27 November, 2024
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«Non solo come assessore regionale del Turismo, ma anche come tifoso rossoblu, oltre ai complimenti per i risultati finora conseguiti nella massima serie, ho voluto attribuire a mister Maran un sincero riconoscimento a nome dell’intera Sardegna per le belle parole spese verso la nostra terra e per l’immagine positiva che sta contribuendo ad affermare.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, durante l’incontro con l’allenatore del Cagliari calcio, Rolando Maran, che ha omaggiato con un oggetto dell’artigianato sardo, ricevendo la maglia autografata di Luca Ceppitelli, capitano della squadra.

«Lo sport, in particolare il calcio, è un ottimo strumento di visibilità e di promozione per la città di Cagliari e per l’intera Sardegna – ha aggiunto l’assessore Gianni Chessa -. Gli attuali risultati, con  la ritrovata posizione di vertice nel calcio che conta, sono una grande opportunità per trovarsi sotto i riflettori dei media nazionali ed internazionali.  Perciò, ho chiesto alla dirigenza del Cagliari anche uno sforzo di collaborazione per promuovere l’Isola in altre occasioni che valuteremo insieme.»

«Rolando Maran è un ambasciatore positivo dell’immagine della Sardegna – ha concluso Gianni Chessa -, al di là del semplice risultato sportivo, che contribuisce a risvegliare anche l’orgoglio dei Sardi ed il loro senso di appartenenza.»

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«La prevenzione e la diagnosi tempestiva sono strumenti fondamentali per garantire la salute dei cittadini e un alto livello della qualità della vita, specie nella terza età, e devono essere al centro della strategia di politica sanitaria del Paese.»

Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, dal palco del Palacongressi di Rimini, dove è intervenuto nel corso dell’VIII Congresso nazionale Senior Italia FederAnziani, a cui hanno partecipato le principali organizzazioni mediche e scientifiche italiane e i rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali.

«Come Regione Sardegna – ha precisato Mario Nieddu – puntiamo sulla prevenzione primaria e secondaria come metodo per garantire un sistema sanitario sostenibile. Una sostenibilità che non può essere raggiunta dai tagli lineari e, quindi, da una riduzione dei servizi erogati, ma deve avere le sue basi nelle buone pratiche rivolte a impedire quanto più possibile l’insorgere delle malattie.»

L’assessore regionale ella Sanità ha poi affrontato il tema dello screening e della diagnosi tempestiva, che definisce «strumenti di prevenzione indispensabili in tutte le età». 

«Oggi – aggiunge Mario Nieddu – viviamo ovunque la situazione drammatica dovuta ai tempi d’attesa. In Sardegna stiamo lavorando per rimuovere quello che oggi rappresenta un grande ostacolo per l’accesso alle cure. Vogliamo dare un forte impulso in questo senso, investendo risorse per aumentare il volume dei servizi sanitari erogati – conclude l’assessore regionale della Sanità -, nella consapevolezza che ogni euro speso per fare prevenzione si traduce in risparmio, sia in termini di salute per i cittadini sia per i minori oneri in relazione al nostro sistema sanitario.»

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«Siamo convinti del ruolo centrale che le campagne di informazione e di sensibilizzazione svolgono nell’ambito della prevenzione. L’iniziativa che partirà lunedì si rivolge a tutti e in particolare ai giovani. Anche se in Italia i dati registrano un calo delle diagnosi di Hiv non dobbiamo abbassare la guardia e far conoscere l’importanza dei rapporti protetti e del test, specie per chi non lo ha mai fatto.»

Lo dice l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che questa mattina, a Cagliari, ha partecipato all’incontro di presentazione della campagna “L’Hiv riguarda tutti, possiamo fermarlo”, realizzata da Lila Cagliari (Lega Italiana per la lotta all’Aids) in collaborazione con la Regione Sardegna, che partirà il 1 dicembre in occasione della giornata mondiale contro l’Aids.  

«Una malattia, l’Hiv, con forti ricadute – precisa Mario Nieddu – anche sul piano sociale. Una corretta informazione ai cittadini, anche a fronte dei progressi scientifici relativi alle cure, può aiutare a combattere i pregiudizi e luoghi comuni nei confronti delle persone malate.»

