27 December, 2024
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Il Consiglio regionale ha dato il via libera alla legge sulla posidonia spiaggiata. La seduta è stata aperta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta. All’ordine del giorno l’esame della proposta di legge 15/A (Mula e più) “sulla posidonia spiaggiata” e, in particolare, la discussione degli articoli e degli emendamenti. Su richiesta della maggioranza, il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti. I lavori riprenderanno alle 17.30. Alla ripresa l’on. Franco Mula (Psd’Az) si è espresso a nome della commissione Ambiente sugli emendamenti all’articolo 1 presentati. Quasi tutti sono stati respinti dal parlamentino.

L’on. Maria Laura Orrù (Progressisti) ha confermato che «per i motivi espressi stamattina e per l’opinione della comunità scientifica noi siamo contrari all’uso di mezzi meccanici per la rimozione della posidonia. In questo testo non c’è traccia di salvaguardia delle nostre coste ma di un sistema che a lungo andare sarà controproducente per le nostre coste, anche al netto delle modifiche che proponiamo. Questo testo sarà impugnato».

Sempre per i Progressisti, l’on. Antonio Piu ha detto: «Abbiamo cercato in commissione di estrapolare gli emendamenti condivisibili e ne abbiamo proposto uno che prevede che la Regione attivi protocolli con l’università, gli enti di ricerca e l’Arpas. I protocolli serviranno per classificare meglio il territorio e per monitorare l’evoluzione delle nostre coste».

Respinti gli emendamenti soppressivi 4 e 97, sui quali ha preso la parola l’on. Massimo Zedda (Progressisti) e ha detto: «Sarebbe stato più semplice istituire un fondo per aiutare i Comuni a sopportare i costi della gestione del problema posidonia. Invece voi avete messo in piedi un impianto normativo che non regge e che non aiuterà i Comuni». Con l’on. Zedda anche l’on. Gianfranco Satta (Progressisti) che sul comma 4 dell’articolo 1 ha detto: «E’ pazzesco che vogliate autorizzare il titolare della concessione al recupero e allo smaltimento della posidonia». Sull’emendamento 3 l’Aula si è espressa contro e così sul 5 e sul 98. Bocciati anche gli emendamenti 111, 18 (uguale al 99), 22 (uguale al 100), 26 (uguale al 90 e al 101).

L’on. Massimo Zedda ha preso la parola sugli emendamenti 30 e 102, che prevedono la soppressione del comma 5 dell’articolo 1: «Saranno insufficienti le risorse economiche che metterete a disposizione, questa legge è irrealizzabile e sarà impugnata. Anche perché non è il Consiglio regionale che decide che cosa è rifiuto speciale». Gli emendamenti 30 e 102 sono stati bocciati.Respinto anche l’emendamento 96 e così il 35 (uguale al 103), sui quali l’on. Orrù (Progressisti) ha ribadito: «Spero che questo testo di legge abbia vita breve». L’Aula si è detta contraria anche all’emendamento 88.

Successivamente il Consiglio ha respinto i seguenti emendamenti: 38, 87, 104, 43, 105, 46, 106, 50, 107, 56, 7, 8, 9, 109, 10, 13, 110, 12, 108, 19, 20, 114, 113, 16, 119, 118, 15, 117, 116, 115, 21, 23, 24, 123, 121, 11, 17, 25, 28, 27, 126, 127, 29, 31, 130, 131, 32, 33, 133, 132, 36. Approvato, invece, l’emendamento n. 95 (Ganau e più) che prevede, dopo lo spostamento, il divieto dello smaltimento in discarica della posidonia.

