23 November, 2024
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«Il fondo è stato toccato oggi, con una vergognosa assenza che vale più di mille parole. Davanti all’imminente catastrofe che sta per piombare addosso alla nostra Isola, dal 16 aprile privata della continuità territoriale aerea, il presidente Christian Solinas e l’assessore dei Trasporti Giorgio Todde hanno disertato la riunione di Consiglio in cui al primo punto all’ordine del giorno era prevista la proprio questa discussione. I diretti i responsabili di questo disastro amministrativo non si sono nemmeno presentati.»

Questa l’amara denuncia dei consiglieri regionali del M5S Desirè Manca, Roberto Li Gioi, Michele Ciusa, Alessandro Solinas, alla luce di quando accaduto oggi in Consiglio regionale.

«Oggi, assieme a tutti i consiglieri di opposizione, abbiamo occupato i banchi della giunta. Un segnale forte per prendere le distanze dall’immobilismo, dall’incuria e dall’incapacità che contraddistingue questo governo regionale, orientato ad accontentare le lobby del potere, a moltiplicare le poltrone e che in dieci mesi non è stato in grado di compiere un solo passo verso il futuro, un solo passo per il bene dei sardi e della Sardegna – hanno aggiunto i quattro consiglieri regionali del M5S -. Le prenotazioni da e per l’Isola sono congelate, la stagione turistica rischia il peggior record negativo di sempre e l’economia della Sardegna ha già subito i primi durissimi colpi. Abbiamo chiesto – spiega Roberto Li Gioi, vice presidente della Commissione Trasportiche il Consiglio fosse convocato con urgenza, quantomeno per poter conoscere quali sono i piani della Giunta. Ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto. Stiamo rischiando danni economici enormi e la giunta con oggi ha dimostrato una volta di più la mancanza di volontà nel risolvere il problema. Questa è pura irresponsabilità.»

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Il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, è intervenuto stamane in Aula (dove è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’Olocausto) sulla Giornata della Memoria.

Il testo integrale.

Sono passati settantacinque anni quando le truppe sovietiche varcarono i cancelli di Auschwitz e rivelarono al mondo l’orrore del genocidio del popolo ebraico. A partire da quel giorno, nessuno poté più dire di non sapere o di non aver compreso.

Eppure, malgrado il tanto tempo trascorso, l’orrore che si aprì davanti al mondo rimane immutato anche davanti a noi, con tutto il suo terrificante effetto.

Questa data simbolo è stata scelta dal Parlamento italiano non solo per ricordare quanti furono deportati e massacrati, ma anche per non dimenticare quelle persone che anche a rischio della loro stessa esistenza, aiutarono tanti ebrei a salvarsi. Tra questi voglio ricordare i sardi tra i Giusti delle Nazioni: Salvatore Corrias, Vittorio Tredici, Giovanni Gavino Tolis, Girolamo Sotgiu e sua moglie Bianca Ripepi.

Anche in Italia, il regime fascista collaborò attivamente alla deportazione e allo sterminio degli ebrei italiani. Le leggi razziali segnarono il più grave rinnegamento degli ideali risorgimentali e dell’idea stessa della Nazione italiana e restano una ferita profonda per il nostro Paese.

La memoria di Auschwitz, ci rivela il lato più oscuro dell’uomo, il mistero del male, il tradimento delle coscienze e la perdita dei sentimenti di umana pietà e solidarietà. Davanti alla tragedia dello sterminio degli ebrei, a nessuno è lecito dimenticare o passare oltre.

Per questo il Giorno della memoria rappresenta un monito costante contro ogni forma di discriminazione e offesa alla dignità umana.

Agli orrori del secondo conflitto mondiale, i Padri costituenti seppero reagire affermando quei principi di libertà, solidarietà ed eguaglianza indelebilmente sanciti nella Costituzione. Anche il Consiglio Regionale della Sardegna resta assolutamente in prima linea nella commemorazione di quanti hanno subito la persecuzione e la deportazione, ma anche nella conoscenza della storia e della memoria di quegli anni.

Questa giornata ha uno scopo preciso: serve a rafforzare in tutti i cittadini – e, soprattutto, nelle giovani generazioni – non solo la memoria della tragedia, ma anche la consapevolezza profonda delle cause storiche che ad essa condussero e la consapevolezza che alta deve restare la vigilanza perché aberrazioni ed orrori come quelli del passato non si ripetano mai più. Se così non fosse, tale celebrazione altro non avrebbe se non una mera funzione retorica destinata a cadere nel vuoto.

