici ed i professionisti della sanità sarda sono drammatiche, è prevedibile, in questo senso, un enorme caos sulle piante organiche dei presidi e delle strutture sanitarie e – sostiene Bruno Palmas -, «la carenza di medici non si affronta riducendo i servizi e accorpando per necessità le strutture».

«Questo è il risultato della colpevole mancata programmazione dei governi degli ultimi vent’anni e della sciagurata applicazione del numero chiuso alla facoltà di medicina, che ha impedito a molti nostri giovani di provare a diventare medici, consegnandoci il deserto professionale al quale siamo condannati nei prossimi 5 anni – aggiunge Bruno Palmas -. Questa è una visione gretta e miope. L’Assessore alla Sanità Nieddu farebbe meglio a chiedere lumi a chi queste cose le conosce meglio di lui, magari ascoltando i professionisti che tutti i giorni si misurano sul campo con i problemi e le difficoltà dei servizi.»

Secondo Articolo UNO Sardegna, il problema si affronta con soluzioni di breve e medio periodo:

1. mettere in campo da subito accordi regionali con i sindacati di categoria per finanziare il prolungamento del servizio dei medici e degli operatori sanitari in procinto di pensionamento;

2. il finanziamento regionale di un numero importante di posti aggiuntivi nelle scuole di specializzazione per una quota dei medici sardi (circa 400) che ad oggi non in possesso di titolo di specializzazione. Per formare 100 medici occorre una spesa annua di circa 2,5 milioni di euro con un totale di 10-12 milioni per completare il corso di specializzazione di tutti gli aspiranti;

3. portando a regime il supplemento di posti in base al fabbisogno reale annuale (per almeno 75 posti aggiuntivi all’anno);

4. creando, con strumenti amministrativi adeguati un legame forte tra l’Università e le strutture sanitarie regionali di alto livello, che consenta la forte integrazione tra didattica, ricerca e assistenza, vera chiave di volta della qualità delle strutture sanitarie.

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Solidarietà al sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, 46 anni, vittima di pesanti minacce, è stata espressa stamane dal presidente della Regione, Christian Solinas, dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale e dal segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani.

«Le minacce al sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, sono un atto gravissimo commesso contro chi lavora per la crescita del proprio territorio difendendo la legalità e garantendo sicurezza alla comunità – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas -. La mia solidarietà e quella di tutta la Giunta va al sindaco Corrias, a tutti gli amministratori fatti oggetto di intimidazioni, minacce e attentati, e alle forze dell’ordine impegnate, anche in contesti difficili, a far rispettare le leggi e ad assicurare alla giustizia gli autori di gesti criminali che, oltre a mettere a rischio l’incolumità delle vittime – conclude il presidente Solinas – rappresentano un freno allo sviluppo ed alla crescita di tutta la Sardegna.»

«Il gruppo dei Progressisti esprime solidarietà, sostegno e vicinanza all’amico e collega Salvatore Corrias – si legge in una nota -. Quando un Sindaco viene fatto oggetto di minacce a uscire sconfitto è l’intero sistema democratico. Questo problema tocca in maniera importante e intollerabile la Sardegna, stabilmente ai primi posti tra le Regioni d’Italia nella triste classifica degli atti di intimidazione ai danni degli amministratori locali. Centinaia di Sindaci, assessori e consiglieri dei comuni dell’Isola negli ultimi anni sono stati vittime di atti infami e vigliacchi, nella stragrande parte dei casi strettamente connessi alla loro attività politica. Per questo motivo è importante che su questi temi faccia quadrato tutta la società e la politica della Sardegna, senza distinzioni. Noi ci saremo – conclude il gruppo dei Progressisti -. Siamo certi che le bieche intimidazioni ricevute non fermeranno la determinazione di Salvatore Corrias e della Giunta comunale che da anni amministra con profitto e rende onore a uno dei territori più belli d’Europa.»

Solidarietà al sindaco di Baunei anche dal segretario regionale del Partito democratico, Emanuele Cani.

«Esprimo solidarietà al sindaco del comune di Baunei Salvatore Corrias per le minacce di morte apparse nel muro del paese – scrive Emanuele Cani in una nota -. La violenza, continueremo a ripeterlo sempre, non può mai essere tollerata. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine che svolgono le indagini. Lanciamo un appello anche alle istituzioni nazionali, e al ministero dell’Interno affinché ci sia una maggiore attenzione verso i sindaci dei territori periferici, molto spesso alle prese con problematiche particolarmente delicate.»