Il vicepresidente Satta ha quindi dato la parola al capogruppo di Leu Daniele Cocco sull’ordine dei lavori che ha chiesto garanzie sull’inserimento nella seduta di domani come primo punto all’ordine del giorno la mozione sulla vertenza entrate. Sul punto si è accesa una vivace discussione che ha visto protagonisti i consiglieri Francesco Agus (Progressiti), Dario Giagoni (Lega), Gianfranco Ganau e Massimo Zedda (Pd). Sul punto è intervenuto il consigliere Giorgio Oppi (Udc) che ha invitato l’aula al rispetto degli accordi raggiunti nel corso della Conferenza dei capigruppo. Il vicepresidente Satta ha quindi chiarito: «Stasera approveremo la legge sulla posidonia spiaggiata e domani mattina riprenderemo con la discussione della mozione sulle entrate».

Il vicepresidente ha quindi messo in votazione l’emendamento n. 37 che è stato  respinto. Bocciati anche gli emendamenti nn. 39, 41, 42 e 44. Sull’emendamento all’emendamento n. 149 è intervenuta la consigliera Maria Laura Orrù per chiedere, con un ulteriore emendamento orale, di inserire il testo dopo il comma 10 dell’art. 1. La proposta è passata all’unanimità. Respinti invece gli emendamenti nn. 51 e 57. Il Consiglio ha quindi approvato il testo dell’art.1 mentre sono stati respinti gli emendamenti aggiuntivi nn. 112 e 14. Approvato invece l’emendamento all’emendamento n. 150 (Ganau e più) con il quale si pone in capo alla Regione l’obbligo di redigere il Piano di gestione della posidonia con l’indicazione di schede puntuali dei singoli siti di interesse regionale e comunale. Respinti in rapida successione gli emendamenti nn. 120, 128, 129, 134, 135, 53, 55, 58, 59, 135.

Si è quindi passati all’esame dell’articolo 2 “Recupero e riuso della posidonia”. Acquisiti i pareri della Commissione e della Giunta, il vicepresidente Satta ha aperto la discussione sull’articolo. Non essendoci iscritti a parlare il presidente ha messo in votazione gli emendamenti che sono stati tutti respinti tranne il n. 124 presentato dalla Giunta che sostituisce la parola “trattamento” alla parola “compostaggio”. Approvato anche il testo dell’articolo 2.

Sull’art. 3 “Disposizioni finanziarie” l’Aula ha proceduto immediatamente alle operazioni di voto degli emendamenti respingendo tutte le proposte di correzione presentate dalla minoranza. L’articolo è stato approvato con lo stesso testo licenziato dalla Commissione. Via libera, infine all’art. 4 “Entrata in vigore”.

Prima del voto finale sul testo della legge è intervenuto il consigliere della Lega Michele Ennas che ha ringraziato il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) e la Commissione competente per il lavoro svolto chiedendo di apporre al provvedimento anche le firme del gruppo della Lega. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Si è lavorato in modo costruttivo, la legge consentirà ai comuni di risolvere un problema che si ripresenta ciclicamente da decenni impedendo uno sfruttamento virtuoso degli arenili».

Di diverso avviso il consigliere Antonio Piu (Progressisti): «Non siamo soddisfatti nonostante gli emendamenti che sono stati approvati. I comuni non saranno in grado di gestire le criticità – ha detto Piu – abbiamo inoltre una diversa visione dell’ambiente. Il rischio erosione delle spiagge è sempre presente».

Anche Daniele Cocco, capogruppo di Leu,  ha ribadito la propria contrarietà al provvedimento: «Avevamo delle perplessità e l’assessore non ha fugato i nostri dubbi. Il fatto di non aver richiesto il parere del Cal è un precedente pericoloso. Per questo votiamo no».

Soddisfatto invece il capogruppo di FdI Francesco Mura che ha ringraziato proponenti e commissione per il lavoro svolto: «La legge è perfettibile ma intanto rappresenta un aiuto concreto ai sindaci».

La consigliera Maria Laura Orrù, più volte intervenuta nel corso della discussione, ha apprezzato il fatto di essere riusciti, come opposizione, a introdurre delle correzioni: «Il testo contiene però troppe incongruenze e non persegue un modello di sviluppo fondato su una proposta ecosostenibile – ha detto Orrù – per questo voteremo contro».

