18 August, 2024
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Un nuovo lettino che renderà più confortevole ed accogliente l’ambulatorio visite della Clinica pediatrica. Lo ha donato nei giorni scorsi l’Emporio della solidarietà di Sassari che ha così contribuito ad arricchire la dotazione della clinica diretta dal professor Roberto Antonucci.

«Una donazione di qualitàha detto il direttore della Pediatriae, soprattutto, utile all’operatività quotidiana del reparto.»

«Per noi – hanno aggiunto i rappresentanti dell’Emporio della solidarietà, Mattia e Giuseppe Mulas è un grande piacere e ci consente di aprirci ed avvicinarci ancora di più al territorio».

Il lettino, di colore azzurro, sarà sistemato nell’ambulatorio di medicazione al secondo piano del Materno infantile.

Alla consegna, nella biblioteca, era presente anche la coordinatrice infermieristica della Pediatria, Anna Maria Zara.

rbt

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Nel primo pomeriggio di martedì 21 gennaio c’è stato un irrefrenabile e doloroso tam-tam ideale che, nei territori del Goceano, Marghine e Nuorese, annunciava la morte di tziu Gasparru Mele di Orotelli, proprio alla soglia dei 109 anni. La notizia rimbalzava veloce, prima tra la ristretta cerchia di amici e paesani, e successivamente inondava i social.

Tziu Gasparru, decano dei poeti sardi, era una persona autentica di estrema sensibilità ed umanità; come i grandi patriarchi era il custode e cultore dell’alto genuino senso dell’ospitalità ed amicizia. I poeti, quelli autentici, sono un dono raro. E pensando a tziu Gasparru, vengono alla mente le parole di Moravia alla morte di Pasolini, che aveva affermato: «Abbiamo perso soprattutto un poeta e di poeti non ce ne sono tanti nel mondo…». Per quanti lo hanno stimato e frequentato mancherà soprattutto l’uomo e il saggio riferimento nell’universo poetico sardo. Il lascito di tziu Gasparru va oltre i versi, perché ha caratterizzato il suo vivere quotidiano con valori ideali e culturali universali; pensava che i significati di giustizia, di comprensione e dialogo avrebbero dovuto alimentare la società e l’umanità tutta. Un messaggio testamentario ed insegnamento etico e morale che ha vigorosamente perseguito anche nella stesura della sua opera poetica “Sa vida de Juanne Battista Selenu – Romanzu in ottadas”. L’opera di oltre 360 strofe era stata completata e pubblicata alla soglia dei 90 anni. Tziu Gasparru ha seminato versi a piene mani e ha percorso la lunga esistenza “Con passo leggero da viandante,/ Senza paure e ansie/ Per lo scorrere divino del tempo./ Amen!//”.

Un pensiero affettuoso ai figli e familiari tutti.

Cristoforo Puddu

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Il Consiglio comunale ha salutato questa sera il nuovo arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi.

Giunto al Palazzo Civico alle 17.30, monsignor Giuseppe Baturi è stato presentato dal presidente del Consiglio comunale, Edoardo Tocco, e dal sindaco, Paolo Truzzu, ai consiglieri comunali ed alle numerose autorità civili e militari presenti in aula prima dell’inizio della consueta seduta dell’assemblea cittadina.

Un evento importante, fortemente voluto dal presidente Edoardo Tocco, per saldare il già forte legame tra i vari rappresentanti delle istituzioni cittadine, «perché questa presenza – ha concluso Edoardo Tocco nel suo discorso di benvenuto – contribuisce a rafforzare la stretta collaborazione con il Consiglio e la città intera».

«Voglio sottolineare l’importanza di questo incontro – ha proseguito il sindaco Paolo Truzzu – in un luogo dove si formano le decisioni per il futuro della città. Decisioni che vengono prese qui, in questa sala del Consiglio comunale, ma che sono il frutto di una condivisione con tutti i soggetti che compongono la nostra città. Decisioni che sono il risultato di un confronto costante con tutti gli attori coinvolti. Insieme si decide e insieme si affrontano i problemi.»