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“How big is the galaxy?”, della regista russa Ksenia Elyan, ha vinto la terza edizione del Fiorenzo Serra Film Festival. Il concorso, organizzato dal Laboratorio di Antropologia visuale “Fiorenzo Serra” della Società Umanitaria di Sassari, si è concluso ieri sera con la cerimonia di premiazione alla Camera di commercio del nord Sardegna. Il tema di quest’anno è stato “Aspetti materiali e simbolici del pastoralismo”. Alla vincitrice, presente in sala, è stata consegnata una targa ricordo insieme al premio di tremila euro.
Il film è la ricerca di una chiave di comprensione della libertà, della conoscenza e della civiltà nei vasti spazi artici della Siberia, a centinaia di miglia da abitazioni umane, attraverso gli occhi di Zakhar, un bambino indigeno di 7 anni.

«Grazie alla regista Ksenia Elyan per aver narrato, attraverso l’originalità del suo sguardo ed una visione poetica di questa realtà, una storia di terre lontane ma prepotentemente vicine nei sentimenti che accomunano e rendono uguali tutti gli esseri umani», si legge nelle motivazioni del premio.
Al secondo posto si è piazzato “Sheep hero”, dell’olandese Ton Van Zantvoort: la storia di un pastore olandese di pecore che, accanto a una concezione idealista e a tratti romantica del suo lavoro, svela le contraddizioni di un’attività tradizionale in un mondo globale, in uno scontro fra le esigenze di un pastore e del suo gregge e quelle di una realtà fondata sulla massimizzazione dei profitti. Chiude la terna dei vincitori In questo mondo, dell’italiana Anna Kauber, che narra con grande delicatezza il lavoro sfiancante di oltre cento donne pastore in Italia, tra i 20 e i 102 anni, simbolo di come si possa sconfiggere qualsiasi cosa, compresi i pregiudizi di occhi annebbiati da secoli di maschilismo, machismo o “meschinismo”. Al secondo e terzo classificato sono stati assegnati, rispettivamente, 2000 e 1000 euro.
Menzione speciale, infine, per “Climbing the universe”, della regista nuorese Monica Dovarch.
La sezione dedicata ad Antonio Simon Mossa, che raccoglie i film incentrati su tematiche sociali, è stata invece vinta dal regista Stalin Kalidas con A tale of bad morning in India, sulla miserrima vita degli spazzini manuali e sulla discriminazione sociale tuttora imperante in quel Paese; al vincitore è andato un premio di 1500 euro. Menzione speciale per l’italiano “Pescamare”, di Andrea Lodovichetti, «per aver saputo trasmettere l’importanza della vita e del duro ed appassionante lavoro del pescatore di professione ricostruendo le memorie, la continuazione e la ripresa attuale di un saper fare che fa parte dell’eredità culturale immateriale del nostro Paese».
Il Fiorenzo Serra Film Festival ha raccolto oltre 860 film provenienti da tutto il mondo. Di questi sono stati selezionati circa trenta lavori per le due sezioni, con un lungo lavoro di scelta e valutazione. Ad assegnare i premi è stata la giuria composta da Fabio Olmi (direttore della fotografia e figlio del regista Ermanno), Alessia Glielmi (antropologa dell’Università di Torino), Sebastiano Mannia (antropologo dell’Università di Palermo), Giannetta Murru Corriga (antropologa esperta di pastoralismo in Sardegna), Antonio Bisaccia (direttore dell’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari), Rosanna Castangia (titolare della casa di produzione cinematografica Bencast), Giuliano Marongiu (artista sardo ed esperto di etnografia), Simonetta Columbu (attrice e figlia del regista sardo Giovanni Columbu), Lorenzo Hendel (regista televisivo e documentarista, responsabile editoriale della trasmissione DOC3) e Pietro Simon, figlio di Antonio Simon Mossa. La serata è stata presentata da Silvia Busia.
La rassegna è stata realizzata in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il comune di Sassari, l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, la Camera di Commercio di Sassari, il Dipartimento di Storia e scienze dell’uomo dell’Università di Sassari e la Filmoteca Regionale Siciliana.

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Sono ormai due appuntamenti attesi e immancabili per gli appassionati di archeoastronomia e comunicazione scientifica: “La misura del tempo” e “Divulgare la scienza” ritornano per l’ultimo weekend di novembre con tante curiosità, approfondimenti e presentazioni di studi inediti.