Il primo firmatario Franco Mula (Psd’Az) ha ringraziato tutta l’Aula per il lavoro svolto. «Anche dalle opposizioni sono arrivati suggerimenti preziosi per migliorare il testo – ha detto – siamo convinti che questa non sia la miglior legge del mondo ma in una situazione difficile per i comuni, spesso lasciati in solitudine, permette ai sindaci di avere una garanzia sulla strada da seguire».

Massimo Zedda (Progressisti) ha annunciato il suo voto contrario: «Noi ci preoccupiamo di approvare provvedimenti utili – ha detto – la posidonia rappresenta un vantaggio per l’ecosistema. Avremmo preferito intraprendere un percorso diverso, voi avete invece scelto un’altra strada».

Elena Fancello, a nome del gruppo misto ha ringraziato i proponenti e chiesto di aggiungere le firme del gruppo al provvedimento.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha annunciato il voto di astensione del Partito Democratico: «La commissione si è arrogata il diritto di non chiedere il parere del Cal. Credo che sia una grave scortesia istituzionale che spero non si ripeta più. Prendiamo atto che alcuni aspetti della legge siano stati migliorati accogliendo alcune nostre proposte. Si poteva fare di più, per questo noi del gruppo democratico ci asterremo».

Il presidente della Quarta Commissione Giuseppe Talanas ha ringraziato tutti i componenti del parlamentino da lui guidato per il lavoro svolto e in particolare il primo firmatario Franco Mula: «La legge non risolverà tutti i problemi delle nostre spiagge ma avrà sicuramente un effetto positivo andando a colmare un vuoto normativo».

Voto contrario è stato annunciato da Francesco Agus (progressisti): «Votiamo orgogliosamente contro come abbiamo fatto per la maggior parte delle leggi pastrocchio presentate in questa legislatura. Questi provvedimenti rischiano di produrre illusioni e buchi nell’acqua».

Stesso giudizio da parte di Alessandro Solinas (M5S): «Questa legge verrà impugnata dal Governo – ha detto Solinas – è un provvedimento che agisce in modo marginale come tanti altri approvati da questa maggioranza. I problemi del turismo in Sardegna sono altri».

A nome della Giunta è intervenuta la vicepresidente Alessandra Zedda ha invece dichiarato la propria soddisfazione: «Voto la legge perché va in direzione opposta rispetto a quanto dice la minoranza. I finanziamenti sono fuori dal Fondo Unico degli enti locali. Potranno essere integrati dai finanziamenti comunitari. La legge non va contro la normativa europea e nazionale».

Il presidente Satta ha quindi messo in votazione il testo finale della legge che è passato con 30 voti a favore, 15 contrari e 7 astenuti.

I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle 10.00.

 

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Il leader dell’associazione “Sardegna pulita”, Angelo Cremone, ha presentato il nuovo logo che caratterizza il movimento, da cui si evincono con estrema chiarezza «le finalità che sono parte fondamentale per un’azione rivolta non solo al clima ma anche all’aspetto politico, chiamato ad un impegno concreto e costruttivo».
«Dopo le Stelle Cadenti di Grillo, che in Sardegna, facendo credere ai Sardi, la nascita di una Rivoluzione Culturale, carpendo ad essi il 43% dei consensi alle Politiche – attacca Angelo Cremone –, ecco un’altra invenzione pronta ad ubriacare la politica, a distrarre nuovamente e a loro danno, i Sardi: le Sardine.»
«Sardine per fare che cosa? Per non dire No alla metanizzazione della Sardegna, super affare tanto caro ai sindacati CGIL, CISL, UIL e, soprattutto, al PD? Per non dire No ai Depositi Costieri del Gas, apprezzati dal PD, compreso il rigassificatore a Giorgino? Per non dire No all’affare 5G, voluto da Pigliaru e tutto il PD? Per non dire No agli inquinatori – Saras, Fluorsid, Inceneritore – produttori di Polveri Sottili nocive alla Salute? Per non dire No a fabbrica di bombe, centrali a carbone e servitù militari, attività tanto care al PD?», chiede Angelo Cremone.
«”Sardegna pulita” è nata per unire i Sardi tutti, per un progetto comune, per un “Nuovo Modello di Sviluppo” chiaro pulito e trasparente, contro l’ennesima distrazione di massa – conclude Angelo Cremone -, questo è un richiamo affinché ci sia una presa di coscienza da parte e della politica e delle istituzioni che sono sollecitate ad un impegno maggiore, per dare risposte concrete a quanti aspettano un’inversione di marcia per il bene comune.»
Armando Cusa

