29 September, 2024
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“Viabilità, Mobilità nel Territorio e Servizi alla Famiglia”. Se ne parlerà lunedì 25 novembre nell’ex Convento dei frati Francescani a Padria dove, dalle ore 10.00, gli interventi di autorevoli relatori della realtà locale aiuteranno i presenti ad approfondire la tematica proposta dall’Ufficio per i Problemi sociali e il Lavoro della Diocesi di Alghero-Bosa, in collaborazione con il comune di Padria, l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni sociali ed il progetto Policoro.

Sullo sfondo la questione “spopolamento” di cui si è già parlato lo scorso anno e per la quale, per volontà del vescovo padre Mauro Maria Morfino, la Diocesi dedica alcune riflessioni sul gravissimo problema del decremento demografico: quasi tutti i Comuni non costieri sono toccati da questo fenomeno così imponente che non accenna ad arrestarsi. Le nostre popolazioni ne sono fortemente colpite: l’indice di vecchiaia nei piccoli Comuni delle zone interne tocca cifre impressionanti: Semestene è, per esempio, il Comune – con un indice di vecchiaia pari al 1300% – tra i più esposti al rischio estinzione.

Cosa fare allora per uscire da questa morsa stringente ed impietosa che è lo spopolamento? Sono almeno due gli obiettivi-cardine su cui è urgente intessere ogni ragionamento: assicurare la fruibilità dei Servizi sociali delle zone interne, agli stessi livelli di quelli esistenti nei poli urbani; alimentare la cultura della solidarietà nel territorio.

Il primo obiettivo è classificabile tra i beni materiali che, per essere attuato, necessita di notevoli investimenti finanziari (pubblici e privati) in materia di infrastrutture quali strade, reti informatiche, servizi sanitari, scolastici ed altri; mentre il secondo (la cultura della solidarietà) – classificabile tra i beni immateriali – non ha costi ingenti: si tratta di favorire l’incontro tra le popolazioni e le istituzioni che ne hanno la responsabilità del governo.

Spesso capita che la mancanza di sviluppo di un territorio non è causata della carenza di risorse economiche bene o male reperibili in qualche modo, bensì per carenza di idee e di intraprendenza da parte delle collettività che ci vivono. Sono, questi, gli aspetti che denotano lo stato di salute di una popolazione: essa è anonima ed insignificante se vive nella separatezza, nell’isolamento e nella reciproca indifferenza tra le persone; mentre è vitale ed intraprendente se ricerca ed applica la cultura della collaborazione, della solidarietà e dell’ascolto generoso dell’altro.

Il convegno a Padria è segno tangibile della concreta attenzione che si vuole dare a questi luoghi a torto considerati marginali; ma è proprio su questi luoghi che si vuole scommettere per ridare slancio e speranza di un futuro migliore soprattutto tra i coraggiosi giovani che continuano ad animarli vivendoci nonostante i disagi e le notevoli difficoltà.

Alla giornata di studio interverranno il vescovo Mauro Maria Morfino, con una “Lectio magistralis” sull’argomento, il sindaco di Padria Alessandro Mura, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e l’amministratore straordinario della provincia di Sassari Pietrino Fois. Insieme a loro tanti altri professionisti, docenti universitari, ma anche gli studenti del Liceo di Pozzomaggiore, voce giovane del territorio. Le conclusioni sono affidate a Roberto Frongia, assessore dei Lavori pubblici della Regione Sardegna. Il convegno sarà moderato dal Direttore dell’Ufficio diocesano per i Problemi sociali e il Lavoro, Tonino Baldino.

Giuseppe Manunta

Direttore Ufficio

per le Comunicazioni Sociali

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È giunto ormai ai nastri di partenza il primo corso di alta formazione su “Sceneggiatura e Paesaggio” che, da novembre 2019 a febbraio 2020, prevede lo sviluppo di progetti originali per il cinema e la serialità televisiva ispirati dai paesaggi della Sardegna e dalle sue ambientazioni.