Venerdì 29 e sabato 30 novembre, il Circolo culturale Aristeo e la Società Astronomica Turritana hanno messo in campo due intense giornate di studi tra la Sala Angioy del Palazzo della Provincia e la Sala Convegni della Fondazione di Sardegna, coinvolgendo l’Università di Sassari, l’Università La Sapienza di Roma, l’Inaf , l’Aif e altre importanti realtà accademiche e istituzionali.

Da un lato il convegno internazionale sull’archeoastronomia in Sardegna con alcuni dei più preparati studiosi in materia. Dall’altro una tavola rotonda che mette in campo ricercatori, istituzioni culturali e media per confrontarsi sulle implicazioni etiche e metodologiche di una corretta divulgazione e un’efficace comunicazione in campo scientifico.

“La misura del tempo”, giunto all’ottava edizione, prenderà il via alle 9.30, nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia, con i saluti istituzionali dell’assessora alla Cultura del comune di Sassari, Rosanna Arru.

Alle 10.00, ad aprire i lavori saranno Alberto Scuderi e Ferdinando Maurici, che presenteranno “La valle dei menhir di Cerami (Enna)”, a cura del Gruppo Archeologi D’Italia e della Soprintendenza del Mare.

Di “Astronomia e agricoltura nell’antichità” si parlerà invece con Elio Antonello dell’Osservatorio Astronomico di Brera- Inaf.

L’obiettivo sarà quindi puntato sulle “Tracce di astronomia nei monumenti e manufatti di Roma”, grazie all’intervento di Nicoletta Lanciano dell’Università “La Sapienza” di Roma, che sarà impegnata il giorno precedente con la conferenza “Mappamondi paralleli”, presso la Biblioteca Universitaria di Sassari, per gli “Incontri ravvicinati con la scienza” (giovedì 28 novembre, ore 17.00).

La Sardegna ritorna invece protagonista con l’esposizione di Simonetta Castia e Michele Forteleoni, che presenteranno i dati preliminari di sugli “Orientamenti archeoastronomici nel complesso archeologico di età nuragica di Romanzesu a Bitti”, a cura del Circolo culturale Aristeo e della Società Astronomica Turritana.

Sempre a cura di Aristeo e SAT, gli “Aspetti metrici e geometrici del complesso di Gremanu a Fonni” saranno toccati da Flavio Carnevale e Marzia Monaco dell’Università “La Sapienza” di Roma. Subito dopo si darà spazio al dibattito.

La conferenza riprende nel pomeriggio, alle 15.00, per accogliere “Gli schemi armonici pitagorici della tavoletta babilonese di diorite nera” nell’analisi di Marcello Ranieri dell’Università “La Sapienza”.

L’archeologa Valentina Leonelli esporrà le sue considerazioni in merito agli “Edifici a pianta rettangolare del Bronzo medio in Sardegna”, mentre Anna Depalmas dell’Università di Sassari parlerà di “Eroi, demoni e tesori: Abini, archeologia di una scoperta”.

“Un calendario stellare in epoca nuragica” sarà un nuovo tema di argomentazione per Michele Forteleoni della Società Astronomica Turritana. Per la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, Nadia Canu esporrà i risultati degli scavi e delle ricerche della “Necropoli di Murrone tra segni e rituali” condotti insieme a Michela Migaleddu, Pino Fenu e Consuelo Rodriguez.

Spunti di riflessione e prospettive di ricerca sui “Nuragici tra continuità e trasformazione” saranno al centro della relazione di Gianfranca Salis per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio Cagliari e per le province di Oristano e Sud Sardegna.

Sabato 30 novembre, l’attenzione si sposta nella Sala convegni della Fondazione di Sardegna, per la terza edizione di “Divulgare la scienza”. La giornata di studi, moderata da Pier Giorgio Pinna, prenderà il via alle 9.30, con i saluti istituzionali del delegato rettorale dell’Università di Sassari al Sistema bibliotecario, archivi, museo, divulgazione scientifica, Roberto Furesi.

A dare avvio ai lavori, alle 10.00, sarà Alberto Cora dell’Inaf di Torino, introducendo “Citizen & Science: lo storico esempio dell’astronomia”. Emilio Molinari dell’Osservatorio Astronomico Cagliari – Inaf, tratterà il tema degli “Esopianeti, alla ricerca di un gemello della Terra”. La “Divulgazione scientifica e didattica delle scienze con Lucrezio” sarà argomentata da Gian Nicola Cabizza dell’AIF.

Gli “Allineamenti e orientamenti archeoastronomici in Sardegna, tra ricerca e comunicazione” saranno al centro dell’intervento di Simonetta Castia e Michele Forteleoni, a cura di Aristeo e SAT.