«La chiesa è pronta ad offrire il suo apporto ed il dialogo costante con le istituzioni – ha sottolineato l’arcivescovo di Cagliari – nella logica della sussidiarietà, della solidarietà e dell’inclusione dei più deboli.»

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Una risposta forte allo spopolamento: è la questione centrale che oggi ha caratterizzato il confronto sulla Finanziaria tra l’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, ed i rappresentanti dell’Anci e del Cal, rispettivamente guidati dai sindaci Andrea Soddu ed Emiliano Deiana.

«Mentre studiamo le soluzioni per rimpinguare il fondo unico – ha evidenziato l’assessore Giuseppe Fasolino – abbiamo trovato un punto di incontro sulle azioni necessarie per vincere il progressivo svuotamento dei Comuni isolani e riaccendere la speranza di poter lavorare, fare impresa, mettere su casa e famiglia nella nostra terra. C’è una condivisione di massima anche sugli strumenti sui quali puntare: dal sostegno alla famiglia alla fiscalità di vantaggio, dal riavvio delle infrastrutture alle azioni per la scuola e la formazione. Abbiamo registrato con particolare favore anche la disponibilità a un confronto che unisca le rappresentanze istituzionali, di categoria e territoriali per elaborare quel piano straordinario per la Sardegna che rappresenta uno dei principali obiettivi di legislatura per la Giunta.»

«Vogliamo inoltre condividere la pianificazione di opere strategiche per le grandi città e al tempo stesso progetti di ampio respiro che coinvolgano i Comuni piccoli e medi – ha aggiunto l’assessore Giuseppe Fasolino -. La Giunta non solo vuole dotare i Comuni delle risorse necessarie a intervenire nei territori ma anche proporre soluzioni straordinarie per accelerare i procedimenti, liberarli dagli intoppi burocratici per garantire una ragionevole certezza sui tempi di realizzazione. Quello di oggi – ha concluso l’assessore regionale della Programmazione – è il secondo di una serie di incontri operativi, abbiamo già fissato un nuovo appuntamento per la settimana prossima al fine di arrivare al più presto, con il contributo di tutti e in particolare con quello fondamentale del Consiglio, ad armare le vele che permettano alla Sardegna di essere protagonista sullo scenario nazionale, sul Mediterraneo e sullo scenario internazionale.»

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Questo pomeriggio il sindaco di Carbonia Paola Massidda, gli assessori Loredana La Barbera, Sabrina Sabiu e Antonio Guerrieri, si sono recati a Bacu Abis per un’occasione davvero importante, il compleanno della signora Ines Mocci, che oggi, 21 gennaio 2020, ha compiuto la bellezza di 100 anni.

«Auguro, a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera cittadinanza, buon compleanno a nonna Ines, che ha trascorso un secolo di vita con forza, energia e determinazione. La sua dedizione per il lavoro, l’amore per la famiglia e per la comunità in cui ha sempre vissuto, Bacu Abis, sono un esempio per tutti noi», ha commentato il sindaco Paola Massidda, che ha omaggiato la centenaria con una pergamena.

Ines Mocci ha lavorato come cernitrice nella miniera di Terras Collu. Si è sposata nel 1943 e ha avuto 8 figli, 14 nipoti e 7 pronipoti. Un elisir di lunga giovinezza che accomuna nonna Ines ad altri abitanti della nostra città, che vanta ben 15 cittadini ultracentenari.

Nella foto la festeggiata Ines Mocci, il parroco della Chiesa di Santa Barbara don Giuseppe Tilocca, gli assessori Sabrina Sabiu e Loredana La Barbera.

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Mercoledì 22 gennaio il Comitato contro la RWM manifesterà davanti al TAR della Sardegna, in piazza del Carmine, a Cagliari.

