22 November, 2024
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I consiglieri del gruppo dei Progressisti chiedono garanzie sul finanziamento delle prestazioni sanitarie per l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Sul tema è stata presentata un’interrogazione sia per fare il punto sugli interventi organizzativi messi in atto dalla Regione per realizzare centri autorizzati anche in Sardegna che per garantire risorse per le coppie che attualmente si rivolgono ai centri operativi fuori dall’Isola.

L’accesso alle tecniche di PMA di tipo eterologa, il cui divieto previsto dalla legge 40/2004 è stato dichiarato incostituzionale dalla sentenza n. 162/2014 della Corte Costituzionale, non è ancora possibile nei centri dell’Isola.

«Nella scorsa legge di stabilità sono stati stanziati 350mila euro per assicurare l’accesso alle tecniche di PMA di tipo eterologa alle coppie residenti in Sardegna, purché di età inferiore a 46 anni, presso strutture pubbliche e private accreditate in ambito nazionale e internazionale.»

Così Francesco Agus, componente dei Progressisti nella commissione Sanità del Consiglio regionale.

«Ora occorre monitorare i risultati e la congruità dello stanziamento e assicurare stabilità pluriennale alla misura fino a che non sarà possibile accedere a queste prestazioni sanitarie anche nell’Isola. Per questo è necessario garantire, ed eventualmente incrementare, le risorse anche nella finanziaria che a breve verrà esaminata dal Consiglio regionale.»

Il nostro Paese sconta un gap con il resto d’Europa causato dagli effetti della L. 40 che prima di essere stroncata dalla Consulta ha rappresentato per oltre dieci anni un ostacolo insormontabile per il diritto alla genitorialità di molte coppie. Dal 2018 le tecniche di PMA di tipo eterologa e la diagnosi preimpianto, fondamentale in particolare quando gli aspiranti genitori sono persone di età superiore a 45 anni, sono state inserite nei Livelli essenziali di assistenza.

«La popolazione della nostra Regione è, da anni, in costante decrescita mentre è in aumento l’età media dei suoi abitanti – aggiunge Francesco Agus -. Un approccio sistemico ai fenomeni dello spopolamento e della denatalità necessita di interventi immediati anche sul fronte della parità di accesso ai trattamenti di fecondazione assistita all’avanguardia.

Con le risorse stanziate nella scorsa legislatura (Lr. n. 48/2018 art.8 c.23) la Regione ha fornito un supporto alle spese sostenute dalle coppie che si rivolgono nei centri nazionali, ma spesso anche all’estero, in particolare verso i centri specializzati in diagnosi preimpianto.

Ci auguriamo che queste necessità vengano prese nella giusta considerazione e si lavori al fine di evitare quanto prima il ricorso ai trattamenti fuori dall’Isola gravosi per le persone e onerosi per le finanze pubbliche.»

 

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Domenica 16 febbraio torna “Fiabe a merenda” a Carbonia, con il secondo appuntamento dedicato ai bambini da 5 a 10 anni insieme alle loro famiglie. Il viaggio nella preistoria continua al Museo Archeologico Villa Sulcis, dove il laboratorio “Oltre il buio” presenterà due nuovi personaggi: Sarek e Samya.

Sarek e Samya vivono nel Paleolitico e sono ansiosi di far esplorare il loro mondo ai piccoli partecipanti e di far loro sperimentare come si dipingeva migliaia di anni fa. L’iniziativa è a cura della Cooperativa Sistema Museo, gestore del circuito museale, in collaborazione con il comune di Carbonia.

La quota di partecipazione al laboratorio è di 8 euro. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 15 con l’accoglienza dei partecipanti e proseguono alle 15.30 con le attività.
La prenotazione è obbligatoria, contattando il Museo Archeologico Villa Sulcis: tel. 0781 1867304, e-mail carbonia@sistemamuseo.it

I prossimi laboratori si terranno il 15 marzo e 19 aprile, in altri due spazi del Sistema Museale di Carbonia.

TBH 100%

Via il limite di mandati per i sindaci dei Comuni sotto i 1.500 abitanti. E’ la proposta avanzata oggi dall’assessore regionale degli Enti locali, Quirico Sanna

«Nella prossima tornata elettorale di maggio-giugno – ha spiegato Quirico Sanna – in Sardegna andranno al voto 81 piccoli Comuni su 175, molti dei quali potrebbero incontrare difficoltà a trovare candidati e c’è il rischio che si apra la strada verso il commissariamento. Nei nostri territori abbiamo sindaci che hanno operato bene e non possono però ripresentarsi perché arrivati al terzo mandato. Noi vogliamo creare le condizioni ideali perché, nelle comunità locali, regni il buon governo, consentendo a chi ha ben amministrato, di potersi riproporre davanti ai propri elettori. È una questione di democrazia.»

