L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato un’interrogazione che intende far luce su possibili violazioni da parte dell’Amministrazione regionale in materia dii organizzazione delle strutture burocratiche regionali.
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L’on. Gian Franco Satta (Progressisti) ha presentato un’interrogazione che intende far luce su possibili violazioni da parte dell’Amministrazione regionale in materia dii organizzazione delle strutture burocratiche regionali e attribuzione degli incarichi di responsabilità, imparzialità dell’azione amministrativa, lesione dei diritti dei lavoratori, della loro sicurezza e salute.
L’iniziativa vede come ulteriori sottoscrittori l’intero Gruppo dei Progressisti, cui lo stesso consigliere aderisce.
«L’interrogazione poggia le basi sulle decisioni assunte dall’attuale Giunta di avviare un’ampia e radicale ristrutturazione degli uffici regionali, provvedendo al contempo ad una altrettanto ampia e radicale sostituzione dei responsabili delle strutture Direzioni generali, di Servizio e anche di Settore, che appaiono essere stati adottati in violazione dei criteri di legge, atti a garantire efficienza, economicità ed imparzialità nella gestione amministrativa – si legge in una nota -. La medesima Amministrazione pare non abbia voluto considerare quanto previsto dalla legge in merito alle richieste alte professionalità per gli incarichi tecnici assegnati agli Uffici di Gabinetto, all’impiego prioritario delle professionalità dirigenziali interne nelle funzioni di Direzione generale, ricorrendo invece, in alcuni casi, alla contrattualizzazione di personale esterno, anche privo dei necessari requisiti di legge, nuovi ed ingiustificati oneri a carico del Bilancio della Regione.»
«Non solo, ulteriori possibili violazioni sono state rilevate nella tutela dei diritti dei lavoratori. Si hanno notizie circa la sistematica mancata applicazione dell’articolo 68 del D.lgs. 30 marzo 2001 n.165 e dell’articolo 81 del TUEL D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267, motivata da atteggiamenti discriminatori avverso personale che abbia svolto funzioni di rappresentanza politico-istituzionale. Inoltre, è stato riscontrato che gli uffici regionali, in particolare presso il Palazzo di viale Trento, edificio della “Torre” compreso, sarebbero inidonei ad ospitare il personale dipendente, per rilevanti questioni di sicurezza, igiene e salubrità degli ambienti di lavoro.»
Considerata la delicatezza degli interventi, estremamente rilevanti da un punto di vista della trasparenza e imparzialità amministrativa nonché della tutela dei diritti dei lavoratori, i sottoscrittori interrogano il presidente della Regione Autonoma della Sardegna e l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione «per sapere quale sia la loro posizione in merito alle possibili violazioni di legge riscontrate».
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