Concludendo, desidero ricordare le parole di Primo Levi «nell’odio non vi è nulla di razionale, ma se comprenderlo è impossibile, conoscerlo è necessario, poiché ciò che è successo può ricominciare».

Questo è il compito difficile che tutti noi siamo chiamati a compiere insegnando soprattutto ai giovani i livelli di vergogna e disprezzo a cui può giungere un essere umano.

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La Commissione speciale sull’insularità ha concluso in mattinata il primo ciclo di audizioni con i parlamentari sardi e gli ex presidenti della Regione Sardegna. Oggi è stato il turno di Ugo Cappellacci che, nella doppia veste di deputato ed ex presidente della giunta regionale ha illustrato alla Commissione le iniziative portate avanti nel corso della sua esperienza alla guida della Regione e le proposte che potrebbero essere messe in campo a livello nazionale ed europeo.

«L’insularità è il tema dei temi, assorbe tutte le problematiche che frenano lo sviluppo economico e sociale della Sardegna – ha detto Ugo Cappellacci – in passato si sono portate avanti battaglie storiche che purtroppo non hanno dato risultati concreti. Bene fa oggi la Commissione a lavorare su due fronti: il sostegno alla proposta di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione e le iniziative per cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato.»

Sollecitato dagli interventi del presidente della Commissione Michele Cossa e dei consiglieri regionali Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Li Gioi (M5S), Antonello Peru (Udc-Cambiamo), Roberto Caredda (Misto) Angelo Cocciu (Forza Italia) e Giovanni Satta (Psd’Az), l’ex presidente Ugo Cappellacci ha indicato alcune soluzioni possibili: «Per vincere la battaglia sugli aiuti di Stato occorre fare rete con tutte le isole d’Europa. Durante la mia esperienza alla guida della Regione abbiamo partecipato e presieduto la Commissione Isole della Conferenza delle regioni periferiche e marittime e la Commissione Enve del comitato delle regioni europee. In tutte le occasioni d’incontro si è cercato di portare all’attenzione delle istituzioni europee la necessità di attuare politiche differenziate che favorissero la coesione, oltre che economica e sociale, anche territoriale delle Isole. Grazie a quelle alleanze la Sardegna è riuscita ad ottenere il riconoscimento dello status di Regione “in transizione” che hanno permesso di incamerare 400 milioni di euro aggiuntivi per lo sviluppo rispetto ai tagli che si prospettavano per l’uscita dall’Obiettivo 1».

Ugo Cappellacci si è detto d’accordo anche sulla proposta di stringere un patto con la Sicilia per sostenere la proposta di legge in Parlamento: «Siamo pochi e i numeri sono decisivi, ben venga un’alleanza che rafforzi le nostre istanze».

Nel corso dell’audizione si è parlato inevitabilmente anche di continuità territoriale aerea e marittima. «Sulla prima, purtroppo, siamo fermi al modello disegnato dalla mia Giunta – ha detto Ugo Cappellacci – oggi il rischio è che si giochi al ribasso. In altre Regioni europee come la Corsica funziona in modo diverso con importanti risorse messe a disposizioni per garantire il diritto alla mobilità (circa 70 milioni di euro per 350mila abitanti). L’Europa deve rispettare le sue leggi come il Regolamento 1008/2008 che legittima gli oneri di servizio imposti dagli Stati membri alle compagnie per garantire collegamenti essenziali allo sviluppo economico e sociale dei territori».

Sulla continuità marittima, l’ex presidente della Regione è andato oltre: «Dobbiamo pretendere una riforma che trasferisca alla Sardegna la competenza primaria con le relative risorse. Grazie ai nostri ricorsi, la Corte Costituzionale ha stabilito che la Regione partecipi a pieno titolo alla firma della convenzione con le compagnie navali, è il momento di fare un passo in avanti e chiedere il trasferimento delle funzioni sulla continuità marittima».

Rispondendo alle domande dei consiglieri, Ugo Cappellacci è tornato sull’esperienza della flotta sarda: «Fu un’operazione dovuta – ha detto – fatta per ripristinare le regole del libero mercato. Oggi sarebbe più difficile ripeterla perché le imprese operano su mercati di vasta scala»

Ugo Cappellacci, infine, ha parlato anche di fiscalità e infrastrutture: «Da tempo mi batto per la zona franca integrale – ha concluso – la leva fiscale consentirebbe di ottenere risultati immediati rispetto agli altri interventi da mettere in campo per ridurre il gap dell’insularità. Sulle infrastrutture, credo invece che fino a quando non eserciteremmo la nostra competenza primaria sul paesaggio poco si potrà fare per migliorare la situazione. I nostri progetti, come quello del porto canale di Cagliari, vedono la Regione ostaggio del Mibact. E’ arrivato il momento di affermare la nostra autonomia».