«A dispetto della tanto sbandierata crisi, RWM Italia S.p.a., la fabbrica di ordigni che opera nei comuni di Domusnovas e Iglesias, è più che mai attiva – si legge in una nota del Comitato -. Per ora l’azienda ha lasciato a casa una parte dei lavoratori interinali “somministrati” dalle agenzie, misura ampiamente prevista e preannunciata nei suoi bilanci e prevista dagli accordi sindacali, ma non ha affatto rinunciato ai suoi piani di espansione. Il piano di ampliamento di RWM Italia S.p.a. procede celermente, senza nessuno scrupolo e senza incontrare ostacoli, infischiandosene dell’articolata normativa a tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, che viene sistematicamente aggirata e talvolta ignorata, con la colpevole acquiescenza delle amministrazioni competenti. I nuovi reparti, destinati al raddoppio della produzione di esplosivo di tipo PBX e degli ordigni con esso caricati sono ormai in avanzato stato di realizzazione, mentre imponenti scavi e sbancamenti hanno stravolto la morfologia della vallata. Dopo l’esonero dalla necessità di una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) decretata dalla Regione Sardegna un anno fa, sono iniziati anche i lavori per la costruzione del nuovo poligono per test esplosivi, il “Campo Prove R140”, che procedono rapidamente in mezzo agli animali al pascolo. Le autorizzazioni edilizie sono state concesse dal comune di Iglesias – si legge ancora nella nota – nonostante numerosi siano i dubbi sulla loro legittimità rispetto alle norme urbanistiche, ambientali e a tutela della popolazione dal rischio di incidenti rilevanti. Per chiedere l’accertamento delle illegittimità di queste sciagurate decisioni ed il loro annullamento, sette diverse organizzazioni, sostenute da innumerevoli altre, hanno presentato due ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR), ed uno al Presidente della Repubblica. Intanto, i procedimenti giudiziari fanno il loro corso, con estrema lentezza, mentre i lavori di ampliamento della fabbrica di bombe procedono con grande rapidità; rischiamo di trovarci di fronte al fatto compiuto. A questo si aggiunge l’ennesimo ritardo con il quale il consulente tecnico nominato dal TAR della Sardegna ha presentato la sua relazione conclusiva lo scorso 27 dicembre. Saremo comunque presenti nella mattina del 22 gennaio, nella quale si svolgerà la prossima udienza del TAR dedicata alle autorizzazioni illegittime concesse per l’espansione di RWM in Sardegna – conclude la nota del Comitato contro la RWM -. Approfitteremo di questa occasione per denunciare e documentare ancora una volta l’attività di un’azienda che non conosce crisi e per ricordare che le norme e le leggi esistenti devono essere rispettate da tutti, anche dalle multinazionali!»

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Sabato 18 e domenica 19 gennaio, Carloforte ha ricordato uno degli episodi più rilevanti della storia carlofortina del secolo scorso, nonché il più grave disastro navale della Marina Mercantile Italiana nel dopoguerra, verificatosi esattamente 50 anni fa: la tragedia del Fusina.

La notte del 16 gennaio 1970, la nave Fusina, partita da Portovesme con un carico di blenda destinato a Fusina (Porto Marghera, in Veneto), a seguito di uno spostamento del carico e del forte maltempo, naufragò a nord dell’isola di San Pietro, con un bilancio drammatico. Dei 19 membri dell’equipaggio, la maggior parte di origine veneta, 18 persero la vita, compreso il minorenne Angelo Barbieri, il cui corpo, insieme a quelli di altri quattro marinai, non fu mai trovato. Ci fu un solo superstite, il cameriere di bordo Ugo Freguja, considerato un “miracolato” per il modo in cui riuscì a salvarsi.

A distanza di mezzo secolo dal drammatico evento, col patrocinio del comune di Carloforte, la Pro Loco ha organizzato una serata commemorativa sabato 18 gennaio, presso la sala Exme di via XX Settembre (presenti il sindaco Salvatore Puggioni ed alcuni amministratori. il comandante della Guardia Costiera ed il vice comandante della stazione dei carabinieri di Carloforte). Nel corso della serata, sono stati presentati documenti, filmati (le prime interviste a Ugo Freguja trasmesse dalla RAI), letture e testimonianze inedite (un’intervista telefonica realizzata dal giornalista Simone Repetto con Ugo Freguja sabato mattina), che hanno ripercorso le vicende della sciagura ed il suo ricordo nel tempo, a cui è stato dedicato il libro “La tragedia del Fusina”, pubblicato nel 2010 da Giampaolo Cirronis Editore, presentato anche a Chioggia, il 6 marzo 2010.

A fine serata, abbiamo intervistato il presidente della Pro Loco di Carloforte, Gianni Repetto.

