29 September, 2024
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Seconda serata, domani (venerdì 22) a Cagliari, per il Karel Music Expo edizione numero tredici, il festival delle culture resistenti ideato e organizzato dalla cooperativa Vox Day, in programma fino a sabato 23 negli spazi dell’EXMA, il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero.

Si comincia all’insegna del cinema, alle 19.00 (ingresso gratuito), con tre cortometraggi del progetto “Visioni Sarde”, vetrina istituita dalla Fondazione Sardegna Film Commission per promuovere su scala nazionale e internazionale il cinema di qualità prodotto in Sardegna e valorizzare i giovani talenti isolani; ecco dunque “Il nostro concerto” di Francesco Piras (2018; entrato nella cinquina dei candidati per il miglior cortometraggio ai David di Donatello 2019), che racconta la nascita di un’amicizia tra un pensionato cagliaritano e una pianista tedesca, tramite una chat-room musicale di “Superstar”. L’umanità semplice degli abitanti dell’antico rione popolare di San Donato, del centro di Sassari, è lo scenario in cui si svolge “La notte di Cesare” (2018 Premio Miglior Film Sardo e ambientato in Sardegna al Sandalia Sustainability Film Festival e Premio speciale della giuria Giovani – Visionio Sarde), del filmmaker sassarese Sergio Scavio, che sarà presente alla proiezione: una storia in cui un anziano solitario, si ritrova a badare al figlio della sua vicina, di origine straniera, dando vita a un rapporto che travalica l’età e le differenze culturali. Un originale sguardo contemplativo caratterizza invece “The wash – La lavatrice” (2018; Premio del Pubblico alla manifestazione “Visioni Sarde nel Mondo” dello scorso aprile alla Casa del Cinema a Roma), in cui il regista cagliaritano Tomaso Mannoni – anche lui ospite della serata – dipinge i chiaroscuro della quotidianità a Capo Teulada, sede del noto poligono militare, tra “panni lavati” (letteralmente e metaforicamente), militari che vivono il territorio sardo come un campo di battaglia, mentre aumentano i decessi per tumore riconducibili alle esercitazioni militari. Una denuncia suggerita, mai cavalcata, in un silenzio assordante, sullo sfondo di un paesaggio contemporaneamente bellissimo e terribile.

La musica tiene banco a partire dalle 21.00 (ingresso con biglietto) con il primo dei quattro set in scaletta, quello dei sassaresi Manuel Attanasio (voce e elettronica) e Peppino Anfossi (violino e effetti), riuniti sotto il marchio Nunc: un progetto di sperimentazione vocale e strumentale con riferimenti ad artisti come Meredith Monk, Demetrio Stratos, Fatima Miranda, Astor Piazzolla, Kronos Quartet, Bjork, Mike Patton.

Riflettori puntati poi sugli Alpine Dweller, formazione in arrivo dall’Austria, composta dai giovani Joana Karácsonyi, Flora Geißelbrecht e Matthias Schinnerl: un trio che unisce stili apparentemente incompatibili, fondendo influenze di musica folk con il sofisticato cantautorato urbano, e combinando musica tradizionale di regioni lontane con il pop, attraverso un’ampia gamma di strumenti, chitarra, ukulele, viola, arpa e percussioni.

Matthew Frederick, sul palco della sala showcase nel terzo set della serata, fonde un amore precoce per i cantautori classici con influenze più recenti, per creare una miscela personale e senza tempo di pop, indie-folk, blues con una dose di classica contemporanea. Leader della band Climbing Trees, il musicista gallese, dal suo debutto nel 2011 a oggi, ha pubblicato quattro album, due EP e undici singoli.

