21 November, 2024
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La vicenda Sider Alloys pare tingersi sempre più di contorni poco chiari che non lasciano intravvedere niente di positivo.

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La vicenda Sider-Alloys pare tingersi sempre più di contorni poco chiari che non lasciano intravvedere niente di positivo.
E’ emerso pessimismo stamane, nell’Assemblea dei lavoratori Sider Alloys, organizzata dalle organizzazioni sindacali nell’oratorio San Giovanni Bosco della chiesa di San Ponziano, a Carbonia, per una valutazione sulla proposta dell’Azienda di aprire la CIGO. Tutti hanno manifestato forte preoccupazione e questa situazione appare molto grave, perché di fatto, vengono fermate tutte le attività all’interno dello stabilimento.
«L’Azienda – ha esordito Angelo Diciotti, segretario CUB -, incontrata subito dopo l’Assemblea, ci ha manifestato la sua necessità che la CIGO si firmi subito. Abbiamo chiesto di conoscere i numeri e i tempi. Ci è stato comunicato che intende collocare 45 lavoratori su 88 in CIGO. Noi – aggiunge Angelo Diciotti -, abbiamo manifestato la nostra contrarietà a quest’atto, ritenendo necessario conoscere anche i tempi di utilizzo di questo strumento. A questa richiesta, la Sider Alloys non ha chiarito di quantificare il periodo di CIGO e inoltre la stessa ci ha comunicato l’intenzione che dal 13 gennaio verranno messi in libertà 20 lavoratori assunti a tempo determinato.»
«Il Sindacato – rimarca Angelo Diciotti -, ha proposto all’Azienda di fare una valutazione più attenta ed un eventuale accordo da sottoscrivere al MISE, in maniera da poter fissare i tempi e i modi della ripartenza del Revamping. A seguito della nostra richiesta e dietro nostra insistenza, l’Azienda ha chiesto 48 ore di tempo per darci una risposta. Contestualmente ed alla luce degli ultimi avvenimenti, abbiamo chiesto un incontro, per fare una disamina del piano industriale presentato dalla’Azienda, disamina che sino ad oggi non avevamo fatto ed abbiamo concordato di rivederci mercoledì 15 gennaio.»
In tutta questa situazione i lavoratori hanno manifestato la loro rabbia per i tempi lunghissimi della partenza del Revamping e quindi del riavvio dello stabilimento.
Infine, hanno ribadito che i tempi dell’erogazione della mobilità in deroga, non possono essere quelli del 2019 è stato anche ribadito che i 500 euro della mobilità non sono sufficienti, al sostentamento di una famiglia.
Armando Cusa
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giampaolo.cirronis@gmail.com

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