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«È fondamentale diffondere nel Paese una moderna cultura della Difesa spiegando, al tempo stesso, l’importanza della tecnologia e dell’innovazione applicata al mondo militare e le sue ricadute positive sulla società civile.»

Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, intervenendo oggi al convegno organizzato dal Centro Studi Esercito, tenutosi presso il Segretariato Generale della Difesa. All’evento hanno partecipato il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Farina, il presidente del Centro Studi Esercito, Generale Stefanini, insieme a rappresentanti dell’industria, del mondo accademico e della ricerca.

«Oggi siamo di fronte – ha aggiunto il sottosegretario della Difesa – ad un grande elemento di novità sul piano culturale e nel dibattito politico: l’esigenza di un nuovo protagonismo dello Stato e di politiche pubbliche più incisive, non solo nell’ambito della Difesa, ma su un piano generale e strategico, che individui precisi obiettivi e priorità di investimento. Inoltre, emerge con chiarezza la necessità di assicurare adeguati livelli di finanziamento e di investimenti nel settore della Difesa e in particolar modo a favore dell’Esercito che negli ultimi anni sconta un non adeguato livello di finanziamento. Le Forze Armate – ha concluso Giulio Calvisi – svolgono un lavoro costante a tutela della pace e della sicurezza del nostro Paese. Un ruolo che, in un mondo dove esistono molteplici focolai di tensione, deve essere rafforzato e reso sempre più adeguato ed efficiente. Ecco perché dobbiamo investire nella ricerca e dobbiamo sviluppare tutte quelle tecnologie e quelle capacità industriali strategiche, che ci consentono di essere competitivi in uno scenario globale.»

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La nota catena di supermercati Lidl assumerà nel  2020 oltre 160 nuove figure, che riguarderanno, soprattutto, Addetti Vendita, i quali dovranno offrire assistenza ai clienti, gestire la cassa, sistemare e pulire i locali; Operatori di Filiale, che dovranno preparare e gestire i nuovi articoli in promozione, collaborare con il team per la gestione del punto vendita e rifornire i prodotti sui bancali; Commessi Specializzati, che dovranno verificare i prezzi e l’assortimento dei prodotti esposti, assicurare il rispetto delle normative di legge sulla sicurezza del personale e quelle alimentari e svolgere mansioni operative; Addetti Manutenzione Logistica, che dovranno eseguire interventi di manutenzione e riparazione su impianti, strutture, attrezzature e mezzi presenti all’interno dei magazzini, ispezionare gli impianti esterni e le attrezzature tecniche e verificare il funzionamento degli impianti di sicurezza etc. Oltre al possesso del diploma (o della laurea per le figure più specializzate), i candidati dovranno avere …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_lidl_1_20.html .

 

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Si sono svolti con successo, questa settimana, due incontri del progetto sociale dal titolo “La bottega dei dolci” promosso dall’ Anteas Oristano e dall’Anteas Cabras, rivolto agli anziani del territorio, agli ospiti delle strutture residenziali e ai loro parenti. Incontrarsi, mettersi insieme attorno ad un tavolo per preparare insieme dei dolci e trascorrere qualche ora in spensieratezza. E’ questa l’immagine che ha caratterizzato i pomeriggi trascorsi nelle due case di riposo per anziani, “Cooperativa Sacro cuore onlus”, a Paulilatino, e “Pili Cubeddu”, a Seneghe, in cui  il laboratorio artigianale di dolci tipici sardi è stato lo strumento di socializzazione per prevenire l’isolamento e ricreare un tessuto di rapporti con persone che non vivono in struttura. I residenti delle due strutture, i volontari e i familiari hanno collaborato con entusiasmo in tutte le fasi dell’organizzazione, preparazione dei papassini, ciambelline e gueffus e della degustazione degli stessi.  

Aneddoti e curiosità legati ai ricordi di alcune signore, hanno impreziosito il tutto. «Da piccola ho imparato dalla mia mamma – ha detto la signora Grazia – li facevamo spesso nelle feste». Alla sua esperienza, si sono aggiunte quella della signora Giovangela: «Io li preparavo a casa la domenica e per i ragazzi dell’azione cattolica» e della signora Anastasia «mi ricorda i tempi passati. Che bello questo pomeriggio». Il laboratorio di dolci è stato coordinato dalla giornalista Marinella Arcidiacono con la collaborazione di alcune signore del centro di aggregazione sociale delle due strutture e di alcuni volontari. La presenza di qualche bambino ha vivacizzato i momenti di condivisione e creatività, consentendo lo scambio intergenerazionale tra le persone della struttura e i loro nipotini.  Le famiglie si sono dimostrate d’accordo ed entusiaste dell’iniziativa. 

