22 November, 2024
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L’inadeguatezza del servizio sanitario pubblico nel Sulcis Iglesiente è sempre più grave. Non passa giorno che non emergano testimonianze di cittadini che si trovano nella condizione di rivolgersi al servizio sanitario pubblico, a Carbonia come a Iglesias, e che, purtroppo, vanno incontro a disservizi incredibili e…inaccettabili…

Stamane abbiamo raccolto la testimonianza di Alessandro Pintor, cittadino di Carbonia con una lunga esperienza alle spalle nel settore del volontariato sanitario, che si è trovato nella condizione di avere bisogno, per un familiare, del servizio sanitario pubblico all’ospedale Sirai.

«Lunedì 27 gennaio, una persona anziana, 78 anni, cade e si frattura il femore, per l’esattezza una frattura sottotrocanterica, spiroide scomposta, con estensione al terzo diafisario e distacco del piccolo trocantere – spiega Alessandro Pintor -. Arrivo al Pronto Soccorso del Sirai alle 18.30 circa. Viene, dopo gli accertamenti del caso, trasportata in reparto alle ore 00.30 circa. Ricoverata nel reparto di Urologia perché quello di Traumatologia è strapieno. Il femore è stato sistemato in modo da non provocare dolore e messo in trazione la mattina successiva, un intervento che di norma, deve essere eseguito entro 48 ore per l’incolumità del paziente stesso. Nella giornata di giovedì – aggiunge Alessandro Pintor – viene finalmente trasportata nel suo reparto. Di giorno in giorno viene rimandato l’intervento per le cause, purtroppo, già note… Non ci sono anestesisti, non abbiamo abbastanza sale operatorie… Persone in queste condizioni ce ne sono ben più di una, purtroppo. Un malato di Siliqua, non vedente, con le piaghe da decubito, attende da lunedì scorso. Tra l’altro, medici ed infermieri sono sottoposti ad un superlavoro per carenza di organico, emergenza che si aggrava quando, come è accaduto nella settimana appena trascorsa, si verificano numerose urgenze – conclude Alessandro Pintor -. Non sappiamo chi sia responsabile ma ci terremmo tanto a saperlo.»

La testimonianza di Alessandro Pintor dice tutto, la Giunta regionale ha in cantiere una nuova riforma del servizio sanitario, le gravissime emergenze richiedono tempi brevi, brevissimi, perché il Sulcis Iglesiente sta vivendo un decadimento senza fine della Sanità pubblica, divenuto ormai insopportabile.

Giampaolo Cirronis

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I bambini trascorrono una parte del loro tempo fuori casa e, durante l’anno scolastico, una significativa parte della giornata sono a scuola. Il decreto ministeriale 388/03 ha definito le scuole a rischio medio e quindi è importante che tutti gli insegnanti e tutto il personale che opera al suo interno sappiano come comportarsi in caso di urgenza o di un’emergenza. Prestare soccorso non è prerogativa assoluta degli Addetti al Primo Soccorso, chi assiste all’evento presta il primo soccorso.

Contrariamente a quanto alcuni ritengono, gli incidenti o i problemi di salute che si possono presentare a scuola sono frequenti. Avere quindi disponibili il personale docente e non docente che sappia come comportarsi in caso di incidente con traumi conseguenti oppure di soffocamento, di arresto cardiaco, di una crisi convulsiva, di ipoglicemia di anafilassi, di ferite, di emorragie esterne, intossicazioni  o qualsiasi altra urgenza o emergenza è fonte di tranquillità per tutti, sia per il personale e, soprattutto, per i genitori. Sensibile a questa problematica, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Eleonora d’Arborea di Iglesias, insieme alla responsabile della formazione, faciliteranno la partecipazione dei docenti al corso di Primo Soccorso Pediatrico. Verranno, infatti, realizzate due edizioni del corso presso l’Istituto, seguente il buon esempio di altri Istituti Comprensivi che già hanno ospitato o messo in calendario la realizzazione dello stesso corso. Il corso viene tenuto dal dottor Sergio Rassu che ha diretto il Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza dell’Ospedale di Sassari e quindi ha esperienza e competenza uniche.