«Il comune di Carbonia scommette sullo sviluppo delle fonti audiovisive come forma e strumento di comunicazione ideale per raccontare le peculiarità paesaggistiche del territorio – ha detto il sindaco Paola Massidda .- Il progetto si inserisce nell’ambito di una serie di azioni che l’Amministrazione comunale sta portando avanti per valorizzare in modo compiuto il patrimonio del paesaggio inteso come sistema globale e complesso. Il corso su Sceneggiatura e Paesaggio, unitamente al Master in Architettura del Paesaggio, disegnano una nuova prospettiva nella direzione della cultura e di nuove professionalità che troveranno nel Parco della Grande Miniera di Serbariu la sede naturale: la Fabbrica del Cinema e le strutture dell’ex Miniera saranno quindi lo scenario che fungerà da volano di questa nuova forma di sviluppo culturale.»

Sabato 23 novembre, alle ore 11.30, presso l’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, in piazza Sergio Usai, si terrà una conferenza stampa per la presentazione dei docenti e dei progetti selezionati per il primo corso su “Sceneggiatura e paesaggio”. Interverranno all’iniziativa Sabrina Sabiu, assessore della Cultura del comune di Carbonia, Michele Casula, partner Clapbox e Ergo Research; Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission; Paolo Serra, direttore del Csc Carbonia-Iglesias Società Umanitaria; Andrea Magnani, regista e sceneggiatore.

Il corso, ideato dalla società Clapbox con la Fondazione Sardegna Film Commission, è sostenuto con fondi strutturali europei dedicati alla Strategia di sviluppo intelligente della Regione Sardegna attraverso la Film Commission e supportato dal Comune di Carbonia – insieme alla Fondazione di Sardegna – e dal Centro Servizi Culturali, che metterà a disposizione gli spazi de La Fabbrica del Cinema presso i locali dell’ex Direzione Amministrativa della Grande Miniera di Serbariu, dove si terranno le lezioni.

Il percorso formativo si articola in 12 moduli da 6 ore ciascuno per un totale di 72 ore, collocati nel fine settimana. Il corso di sceneggiatura è rivolto a persone residenti o domiciliate in Sardegna che hanno maturato comprovate competenze di scrittura, anche in contesti diversi dall’audiovisivo (dalla narrativa, alla saggistica, al teatro, alla musica al fumetto), interessate ad avvicinarsi alle tecniche della sceneggiatura.
«Sarà un’ottima occasione per promuovere le giuste sinergie tra il corso di “Sceneggiatura e paesaggio”, il Master in Architettura del Paesaggio ed il Centro Mediterraneo del Paesaggio, che favoriranno, congiuntamente, la realizzazione di eventi, seminari e incontri finalizzati a co-costruire un nuovo approccio all’architettura e al cinema attraverso il paesaggio», ha spiegato l’assessore dell’Urbanistica, Luca Caschili.

«Un’altra importante sinergia sarà quella tra la Fabbrica del Cinema e il corso in “Sceneggiatura e Paesaggio”, che potranno vicendevolmente arricchirsi e arricchire la città e l’intero territorio dal punto di vista culturale, turistico e sociale», ha concluso l’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

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Il comune di Sant’Antioco, a partire da sabato 23 novembre, avvierà il servizio di controllo elettronico della velocità tramite postazione autovelox mobile, nel rispetto del calendario predefinito, così come impone la normativa vigente.

Le postazioni di controllo per il rilevamento della velocità saranno presegnalate, rispettando la normativa vigente, dall’apposito segnale stradale di indicazione temporaneo ad alta visibilità riproducente l’iscrizione: “POLIZIA – LOCALE CONTROLLO ELETTRONICO DELLA VELOCITÀ”, nonché da cartello, in prossimità della postazione, indicante il simbolo della Polizia locale.

