23 November, 2024
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Il gruppo regionale Lega – Salvini Premier ha presentato una proposta di legge (primo firmatario l’on. Andrea Piras), finalizzato ad arginare e contrastare i fenomeni del bullismo, cyberbullismo, abuso di sostanze stupefacenti e nicotina.

L’obiettivo della proposta di legge è quello di affrontare in maniera organica e non settoriale, tenendo conto anche della precedente normativa nazionale e regionale, tutto il fenomeno delle devianze minorili, secondo un’ottica educativo-preventiva col pieno coinvolgimento dei principali attori, ovvero i giovani e le loro famiglie.

Il gruppo politico Lega – Salvini Premier ritiene che, solo attraverso un’adeguata e corretta informazione e formazione, si possa combattere e vincere, con l’ausilio e il fondamentale supporto delle istituzioni pubbliche in primis la Scuola, la sfida delle condotte devianti dei minori nel loro specifico interesse alla salute psico-fisica.

La proposta di legge prevede la creazione di sportelli di ascolto dei minori presso gli istituti scolastici, la previsione di corsi di informazione e formazione per i minori e le loro famiglie, la creazione di un Osservatorio Regionale per il monitoraggio del fenomeno delle devianze, la previsione di campagne informative pubbliche.

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Inizierà mercoledì 26 febbraio, allo Stadio Ottavio Pierangeli di Monterotondo, l’avventura del Carbonia nella fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Lo ha deciso questa sera, tramite sorteggio, il Consiglio direttivo della Lega Nazionale Dilettanti. La partita di ritorno si giocherà al Comunale “Carlo Zoboli” mercoledì 4 marzo. La vincente del doppio confronto, nel secondo turno affronterà la vincente del doppio confronto tra la Torrese, qualificatasi ieri nella finale della Coppa Italia dell’Abruzzo, e la Tre Pini Matese, vincitrice della Coppa Italia del Molise.

Il Carbonia è atteso da un autentico tour de force nelle prossime tre settimane. Domenica 16 in trasferta in campionato a Li Punti; il 23 febbraio in casa con la Ferrini; il 26 febbraio in Coppa Italia a Monterotondo; il 1° marzo in campionato a Uri; il 4 marzo ritorno di Coppa Italia in casa con il Monterotondo; l’8 marzo in campionato in casa con il Bosa.

Se il Carbonia riuscisse a superare il primo turno di Coppa Italia, giocherebbe le due partite dei quarti di finale mercoledì 18 e mercoledì 25 marzo.

 

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È notizia di pochi giorni fa che la Turchia abbia stipulato un accordo con Fayez Al-Serraj, uno dei “padroni” della Libia, per lo sfruttamento delle risorse petrolifere in un’area strategica per più nazioni del Mediterraneo orientale. Anche l’Italia è direttamente interessata, oltre ai decennali legami storici con la Libia, si deve infatti tenere conto dei diritti che l’Eni ha acquisito nel corso degli anni sul territorio libico. Lo stesso territorio che dalla caduta di Gheddafi è in balia di milizie e schieramenti che non trovano un accordo e che tutt’ora, malgrado conferenze di pace ed incontri non trova pace.

Il patto bilaterale siglato tra Tripoli e Ankara concede alla Turchia la possibilità di estrazione di gas e petrolio è strettamente legato anche all’appoggio che i turchi stanno dando ad Al-Serraj dal punto di vista militare. Continua, infatti, l’invio di armi e personale specializzato che i libici utilizzano per cercare di prendere il sopravvento sulla fazione guidata dal generale Haftar.

In tutto ciò gioca un ruolo centrale proprio il petrolio. L’Italia da parte sua ha fatto le proprie rimostranze attraverso il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che ha dichiarato che «quegli accordi non sono legittimi: due Stati come la Turchia ed il Governo libico che decidono quali siano i limiti delle acque territoriali è un fatto inaccettabile». Del tutto inaccettabile del resto anche solo pensare che in un immediato futuro potremo trovarci nella situazione di dover comprare il petrolio libico direttamente dal presidente turco.