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Un goal di Manuele Porru, arrivato al 95′, ha condannato alla sconfitta la Monteponi sul campo della Villacidrese, nella quinta di ritorno del girone A del campionato di Promozione regionale. E’ una sconfitta molto pesante per la squadra di Fabio Piras, che scesa in campo priva dello squalificato Samuele Curreli, era stata capace di portarsi in vantaggio in avvio di ripresa con Sebastian Lamacchia. Un successo avrebbe consentito alla Monteponi di riportarsi a 5 lunghezze dalla seconda posizione, in piena corsa per i play-off, mentre la sconfitta l’ha fatta precipitare a 11 punti dalla Villacidrese e a 10 dalla terza posizione, occupata ora dal Buddusò, la squadra più in forma del girone, reduce da 7 vittorie consecutive. La rincorsa verso i play-off, a questo punto, appare assai problematica…

Chi continua a vincere e a convincere, è il Cortoghiana, impostosi per 3 a 2 sulla Sigma De Amicis 1979 con i goal di Fabio Salis, Marco Foddi e Devid Pinna ed ora al quarto posto, appaiata al Gonnosfanadiga (battuto in casa dall’Arborea), a due lunghezze dalla terza posizione. La squadra di Marco Farci si conferma la più bella sorpresa del girone.

Il Villamassargia è stato fermato sull’1 a 1 dal Sant’Elena Quartu ma mantiene una buona ottava posizione, con 28 punti, distante dalla zona calda, in perfetta linea con i programmi iniziali che puntavano ad una salvezza tranquilla.

Sugli altri campi, l’Andromeda ha superato di misura, 2 a 1, il Selargius, sempre malinconicamente ultimo in classifica; il Buddusò ha vinto ancora, 2 a 1 sul Seulo 2010; la capolista Idolo ha avuto la meglio sul Tonara con il minimo scarto, 1 a 0; l’Orrolese na battuto 3 a 1 il Tonara con una doppietta di Christian Cacciuto.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, è stata sospesa la partita di vertice tra la capolista Tharros ed il Calcio Capoterra, quando la squadra ospite era in vantaggio, ed ora si attende il verdetto del giudice sportivo. La prima inseguitrice, l’Atletico Narcao, ha rifilato un tennistico 6 a 0 alla Virtus Villamar, ed è risalita a 4 punti dalla vetta; la Fermassenti ha espugnato il campo del Gergei, 4 a 3; l’Atletico Villaperuccio ha confermato di essere in crescita, superando 3 a 1 la Freccia Parte Montis; l’Antiochense, dopo la Tharros, ha battuto anche il Sadali, 3 a 1, riaccendendo una fiammella di speranza per rientrare in gioco per la salvezza; il Santa Giusta ha vinto 2 a 1 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi;, stesso risultato centrato dalla Nuova San Marco sul campo della Francesco Bellu, a Terralba; è finita in parità, infine, 1 a 1, la partita Libertas Barumini-Virtus San Sperate 2002.