 

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Si è tenuta questo pomeriggio, nella sala riunioni del Centro direzionale della ASSL, in via Dalmazia, a Carbonia, una seduta della Conferenza socio-sanitaria presieduta dal sindaco di Carbonia Paola Massidda, nel corso della quale sono state esaminate le criticità del Punto nascite del CTO di Iglesias, la cui “sopravvivenza” è posta a rischio dalle disposizioni del Decreto Ministeriale 2 Aprile 2015 n. 70 – Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi l’assistenza ospedaliera che prevede un numero minimo di 500 parti annui.

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, recentemente ha annunciato la volontà della Giunta regionale di richiedere alcune deroghe al Governo Conte ma, ad oggi, non ci sono certezze. Nel corso del confronto tra i sindaci, il primo cittadino di Sant’Antioco ha fatto una proposta “provocatoria”, a suo parere l’unica in grado di consentire il superamento dell’attuale situazione critica che rischia di portare alla cancellazione del Punto nascite del CTO di Iglesias: il ripristino del Punto nascite del Sirai di Carbonia, affiancato al Punto nascite del CTO di Iglesias.

Vediamo l’intervista che abbiamo realizzato termine della seduta della conferenza, con Ignazio Locci.

 

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Sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione del progetto “Operazione Risorgimento Digitale” di TIM, l’iniziativa itinerante che toccherà le 107 province italiane con l’obiettivo di dare a tutti la possibilità di diventare “cittadini di Internet” ed accelerare in questo modo il processo di digitalizzazione del Paese.
Si tratta di un progetto che vuole dare una risposta concreta al gap di cultura digitale che è ancora presente nel nostro Paese, nonostante l’elevato livello di infrastrutturazione (cioè di disponibilità di rete fisse e mobili a banda larga e ultralarga) esistente. Secondo i dati Istat, infatti, il 25% circa delle famiglie italiane non ha una connessione a Internet, e di tali famiglie il 58% dichiara che non è connesso perché non lo sa usare, mentre il 21% non usa internet perché non lo reputa uno strumento interessante.
Il progetto verrà presentato mercoledì 19 febbraio, dalle ore 16.00, nella Sala Lepori di via Isonzo, nel corso di un incontro con la cittadinanza.
Le attività formative avranno inizio lunedì 30 marzo con l’arrivo in Piazza Oberdan della “scuola mobile” di TIM, un “truck” che per tutta la settimana funzionerà da sportello digitale per dare informazioni e consentire ai cittadini di iscriversi ai corsi, oltre che ospitare 10 brevi sessioni formative da meno di un’ora attraverso le quali scoprire internet e le sue potenzialità.
In particolare, nella “scuola mobile” sarà possibile attivare SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la soluzione che permette di accedere, anche da dispositivi mobili, ai servizi online della Pubblica Amministrazione (INPS, INAIL, Agenzie delle entrate, Portali del cittadino, etc.) e dei privati abilitati, con un’unica Identità Digitale (user e password).
Chi volesse iscriversi subito, senza aspettare l’arrivo a Iglesias della “scuola mobile”, può contattare il Numero Verde dedicato 800 860 860, attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20:00. Le informazioni sono disponibili online alla pagina web https://operazionerisorgimentodigitale.it .
Da lunedì 20 aprile, partiranno i corsi di formazione in aula rivolti a cittadini e dipendenti della Pubblica amministrazione locale. Verranno insegnate dieci cose facili e utili per diventare cittadini di Internet, come ad esempio, entrare in rete, trovare informazioni, comunicare, condividere e vivere le proprie giornate da cittadino digitale. Le attività formative dureranno fino a venerdì 8 maggio e si svolgeranno sia la mattina sia il pomeriggio nelle scuole e in altre location cittadine messe a disposizione dal comune di Iglesias.
L’iniziativa aderisce al manifesto della Repubblica digitale promosso dal commissario straordinario del Governo per l’attuazione dell’Agenda Digitale, ha il patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, dell’ANCI, ed è aperta al contributo di altre aziende, istituzioni e operatori pubblici e privati in un’ottica di sistema, per fare rete e massimizzare le opportunità per i cittadini.
«Il progetto “Operazione Risorgimento Digitale”, rappresenta un’iniziativa di grande importanza – ha spiegato il sindaco, Mauro Usaiche permetterà a tante persone di poter accrescere le proprie conoscenze in un settore diventato di fondamentale importanza, rendendo più efficiente la connessione tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione.»
L’assessore dell’Informatizzazione, Francesco Melis, ha sottolineato come «il progetto sia parte del processo di rinnovamento digitale che l’Amministrazione sta portando avanti, attraverso nuovi strumenti come le applicazioni per PC, tablet e smartphone, in grado di rendere più semplice l’accesso ai servizi».