La Sardegna che non è interessata direttamente come Regione a questa diatriba, almeno dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico, rimane comunque centrale rispetto al discorso del petrolio che dovrebbe arrivare dall’Algeria. Un tema molto sentito nell’Isola, visto che la zona di sfruttamento algerina si trova a ridosso delle coste sarde e voci non confermate parlano di un interessamento turco su questa zona.

Tornando alla questione libica, nonostante le proteste di diversi paesi l’operazione turco-libica continua e a livello internazionale ha creato già notevoli disagi, ma ciò non pare abbia impensierito Ankara che continua nella sua linea di condotta. La condotta turca del resto rientra appieno nella strategia politica che tende a far diventare la Turchia un paese centrale nelle questioni politiche mediterranee e medio orientali.

Emanuela Locci

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Il libro dal titolo “Dall’Enel alla Carbosulcis – Cinquant’anni di lotte operaie, politiche e sindacali per un progetto minerario tradito o inattuabile”, dell’autore quarantenne  di Carbonia Carlo Panio, edito da Carlo Delfino Editore, ha ottenuto un significativo riconoscimento nell’ambito della XIV Edizione, anno 2019, del Concorso Letterario indetto dall’Associazione Culturale “Salotto Letterario” di Osilo, Sezione Saggistica.

Per il suo lavoro, a Carlo Panio è stato attribuito il Premio Speciale Antonio Gramsci.

Il libro di Carlo Panio ha suscitato considerazioni e giudizi assai lusinghieri ai fini della conoscenza e divulgazione delle materie  che tratta, tanto che la stessa presidente della Giuria, Giovanna Elies, ha commentato “un libro assai interessante e necessario” al fine della conoscenza di importanti aspetti della vicenda del carbone del Sulcis, soprattutto con riferimento alla gestione mineraria della Carbosulcis SpA.

Infatti, Panio, nel suo lavoro, partendo da una sintesi della storia del bacino carbonifero sardo dalla sua scoperta fino a metà anni ’60 del novecento, tratta le vicende degli ultimi cinquant’anni  ad incominciare dal tempo in cui l’ENEL (Ente Nazionale Elettricità), subentrato nella gestione mineraria alla Società Mineraria Carbonifera Sarda (S.M.C.S.), farà di tutto per abbandonare le miniere ritenute oramai non più convenienti per l’estrazione del carbone per produrre energia elettrica.

A tal punto, si parlava di imminente totale smantellamento dell’industria estrattiva del carbone. Ma negli anni 1971/1972 si apre una nuova prospettiva per le miniere dell’ENEL, ormai in fuga.

Infatti, l’embargo petrolifero dichiarato in quegli anni da alcuni paesi arabi verso l’Occidente ed il conseguente incremento per l’Italia delle tariffe di importazione del greggio per scopi energetici da altri paesi, con imponenti gravami per la bilancia dei pagamenti nazionale, aveva fatto ritenere che si dovesse tornare ad estrarre il carbone sardo per produrre energia elettrica, da impiegare principalmente presso la Super Centrale elettrica di Portovesme.

Così, per il rilancio delle miniere, dopo intense lotte operaie, sindacali e politiche, partite da Carbonia e che avevano interessato l’intera Sardegna, fu appositamente costituita la Carbosulcis SpA e furono varati diversi progetti di ripresa produttiva delle miniere di Seruci e Nuraxi Figus, allora ancora “aperte” benché da qualche tempo non producessero più carbone.

Intervennero molteplici gestioni pubbliche  dei cantieri minerari da parte degli enti statali e regionali quali EGAM, ENI, EMSA e, alla fine, con l’impegno diretto della Regione Sarda, e la predisposizione di diversi progetti di rilancio produttivo, dall’impiego tradizionale in combustione del carbone alla sua gassificazione, si è giunti fino a tutto il 2018 senza mai poter vedere realizzato, nemmeno in parte, neppure uno dei tanti enfatizzati progetti di rilancio.

Ma nel frattempo imponenti risorse pubbliche statali e regionali – da molti autorevoli giudizi valutate in miliardi di euro – sono state spese per macchinari, mezzi e attività inutili ed improduttive e senza mai conseguire un solo risultato positivo, se non quello – se tale si può definire – dell’occupazione fino a mille lavoratori ai quali è stato garantito uno stipendio, spesso senza lavorare, o, a tanti di loro, l’indennità di cassa integrazione per oltre un decennio.

