Giulio Calvisi (sottosegretario Difesa): «Il nostro Paese manterrà gli impegni nell’ambito della NATO».
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«Il nostro Paese manterrà i propri impegni nell’ambito della Nato: darà il proprio contributo e si assumerà le proprie responsabilità.»
Lo ha detto il sottosegretario della Difesa, Giulio Calvisi, alla cerimonia di consegna del drone Nato RQ-4D Global Hawk alla base di Sigonella nell’ambito del programma ‘Alliance ground surveillance’ (Ags).
«Stiamo vivendo – ha affermato Giulio Calvisi, presente in sostituzione del ministro Lorenzo Guerini impegnato al Consiglio dei ministri – un periodo di tensione e potenziale minaccia alla pace e alla sicurezza: Iraq, Iran, Siria, Corno d’Africa, Afghanistan. Il nostro Paese, la Nato, l’Ue, l’Onu, sono chiamate ad assumere una responsabilità maggiore per il mantenimento della pace e la stabilizzazione. Noi manterremo i nostri impegni.»
Il sottosegretario della Difesa ha sottolineato come l’Ags sia «un programma di alto contenuto tecnologico, certamente ambizioso dal punto di vista scientifico ed industriale, sviluppato nel corso di un lungo periodo di tempo e che ha raggiunto la sua operatività nelle scorse settimane».
Giulio Calvisi ha ricordato che «l’Italia ha sempre creduto nell’Ags», tanto da essere «il terzo Paese contributore finanziario del progetto» e da «ospitarne i sistemi, garantendo l’essenziale sostegno logistico, infrastrutturale e tecnico-operativo a Sigonella». Secondo il sottosegretario con «l’Ags l’Alleanza acquisisce uno strumento di sorveglianza per rafforzare efficacemente la capacità di deterrenza e difesa. Inoltre rappresenta un’occasione di sviluppo tecnologico per l’industria italiana della difesa e si colloca sul fronte sud».
«Il nostro Paese – ha ricordato Giulio Calvisi – sostiene da tempo l’importanza di un approccio a 360 gradi che sappia guardare con attenzione all’aera del Mediterraneo allargato e al fianco sud. Quello di oggi – ha concluso Giulio Calvisi – è quindi un passo importante di un percorso comune che consentirà di confrontarci efficacemente con un ambiente complesso e di contribuire alla difesa collettiva della Nato e alla condivisione della sicurezza.»