Sul tema della prevenzione a tutto campo l’assessore della Sanità ha ricordato: «È un’impostazione in cui crediamo con forza. La prevenzione è il paradigma di ogni sistema sanitario moderno ed efficiente, nonché unico modo di fare risparmio sano».     

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I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari hanno arrestato lo spacciatore delle “slot machines”. Sono numerose le pattuglie dei carabinieri che, in abiti simulati, vigilano e monitorano giornalmente non solo le aree tradizionalmente colpite dal fenomeno dello spaccio ma anche quelle più insospettabili ed i locali pubblici. Da tale attività di controllo del territorio, i militari sono giunti ad arrestare numerosi spacciatori, sequestrando ingenti quantità di svariate tipologie di droga, non da ultimo, la ketamina.

Nel corso dell’osservazione di alcuni locali pubblici di Cagliari, era stato notato dai militari un uomo, un 47enne pregiudicato e quindi già conosciuto perché in passato tra i principali autori di furti nel Cagliaritano, che si muoveva con atteggiamento sospetto tra i principali bar, soprattutto nei pressi di una sala giochi in zona viale Monastir.

Proprio qui era solito spacciare tra le varie slot machine, diventando lui stesso una sorta di “drug machine”, ritenendo che, in questo modo, sarebbe stato più difficile per i militari notarlo.

Nascondeva le dosi negli slip e, mentre gli inquirenti facevano finta di giocare, repentinamente gli consegnava le dosi.

Compreso il suo modus operandi, i carabinieri lo hanno aspettato mentre stava rientrando nella sala giochi, chiedendogli di consegnare lo stupefacente. Lui ha dichiarato di non averne e, prima che i carabinieri iniziassero ad effettuare la perquisizione personale, ha tentato inutilmente di disfarsene, lanciando lontano da sé le 8 dosi che aveva negli slip.

L’uomo è stato quindi arrestato, sottoposto al giudizio direttissimo che ha confermato il provvedimento, stabilendo i termini a difesa con obbligo di firma giornaliera.

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«La Regione sostiene il processo di internazionalizzazione delle aziende sarde per potenziare competitività e innovazione. Partecipare ad una delle fiere mondiali più importanti del settore agroalimentare rappresenta un valore aggiunto per le imprese che possono confrontarsi nel mercato mondiale.»
Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, al termine dei tre giorni della fiera “Coex Food Week” tenutasi a Seul, nel Sud Corea, nell’ambito del progetto FOODSS, promosso dall’ Aspal e dall’Accademia di Casa Puddu.

«La Regione Sardegna – aggiunge l’assessore regionale del Lavoro – partecipa con entusiasmo alle iniziative che puntano sulla promozione delle eccellenze enogastronomiche dell’Isola attraverso la realizzazione di eventi che si svolgono in nuovi mercati in forte crescita, rafforzando in questo modo le opportunità occupazionali e perfezionando professioni sempre più richieste anche nel mercato internazionale grazie al sistema formazione specifico e mirato.»

La rassegna, una delle più importanti del settore nel mercato food asiatico, ha avuto un notevole successo evidenziato dai media internazionali. «FOODSS rappresenta la tappa successiva all’accordo firmato dall’Aspal con la Korean Food Foundation (Agenzia del governo coreano) – dichiara Massimo Temussi, direttore generale dell’agenzia sarda per le politiche attive del lavoro – che punta a rafforzare gli scambi di formazione per i giovani sardi e a promuovere la Sardegna nel mondo in modo da aumentare le capacità occupazionali. Grazie a questo accordo – conclude Massimo Temussi – abbiamo avuto in questi giorni in Corea la possibilità di mostrare la Sardegna, le sue aziende e i suoi prodotti di qualità al governo coreano e al mondo asiatico e dato una grossa opportunità ai ragazzi selezionati dal bando.»

L’evento è stato realizzato grazie ad una rete virtuosa di collaborazione tra gli assessorati del Lavoro e della Programmazione e l’Aspal.