Insomma, un progetto, quello della Carbosulcis SpA, in un primo tempo tradito e successivamente  rivelatosi inattuabile perché non più competitivo ma pur sempre inutilmente finanziato.

Ora la Carbosulcis SpA, interamente regionalizzata, ridotta a poche unità, persegue altre vie nel supporto ad attività nel campo della ricerca scientifica. Speriamo bene!

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«Il sito produttivo della Carbosulcis può essere riconvertito e rappresentare un polo tecnologico d’eccellenza per il territorio, in grado di garantire occupazione di qualità.»

Con questo messaggio si è concluso stamane l’incontro fra il consigliere regionale Fabio Usai e l’amministratore unico della miniera Francesco Lippi, alla presenza dei rappresentanti della RSU Gian Matteo Sabiu e Silvia Marongiu.

Nella discussione Francesco Lippi ha illustrato le potenzialità del sito industriale e l’importanza dei potenziali progetti di riconversione produttiva che, sostenuti e finanziati concretamente, come quello ARIA già avviato con successo in collaborazione con l’INFN, potrebbero realmente rappresentare una straordinaria prospettiva di sviluppo per il personale occupato nella ex miniera e in generale nel territorio. E grazie ai quali si potrebbe passare da una condizione di chiusura pianificata del sito a un suo rilancio totale. Secondo quanto dichiarato dall’Amministratore, per raggiungere questo risultato sarà necessario il pieno appoggio di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nella vertenza.
«Il vero obiettivo – ha ribadito Francesco Lippi -, dovrà essere quello di rendere la Carbosulcis una realtà strategica per la Sardegna per quanto riguarda lo sviluppo di tecnologie green e, in particolare, quelle a sostegno di innovativi progetti come quello, già in corso di ideazione in Carbosulcis, per la produzione e l’accumulo nelle gallerie di energia da riutilizzare, in caso di bisogno, in ambito regionale anche a sostegno di altre realtà produttive. Allo stesso modo di un altro potenziale progetto per la realizzazione di fertilizzanti di elevata qualità da inglobare in altre tipologie di prodotti realizzati in Sardegna e da utilizzare secondo un’ottica di economia circolare.»

Idee e progetti, ma soprattutto un approccio costruttivo e propositivo, che hanno trovato il favore e il totale sostegno del consigliere regionale Fabio Usai, il quale, dopo aver ascoltato con attenzione l’illustrazione dei percorsi per il possibile rilancio del sito, ha assicurato pieno appoggio all’amministratore unico, nonché all’azione portata avanti quotidianamente dalla rappresentanza sindacale unitaria e dalle maestranze che, nonostante il percorso di chiusura pianificata, hanno scelto di non arrendersi e di credere ancora in un rilancio produttivo.

A tal proposito, Fabio Usai si è impegnato a proseguire nelle interlocuzioni già avviate e in corso con la commissione consiliare dell’Industria e gli assessorati di pertinenza, per assegnare ai progetti di riconversione del sito minerario la giusta attenzione e, in prospettiva, l’adeguato sostegno politico e finanziario.

Per il consigliere regionale sardista, il rilancio della Carbosulcis potrebbe rappresentare realmente una delle basi sulle quali rilanciare l’intero Sulcis Iglesiente e dimostrare, una volta per tutte, dopo anni di chiusure in serie di realtà produttive, che puntando su idee concrete e sostenibili anche in questo territorio si potrà creare vero sviluppo e di conseguenza occupazione di qualità.