 

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Domani (venerdì 7 febbraio), alle ore 11.00, nei locali dell’assessorato regionale del Turismo (viale Trieste, 105) a Cagliari, l’assessore Gianni Chessa presenterà il nuovo accordo triennale con la società sportiva di pallacanestro Dinamo Sassari, che prevede un ricco programma di attività promozionali. Verrà presentata anche la divisa che la squadra utilizzerà in occasione della ‘Coppa Italia 2020’, in programma a Pesaro da giovedì 13 a domenica 16 febbraio. Interverrà anche il presidente del sodalizio sassarese, Stefano Sardara.

«Con questo contributo la Regione dà un forte segnale di vicinanza a tutte le donne che lottano contro un male terribile. Le cure chemioterapiche sono uno strumento irrinunciabile nella battaglia contro i tumori, ma l’alopecia è un effetto collaterale ancora molto temuto e per questo traumatico sotto il profilo psicologico.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha espresso soddisfazione per il provvedimento teso a sostenere le pazienti oncologiche. Nella seduta di oggi la Giunta ha, infatti, approvato le linee di indirizzo per l’attuazione dell’articolo 4, comma 21, della legge regionale numero 20, approvata il 6 dicembre 2019, che autorizza il finanziamento di 200mila euro per un contributo all’acquisto di parrucche a favore delle pazienti colpite da alopecia in seguito alla chemioterapia.

«Puntiamo a migliorare la qualità della vita delle persone sottoposte a cure oncologiche, dove gli aspetti psicologici e sociali non sono secondari. Per paura di perdere i capelli alcune pazienti arrivano persino a rifiutare di sottoporsi alle terapie. La parrucca non è un semplice accessorio con finalità di carattere puramente estetico. Il contributo della Regione aiuterà in modo particolare chi, per difficoltà economiche, non può permettersi di acquistarne una», ha concluso l’assessore regionale della Sanità.

Le linee di indirizzo approvate, oltre alla ripartizione delle risorse per le 8 aree socio-sanitarie dell’Isola su base demografica, stabiliscono l’importo massimo del contributo (150 euro a persona). Sarà compito di Ats individuare le modalità di erogazione.

In Sardegna, sebbene con 600 casi in meno rispetto all’anno precedente, nel 2019 sono stati 4.200 i nuovi casi di tumore riferibili a donne, per un totale di 2.000 pazienti sottoposte a cure chemioterapiche.

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UnipolSai assume diplomati e laureati

UnipolSai, compagnia assicurativa che opera in Italia attraverso una grande rete formata da circa 3.000 agenzie assicurative e oltre 5.700 subagenzie distribuite su tutto il territorio nazionale, assumerà diplomati e laureati, con spirito di iniziativa e di innovazione, orientamento al cliente, al risultato e all’efficienza, ottime competenze relazionali, buone capacità di ricerca delle informazioni, analisi, sintesi e attitudine al problem solving e alla gestione di progetti, capacità di lavorare in team e per obiettivi. Le nuove figure riguardano Addetti Commerciali, che dovranno gestire i clienti già acquisiti, raggiungere gli obiettivi di budget definiti, ampliare la clientela; Operatori Ufficio Clienti, i quali dovranno occuparsi delle offerte commerciali, dell’emissione e della gestione della contrattualistica, delle informazioni, dei reclami e delle segnalazioni; Referenti Commerciali, che si occuperanno delle relazioni commerciali con i clienti e i fornitori e gestiranno le risorse commerciali loro affidate; Analisti di Organizzazione, che dovranno fornire supporto specialistico e organizzativo, progettare nuovi processi e strutture per avviare nuove iniziative di business, garantire un monitoraggio costante predisponendo la relativa reportistica etc. Il gruppo offre ai propri collaboratori…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_unipol_2_20.html .