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L’App denominata “De Vizia Carbonia”, uno strumento tecnologico realizzato al fine di semplificare e migliorare il servizio della raccolta differenziata della gestione dei rifiuti nella nostra città, è da oggi scaricabile gratuitamente anche sui dispositivi iOS (iPhone e iPad). Il servizio, implementato dal comune di Carbonia e dalla De Vizia, in collaborazione con la società di marketing Comunicare Lab Srls, è già attivo dal novembre 2018 per gli smartphone e i tablet Android e consente ai cittadini di consultare i calendari e gli orari relativi alla raccolta dei rifiuti nella propria abitazione, segnalare e fotografare eventuali rifiuti abbandonati, prenotare i ritiri a domicilio, ottenere informazioni sulle modalità e le regole per l’accesso all’Ecocentro, consultare l’Ecobolario.

«La nuova applicazione va incontro alle esigenze dei nostri cittadini, sempre più tecnologici e al passo con i tempi. Il servizio è veloce, dinamico e consente agli utenti, in qualunque ora della giornata e in qualsiasi luogo essi si trovino, di avere a portata di mano informazioni utili per la gestione dei rifiuti», ha sottolineato il sindaco Paola Massidda.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai per «l’aggiunta di un tassello mancante che consente una completa fruibilità di un’applicazione in grado di ridurre le distanze tra i cittadini e la De Vizia, rendendo maggiormente proattivo il cittadino e ancora più reattivo nelle risposte alle segnalazioni il Gestore del Servizio di Igiene Urbana. L’invito è sempre quello di installare ed utilizzare la nuova applicazione, anche segnalando eventuali difficoltà riscontrate nel suo utilizzo».

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I consiglieri regionali del gruppo LeU Sardigna, Eugenio Lai e Daniele Secondo Cocco hanno presentato una mozione, che «impegna la Giunta regionale e l’assessore competente ad impartire le direttive necessarie per l’avvio delle procedure di stabilizzazione dei lavoratori precari dei consorzi di bonifica della Sardegna, garantendo tempi certi per l’attuazione dei procedimenti».

«Soprattutto alla luce della recente sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Oristano, che ha disposto il reintegro di sette ex lavoratori precari del consorzio di bonifica di Oristano – hanno dichiarato i due consiglieri regionali – occorre procedere all’avvio immediato dei procedimenti programmati e dare riscontro alle legittime richieste dei lavoratori che da anni attendono questo importante traguardo.»

 

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RUAS – Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente e Asce Sardegna – Associazione Sarda Contro l’Emarginazione, in collaborazione con la Comunità di via Marconi – Carbonia, hanno organizzato il tredicesimo appuntamento con il “BAS – Baratto Solidale” che si svolgerà mercoledì 12 febbraio, a partire dalle ore 18.00, presso la sede della Comunità via Marconi, in via Marconi n. 65 a Carbonia.

Questo appuntamento è dedicato al Carnevale, con lo scambio di costumi, decorazioni, accessori e tanto altro!
Per l’occasione abbiamo organizzato la degustazione di tè e tisane, offerte da RUAS e tanti buoni dolcetti, offerti dalla Comunità via Marconi. Premi per la tazza, la teiera e l’allestimento del tavolo più originale, offerti dalla Comunità di via Marconi. Per allestire il tavolo consigliamo di arrivare verso le 17.30.

Scopo del Baratto Solidale è creare una rete antirazzista e solidale per il riciclo e il riuso, nell’ambito di un’economia circolare che combatte gli sprechi, in cui tutti possano contribuire e sentirsi parte importante di una Comunità.

 

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Bullismo e cyberbullismo sono le minacce più temute dagli adolescenti italiani, subito dopo violenze sessuali e droghe. Ma per i maschi nella fascia di età tra i 13 e i 15 anni il bullismo sale al secondo posto dopo le droghe. La violenza tra pari – online e non – è, dunque, una realtà quotidiana per la Generazione Z, secondo i risultati dell’Osservatorio Indifesa su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting di Terre des Hommes e ScuolaZoo diffusi in occasione della Giornata Nazionale contro bullismo e cyberbullismo a scuola e del Safer Internet Day. Ben il 60% degli oltre 8mila ragazzi e ragazze delle scuole secondarie in tutta Italia coinvolti dall’indagine ha affermato di aver assistito ad atti di bullismo e cyberbullismo.