Le due edizioni si terranno sabato 29 febbraio 2020, con inizio alle ore 9.00 e conclusione alle 13.00, presso l’ Istituto Comprensivo Eleonora d’Arborea – Via Isonzo, 5 – Iglesias e lo stesso corso verrà replicato in edizione pomeridiana dalle ore 14.30 alle ore 18.30 (durata quattro ore) per coloro che sono impossibilitate/i a seguire la mattina. Gli organizzatori auspicano che altri Istituti seguano l’esempio, facilitando o ospitando questa iniziativa.

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Cagliari e Parma si affrontano alla Sardegna Arena, in una sfida che vale il sesto posto in classifica, condiviso da entrambe con il Milan, con 31 punti. Il Cagliari arriva a questa partita, valida per la terza giornata del girone di ritorno, reduce da due pareggi consecutivi esterni, al Rigamonti di Brescia ed al Giuseppe Meazza di Milano con l’Inter di Antonio Conte, due risultati che hanno risollevato l’uomore del gruppo, che aveva concluso il girone d’andata con quattro sconfitte, dopo ben tredici risultati utili consecutivi, otto vittorie e cinque pareggi, che avevano lanciato la squadra al quarto posto in classifica.

Sia il Cagliari sia il Parma hanno effettuato acquisti e cessioni al mercato invernale conclusosi ieri. Il Cagliari presenta già oggi i nuovi arrivato Gastón Pereiro ed Alberto Paloschi, mentre Roberto D’Aversa ha perso una delle armi più efficaci. l’ivoriano Gervinho.

Fischio d’inizio alle 18.00, dirige Massimiliano Irrati di Firenze.

Nella foto allegata di Fabio Murru, i calciatori del Cagliari nel riscaldamento prepartita.

 

 

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E’ iniziato ieri, a Carloforte, il dibattito pubblico sul progetto dell’Area Marina Protetta Isola di San Pietro, per il quale il ministero dell’Ambiente ha stanziato 500.000 euro. Il primo confronto si è avuto in un Consiglio comunale aperto convocato nella sala dell’ExMe per discutere le potenzialità ed i limiti dell’eventuale istituzione.

«Come Amministrazione comunale di tutti i carlofortini abbiamo voluto promuovere un dibattito privo di preconcetti e basato sui contenuti, per dare voce a tutti ed evitare ogni tipo di polemica – spiega il sindaco di Carloforte, Salvatore Puggioni -. Come Maggioranza abbiamo ribadito quella che da sempre è la nostra posizione sul tema: vogliamo tutelare il nostro mare, vogliamo promuovere lo sviluppo del turismo ambientale e, alla luce di questo, vogliamo capire se l’AMP può o non può essere utile.»

«Oltre alle varie posizioni che da settimane sono in campo, ieri è emersa la necessità di avere più informazioni – aggiunge Salvatore Puggioni -. Abbiamo bisogno di sapere come questo strumento si possa adattare alla nostra realtà. Tutto questo ha bisogno di parole di verità. Non possiamo permetterci un dibattito che includa allarmismi, che diffonda notizie false (come l’assurdità secondo cui si pagherebbe per andare alla spiaggia). Noi, come abbiamo sempre detto, ieri abbiamo concordato che lo strumento referendario debba essere utilizzato. E per dimostrare che questo non deve essere un tema di parte abbiamo voluto accogliere una mozione della minoranza che ha impegnato tutto il consiglio per rispettare l’esito del voto. Un voto che, pensiamo, debba essere informato, consapevole e privo di ogni tipo di manipolazione. Impegniamoci per una discussione pubblica civile. Sapendo che, in ogni caso, non potremmo accettare una applicazione standard del modello AMP. Al contrario, vogliamo che siano considerate le nostre peculiarità storiche e culturali. È questa una condizione essenziale.»

«La nostra posizione è che quando la nebbia si sarà diradata certamente la popolazione sarà chiamata ad esprimersi in modo più consapevole, in un voto di cui tutti dovremo tenere conto – conclude il sindaco di Carloforte -. Il prossimo passo è un incontro che avremo al Ministero il 12 febbraio, insieme alla Provincia e alla Regione.»