Quindi l’archivista Stefano Alberto Tedde esporrà “Oltre il digital divide: Storie di archivi che “fanno bene” all’uomo.

Simonetta Castia e Stefania Bagella presenteranno la relazione “Vivo come una statua. Itinerari culturali in città”, inerente iniziative realizzate dal Circolo culturale Aristeo. “Dialoghi della memoria e della scienza nei media” saranno invece trattati dalla giornalista televisiva Simona Scioni. Ultimo intervento prima dell’apertura del dibattito sarà quello di Pier Andrea Serra dell’Uniss sui “Nano-biosensori: pensare in grande, costruire in piccolo”. Per info rivolgersi al 339 7760176. Entrambi gli appuntamenti permettono il riconoscimento dei crediti formativi universitari CFU.

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Ai nastri di partenza Oro Colato, il progetto ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Cagliari attraverso il Centro Servizi Promozionali per le Imprese: inizia lunedì 25 novembre alle ore 15.30 nella sala Tola Sulis del Quartiere fieristico di Cagliari (ingresso pedonale lato Coni) con un corso di formazione rivolto ai 20 ristoratori che hanno aderito all’iniziativa.

Docente dell’incontro sarà Giovanni Bandino, esperto di olivicoltura e produzione olearia sarda, che illustrerà tutte le peculiarità delle olive e degli oli del Sud Sardegna: il modo migliore per un utilizzo più consapevole dell’ingrediente nelle cucine degli chef.

Per l’occasione è particolarmente gradita la presenza della stampa: nel corso dell’incontro, infatti, sarà anche possibile assistere a una simulazione di ciò che il pubblico potrà apprezzare non appena Oro Colato sarà ufficialmente avviato (dal 27 novembre al 16 dicembre), soprattutto per la presenza, in anteprima esclusiva, dei visori in 3D che consentiranno di vivere un’esperienza quasi totalizzante immersi nei territori dai quali gli oli provengono.

Sarà questa la novità assoluta dell’iniziativa Oro Colato, preceduta dall’analoga e fortunatissima Cagliari Say Cheese dello scorso maggio che vide protagonista il formaggio.

Entrambi sono progetti del marchio Bello buono e vicino della Camera di Commercio di Cagliari.

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Il campionato di Eccellenza regionale pone di fronte questo pomeriggio a Gavoi la prima e l’ultima della classifica, Carbonia e Taloro (fischio d’inizio ore 15.00, dirige Salvatore Fresu di Sassari, assistenti di linea Valeria Spizuoco di Cagliari e Martino Fadda di Carbonia). La squadra di casa ha appena esonerato il tecnico Romano Marchi e confida in una reazione d’orgoglio dei giocatori, pur consapevole che probabilmente il Carbonia, in questo momento, sia l’avversario più difficile da affrontare. Questo pomeriggio il Taloro inaugura il nuovo manto in erba sintetica. Il tecnico del Carbonia, Andrea Marongiu, è cosciente delle insidie della partita, che sulla carta sembrerebbe avere un sito scontato, ed alla vigilia ha preparato i suoi giocatori sul piano mentale forse ancora prima che sul piano tecnico.

Una vittoria a Gavoi potrebbe lanciare il Carbonia in fuga in testa alla classifica. Il calendario propone, infatti, lo scontro diretto tra la Nuorese, terza a quattro punti al Carbonia in compagnia del Castiadas, e la Ferrini, seconda ad un solo punto. Una vittoria della Nuorese, qualora il Carbonia riuscisse a vincere a Gavoi, dilaterebbe il vantaggio biancoblu sulle più dirette inseguitrici a quattro lunghezze, a quattro giornate dalla conclusione del girone d’andata.

Sugli altri campi, il Castiadas gioca sul campo del Porto Rotondo, il lanciatissimo Ghilarza (reduce da quattro vittorie consecutive) ad Arbus, il Guspini a Bosa. Completano il programma dell’11ª giornata del girone d’andata, le partite Li Punti-San Marco Assemini ’80 e Kosmoto Monastir-La Palma Monte Urpinu (la squadra cagliaritana non avrà in panchina Paolo Busanca, dimessosi alla vigilia).

Nell’anticipo disputato ieri, l’Ossese ha vinto 2 a 0 sul campo dell’Atletico Uri, balzando temporaneamente al terzo posto, a due punti dal Carbonia e ad uno dalla Ferrini. Per l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, una delle squadre più ambiziose alla vigilia del campionato, si tratta della quarta sconfitta consecutiva.

Il bomber biancoblu Samuele Curreli.