Preceduti da una nuova performance di Rugiada Cadoni (presente al festival anche con un’esposizione di sue opere), chiudono la seconda giornata del Karel Music Expo gli italiani C’mon Tigre, un duo intorno al quale ruota un collettivo di musicisti di varia provenienza, muovendosi fra tradizione e sperimentazione. È del 2014 il primo album che li ha portati a suonare nei principali club e festival italiani ed europei; in “Racines”, il nuovo disco, uscito lo scorso febbraio, i suoni del Mediterraneo – il mare della loro terra – si intersecano, intrecciano e sovrappongono in un caleidoscopio di altre sonorità e un approccio nuovo, meticcio, cosmopolita, che sfugge alle etichette per l’affermazione di un’attitudine libera fatta di commistioni con il jazz, l’afrojazz, le ritmiche dell’hip hop, il funk, la disco anni Settanta. I C’mon Tigre (voce, synth, chitarre) saranno sul palco del Karel Music Expo con Beppe Scardino (sax, synth), Marco Frattini (batteria, synth), Matteo Lenzi (vibrafono, synth) e Mirko Cisilino (tromba, flicorno, synth).

 

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Il sindaco Ignazio Locci ha convocato il Consiglio comunale di Sant’Antioco in seduta straordinaria – prima convocazione – per martedì 26 novembre con inizio dei lavori alle 19.00 e termine entro le 22.00, presso la sala consiliare, per la trattazione degli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

– Variazione n° 9 al Bilancio di previsione 2019-2021;

– Variazione al Bilancio di previsione finanziario n° 8 – Ratifica della deliberazione di Giunta comunale n° 138 del 25/10/2019 adottata ai sensi dell’art. 175, comma 4 del decreto legislativo n° 267/2000;

– Approvazione del regolamento comunale di contabilità in attuazione dell’armonizzazione degli schemi e dei sistemi contabili di cui al decreto legislativo n° 118/2011;

– Prima Commissione consiliare permanente – sostituzione rappresentante di maggioranza.

In caso di mancato esaurimento dei punti all’ordine del giorno entro le 22.00, la seduta sarà aggiornata alle 12.00 di mercoledì 27/11/2019.

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Prosegue Cada Die Teatro in Tour! (A trevesu), il viaggio con cui la compagnia cagliaritana sta portando sei delle sue produzioni nella Penisola, fino al 1° dicembre, fra Emilia, Toscana, Milano, Trento, Roma, Bologna. Dopo il fortunato “Riva Luigi ’69 ’70…”, di e con Alessandro Lay, è la volta di CIELO NERO, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, regia di Mauro Mou, che sarà domani, 22 novembre, alle 21, al Teatro Portland di Trento, inserito nel cartellone de “La bella stagione 2019/2020”.

CIELO NERO (collaborazione alla messa in scena a cura di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi; voci bimbi registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna), ripercorre la vita di Efisio e Antioco, due gemelli di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. “Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie”, spiegano gli autori. “Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città”“Cielo nero” è l’ultima tappa di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti dei testimoni, uno spettacolo teatrale dal titolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” (con 20 allievi della scuola di Arti Sceniche La Vetreria), un libro (edito da Aipsa) e un documentario prodotto dalla RAI.

Intanto scalda i motori TRE BOTTONI E LA CASA CON LE RUOTE, spettacolo liberamente ispirato al racconto “La casa di Tre Bottoni” di Gianni Rodari, che approderà il 24 novembre, alle 16.30, al Teatro Mongiovino di Roma, dentro la rassegna “Eyes Wide Open”, ed il 25 e 26 novembre, alle 9.30 ed alle 11.00 (matinée per le scuole) sarà, sempre nella Capitale, al Brancaccino. Le protagoniste sono Francesca Pani (che cura anche scenografie e costumi) e Lara Farci, giovani attrici formatesi alla Scuola di Arti Sceniche La Vetreria di Cada Die Teatro, la messinscena e la regia sono di Mauro Mou (filastrocche di Andrea Serra, musiche originali di Mauro Mou e Matteo Sanna, disegno luci di Giovanni Schirru, suono di Matteo Sanna).