Quasi la metà degli adolescenti l’ha vissuto sulla propria pelle. Alla domanda “hai mai subito atti di bullismo?” il 44,9% ha risposto affermativamente, dato che cresce fino a diventare il 46,5% nel caso degli adolescenti maschi. Il cyberbullismo tocca di più le ragazze, il 12,4% delle quali ammettono di esserne state vittima, contro il 10,4% dei ragazzi. Un’ulteriore fonte di fastidio, se non di vera e propria sofferenza, derivante dalle attività online sono i commenti a sfondo sessuale, subiti dal 32% delle ragazze, contro il 6,7% dei ragazzi.

Le molestie online comprendono anche il trolling, provocazioni in rete che hanno disturbato il 9,5% degli adolescenti, che diventano il 16% se si prendono in considerazione i soli maschi, mentre le ragazze che se ne dichiarano vittime sono solo il 7,2%.

Tra i rispondenti del questionario ci sono anche coloro che questi atti li mettono in pratica. Quasi l’11% dei maschi ammette di aver compiuto atti di bullismo e/o cyberbullismo, mentre la percentuale si dimezza se a rispondere sono le ragazze.

Terre des Hommes e ScuolaZoo con l’Osservatorio hanno voluto indagare più approfonditamente la percezione degli adolescenti rispetto ai rischi del mondo online. Il cyberbullismo viene citato come il rischio più grande dal 39,7% dei rispondenti, ma la percentuale sale se si considerano solo i maschi (43,2%), mentre le femmine si attestano sul 38,2%. Al secondo posto troviamo la paura di diventare bersaglio di trolling e molestie online, con il 37,3%. Qui ad essere più preoccupate sono le ragazze (39,5%) contro il 31,7% dei maschi.

La perdita della propria privacy è considerato un rischio dal 33,1% degli adolescenti, con lo scarto di un punto tra femmine e maschi, a favore di quest’ultimi. Il 32% delle ragazze teme di diventare bersaglio di appellativi volgari, cosa che preoccupa solo il 21,8% dei ragazzi. Essere adescate online è l’incubo del 28,4% delle ragazze, i ragazzi si fermano al 24,8%.

«La violenza tra pari, online e offline, è una realtà con cui i nostri ragazzi e ragazze devono fare i conti. Realmente subita, o soltanto percepita, entra nelle loro vite, probabilmente li agita e li condiziona e lascia dei segni sulla loro personalità – dichiara Paolo Ferrara, Direttore di Terre des Hommes –. È una violenza fatta di contatto fisico, ma ancora più spesso è un attacco alle proprie insicurezze, a quella identità che va formandosi, in modo sempre più marcato, proprio negli anni dell’adolescenza. Questo ci dice l’Osservatorio indifesa, diventato ormai un punto di riferimento unico, per contenuti e numero di ragazzi coinvolti, nel panorama italiano. Un luogo di ascolto fondamentale che ha permesso a Terre des Hommes e ai suoi partner di costruire percorsi di partecipazione giovanile sempre più innovativi e coinvolgenti, quali il Network indifesa o il ProteggiMI Tour.»

L’Osservatorio indifesa è nato per raccogliere le opinioni degli adolescenti italiani attraverso un questionario somministrato online attraverso i canali della Community ScuolaZoo e le scuole italiane coinvolte con la Campagna indifesa. 