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«Stamattina ho visitato alcuni reparti dell’ospedale Sirai di Carbonia…Ho parlato con molti operatori del settore…Ho incontrato tanti pazienti…Emerge un dato…Sulla sanità c’è bisogno di investire più risorse e di allocarle meglio…Questa è una battaglia a cui non mi sottrarrò mai…»

A dirlo, è Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Ho raccolto anche le testimonianze sulle serie problematiche che avvolgono il Pronto Soccorso, dove la grave carenza di personale, provoca tempi spesso lunghissimi nell’assistenza dei codici gialli e verdi. Pazienti costretti ad attese di moltissime ore, talvolta giornate intere, per essere assistite. Tutto ciò non è più accettabile – ha aggiunto Fabio Usai -. Farò tutto quello che posso, in funzione delle legittime aspettative del nostro territorio. La riforma della sanità dovrà inevitabilmente contenere al suo interno alcuni principi che garantiscano più autonomia per quanto riguarda la gestione del personale e più margini decisionali per il dislocamento delle risorse finanziarie in ogni singola Asl.»

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Si svolgerà a Olbia, domenica 9 febbraio, la terza edizione del Banzay Day. La manifestazione, che ogni anno raduna gli appassionati di mountain bike e di trekking, propone una giornata all’insegna dello sport e della natura. Organizzato dall’associazione dilettantistica ASD Olbia Racing Team, il Banzay Day si articolerà in tre escursioni su altrettanti percorsi, studiati e collaudati dagli organizzatori che hanno voluto rendere l’evento accessibile anche ai dilettanti della mountain bike. La prima pista sarà riservata agli enduristi più esperti che potranno raggiungere la vetta e cimentarsi in una staffetta all’ultima pedalata lungo quattro adrenalinici “single track”. Più adatto ai bikers abituati alla fatica, ma meno sprezzanti del pericolo, è il percorso cross country: una pedalata lungo la bretella panoramica di Monte Pino fino al belvedere che offre una spettacolare vista sulla costa. Infine, un percorso di trekking tra la fitta vegetazione del monte alla scoperta dei punti panoramici più suggestivi.

Alla guida delle escursioni ci sarà un team di esperti delle discipline sportive e profondi conoscitori dei percorsi. Il Banzay Day nasce come omaggio a Mario Gasparoli, noto “Banzay”, tre volte campione sardo di downhill, presidente onorario dell’Olbia Racing Team. Pioniere della due ruote su scala nazionale, a lui è riconosciuto il merito di aver promosso la passione per la mountain bike a Olbia e ancora oggi è fonte di ispirazione per tantissimi giovani.

Negli anni, in Sardegna, è nato e cresciuto un vero e proprio movimento che ha lanciato sulla scena sportiva talenti indiscussi come il pluricampione regionale di Downhill, Gianluca Cara: cinque titoli all’attivo e all’orizzonte la sfida dei campionati nazionali. L’escursione di Monte Pino sarà guidata dai componenti della Olbia Racing Team tra cui i campioni Gabriele Destro, Mirko Cuccu, Gianluca Spano, Damiano Carta, Davide Longu e Francesco di Cesare. Le iscrizioni saranno aperte fino alle 8:00 di domenica 9 febbraio: per regolarizzarle sarà necessario recarsi alla Chiesa di Santa Mariedda di Olbia, in via Barcellona, punto di partenza e di ritrovo per il pranzo che chiuderà la giornata sportiva. Per informazioni è possibile contattare gli organizzatori: Gabriele Destro 340- 02078196 e Mirko Cuccu 349-6539525.

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«Le voci che si rincorrono sulla revoca delle concessioni dei siti di Porto Flavia e della Grotta di Santa Barbara da parte di Igea sono molto preoccupanti per le persone che ci lavorano dato che il Comune, dopo lo scontro col Parco, ha assunto direttamente le guide ed i responsabili della sicurezza attraverso Iglesias Servizi. Preoccupanti anche perché ci sarebbero importanti ripercussioni sulle Casse comunali che ricadrebbero si tutti i cittadini.»

