L’on. Francesco Agus (Progressisti) attacca la Giunta Solinas sulle nomine dei dirigenti esterni.
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»Nella lunga seduta del 21 dicembre abbiamo messo in guardia il presidente della Regione e la sua Giunta sui gravi errori compiuti sino a quel momento nelle nomine dei dirigenti esterni e le conseguenze che questi avrebbero potuto avere sul sistema Regione. Purtroppo, non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire: la maggioranza ha preferito approvare, a mezzanotte il sabato prima di Natale e non senza imbarazzo, una norma di interpretazione di una legge regionale di oltre 20 anni fa, destinata ad essere impugnata e ad aprire una fase ancora più incerta di quella appena conclusa.»
A dirlo è l’on. Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.
«In questo scenario non può quindi stupire la rinuncia all’incarico da parte del Direttore generale dell’Assessorato al Personale, nominato dalla stessa Giunta Solinas e colui che avrebbe avuto la responsabilità di firma sulle nuove prossime proroghe – aggiunge Francesco Agus -. Evidentemente le rassicurazioni sbandierate in Aula dal Presidente della Regione non sono state convincenti, in una situazione caratterizzata ormai da una lunga catena di errori amministrativi in gran parte insanabili che non sembra arrestarsi. L’ultimo dei quali riguarda la deliberazione del 18 dicembre con la quale la Giunta ha prorogato gli incarichi di 21 direttori generali su 23 di ulteriori sei mesi e che, oltre a essere in palese contrasto con la normativa che prevede incarichi di almeno tre anni, presenta vizi formali e materiali tali da essere a rischio nullità. E’ un’eventualità che porterebbe la Regione alla paralisi: qualunque controinteressato potrebbe impugnare qualunque atto prodotto da ogni assessorato regionale nei prossimi mesi perché sottoscritto da un dirigente nominato illegittimamente.»
«A questo si aggiungono aspetti preoccupanti, come quelli riguardanti gli atti citati in quest’ultima delibera che motiva l’ennesima mini-proroga con la mancata approvazione da parte del Consiglio di un Disegno di legge di riorganizzazione della Regione che sarebbe stato approvato dalla Giunta il 3 ottobre, ma di cui oggi, nonostante le reiterate richieste formali presentate dal nostro gruppo consiliare, ancora non risulta traccia – sottolinea ancora Francesco Agus -. I casi sono due: o si tratta di un falso o di un’omissione e di una grave lesione del diritto dei consiglieri, stabilito da norme e regolamenti statutari, di accedere agli atti prodotti dalla Giunta. In entrambi i casi, lo sottolineiamo per l’ennesima volta, si tratta di condotte contrarie alla legge. Per capire meglio la portata della questione dopo aver presentato numerose interrogazioni sul tema all’Assessorato al personale, l’ultima delle quali nella giornata di ieri, e non avere mai ottenuto formale risposta, oggi abbiamo scritto formalmente al Presidente del Consiglio Pais per avere certezza degli atti trasmessi al Consiglio regionale. Perché dei pasticci continui prodotti dalla Giunta Solinas non se ne può far carico nuovamente il Consiglio regionale, come purtroppo avvenuto con la scellerata approvazione della legge salva-nomine. Vista la delicatezza e l’urgenza del tema ci aspettiamo una risposta celere.»
«Per il resto, ribadiamo quanto abbiamo già detto in aula più volte. La Sardegna ha emergenze gravi e irrimandabili. Dalla continuità territoriale in procinto di saltare per aria alle problematiche che vive il mondo agropastorale. Dalla crisi di alcune agenzie e strutture regionali alla carenza di personale negli ospedali – conclude Francesco Agus -. Non è più tollerabile che il principale impegno del Presidente e della sua Giunta, portato avanti anche durante le festività, sia quello di tentare di sanare nomine illegittime e ricoprire atti pasticciati con una sottile coltre di neve, peraltro destinata a sciogliersi al primo sole.»
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