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19 consiglieri regionali di maggioranza, opposizione e gruppo misto, prima firmataria Carla Cuccu (M5S), hanno sottoscritto la mozione che impegna il presidente della Regione Christian Solinas e l’assessore alla Sanità Mario Nieddu a predisporre un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici, presso l’Azienda Ospedaliera Brotzu.
«L’aspetto psico-fisico dei pazienti e la possibilità di avere una socialità, nonostante patologie tanto invalidanti, consente di umanizzare il percorso nella malattia. Sono soddisfatta che tanti colleghi condividano con me la necessità di rimettere il cittadino al centro della programmazione sanitaria regionale – spiega Carla Cuccu -. Abbiamo richiesto al presidente e all’assessore di predisporre, anche in collaborazione con le associazioni di volontariato e il sostegno di partner esterni, un programma di umanizzazione delle cure ospedaliere e degli spazi di cura destinati ai pazienti cronici e oncologici. Proponiamo agli organi competenti l’allestimento di uno spazio nel quale erogare cure estetiche sicure e gratuite ai pazienti cronici e oncologici, nonché supportarli nella scelta di abbigliamento ed accessori.  Inoltre, – aggiunge la consigliera M5S – chiediamo che venga predispsota l’offerta di un servizio di consulenza, ai pazienti affetti da patologia neoplastica o di altra natura, al fine di valutarne lo stato nutrizionale ed impostare la necessaria prescrizione dietetica. Infine, – conclude Carla Cuccu, portavoce della mozione – proponiamo che venga realizzata una sala cinematografica dedicata ai pazienti, ai loro familiari e amici, volontari e personale di assistenza.»
Hanno sottoscritto la mozione sul “programma di umanizzazione delle cure e degli spazi”, la vicepresidente della Regione Sardegna Alessandra Zedda e i consiglieri e le consigliere Fancello, De Giorgi, Piano, Mundula, Piga, Caredda, Tunis, Ganau, Canu, Giagoni, Piras, Ennas, Cossa, Schirru, Mele, G. A. Satta e Sechi.

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Il comune di Carbonia distribuirà 200 bidoni carrellati da 240 litri per la raccolta domiciliare di verde e ramaglie, da assegnare in comodato d’uso gratuito. «Il nostro obiettivo è rendere più agevole la raccolta dei rifiuti vegetali, migliorando ulteriormente una tipologia di servizio – generalmente non compresa negli appalti di igiene urbana – che riteniamo strategica per venire incontro alle esigenze di una città caratterizzata da numerosi giardini privati», ha annunciato il sindaco, Paola Massidda.

I contenitori dovranno essere rigorosamente custoditi dalle utenze assegnatarie in appositi spazi privati e dovranno essere esposti dai cittadini su suolo pubblico per la vuotatura nei giorni e negli orari concordati con il gestore del servizio di igiene urbana, De Vizia Transfer SpA, contattabile attraverso il numero verde 800591387.

«Con la fornitura di questi contenitori l’ufficio Ambiente si prefigge di ridurre ulteriormente l’utilizzo dei bustoni in plastica nera, il cui uso è già vietato per la raccolta del secco e degli altri rifiuti valorizzabili nel porta a porta. Si rimarca il rispetto degli orari e dei giorni di esposizione del verde e delle ramaglie, oltre alle disposizioni contenute nel Regolamento comunale di Igiene Urbana», ha spiegato l’assessore dell’Ambiente, Gian Luca Lai.

Potranno fare richiesta di assegnazione le utenze domestiche residenti nel comune di Carbonia, regolarmente iscritte al ruolo TARI, che dispongano – a titolo di proprietà, usufrutto o di un contratto di locazione – di un giardino/orto pertinenziale, con superficie complessiva di almeno 30 metri quadri. Potrà essere assegnato un solo bidone per singola utenza. Non potranno presentare la domanda gli utenti che risultino già assegnatari negli anni precedenti.

Le domande saranno valutate, ed eventualmente ammesse, in ordine cronologico, in base alla data di presentazione, fino ad esaurimento dei bidoni carrellati disponibili, senza limiti temporali di assegnazione.
Per maggiori informazioni sulle modalità di presentazione della domanda è possibile consultare il seguente link:

https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/2950-avviso-pubblico-relativo-all-assegnazione-in-comodato-d-uso-gratuito-di-n-200-bidoni-carrellati-per-la-raccolta-domiciliare-di-verde-e-ramaglie?fbclid=IwAR3ggKCp7T-KOvydqiyJIUuSU3NvjtcuDH_AU4ZtFjH0HJMmhI3uB0ThfkY

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Al fine di effettuare un taglio stradale propedeutico alla realizzazione di un allaccio idrico fognario, nella giornata di domani, venerdì 14 febbraio, dalle ore 8.30 alle ore 17.00, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare – ad eccezione dei residenti – in località Campo Frassolis, alla periferia di Carbonia.
Il provvedimento si è reso necessario per prevenire pericoli alla pubblica incolumità, garantendo la sicurezza degli abitanti e delle maestranze impegnate nell’esecuzione dei lavori.