«La nostra storia – è scritto nelle note – racconta di una casa, una casa un po’ speciale: la casa di Tre Bottoni. Tre Bottoni è un falegname costretto ad andare via dalla propria città, perché nessuno compra più i mobili che lui realizza con tanta cura; quindi con chiodi e martello si costruisce una piccola casa con le ruote, che può portare in giro per il mondo. Una casa su misura, senza eccessi, ma capace di accogliere le persone che chiedono aiuto e ospitalità. E’ una casa aperta a tutti, ma proprio a tutti, dai più bisognosi fino a sua maestà il Re, con il suo cavallo…
Un lavoro rivolto ai più piccoli dedicato all’accoglienza. In un momento in cui si alzano barriere e ci si chiude dentro case fortezza, in cui si vive tranquilli ma soli, vogliamo raccontarvi di un luogo capace di accogliere tutti, in cui ci si possa rannicchiare e sognare-»

 

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Oggi, giovedì 21 novembre 2019, l’Arma dei Carabinieri ha celebrato le ricorrenze commemorative della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Istituzione, del “78° Anniversario della Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano”.

Quest’ultima particolare ricorrenza (istituita nel 1996) rappresenta per i Carabinieri e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) un’occasione di concreta vicinanza alle famiglie dei colleghi caduti.

Alle ore 10.00 S.E. monsignor Arrigo Miglio ha celebrato la Santa Messa presso la chiesa di San Lucifero (via San Lucifero 78 – Cagliari), alla presenza delle Autorità Regionali, Provinciali e cittadine, dei familiari delle vittime del dovere e di una folta rappresentanza di carabinieri, in servizio, in congedo (Associazione Nazionale Carabinieri) e loro familiari.

La Messa è stata preceduta da una breve cerimonia militare svoltasi all’interno della Caserma Zuddas di via Sidney Sonnino, sede del Comando Legione Carabinieri Sardegna, con la deposizione di una corona in onore dei Caduti e con la premiazione di un encomio per i seguenti militari, distintisi in operazioni di servizio:

  • Ten Col. Marcello Sardu (attualmente in servizio presso la Sezione Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Cagliari) per aver condotto, quale Comandante del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trieste, una articolata attività di indagine in materia di stupefacenti che ha portato all’arresto di 19 persone e al sequestro di 13 kg di sostanze stupefacenti (provincie di Trieste, Milano e Napoli, ottobre 2017-ottobre 2018);
  • Maresciallo maggiore Stefano Melis, brig. capo Giuseppe Cingolani e appuntato scelto Q.S. Swippy Saba (in servizio presso il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Carbonia) per aver condotto una articolata attività di indagine in materia di stupefacenti, contraffazione di banconote, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione che ha portato all’arresto di 17 persone e al sequestro di un ingente quantitativo di stupefacenti, di numerose banconote contraffatte e alla completa disarticolazione del sodalizio criminale (provincie di Cagliari,  Sassari e Alessandria, dicembre 2014-dicembre 2018);
  • Appuntati Scelti Paolo Locci e Mauro Vitale (Stazione Carabinieri di Decimomannu), per essere intervenuti in soccorso di un giovane affetto da gravi problemi psichici che tentava il suicidio mediante impiccamento, riuscendo a trarlo in salvo, nonostante la resistenza da lui opposta (Decimoputzu, 13 giugno 2019);
  • Mar. maggiore Antonio Michele Chessa (attualmente in servizio presso il Comando Legione Carabinieri Sardegna) per aver dato, in servizio presso quale addetto  un determinante contributo in complessa attività di indagine che ha portato alla disarticolazione di un pericoloso sodalizio criminale dedito al traffico di sostanze stupefacenti e alla commissione di altri gravi reati (tra cui ricettazione armi da sparo comuni e da guerra), all’arresto di 65 persone, al recupero e sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente, di numerose armi comuni e da guerra, di esplosivo e munizioni (provincie di Nuoro, Cagliari, Sassari, Oristano, Mantova, Lodi, Padova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Pisa e Grosseto;  giugno 2013-dicembre 2015);
  • Luogotenente C.S. Fabio Antista, mar. Capo Sebastiano Antonio Sanna, vice brig. Matteo Pintus (St. Carabinieri La Maddalena), per aver dato, in servizio presso il Nucleo Investigativo del comando provinciale Carabinieri di Nuoro,  un determinante contributo in complessa attività di indagine che ha portato alla disarticolazione di un pericoloso sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla commissione di altri gravi reati (tra cui estorsioni e reati contro il patrimonio), all’arresto di 12 persone, al recupero e sequestro di un discreto quantitativo di stupefacente e di danaro (La Maddalena, gennaio 2018-marzo 2019).
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E’ stato arrestato a Samassi, in località Pimpisu, su ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Cagliari il quarantenne noto ai carabinieri che negli anni hanno indagato sul suo conto, motivo per cui era già associato alla Comunità Terapeutica “San Michele”, dove dal giugno di quest’anno era sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione con l’affidamento terapeutico.
All’uomo i carabinieri della stazione di Samassi hanno notificato il nuovo decreto del giudice di Sorveglianza Cagliari che gli ha così revocato l’ammissione provvisoria alla misura alternativa, dovendo espiare la pena di anni 3, mesi 5, giorni 3 di reclusione, per i reati di traffico stupefacenti, usura ed estorsione, commessi in Quartu Sant’Elena negli anni trascorsi.
L’arrestato è stato associato alla Casa Circondariale di Uta, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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«La Sardegna, per le sue condizioni di insularità, dimensioni e collocazione geografica, risente e risentirà in maniera significativa degli effetti del cambiamento climatico, rendendo necessario dotarsi di strumenti e strutture adeguati ed efficaci.»

Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, durante l’incontro organizzato, questa mattina nei locali dell’Assessorato regionale, nell’ambito del “Progetto Creiamo PA” (Competenze e reti per l’integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della Pubblica amministrazione).

Un workshop tematico (“Sostenibilità come politica integrata: costruzione della strategia regionale di sviluppo sostenibile”) che ha visto coinvolti alcuni settori delle amministrazioni regionali di Sardegna, Liguria, Lazio e Puglia sul tema della relazione tra le strategie di sviluppo sostenibile e quelle di adattamento al cambiamento climatico.

«Nel 2019, la Regione ha adottato la propria ‘Strategia di adattamento ai cambiamenti climatici’ (Sracc), riconosciuta come buona pratica su scala nazionale ed europea – ha aggiunto l’assessore Lampis -. La nostra condizione di svantaggio può, comunque, rappresentare una grande opportunità per l’Isola, che potrebbe candidarsi come laboratorio per ricerca, sperimentazione e ideazione di processi amministrativi, indispensabili per tradurre i grandi obiettivi internazionali in un processo efficace di adattamento. Una grande opportunità per la Sardegna, su questi temi – ha concluso Gianni Lampis -, è rappresentata anche dall’avere la titolarità del coordinamento nazionale della commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni.»

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Prende il via domani, venerdì 22 novembre, a Tempio Pausania, la prima edizione di “Qui c’è aria di cultura”, evento di promozione dell’editoria libraria sarda promosso dall’assessorato regionale alla Cultura e organizzato dall’Amministrazione comunale tempiese di concerto con l’AES, e in collaborazione con la libreria Bardamù.

Sarà un’intensa giornata di appuntamenti, a partire dall’attesa intitolazione della Sala Convegni della Biblioteca Comunale al compianto Manlio Brigaglia, per proseguire nel pomeriggio con la mostra artistica “Noi e il mondo” ispirata a Maria Lai, entrare nel vivo degli incontri con gli autori e concludere la serata con lo spettacolo Snowflake a cura di Moviment’arti.

L’inaugurazione è prevista per le 10.30 al Palazzo degli Scolopi. Ad aprire i lavori sarà l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, al quale faranno seguito gli interventi del vicesindaco Gianni Addis, del consigliere delegato alla Cultura Giovanni Marco Usai, dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Franco Marotto, del giornalista Gianni Garrucciu e della presidente AES, Simonetta Castia.