IL NETWORK INDIFESA E L’OSSERVATORIO SUGLI ADOLESCENTI ITALIANI

Da due anni Terre des Hommes, assieme alla associazione Kreattiva, ha dato vita al Network indifesa, la prima rete italiana di WebRadio e giovani ambasciatori contro la discriminazione, gli stereotipi e la violenza di genere, bullismo, cyber-bullismo e sexting. La rete, fondata sulla partecipazione e il protagonismo dei ragazzi e delle ragazze, attraverso il coinvolgimento attivo in tutte le fasi del progetto, è nata da un progetto pilota che nel 2018 ha visto la partecipazione di diverse web radio scolastiche pugliesi stimolando gli studenti degli istituti secondari di secondo grado a realizzare programmi radio mirati alla conoscenza e alla riflessione su violenza, discriminazioni e stereotipi di genere. Dopo essere stata ospite dell’ultimo Radio City Milano, adesso Radio indifesa si sta estendendo a tutto il territorio nazionale grazie anche al finanziamento del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di BIC® e BIC Foundation. Al network hanno già aderito 12 WebRadio di tutto il territorio nazionale.

Dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con Scuola Zoo, porta avanti l’osservatorio indifesa, uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting. Dal suo avvio a oggi più di 20.000 ragazzi e ragazze di tutta Italia sono stati coinvolti in quello che rappresenta, a oggi, l’unico punto d’osservazione permanente su questi temi. Uno strumento fondamentale per orientare le politiche delle istituzioni e della comunità educante italiana.

La Campagna “indifesa” di Terre des Hommes è nata per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi. Con questa grande campagna di sensibilizzazione Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione, all’uguaglianza e alla protezione. Tutto ciò a partire da interventi sul campo volti a dare risultati concreti per rompere il ciclo della povertà e offrire migliori opportunità di vita a migliaia di bambine e ragazze nel mondo.

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«Poca chiarezza e nessuna trasparenza. Il Contratto istituzionale di Sviluppo Sud Sardegna e Città metropolitana di Cagliari rischia di trasformarsi in un bluff, uno dei tanti di una politica nazionale miope e poco attenta ai reali bisogni del Sud Sardegna. Alle necessità e alle aspettative di tutto il territorio più a Sud dell’isola, sia chiaro, e non soltanto di alcuni Comuni, forse privilegiati per il “colore” politico di chi li amministra.»

La denuncia è del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci.

«Ad oggi, infatti, non c’è alcuna chiarezza sui tempi e sulle modalità di approvazione e finanziamento dei progetti presentati dai Comuni (le proposte di intervento sono ben 516), e manca totalmente la trasparenza, indispensabile per una procedura in cui in ballo ci sono centinaia di milioni di euro – aggiunge Ignazio Locci -. Il comune di Sant’Antioco ha presentato una scheda dettagliata per un’azione che potrebbe rilanciare l’isola e l’intero territorio. Eppure, nonostante la congruità e la fattibilità della nostra proposta, abbiamo il timore che questo Governo sia facilmente influenzabile dall’appartenenza politica di alcuni Comuni. Non vorremmo, dunque, che ci fossero Centri trattati con i guanti, magari perché a guida cinque stelle, e ce ne fossero altri meno “importanti” e da ignorare perché non allineati all’attuale Governo nazionale. Se il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte pensa che nel Sud Sardegna qualcuno abbia l’anello al naso, si sbaglia di grosso. Non abbiamo alcuna intenzione di piegarci a queste logiche stantie, peraltro proprio quelle che i nuovi governanti avevano giurato di voler cancellare.»

«Detto ciò, facciamo un appello alla Sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde – conclude il sindaco di Sant’Antioco -, affinché si faccia garante sia di procedure trasparenti, sia degli interessi di tutti i Comuni partecipanti, non soltanto di alcuni.»