 

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Eni, multinazionale energetica leader nell’esplorazione, produzione, raffinazione e commercializzazione di olio, gas, elettricità e chimica, ricerca diplomati e laureati dotati di capacità comunicative e relazioni interpersonali, capacità di lavoro in autonomia, di analisi e di problem solving, capacità di operare in team, dinamicità, determinazione, affidabilità e precisione. L’azienda ricerca varie professionalità tra cui: Operatori Impianti, che dovrannoassicurare la conduzione a norma degli impianti garantendo il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi, eseguire controlli e analisi mirate alla pronta gestione degli impianti, verificare che non vi siano perdite in alcun punto dell’impianto; Specialisti Manutenzione, i quali dovranno garantire il continuo aggiornamento del piano di manutenzione, predisporre le attività per manutenzione preventiva e correttiva sugli impianti; Esperti di Sicurezza, che dovranno analizzare le minacce cyber e gli attacchi informatici, assicurare una tempestiva condivisione di avvisi, bollettini di sicurezza e report di intelligence; Professional ICT Data Engineer, che dovranno garantire le necessarie caratteristiche di scalabilità, manutenibilità, data quality e sicurezza, collaborare con i diversi team in tutte le fasi dei progetti, fornire supporto, etc., da assumere presso le sedi distribuite sul territorio nazionale. Per inviare la candidatura a Eni …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_2_20.html .

 

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Un goal di Roberto Sini, realizzato al 14′ della ripresa, ha dato la vittoria alla Macomerese, a Cortoghiana, nella partita di andata della semifinale della Coppa Italia della Promozione regionale. Quella della Macomerese è stata una vittoria meritata, perché la squadra di Massimiliano Mura ha giocato meglio ed ha costruito le migliori opportunità per segnare, trovando sulla sua strada un Omar Galizia in giornata di grazia, decisivo soprattutto nel secondo tempo, prima e dopo il goal, maturato sugli sviluppi di un calcio d’angolo, finalizzato da uno splendido colpo di testa di Roberto Sini. Nel finale la partita è diventata nervosa ed il direttore di gara, Andrea Senes di Cagliari, per evitare che degenerasse ha estratto diversi cartellini, spedendo negli spogliatoi prima Demontis, poi Cossu (dalla panchina del Cortoghiana) e Caria della Macomerese, a pochi istanti dal fischio finale.

Il tecnico rossoblu Marco Farci ha visto la sua squadra in sofferenza ed ha effettuato alcuni cambi, ma l’inerzia della partita non è cambiata. Tutti i tentativi fatti per mettere in difficoltà la difesa ospite, non hanno sortito gli effetti sperati e le opportunità di riaprire la partita sono state decisamente poche. Al fischio finale sul terreno di gioco è ritornata la calma ed il tecnico del Cortoghiana è stato il primo a riconoscere la legittimità della vittoria della Macomerese. Il punteggio, comunque, lascia aperta la qualificazione, perché il Cortoghiana quest’anno ha dimostrato di essere capace di qualsiasi impresa, sia in casa sia in trasferta e già nei quarti di finale, contro l’Arborea, conquistò la qualificazione in trasferta, con un largo successo per 4 a 0, dopo un sofferto pareggio casalingo per 1 a 1, in rimonta.

Nell’altra semifinale, l’Ilvamaddalena s’è imposta per 3 a 2 sull’Usinese, al termine di una partita carica di emozioni, con la squadra ospite protagonista di un grande primo tempo, chiuso in vantaggio: 0 a 1 (goal di Fabio Nuvoli al 19′). Nella ripresa è arrivata la reazione della squadra dominatrice del campionato che ha pareggiato con Gabriele Bazzoni al 13′. Usinese nuovamente in vantaggio con Marco Cacace al 19′ ma nel finale una doppietta del giovane Nicolò Pisano (classe 2001), al 28′ ed al 33′, ha dato la vittoria all’Ilvamaddalena.

Le partite di ritorno, decisive per la qualificazione alla finalissima, sono in programma mercoledì 26 febbraio, a campi invertiti.