L’omaggio a Manlio Brigaglia è previsto per le 11.00. Il tributo arriva nella città natale del compianto docente, storico, giornalista e facitore di libri, proprio in occasione della mostra che vede protagonista l’editoria libraria sarda, alla quale “il professore” era particolarmente legato.

L’evento istituzionale sarà accompagnato dalla presentazione del libro di Franco Fresi, “Manlio Brigaglia. Ricordi di una vita” (Soter editrice), impreziosita dagli interventi di Salvatore Tola e Sandro Ruju, autori del libro “Manlio Brigaglia. Tutti i libri che ho fatto” (Mediando Edizioni).

Nel pomeriggio, per la sezione “Infiniti spazi”, alle 16.15 sarà inaugurata la mostra artistica “Noi e il mondo”, a cura di AES e Casa Falconieri: un originale percorso creativo e artistico, che porta a Tempio il risultato della performance rappresentata al Lingotto di Torino per il Salone del libro, e che vuole replicare anche a Tempio Pausania la straordinaria operazione realizzata nel 1981 da Maria Lai con gli abitanti di Ulassai. L’artista Gabriella Locci esporrà il bellissimo nastro di stoffa decorato e arricchito di passi letterari tratti dalla letteratura sarda.

La serata prevede numerosi incontri con gli autori per la sezione “Tra Isola e mondo”, presentata da Salvatore Taras. Alle 17.00 Mediando Edizioni propone “Nuraghi Paesaggi e stagioni” di Salvatore Pirisinu, in compagnia dell’archeologo Rubens D’Oriano e dell’editrice Simonetta Castia. Alle 17.45 Alfa Editrice porta a Tempio “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda” di Isabella Mastino. Alle 18.30 NOR presenta “Piccinni in Castòrias” di Giuseppe Tirotto, mentre alle 19.15 l’autore Fabio Delizzos propone “Il quadro segreto di Leonardo”, per la Newton Compton, assieme a Giuseppe Pulina.

La serata si conclude in bellezza con lo spettacolo multimediale e musicale “Snowflake. Storia di un fiocco di neve” proposto dalla compagnia di danza “Moviment’arti” di Tempio, introdotta da Dario Maiore.

Programma Scuole di venerdì 22 novembre.

Ricchissimo anche il calendario collegato alle scuole per la sezione “Adotta un libro sardo”.

Alle 8.30 gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà partecipano al laboratorio didattico “La stria bucchitolta”, della Taphros Editrice, che alle 9.30 presenta “L’avvinturi di Pinocchju” gli studenti dell’Istituto comprensivo di piazza Libertà, con Ivan Ponsano e Dario Maiore.

Alle 10.45 gli studenti della scuola primaria di San Giuseppe incontrano Mauro Maxia (curatore) e Giovanni Marras (Dirigente scolastico IC Perfugas), per conoscere “Gioghende e imparende – Ghjuchendi e imparendi”, edito da Condaghes.

Per le scuole secondarie, alle 9.00, gli studenti del Liceo Artistico De André parlano di “Rossi abbaia in classe” con Antonio Budruni, altra pubblicazione di Carlo Delfino, per poi scoprire alle 10 l’“Atlante astronomico della Divina Commedia” della Mediando Edizioni, a cura di Gian Nicola Cabizza. Alle 10.30, i ragazzi del Liceo Classico Dettori incontrano invece Isabella Mastino che presenta “Il viaggio. Breve antologia di Grazia Deledda”, Alfa Editrice. La mostra del libro proseguirà il sabato 23 e domenica 24 novembre a Tempio Pausania, tra lo Spazio Faber e la Casa del Fanciullo.

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«Le opinioni del mondo scientifico sono un contributo prezioso per chi si occupa di problematiche ambientali, ancora di più per chi ha il dovere di legiferare in modo saggio e lungimirante. Bene ha fatto la Commissione Ambiente del Consiglio regionale a richiedere l’audizione degli esperti dell’Università e del CNR sulla miglior gestione da promuovere per la posidonia spiaggiata. Siamo soddisfatti, ma allo stesso tempo preoccupati, perché dal dibattito sono emerse con maggiore evidenza le criticità da noi già evidenziate e contenute nella proposta di legge in discussione nel parlamentino sardo.»