 

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«Venerdì sera ho partecipato al Tavolo Istituzionale di lavoro convocato e presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte alla presenza del sottosegretario del MiSE Alessandra Todde, dell’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, dei rappresentanti di tutti i ministeri e del presidente del CNR, per condividere i criteri di valutazione, il cronoprogramma e le attività da svolgere per il proseguo del Contratto Istituzionale di Sviluppo Cagliari. Io ho partecipato in qualità di delegato dal sindaco di Carbonia Paola Massidda per il capoluogo della provincia del Sud Sardegna. Erano presenti anche il prefetto di Cagliari dott. Bruno Corda, il delegato della Regione Autonoma della Sardegna assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna, il sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e della città di Cagliari Paolo Truzzu ed il commissario straordinario della provincia del Sud Sardegna ing. Mario Mossa.»

Lo scrive, in un post pubblicato su Facebook, Luca Caschili, assessore della Pianificazione strategica, Territoriale ed Urbanistica del comune di Carbonia.

«Tutti questi soggetti partecipano al Tavolo Istituzionale con pari titolo e pari funzioni, per valutare ben 679 proposte progettuali che hanno coinvolto 148 stakeholder di cui 81 enti pubblici, 66 privati ed un consorzio pubblico/privato, nei settori: turistico, culturale e di valorizzazione delle risorse ambientali; sviluppo economico, produttivo e occupazionale; infrastrutture; ambiente; occupazione, inclusione sociale e lotta alla povertà, istruzione e formazione. Le richieste ammontano a ben 3,15 Mld/€ – conclude Luca Caschili -. Il Contratto di sviluppo rappresenta una importante opportunità per il Sud Sardegna che ha risposto e risponderà con grande entusiasmo e competenza alla chiamata del presidente del Consiglio.»

 

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Domenica 23 febbraio si svolgerà la tradizionale sfilata del “Carnevale di Carbonia”, organizzato dall’Amministrazione comunale e la Pro Loco di Carbonia invitano le scuole cittadine e del territorio, di ogni ordine e grado, a partecipare attivamente al “Carnevale di Carbonia” di domenica 23 febbraio, che prevede, tra gli altri, un premio dedicato al miglior gruppo rappresentante un Istituto scolastico.

La tradizionale sfilata di Carnevale sarà caratterizzata dalla presenza di carri allegorici e gruppi mascherati. «Un evento all’insegna dell’allegria e della spensieratezza, capace di coinvolgere giovani e meno giovani. In occasione del “Carnevale di Carbonia”, la nostra città sarà un tripudio di colori, suoni, folklore e animazione», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia. I carri e i gruppi che intendono prendere parte alla sfilata potranno iscriversi all’evento inviando un’email all’indirizzo proloco.carbonia@hotmail.it entro giovedì 20 febbraio.

Domenica 23 febbraio i carri ed i gruppi partecipanti si ritroveranno alle ore 15.00 in piazza Ciusa con partenza alle ore 15.30. Il percorso della sfilata si snoderà lungo le seguenti strade cittadine: via Marche, via Cagliari, via Umbria, via Gramsci, via Fosse Ardeatine, via Manno e con arrivo in piazza Roma, dove alle ore 18.00 si svolgeranno le premiazioni e l’assegnazione del trofeo Crabò.
L’evento sarà contraddistinto per le numerose iniziative di intrattenimento, sia per grandi che per i piccini, a cura di Davide Musu. Musica, balli, truccabimbi e divertimento faranno da cornice a un evento imperdibile e con tanti premi in palio:

• 1° premio assoluto al miglior gruppo con carro allegorico: 1.500 euro;
• 1° premio assoluto al miglior gruppo a piedi: 600 euro;
• 1° premio assoluto al miglior gruppo rappresentante una scuola: 600 euro;
• 1° premio assoluto al miglior gruppo di bikers: 500 euro;
• Premio di consolazione di 100 euro per tutti i gruppi partecipanti non vincitori.

Il “Carnevale di Carbonia 2020” vedrà anche la collaborazione delle strutture ricettive della città e della Cooperativa Sistema Museo (soggetto gestore del Sistema museale locale): per l’intera giornata di domenica 23 febbraio è previsto l’ingresso con biglietto a prezzo ridotto in tutti i musei cittadini.