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Per un’attenta valutazione sugli stanziamenti di risorse da destinare in merito, l’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, intende acquisire elementi conoscitivi sull’effettiva presenza sul territorio regionale di scuole paritarie per l’infanzia che abbiano soltanto una sezione con numero ridotto di alunni, meno di 15 bambini come previsto dalla normativa, o meno di 8 alunni se sono presenti bimbi con disabilità. La ricognizione servirà anche per sapere quali siano i Comuni dove non sono presenti altre scuole per l’infanzia. Gli interessati, scuole per l’infanzia, Enti locali, associazioni e altri portatori di interessi, devono rappresentare le singole esigenze riscontrate con una semplice comunicazione via PEC che descriva le caratteristiche della scuola interessata e il contesto territoriale e socio-economico entro il quale opera.

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In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, in programma lunedì 25 novembre, la Regione “accenderà” simbolicamente i palazzi di viale Trento e di via Roma, sede del Consiglio regionale. Un gesto simbolico che nasce su iniziativa della “Commissione Regionale per la Realizzazione della Parità tra Uomini e Donne” e che vuole manifestare la vicinanza ed il supporto delle Istituzioni sarde alle donne vittime di violenza e femminicidio e alle loro famiglie. I due stabili verranno illuminati di rosso lunedì 25 novembre e, a seguire, martedì 26, a partire dalle ore 17.30.

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Secondo appuntamento per Stagione Nomade, la rassegna autunnale organizzata da Cada Die Teatro, la storica compagnia cagliaritana diretta da Giancarlo Biffi. Sarà questa volta il Teatro Leopardi dell’Istituto Comprensivo 1-2 di Pirri, in via della Resistenza, a ospitare domenica 24 novembre, alle 18.00, IN CAPO AL MONDO. In viaggio con Walter Bonatti, una produzione di Teatro Invito (Lecco),  dedicata al racconto di vita del grande alpinista ed esploratore.

Lo spettacolo è scritto da Luca Radaelli e Federico Bario, vede in scena lo stesso Radaelli, con Maurizio Aliffi alla chitarra (progetto luci e tecnica di Michele Napione e Marco Mantella; video installazione di Daniele Lorenzo Fumagalli). Le immagini e le riprese video sono curate dalla regista lecchese Paola Nessi, con la quale aveva trascorso gli ultimi mesi di vita per montare e promuovere il film “W come Walter” l’attrice Rossana Podestà, a lungo compagna di Walter Bonatti (per lui abbandonò il cinema), morta nel 2013, due anni dopo la scomparsa del celebre scalatore.

«Lecco, la città dove sono nato, è una delle capitali mondiali dell’alpinismo. A Lecco tutti vanno in montagna, parlano di montagna. Io amo la montagna, ma ho scelto di occuparmi di teatro. Qual è il nesso? Carlo Mauri, un grande alpinista lecchese, diceva: ‘L’avventura, l’amore e l’arte sono le tre cose che ti fanno battere il cuore – spiega nelle sue note Luca Radaelli -. L’incontro con Walter Bonatti è avvenuto, non a caso, in una sala teatrale in una serata a lui dedicata: incontravo un eroe del nostro tempo. Che cos’è un eroe? Chi conduce una vita esemplare, e quale vita è più esemplare di quella di Walter Bonatti? Ma dietro ogni vita ci sono mille contraddizioni, così ho voluto scavare per capire. Per trovare l’uomo, come avrebbe detto lui.»

Luca Radaelli nello spettacolo racconta l’epoca degli alpinisti pionieri, «priva di grandi sponsor e di grandi mezzi tecnologici. Racconto le grandi scalate del Dru, del Cervino, del Gasherbrum IV, i successi internazionali così come le sconfitte: la tragedia del Monte Bianco e quella sfiorata del K2. Il passaggio dall’esplorazione in verticale a quella in orizzontale, nel vasto mondo. La celebrità, l’amore, la morte».

Dietro Walter Bonatti non ci sono solo le leggendarie imprese alpinistiche o le celebri esplorazioni condotte per il settimanale Epoca, dietro Walter Bonatti c’è una filosofia di vita. «C’è la volontà di arrivare alla meta senza compromessi, in un confronto leale con la Natura. C’è la curiosità, la voglia di conoscere, quella che condusse Ulisse oltre le Colonne d’Ercole. C’è l’umiltà di confrontarsi con culture diverse dalla nostra, magari da noi considerate arretrate e invece più sagge perché in armonia con gli elementi naturali. C’è un grande senso della giustizia, quello che portò Bonatti a lottare per cinquant’anni, ostinatamente, per ristabilire la verità sulla spedizione del K2. Così, ripercorrendo la vita di un uomo, noi compiamo una riflessione sulla vita di ogni uomo. Ognuno di noi, anche se non arriverà a compiere le imprese di Bonatti, si dovrà confrontare con le proprie sfide, con i propri traguardi, dovrà scegliere tra la purezza e il compromesso, tra la giustizia e l’opportunismo. Ognuno di noi dovrà ricordare che non si è fatti “per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza» (Dante, Divina Commedia, canto XXVI dell’Inferno, il Canto di Ulisse).