L’apparecchiatura tecnica per il rilevamento sarà impiegata con la presenza e sotto il costante controllo del personale appartenente alla Polizia locale di Sant’Antioco. Il calendario potrà essere oggetto di variazioni per sopravvenute ed imprevedibili esigenze di servizio.

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Il Memorial Efisio Melis procede nella piena fase di preparazione sul piano logistico ed organizzativo per garantire la migliore funzionalità sotto tutti gli aspetti nella gara che ha in Capoterra il centro nevralgico del ciclocross sardo nella data del 24 novembre, grazie agli sforzi del Velo Club Sarroch.

La gara, giunta alla 19ª edizione, è terza prova del circuito regionale Gran Prix Efisio Melis ed assegna i titoli regionali Interforze per tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine o ai Corpi d’Armata.

Il campo gara di riferimento è quello della Società Cooperativa Poggio dei Pini al cui interno è stato allestito il percorso di 2.500 metri. Dopo un lungo rettilineo asfaltato di lancio ci si immette saltando un marciapiede in una serie di su e giù su prato spezzati prima da un ostacolo stile Internazionale di Brugherio con tavola a salire e rampa a scendere. I veri tavoloni da cross sono sistemati per l’abilità di ogni singolo biker nel tentativo di saltare i 35 centimetri previsti. Si va poi nella parte bassa del percorso incontrando per la prima volta i box. Dopo diversi lunghi rettilinei sterrati da spingere, ennesimo passaggio davanti ai box per poi affrontare un dislivello di 60 centimetri da scendere e risalire 6 volte in cui probabilmente, arrivando da fermi, la bici verrà portata in spalla prima di ritrovare l’asfalto negli ultimi 400 metri in vista del rettilineo finale.

«Il ciclocross in memoria di mio padre Efisio è una tradizione che si rinnova – spiega l’organizzatore Cristian Melis – ma tutto questo è ricambiato dalla fiducia degli sponsor Ajò Threeface e Beauyty Way di Dorina Tamas, unitamente alla Società Cooperativa Poggio dei Pini per l’ospitalità che per il secondo anno ci dà all’interno della loro comunità. Una location azzeccata per portare tutto il meglio che offre il ciclocross sia come logistica che come spettacolo agonistico.»

La quota di iscrizione è di 11 euro per i soli master e ci si iscrive con il fattore K per i tesserati FCI (Id Gara 152016), mentre gli appartenenti agli enti possono iscriversi tramite Mail alla società organizzatrice di tappa: veloclubsarroch@gmail.com .

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E’ indetto un bando di reclutamento da parte del Ministero della Difesa per l’assunzione di 7.000 volontari nell’Esercito per l’anno 2020, che saranno ripartiti nei seguenti 4 blocchi: il 1° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 19 novembre 2019 al 18 dicembre 2019; il 2° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 24 febbraio 2020 al 24 marzo 2020; il 3° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 19 maggio 2020 al 17 giugno 2020, infine, il 4° blocco prevede l’inserimento di 1.750 volontari, la cui domanda di partecipazione può essere presentata dal 2 settembre 2020 al 1° ottobre 2020. Ai candidati saranno affidati i seguenti incarichi: elettricista infrastrutturale, idraulico infrastrutturale, muratore, fabbro, falegname, meccanico di mezzi e piattaforme, etc. I requisiti per poter partecipare alla selezione sono: diploma di istruzione secondaria di primo grado (ex scuola media inferiore) … 
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_esercito_nov_2019.html .

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L’ingresso di Sant’Antioco ai tempi della Sardamag (poi Seamag).

Questo l’argomento del convegno che si terrà lunedì 25 novembre, alle 16.30, nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, Piazzetta Italo Diana, 1. Organizzato dalla Cgil e dalla Filctem Cgil con il patrocinio del Comune di Sant’Antioco,  propone un focus sulle bonifiche e, in particolare, sul caso della Seamag di Sant’Antioco, le cui operazioni di risanamento ambientale non sono state ancora terminate, nonostante siano trascorsi parecchi anni dalla dismissione della fabbrica che sorgeva alle porte del centro abitato.