Inizia così la nota dei consiglieri regionali Maria Laura Orrù e Antonio Piu sui lavori istruttori avviati nella IV Commissione sulla proposta di legge n. 15  che prevede un intervento legislativo regionale  per la gestione della posidonia spiaggiata.

«L’idea di fondo della norma, purtroppo, si basa su una visione obsoleta che vede la posidonia un rifiuto di cui disfarsi quanto prima. Le comunità scientifiche e i principali istituti che si occupano di processi di erosione marina hanno da tempo già superato questa concezione. La posidonia svolge importanti funzioni antierosione e di conservazione delle coste e dei loro ecosistemi. La sua gestione non può prescindere dalla valutazione che un determinato tratto di costa necessiti di un sistema  protezione naturale dell’arenile soprattutto nei periodi di forti mareggiate. Altrimenti, mentre oggi rimoviamo indiscriminatamente queste protezioni naturali, domani saremo chiamati a realizzare sistemi di protezione artificiali per non far scomparire definitivamente le stesse spiagge.»

«La politica del “tutto ora, poi si vedrà”, ha compromesso gran parte dei litorali del Mediterraneo – evidenziano gli esponenti dell’opposizione -. La Sardegna è l’unica regione che conserva ancora la naturalità delle coste rilevata negli anni ’50: per questo serve prima un ragionamento generale sull’intero sistema costiero dell’isola, e poi una verifica delle criticità rilevate in ciascun tratto costiero. Non si possono affrontare in maniera identica tutte le situazioni dei litorali sardi, non distinguendo, ad esempio,  le spiagge urbane e da quelle naturali. La proposta in discussione, invece, non prevede alcun tipo di valutazione in questo senso, ma solo un intervento da attivare sulla base dei limiti amministrativi di ciascun Comune. E’ probabile che, stando così le cose, ciascuna amministrazione locale punterà direttamente allo smaltimento in discarica della posidonia spiaggiata, trasformando inoltre il problema di fruizione delle spiagge in uno di impatto ambientale in altre zone del territorio regionale.»

I Progressisti sottolineano inoltre la previsione della totale assenza di ruoli assegnati all’amministrazione regionale. «Nella gestione della posidonia ci dovrebbe essere un ruolo importante di programmazione e supervisione da parte della Regione. Gli enti locali oggi hanno bisogno di un concreto supporto tecnico-amministrativo, da fornire sulla base di dati certi e studi specialistici al fine di stabilire, caso per caso, il miglior percorso di gestione e utilizzo delle biomasse spiaggiate, valutato anche tenendo conto dei processi erosivi in atto nel tratto costiero interessato. All’interno delle strutture regionali esistono già conoscenze e competenze su queste materie: occorre metterle a sistema, promuovere prioritariamente meccanismi virtuosi di riutilizzo della posidonia, e sostenere i Comuni costieri anche attraverso l’erogazione di importanti risorse finanziarie da garantire per un lungo periodo.»

«Crediamo sia necessario trovare una punto d’incontro tra le diverse esigenze – concludono Orrù e Piu -. Altrimenti è sicuro che, con i processi erosivi incentivati anche dalla rimozione selvaggia della posidonia, a breve non dovremmo neanche più discutere su come utilizzare  le nostre spiagge per fini turistico-balneari.»

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La Conferenza dei Presidenti (il Presidente Sassoli e i leader dei gruppi politici) ha chiuso oggi il processo delle audizioni. Il Parlamento voterà la nuova Commissione il 27 novembre.

Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha dichiarato: «Negli ultimi due mesi, il Parlamento europeo ha svolto il suo ruolo democratico, fornendo un controllo reale dei commissari proposti. Le audizioni sono state dettagliate e talvolta difficili, ma offrono ai membri un modo unico e trasparente per verificare se i commissari designati siano pronti per il lavoro che li attende. Oggi abbiamo completato la valutazione finale e siamo pronti a votare sull’intero Collegio dei Commissari la prossima settimana».

