4 November, 2024
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E’ stato costituito, a Carloforte, il comitato proAMP Isola di San Pietro

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E’ stato costituito, a Carloforte, il comitato popolare favorevole all’istituzione dell’Area marina protetta dell’isola di San Pietro.
«A seguito della notizia dello stanziamento ministeriale di risorse per l’avvio dell’iter costitutivo, un gruppo sempre più ampio di cittadini (tra cui operatori commerciali e del settore nautico-marinaro, pescatori e rappresentanti di associazioni) ha ritenuto opportuno riunirsi per condividere, sensibilizzare e promuovere i molteplici aspetti positivi connessi all’istituzione dell’AMP carlofortina – si legge in una nota del portavoce del Comitato Antonio Ferraro -. Tra questi, in primis c’è la tutela dei fondali isolani e dei suoi abitanti, messi a dura prova dalla pesca illegale e non sostenibile praticata diffusamente, che ha intaccato seriamente la biodiversità dei fondali fino all’impoverimento che oggi possiamo osservare.»
«Attraverso la tutela e la corretta fruizione del nostro mare, come accaduto in altre aree marine protette, sarà inoltre possibile accrescere l’economia isolana, dando un impulso
concreto alla promozione, al turismo di qualità ed a nuove attività commerciali, legate direttamente ed indirettamente alla fruizione del mare. Pensiamo che i protagonisti
dell’AMP carlofortina debbano essere i residenti, che avranno benefici di gran lunga superiori alle restrizioni ed ai limiti che taluni stanno rimarcando – prosegue la nota –. Con apposite previsioni nel regolamento di funzionamento dell’amp, riteniamo che solo i pescatori professionisti residenti possano operare al suo interno, impedendo così agli attrezzi da  pesca invasivi (in particolare le reti a strascico) di essere calati, poiché la limitata flotta di operatori isolani lavora con attrezzi di pesca artigianale (piccola pesca). Riteniamo inoltre che sulla base delle attuali caratteristiche delle acque intorno all’isola è presumibile e per noi auspicabile che le aree interessate dall’amp non interesseranno e non dovrebbero interessare l’intero periplo dell’isola.»
«Per salvaguardare le tradizioni locali, pensiamo e sosteniamo che debbano essere chieste ed ottenute deroghe, ad esempio per i tanti cultori isolani della pesca con il palamito – sottolinea la nota -. Quanto al diporto, ci sono le condizioni affinché si possa continuare a fare il giro dell’isola, in quanto dentro l’amp (esclusa la zona A) è possibile navigare diminuendo la velocità senza che vi siano limiti di potenza o tipologia di motore, in particolare per i diportisti, prevedendolo espressamente nel regolamento. Lo stesso, essendo possibile, per i residenti non dovrà prevedere costi per qualunque attività non professionale sopra o sotto la superficie marina. Vorremmo ricordare che oggi esistono limiti, divieti e prescrizioni che non dipendono dall’AMP. Per citarne solo alcuni, il divieto di prelevare patelle, ricci (per chi non ha licenza regionale), di ancorare sopra le praterie di posidonia e l’obbligo di denunciare l’attività di pesca sportiva all’autorità competente.»
«In sostanza, riteniamo che se opportunamente esaminata, regolata e condivisa, l’Area marina protetta dell’isola di San Pietro sia non solo auspicabile e fattibile, ma rappresenti una delle rare opportunità di sviluppo concreto che Carloforte possa avere nel suo futuro prossimo – conclude Antonio Ferraro -. Auspichiamo che sempre più cittadini possano esserne consapevoli e che l’Amministrazione comunale porti avanti l’istanza senza dubbi ed esitazioni, riconoscendone concretamente l’utilità e la necessità.»

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