 

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I vescovi sardi si sono dati appuntamento a Donigala Fenughedu per un’intensa “due giorni” di lavori. La prima giornata, il 4 febbraio, è stata dedicata ai lavori interni della Conferenza. La seconda, il 5 febbraio, è stata dedicata all’incontro con tutti i Consigli Presbiterali delle 10 diocesi sarde. Essendo quella del 4 la prima riunione ordinaria, dopo quella straordinaria del 14 gennaio in cui è stata eletta la nuova presidenza, il nuovo Presidente, monsignor Antonello Mura, ha tracciato alcune linee d’impegno per il prossimo futuro.

«La Conferenza – ha detto monsignor Mura – ha sempre svolto una notevole mole di lavoro sui diversi fronti della pastorale interna alla Chiesa e su temi di natura più generale e sociale. Tuttavia non sempre tale lavoro ha sufficiente risonanza sia a livello di mass-media, sia all’interno stesso della comunità ecclesiale. Quello della comunicazione – ha aggiunto – è un aspetto cruciale del nostro servizio episcopale.»

Strumento importante di tale comunicazione sarà sia la diffusione degli ordini del giorno della Conferenza, sia la predisposizione di un calendario annuale delle diverse attività sia unitarie, sia di settore. Sarà cura della CES, ancora, individuare e affrontare temi di particolare interesse e attualità, per suscitare dibattito e coinvolgimento anche sul piano sociale, quali il ruolo dei cattolici nella vita pubblica, la questione ecologica, lo spopolamento delle zone interne dell’Isola, i trasporti, l’insularità, ecc. Tuttavia – ed è la sottolineatura fatta da diversi altri interventi – la comunicazione non può essere solo quella che passa attraverso i mass-media. Occorre anche potenziare i canali di trasmissione interni alla comunità ecclesiale. Condizione preliminare per dare più efficacia al proprio servizio – hanno concordato i Vescovi – è potenziare le proprie occasioni di scambio, di studio e di progettazione tra Vescovi, anche riducendo il numero delle riunioni, ma prolungandone la durata e ottimizzandone le procedure. Non sfugge ai Vescovi anche il bisogno di intensificare la fraternità episcopale. Potrà rispondere a tale esigenza sia la modalità degli incontri ordinari, sia la pratica degli Esercizi spirituali fatti insieme.

Altro punto all’ordine del giorno della riunione, è stato quello relativo ai Padrini e Madrine nei sacramenti del Battesimo e della Cresima. Sul tema la CES nel 2016 emanò degli orientamenti, sulla base dei quali i singoli Vescovi dettarono le proprie linee. Essendo prerogativa di ogni vescovo offrire indicazioni per la propria diocesi, la Conferenza ritiene opportuno riavviare un’ampia consultazione nelle diocesi, coinvolgendo anche l’ufficio catechistico regionale, per verificare il livello di attuazione degli indirizzi emanati da ciascun vescovo sulla scorta degli orientamenti della CES ed individuare eventuali adattamenti e miglioramenti da adottare per il futuro.

La seconda giornata è stata dedicata all’assemblea con tutti i membri dei Consigli Presbiterali Diocesani, coinvolti da tempo in un’ampia consultazione sulle modalità attuative dell’Ottavo Capitolo dell’esortazione Apostolica Amoris Laetitia, riguardante l’attenzione pastorale alle persone in situazioni matrimoniali ferite, attraverso percorsi di accoglienza, accompagnamento, discernimento e integrazione, come indicato da Papa Francesco. Tema di grande attualità e altrettanta delicatezza per i molteplici risvolti che presenta. Un centinaio di sacerdoti sono convenuti da tutta la Sardegna per ascoltare una relazione introduttiva di don Enrico Trevisi, della diocesi di Cremona, che lavora su questo campo da diverso tempo e offrire il proprio contributo alla riflessione. Quanto detto da don Trevisi insieme all’apporto pervenuto dai Consigli Presbiterali, che a loro volta si sono fatti portavoce dei sacerdoti della propria diocesi, servirà ai Vescovi per predisporre una nota pastorale orientativa da diffondere in tutte le diocesi della Sardegna.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza regionale, che vedrà di fronte sabato pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, Carbonia ed Atletico Uri.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che sabato pomeriggio riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale, ieri pomeriggio, ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.