Il programma prevede la relazione introduttiva di Emanuele Madeddu, segretario Filctem SSO, i saluti del sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci e del segretario della Camera del Lavoro SSO Antonello Congiu. Seguiranno la relazione tecnica di Mario Cabriolu (“Bonifica e progettazione area Seamag”) e gli interventi degli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, dei Lavori pubblici, Roberto Frongia, e dell’Ambiente, Gianni Lampis, nonché dell’amministratore unico di Igea, Michele Caria. Concluderà io lavori il segretario generale della CGIL sarda Michele Carrus. Coordina i lavori Francesco Garau, segretario regionale Filctem.

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E’ finita in parità, 1 a 1, la partita di andata della semifinale della Coppa Italia di Promozione tra Cortoghiana ed Arborea. Non è stata una bella partita. Le due quadre, scese in campo prive di alcuni titolari, si sono affrontare ad armi pari ma per tutto il primo tempo non sono riuscite a creare occasioni da rete. L’Arborea, ultima in classifica in campionato dopo nove giornate, ha dimostrato di non meritare quella posizione e nel secondo tempo è riuscita a trovare il vantaggio al 26′, con un bel calcio di punizione di Alessandro Lasi che ha beffato il 21enne portiere del Cortoghiana Omar Galizia. Il Cortoghiana ha accusato il colpo ma ha saputo reagire e al 35′ ha ritrovato la parità, con un bel goal del 18enne Marco Carrus. Nel finale, quando il tecnico Marco Farci ha “rischiato” Danilo Loddo, non in perfette condizioni fisiche, il Cortoghiana ha cercato anche il secondo goal, senza riuscire a trovarlo e, in fondo, è giusto così, perché l’Arborea non avrebbe meritato di perdere.

La qualificazione resta un discorso aperto che si chiuderà tra due settimane ad Arborea, dove ci sarà anche Marco Foddi, oggi tenuto precauzionalmente a riposo dopo la botta rimediata domenica scorsa a Gonnosfanadiga, in vista della delicata trasferta di domenica a Villacidro.

Cortoghiana: Galizia, Salis, Madeddu, Landis, Carrus, Bove, Lenzu, Pittau, Pinna, Melis, Martini. A disposizione: Cossu, Pisu, Mei, Marteddu, Pisano, Zucca, Serra, Foddi, Loddo. All. Marco Farci.

Arborea: Cadoni, Pes, Murru, Zedda, Cicu, Lasi, Amendola, Soddu, Asunis, Manca, Capraro. A disposizione: Petucco, Mascia, Sanna, Ginesu, Piras, Atzeni, Costeri. All. Maurizio Firinu.

Arbitro: Francesco Marcato di Cagliari, assistenti di linea Matteo Laconi e Matteo Portas di Cagliari.

Sugli altri campi, larghissimo successo dell’Usinese sul Tortolì, 5 a 1; la Macomerese ha superato di misura il Sant’Elena, 2 a 1, mentre Ilvamaddalena-Stintino è terminata in parità, senza goal.

 

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Politiche a tutela della famiglia, investimenti nella robotica ospedaliera, interventi a sostegno dei Comuni e, in particolare, di quelli che sono stati colpiti dagli incendi, ma anche l’istituzione di una task force che sia in grado di smaltire le 90mila pratiche arretrate di Argea. Sono alcuni dei principali interventi previsti nella “Quarta variazione di Bilancio 2019-2021 e disposizioni varie”, presentata oggi in commissione Bilancio, presieduta da Valerio De Giorgi (Misto), dall’assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino. Ottanta milioni di euro rimodulati per consentire di non perdere le risorse, renderle spendibili e effettuare modifiche normative urgenti a tutela del territorio e delle attività produttive. Tra gli interventi che l’esponente dell’Esecutivo regionale ha voluto evidenziare c’è, inoltre, quello a sostegno delle pazienti oncologiche e, in particolare, la possibilità di acquistare le parrucche a carico della Regione, ma anche la norma a sostegno delle famiglie e della natalità con la possibilità di vedere azzerata la retta degli asili nido e delle scuole materne e, in mancanza di strutture disponibili, sarà possibile avere un rimborso per chi deve assumere una baby sitter.