«Replicheremo l’esperienza – ha sottolineato Felicity Rowe, presidente dell’Anteas Cabras – in altre case per riposo, coinvolgendo anche i nostri volontari dell’Anteas. Tra di loro, ci sono persone che hanno più di 90 anni di età. Con questo progetto abbiamo avuto l’ulteriore conferma di quanto siano importanti questi momenti di aggregazione e creatività per prevenire la solitudine e favorire la socializzazione tra gli anziani». Nelle settimane successive il progetto, proseguirà anche in altri territori dell’Oristanese.

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Sono iniziati, a Iglesias, i lavori di manutenzione straordinaria della palestra di via 2 giugno. Gli interventi, finanziati dalla provincia del Sud Sardegna per un importo di euro 400.000,00, prevedono la realizzazione di una nuova copertura a falde inclinate, la sostituzione degli infissi dei finestroni ed il rifacimento del prospetto, tutelando le opere di street art presenti lungo la facciata dell’edificio.
«Grazie agli interventi di manutenzione straordinaria abbiamo restituito alle scuole e a tutta la città una struttura adeguata, in grado di ospitare le attività sportive e di diventare un importante punto di aggregazione per i ragazzi, insieme al Palazzetto dello Sport e allo Skate Park – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai -. Strutture dove poter coniugare sport e cultura, con la presenza di campi da gioco, aule studio, e copertura di rete wireless.»

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La commissione Pubblica Istruzione, presieduta da Alfonso Marras (Riformatori sardi), ha aperto il ciclo di audizioni sul piano di dimensionamento scolastico, in vista della formulazione del previsto parere per l’adozione del piano 2020-2021.

I primi ad essere ascoltati sono stati i rappresentanti degli alunni, dei docenti e dei genitori degli studenti della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Selargius che contestano duramente la decisione dell’amministrazione comunale in favore della soppressione della direzione scolastica, nonostante i soli 44 alunni in meno rispetto ai 600 richiesti ed in considerazione delle “eccellenze” che – a giudizio della delegazione – caratterizzano l’attività didattica dell’Alighieri.

Il comitato di Capoterra è stato invece ascoltato dalla commissione per illustrare le ragioni a sostegno della richiesta per il riconoscimento dell’autonomia scolastica dell’istituto Sergio Atzeni, attualmente associato all’istituto Bacaredda di Cagliari. Genitori, alunni e insegnanti hanno lamentato i disagi provocati dalla dislocazione a Cagliari degli uffici di segreteria didattica e del personale ed hanno ribadito la sussistenza dei «requisiti richiesti dalle norme regionali per riacquistare l’autonomia perduta».

Il sindaco di Nulvi, Antonello Cubaiu, ha illustrato al parlamentino dell’Istruzione, la richiesta (approvata anche nella conferenza provinciale) per l’accorpamento dell’istituto comprensivo di Nulvi con l’istituto comprensivo Eleonora d’Arborea di Castelsardo. Il primo cittadino ha ribadito la contrarietà della comunità al “terzo anno di reggenza” (attualmente in capo al dirigente del Convitto nazionale Canopoleno di Sassari) e ribadito le ragioni in favore della creazione di un solido e stabile polo scolastico (oltre 800 alunni) che ricomprenda Nulvi, Castelsardo, Tergu, Bulzi e Sedini. La richiesta di Cubaiu è stata sostenuta con convinzione dall’assessora della Pubblica Istruzione di Castelsardo, Raffaela Posadino e da Elvira Decortes (in rappresentanza del dirigente scolastico dell’istituto Arborea) entrambe intervenute nel corso dell’audizione.

Il sindaco di Oschiri, Pietro Sircana, ha chiesto alla commissione di garantire il pronunciamento della conferenza provinciale in ordine al diniego per l’attivazione ad Olbia del corso per l’ottenimento della qualifica di tecnico dei servizi socio sanitari (attualmente presente ad Oschiri) nell’istituto professionale che è di rifermento anche per l’area del Logudoro – Monte Acuto.