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Mercoledì 27 novembre, a Cagliari, la 12ª edizione del PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Francesco Salvi.
Comico di fama nazionale, regista, attore di cinema e teatro, cantante, scrittore e traduttore, il poliedrico artista è anche pittore. Diplomato alla scuola di incisione di Urbino si è laureato in architettura al Politecnico di Milano, Francesco Salvi ha conquistato la popolarità in Tv negli anni ‘80, grazie alla sua partecipazione al “Drive in” e alla trasmissione “Megasalvishow”. Per quattro volte in gara al Festival di Sanremo, ha pubblicato otto album e nella sua carriera musicale ha conquistato 5 dischi di platino e 7 d’oro. Nel cinema, dopo il debutto in alcune commedie, si è rivelato un ottimo attore del cinema impegnato.
Appassionato di boxe, ha ottenuto 
una nomination al Nastro d’argento nel 2001 come miglior attore protagonista nel film di Franco Angeli “La rentrée”, storia di un pugile di periferia che pur di combattere è disposto a tradire gli affetti più cari e a finire ai margini della legalità. 

Sul palco con Francesco Salvi ci sarà Bepi Vigna, regista, scrittore e fumettista. Appassionato di cinema, sceneggiatore per Sergio Bonelli Editore, creatore con Antonio Serra e Michele Medda negli anni ‘90 del popolare “Nathan Never”, fumetto italiano che ha conquistato un enorme successo di pubblico e critica. Nel 1993, ha fondato a Cagliari la “Scuola di fumetto”, la prima in Sardegna, nell’ambito del “Centro internazionale del Fumetto”, che dirige.

Per la quarta serata del Festival, la colonna sonora è affidata al “Get up trio” composto da Simone Sassu (piano, tastiere), Gianni Gadau (basso) e Alessandro Canu (batteria).

In programma a partire dalle 20.30, al Teatro Adriano di via Sassari 16, la proiezione del terzo gruppo di opere finaliste al concorso internazionale itinerante del PuntodiVistaFilmFestival:

“Gli arcidiavoli”,di Lorenzo Pullega (Italia)
“I have no home”, di Volodymyr Vlasenko (Ucraina)
“La partida”, di Manuel Comar (Spagna)
“Melissa Laveaux – Angeliko”, di Marion Castera (Francia)
È tutto cinema” di Gianni Aureli (Italia)

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Le voci del “Centro Studi Musicali”, della “Polifonica Santa Cecilia” e del “Cantu e Sentimentu” saranno protagoniste del gran concerto di musica corale in programma domenica 24 novembre alle ore 18.00 nella Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu.

L’evento è organizzato dall’Associazione “Centro Studi Musicali” con il patrocinio del comune di Carbonia. «Si tratta di un bell’appuntamento che ci consentirà di apprezzare il repertorio di realtà corali che da anni svolgono con successo la propria attività in città e nel territorio, vere e proprie fucine di talenti nel campo musicale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Parteciperanno all’evento il coro storico di Carbonia “Santa Cecilia” diretto dalla maestra Marina Figus, la formazione corale del “Centro Studi Musicali” di Carbonia, diretta dalla maestra Angelina Figus, ed il prestigioso coro femminile di Siliqua “Cantu e Sentimentu” diretto dal maestro Andrea Sarigu.

Il concerto esprimerà la musica vocale di diversi periodi storici, facendo dialogare le sonorità arcaiche con quelle contemporanee e permettendoci di conoscere un background di musica sarda tradizionale e originale nelle diverse varianti linguistiche. Verrà diffusa la musica di donne compositrici come Fanny Mendelssohn e Hildegard von Bingen.