«Per la prima volta – ha affermato l’assessore Giuseppe Fasolino – le famiglie sarde avranno la possibilità di mandare i propri figli sia all’asilo nido sia alle scuole materne e vedersi rimborsare le quote della retta e il costo delle baby sitter. Si tratta di una norma che oltre a sostenere la famiglia può creare nuovi posti di lavoro e far emergere, in alcuni casi, il sommerso.»

Per quanto riguarda la robotica ospedaliera, Giuseppe Fasolino ha ricordato che si tratta di un investimento importante che riguarda due ospedali di Sassari, uno di Nuoro e uno di Cagliari.

L’assessore ha poi ricordato che sono presenti nel testo una serie di interventi per le chiese, ma anche che sostengono comparti come quello del sughero, che prevedono contributi per i comuni sardi affinché possano progettare e, quindi, programmare la partecipazione ai vari bandi proposti dalla Regione.

«L’obiettivo che ci siamo posti – ha aggiunto Giuseppe Fasolino – è di mettere gli enti locali nelle condizioni di poter partecipare ai bandi.»

L’esponente dell’Esecutivo ha anche evidenziato che ci sono alcune norme che possono chiarire aspetti importanti, come quella dell’articolo 8 «che prevede di salvare quegli imprenditori che hanno le strutture di facile rimozione, che svolgono servizi legati alla balneazione e che, in questo momento, si vedono obbligati a dover smontare le strutture a fine ottobre e doverle rimontare i primi di aprile».

«Questa norma salverebbe questi imprenditori – ha spiegato l’assessore del Bilancio e Programmazione -, che potrebbero anche sfruttare il clima favorevole allungando la stagione balneare e creando opportunità occupazionali. Nel testo è stata inserita anche una norma a favore dei tassisti, che prevede un contributo a fondo perduto del 40 per cento da parte della Regione, che in cambio chiede una serie di servizi da attivare sul mezzo:  wifi, pos obbligatorio, servizio per disabili, monitor all’interno dei taxi visibile dai posti posteriori, che possa far apprezzare le immagini della Sardegna, e, infine, che il tassista partecipi a un corso di inglese e che ottenga una certificazione in modo da offrire ai turisti un servizio più completo.»

Per l’opposizione sono intervenuti Eugenio Lai (Leu), Massimo Zedda (Progressisti), Giuseppe Meloni (Pd), Alessandro Solinas (M5S) e Gianfranco Satta (Progressisti). Gli esponenti della minoranza hanno evidenziato che il testo non prevede un’idea di sviluppo per la Sardegna, che ci sono molte norme intruse e troppo particolari, che accontenterebbero singole realtà, ma scontenterebbero tutta una platea di potenziali beneficiari. Critiche sono state mosse, in particolare, all’articolo 8 sulle disposizioni in materia di urbanistica, all’articolo 5 sui criteri di nomina dei direttori generali, all’utilizzo di personale regionale per istituire la task force per far fronte alle problematiche di Argea, perché sguarnirebbe altri servizi dell’Amministrazione. Massimo Zedda ha sottolineato, inoltre, la mancanza di una relazione tecnica che consenta di  un approvare un testo normativo in armonia con la legislazione vigente, evitando così possibili rilievi successivi. Michele Cossa (Riformatori sardi) ha affermato che il provvedimento  ha il titolo  Variazione di bilancio  e disposizioni varie e che perciò le norme non si posso considerare intruse, ma ha auspicato che si eviti l’utilizzo di norme troppo particolari che determinano «una disfunzionalità nella programmazione delle risorse».