 

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La Dinamo sfida la corazzata Olimpia Milano al Mediolanum Forum, decisa a rinnovare la tradizione favorevole (inizio ore 17.00). Negli ultimi anni Jack Devecchi e compagni hanno affrontato per ben quattro volte nelle serie playoff, tre nelle semifinali e duna ai quarti, tre volte in Coppa Italia (due finali con un trofeo vinto a testa) ed una in Supercoppa. Un anno fa la squadra di coach Gianmarco Pozzecco ha eliminato l’Olimpia Milano in semifinale scudetto. Per la prima volta questa sera Curtis Jerrells e Jamel McLean giocheranno contro la loro ex squadra. Sono tanti gli spunti d’interesse di una sfida che sicuramente non è come le altre nel campionato italiano per una Dinamo ormai stabilmente tra le grandi, sia in Italia, sia in Europa, come hanno confermato le ultime imprese in Champions League.

«Milano sta giocano un’Eurolega pazzesca ed è un bene per la pallacanestro italiano, dobbiamo esserne orgogliosi tutti – ha sottolineato alla vigilia Gianmarco Pozzecco -, ma questo non ci distrarrà anzi ci deve dare ancora più stimoli. Quella con una squadra così forte è una delle classiche partite che ogni giocatore desidera affrontare, quindi mi aspetto esattamente quello che i miei ragazzi mi stanno dando quotidianamente: grande impegno e voglia di stare insieme, regalando qualche soddisfazione ai sardi. Abbiamo una grande opportunità e proveremo a onorarla al meglio.»

L’Olimpia Milano di Ettore Messina, effettivamente, dopo la sontuosa campagna acquisti portata a termine la scorsa estate, s’è inserita tra le grandi dell’Euroleague, ma in campionato finora non ha convinto, distraendosi più di una volta, soprattutto in casa. Nelle nove partite fin qui disputate ne ha perso ben quattro, contro le due della Dinamo (entrambe con tanti rimpianti).

La Dinamo è seconda in classifica con 12 punti, alla pari con l’Happy Casa Brindisi, alle spalle dell’imbattuta Virtus Bologna, mentre l’Olimpia Milano è settima, con 10 punti in 9 partite giocate, alla pari con Germani Brescia, Virtus Roma, Fortitudo Bologna e Grissin Bon Reggio Emilia, tutte squadre che devono ancora riposare.

Quest’anno Olimpia Milano e Dinamo Sassari si sono già affrontate in precampionato, nella semifinale del 9° “City of Cagliari”, nella quale la squadra di Ettore Messina s’è imposta per 87 a 77, al termine di 40′ molto equilibrati, più di quanto sembrerebbe emergere dal risultato finale. E in finale l’Olimpia s’è poi imposta sul Khimki Mosca per 79-78.

 

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Importante esame di maturità questa sera allo stadio di “Via del Mare”, a Lecce, per il Cagliari di Rolando Maran (inizio ore 20.45, dirige Maurizio Mariani di Aprilia, assistenti di linea Mauro Vivenzi di Brescia ed Alessandro Lo Cicero di Brescia, quarto ufficiale Niccolò Baroni di Firenze, addetti al VAR Federico La Penna di Roma1 e Salvatore Longo di Paola). Inseritasi clamorosamente in zona Champions, la squadra di Rolando Maran affronta una squadra in lotta per la retrocessione ma capace di giocare un buon calcio, sia in casa sia in trasferta. Rolando Maran recupera a tempo di record Nahitan Nández ma deve fare a meno di Valter Birsa, Luca Ceppitelli, Luca Pellegrini e Daniele Ragatzu.

«Finora contro le neopromosse non abbiamo fatto benissimo, è in test come questi dove dobbiamo essere bravi a confermare la continuità – ha detto alla vigilia il tecnico rossoblu -. Per noi è un altro step da superare. Di facile non c’è niente, le neopromosse giocano con un vigore atletico che le permette di dare qualcosa in più. Sappiamo che partita ci aspetta, non possiamo sbagliare l’atteggiamento di una virgola. Affrontiamo una squadra propositiva, non a caso ha segnato molti gol. La classifica non le rende pienamente giustizia. Ha vinto due campionati di fila, è ben amalgamata, ha fermato Juventus e Milan e ha reso dura la vita alla Lazio. In rosa ci sono diversi ex, che conosciamo bene e rispettiamo. Siamo consapevoli del valore dell’avversario, ma siamo concentrati su di noi e a giocare la nostra partita pensando di fare bene.»

Rolando Maran.