Richiesta opposta è stata avanzata in commissione, nel corso dell’apposita audizione, dall’assessore del comune di Olbia, Sabrina Serra, che ha reiterato la proposta di attivazione del corso sanitario nel capoluogo gallurese anche alla luce della apertura del Mater Olbia. L’amministratrice della Giunta Nizzi ha evidenziate come da tre anni ad Oschiri non si registrano nuove iscrizioni ed ha annunciato la dichiarata volontà di collaborazione del Mater Olbia, per ciò che attiene tirocini e alternanza scuola-lavoro, qualora il corso sia attivato presso l’istituto professionale superiore “Amsicora” di Olbia. L’assessore Sabrina Serra ha inoltre invitato la commissione ad attivarsi per l’inserimento nel piano di dimensionamento 2020-2021 della scuola dell’infanzia di via Civitavecchia ad Olbia, i cui lavori di realizzazione sono stati ultimati.

Il comitato di Sassari che si oppone alla soppressione dell’istituto comprensivo di Monte Rosello Basso ha ribadito in commissione il proprio disappunto per la decisione dell’amministrazione comunale sassarese di proporre la soppressione dell’istituto comprensivo nonostante il numero degli alunni (812) sia superiore rispetto a quello minimo richiesto dalle direttive ministeriali. «Una decisione immotivata e dannosa – così l’hanno definita i rappresentanti di genitori, docenti e studenti – che non tiene conto delle linee guida regionali e che penalizza un istituto storico e ben radicato in un quartiere difficile». Contro la soppressione del comprensivo del Monte Basso il comitato ha raccolto oltre duemila firme.

Il sindaco del comune di Ghilarza, Alessandro Defrassu, ha reiterato la richiesta per l’istituzione di un istituto globale comprendente l’istituto scolastico d’istruzione superiore di Ghilarza e l’istituto comprensivo di Ghilarza-Sedilo. L’istituto comprensivo, attualmente, è in reggenza da parte del dirigente del comprensivo di Abbasanta-Norbello-Paulilatino, mentre il liceo e l’Ipsia dipendono dall’istituto Mariano IV di Oristano.

I sindaci dei comuni di San Nicolò Gerrei, Stefano Soro, e di Ballao, Severino Cubeddu, in rappresentanza anche dei colleghi di Armungia (Donatella Dessì) e Villasalto (Paolo Maxia) hanno invece denunciato il taglio del 35% del contributo loro assegnato per il trasporto degli alunni che frequentano le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Come è noto la copertura dei costo del trasporto era stata introdotta nella precedente legislatura, quale misura compensativa a favore di quei centri nei quali erano stati soppressi i punti di erogazione scolastica. Gli amministratori locali hanno quindi chiesto alla commissione il ripristino delle risorse per garantire la copertura dei costi del trasporto scolastico e l’introduzione di criteri di ripartizione specifici, così da poter destinare ai soli Comuni che hanno registrato al soppressione dei Pes, il contributo per la gestione del servizio scuolabus.

Sul punto, il presidente della commissione, Alfonso Marras, ha preannunciato l’invio di un’apposita nota all’assessore regionale della Pubblica istruzione e confermato per la prossima settimana l’audizione dell’assessore Andrea Biancareddu sul piano di dimensionamento 2020-2021.

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«Nell’incontro odierno al Mise, Invitalia ed anche l’Azienda hanno sostenuto che i tempi per la chiusura dell’accordo con Enel è realizzabile, nel giro di alcune settimane. Come organizzazioni sindacali abbiamo chiesto all’Azienda di congelare la sua richiesta della Cigo e le risoluzione dei contratti a termine, in attesa di vedere gli sviluppi della trattativa con Enel ed in tutti i casi alla prossima convocazione che dovrebbe avvenire entro il mese di febbraio. Questa richiesta è stata condivisa da tutte le Istituzioni presenti, compresa la regione Sardegna, in un primo momento abbiamo registrato la non disponibilità dell’Azienda. Solo alla conclusione dell’incontro l’Azienda ha confermato il congelamento di qualsiasi iniziativa, non condivisa.»

Lo scrivono, in una nota, le segreterie territoriali FIOM, FSM, UILM e CUB.

«Inoltre il Mise e gli assessori della Giunta regionale hanno accolto la nostra richiesta di avviare un’interlocuzione con il ministero del Lavoro per discutere della mobilità in deroga – aggiungono le segreterie FIOM, FSM, UILM e CUB – e di verificare la possibilità di erogare gli stessi, nei tempi più rapidi possibile con un miglioramento dell’importo economico che è tutto da verificare, nel prossimo confronto tra assessorato e Ministero, previsto nella prossima settimana.»

«Pertanto, il Mise, attraverso la sottosegretaria Alessandra Todde ed il capo di gabinetto Giorgio Sorial – concludono le segreterie FIOM, FSM ,UILM e CUB – ha assunto l’impegno di convocare una nuova riunione entro il mese di febbraio.»