                                      

 

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Il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano e ASST H Fatebenefratelli-Sacco di Milano, promuove dal 3 al 28 febbraio 2020 la Campagna di Prevenzione della Maculopatia e Retinopatia senile. Questa importante iniziativa medico sociale ha avuto nuovamente il patrocinio del ministero della Salute, della Società Oftalmologica Italiana e di IAPB Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.

Partendo dalla certezza che la miglior cura è sempre la prevenzione quest’anno sono 25 i Centri in 13 regioni  in cui si potrà effettuare un esame  gratuito volto alla rilevazione di queste due invalidanti patologie che, se non diagnosticate per tempo possono portare alla cecità. Gli screening saranno effettuati da equipe medico-infermieristiche altamente qualificate e dotate delle attrezzature più all’avanguardia. La degenerazione maculare senile, legata all’invecchiamento della retina, colpisce in Italia oltre un milione di persone, soprattutto dopo i 65 anni, ma i numeri sono in crescita proprio perché sta aumentando la popolazione anziana potenzialmente candidata alla malattia. L’aspettativa di vita è in aumento nel mondo, ma vivere più a lungo è un premio senza valore se la qualità della vita è compromessa da cattive condizioni di salute e dalla perdita di autonomia, come quando si perde la capacità di vedere. Investire negli screening e in efficaci terapie per mantenere e migliorare le funzionalità dell’individuo è di cruciale importanza.

«Questa è la linea da seguire e lo scopo e finalità del nostro impegno», ha detto il dottor Lucio Buratto.

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Venerdì 24 gennaio, alle ore 18.00, presso la Casa del Popolo, in via Barbagia 11, a Carbonia, alla presenza dell’autore Francesco Filippi, verrà presentato il libro “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”. 

L’evento è organizzato da Circolo Arci La Gabbianella Fortunata, ANPI Carbonia, RUAS – Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente, Asce Sardegna, Casa del Popolo Carbonia, in collaborazione con ARCI Sardegna e Comitato Arci Sud Sardegna. Presentazione a cura di Marco Corrias.

In un momento storico come quello attuale, la presentazione si propone come momento di riflessione e strumento per contrastare il pericoloso processo, attualmente in corso, di legittimazione, sdoganamento e normalizzazione del fascismo e di tutte le sue derivazioni. L’evento, inoltre, vuole essere una tappa di avvicinamento alla manifestazione del prossimo 25 aprile “Ieri Partigiani, Oggi Antifascisti”, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione.

 

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Alla MEM di Cagliari, venerdì 24 gennaio, dalle 14.00 alle 17.00, si terrà il corso dal titolo “Raccontare il crimine minorile: tra tutela della persona e responsabilizzazione”. La criminalità minorile desta spesso preoccupazioni maggiori rispetto a quella degli adulti: un crimine efferato di soggetto minore inquieta e suscita spesso reazioni fortemente repressive che mettono in discussione la necessità di un sistema di responsabilità differenziato fra minori e adulti. Vi sono in realtà ragioni forti che oggi ci portano ad affermarne la persistente ragionevolezza, unitamente all’esigenza di prestare cura ed attenzione al modo in cui, in sede giornalistica, si racconta della vicenda e dei minori coinvolti. L’evento sarà condotto da Federico Bacco, cagliaritano, dottore di ricerca in Diritto penale e Criminologia nell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e autore della monografia “Tra sentimenti ed eguale rispetto. Problemi di legittimazione della tutela penale” (Giappichelli, 2018). Intervengono: prof. Adolfo Ceretti (ordinario di Criminologia – Università degli Studi di Milano-Bicocca), prof.ssa Cristina Cabras (associato di Psicologia giuridica, criminologa clinica – Università degli Studi di Cagliari), dott.ssa Anna Cau (procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Cagliari), avv. Stefania Bandinelli (avvocato del Foro di Cagliari), prof.ssa Grazia Maria De Matteis (garante regionale della Sardegna per l’infanzia e l’adolescenza), dott. Francesco Birocchi (presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna), PhD. Federico Bacco.

Ai giornalisti che parteciperanno all’evento verranno assegnati 5 crediti formativi deontologici.