Il presidente Valerio De Giorgi ha annunciato che sarà inviato alle altre commissioni per il parere relativo alle parti di competenza e che il termine per presentare gli emendamenti è stato fissato per lunedì, 25 novembre alle 14. La Commissione Bilancio si riunirà nuovamente martedì, 26 novembre, alle 10 per l’esame degli emendamenti e degli articoli.

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Otto campioni, prelevati dal gruppo dei maiali allo stato brado illegale abbattuti lo scorso 15 novembre nell’agro di Orgosolo in località Pradu, sono risultati sieropositivi per Peste suina africana. Il dato, comunicato oggi all’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della PSA, deriva dalle analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) della Sardegna che, negli anni passati, a ogni controllo effettuato sui maiali bradi abbattuti registrava una presenza di capi infetti cinque o sei volte superiore.

«Il riscontro odierno di otto maiali bradi sieropositivi per Peste suina africana, tra quelli abbattuti ad Orgosolo venerdì scorso, conferma che il pascolo brado è pratica ad altissimo rischio per la trasmissione del virus. Tuttavia, con le attività di depopolamento portate avanti, soprattutto dalla fine del 2017 – ha spiegato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada -, e quindi con meno suini bradi in circolazione che fanno da vero contenitore del virus, abbiamo avuto una forte riduzione della trasmissione della malattia e di fatto un radicale miglioramento della situazione epidemiologica. Con il diradamento dei maiali bradi si ha un quadro sempre più incoraggiante nel processo di eradicazione. Ora, come convenuto con il Commissario europeo della Salute e sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, in visita in Sardegna proprio la settimana scorsa, dobbiamo continuare nelle azioni di depopolamento degli ultimi branchi presenti illegalmente nei territori a cavallo tra Barbagia e Ogliastra. Solo raggiungendo questo importante obiettivo – ha concluso Alberto Laddomada – la Commissione europea, nel giro di breve tempo, potrà rivedere la normativa che impedisce alla Sardegna di vendere oltre mare le proprie carni suine e i suoi derivati, così da ridare slancio a un comparto messo all’angolo e mortificato da oltre 41 anni di restrizioni dovute alla presenza della Peste suina africana.»

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Venerdì prossimo Lila Cagliari presenta la prima campagna istituzionale regionale di lotta all’Hiv e all’Aids in Sardegna, patrocinata dall’Amministrazione regionale.

La conferenza stampa, che vedrà la presenza dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu, e i responsabili comunicazione LILA, si terrà presso i locali dell’assessorato della Sanità, via Roma 223 a Cagliari, venerdì 22 novembre 2019, alle ore 10.00, nella sala riunioni del IV piano.

L’azione congiunta di LILA Cagliari e della Regione Sardegna, consegue l’importante risultato di invertire la rotta, in materia di prevenzione e lotta al virus Hiv nella nostra Isola, ponendo fine ad un lungo silenzio nella  comunicazione istituzionale sul tema.  Viene varata quest’anno, infatti, in occasione del 1° dicembre (World Aids Day), la prima campagna regionale di comunicazione istituzionale per l’informazione, la prevenzione e la lotta contro Hiv e Aids.

Questa importante azione di comunicazione, promossa dal Consiglio regionale e dall’Assessorato alla Sanità, è stata affidata a LILA Cagliari e prevede una serie di iniziative di sensibilizzazione e comunicazione istituzionale, di massa e ad ampio raggio, rivolte a tutta la popolazione  in  Sardegna. La campagna farà particolare riferimento alle fasce giovanili che sono le meno informate e risultano essere oggi, statisticamente, le più esposte al rischio infezione da Hiv.

Durante la conferenza stampa saranno presentati i dati epidemiologici regionali pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità (COA-ISS) e i dati della ricerca EducAids 2019 rivolta agli studenti delle scuole superiori di Cagliari.