Ha poi aggiunto: “Nei prossimi cinque anni l’Europa ha molti temi da affrontare, dalla ricerca di soluzioni a lungo termine in materia di migrazione e asilo fino alla leadership mondiale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Abbiamo bisogno di una Commissione europea pronta ad agire sulle questioni che interessano i cittadini europei. In quanto legame diretto con i cittadini UE, il Parlamento continuerà a chiedere conto alla Commissione e a garantire che mantenga le sue promesse”.

A seguito di uno scambio di opinioni con i tre vicepresidenti esecutivi della Commissione Frans Timmermans, Margrethe Vestager e Valdis Dombrovskis, la Conferenza dei Presidenti (CoP) del Parlamento ha proceduto alla valutazione finale delle audizioni di tutti i commissari designati.

Dopo aver analizzato le lettere di valutazione delle commissioni parlamentari competenti e la raccomandazione della Conferenza dei Presidenti di commissione, la CoP ha dato il suo via libera e dichiarato ufficialmente chiuse le audizioni.

La votazione in Plenaria si terrà il 27 novembre a mezzogiorno, dopo la presentazione da parte di Ursula von der Leyen del Collegio dei Commissari e del loro programma.

La Conferenza dei Presidenti ha inoltre autorizzato la pubblicazione delle lettere di valutazione.

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L’uso inappropriato degli antibiotici può selezionare batteri multi-resistenti che possono causare infezioni gravi ad alto tasso di mortalità. Ecco perché è necessario adottare comportamenti che consentano di preservare il più possibile l’efficacia degli antibiotici. Lo hanno ricordato questa mattina gli operatori sanitari dell’Aou di Sassari che, agli ingressi del Palazzo Clemente, Palazzo Rosa e Santissima Annunziata hanno incontrato e sensibilizzato i cittadini all’uso responsabile degli antibiotici.

L’occasione l’ha offerta la Settimana mondiale dell’Antibiotico Resistenza che ha visto operativi sul campo i medici e gli infermieri della struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, in collaborazione con gli specializzandi della scuola in Igiene e Medicina preventiva dell’Università di Sassari e Vaccinarsinsardegna.org .

Gli operatori dell’Aou hanno incontrato i cittadini e distribuito brochure informative, hanno fornito chiarimenti sul fenomeno che – fanno sapere gli esperti – è uno dei problemi più importanti di salute pubblica in ambito sanitario, e riguarda sia la salute umana sia veterinaria. Il fenomeno deriva dalla capacità da parte di un microrganismo di sviluppare uno o più geni di resistenza all’attività di un farmaco antimicrobico che, in origine, era efficace per il trattamento delle infezioni determinate dal patogeno verso il quale è chiamato a svolgere l’attività farmacologica, sia esso antibatterico, antifungino, antivirale oppure antiparassitario.

E la risposta dei cittadini è stata positiva. «I nostri operatori – commenta il professor Paolo Castiglia, direttore della struttura di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere – hanno contattato oltre 1000 utenti afferenti ai nostri ospedali ed esaurito le brochure predisposte per l’occasione. Inoltre hanno potuto apprezzare che l’utenza risulta maggiormente sensibile al fenomeno rispetto all’anno precedente. Segnale che, evidentemente, le attività già attivate in precedenza sono state efficaci.»

Tra i consigli che medici, infermieri e specializzandi hanno ricordato ai cittadini quelli che gli antibiotici devono essere utilizzati soltanto quando sono stati prescritti dal medico, che non servono per curare l’influenza, per la quale si raccomanda la vaccinazione. Quindi che gli antibiotici agiscono contro i batteri ma non sono attivi contro i virus. E ancora di seguire con scrupolo le raccomandazioni sul buon uso dell’antibiotico prescritto dal medico. Infine anche lavare le mani regolarmente e correttamente.