Lo sostiene, in una nota, Simone Saiu, consigliere di minoranza del comune di Iglesias.

«Ovviamente spero si trovi una soluzione immediata ma bisognerà poi accertare le reali responsabilità – conclude Simone Saiu –. Ho depositato un’interrogazione urgente ed un’istanza di accesso agli atti per capire quando e se Igea ha inoltrato contestazioni, per capire se le contestazioni riguardino le violazioni degli obblighi relativi alla sicurezza e per avere chiarimenti sulle strade che l’Amministrazione intende percorrere.»

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«Un confronto utile a capire ulteriormente le posizioni, ma che non fa registrare passi avanti concreti nella definizione dei percorsi possibili per arrivare agli obiettivi prefissati.»

Così il segretario regionale della Cgil Michele Carrus ed il segretario regionale Filctem Cgil Francesco Garau, hanno commentato la riunione svoltasi al MiSE, convocata dalla sottosegretaria Alessandra Todde.

«Il tempo delle scelte però, non è una variabile indifferente – ha detto Michele Carrus – perché, ad esempio, senza il gas si rischia di restare inchiodati al carbone, anche dopo il 2025: questa sarebbe la prima conseguenza di tanta incertezza.»

Resta sul tavolo di ieri – secondo Michele Carrus e Francesco Garau – quanto definito nel Pniec ormai approvato, che fissa obiettivi, anche condivisibili, ma non risolve di per sé i problemi sul campo: la stessa realizzazione del nuovo elettrodotto Sardegna-Sicilia avverrà, infatti, molto dopo il 2025, dato che allo stato attuale non è un progetto ma solo un’idea-obiettivo e non rappresenta comunque in alcun modo l’alternativa al carbone, che deve invece essere trovata subito, se si vuole davvero arrivare al phase out in tempi rapidi. Questo emerge, infatti, dalla disponibilità dei produttori di energia, Enel ed Eph, a realizzare la riconversione delle loro centrali, purché si definisca un quadro programmatico e regolatorio certo per l’utilizzo del gas, in assenza del quale non sono in grado di fare progetti. Il metano resta a detta di tutti una fonte indispensabile per la Sardegna, ma il Governo al momento ha rinviato la decisione definitiva sulla rete di trasmissione a terra nell’Isola allo studio costi-benefici affidato alla Rse da Arera ed atteso entro marzo.

«Noi siamo per lo sviluppo e la mobilità sostenibile, per il risparmio e l’efficienza energetica, per uno sviluppo programmato delle fonti rinnovabili – che però non sono tutte uguali e dovremmo iniziare a dire qualche no ad ulteriore eolico a terra e fotovoltaico in campagna, e molti più sì a termodinamico e biogas», ha detto Michele Carrus – sottolineando che «la decarbonizzazione è obiettivo indispensabile e raggiungibile solo con il metano, su cui sono tutti d’accordo, ma occorre anche chiarirsi sulle modalità con cui si porta e si usa, perché, per noi, deve arrivare a tariffe perequate col resto del Paese ed essere distribuito nel modo più efficace, conveniente e sostenibile, ovvero attraverso la dorsale, non certo con la follia della distribuzione affidata alle autobotti».

Solo così – avvertono Cgil e Filctem – si garantisce il controllo pubblico della risorsa e dell’infrastruttura contro il monopolio che nei singoli bacini starebbe altrimenti in mano ai titolari dei depositi costieri. Il segretario ha poi messo l’accento sulla necessità di sbloccare il porto canale dall’anacronistico vincolo paesaggistico ancora esistente che frena il rilascio dell’autorizzazione al deposito e rigassificatore di Cagliari e allo stesso sviluppo delle attività portuali, che sono in crisi. Insomma un incontro interlocutorio dal quale si esce con gli stessi interrogativi, e le stesse preoccupazioni, della vigilia.

«L’auspicio – concludono Michele Carrus e Francesco Garau – è che si inverta la rotta andando spediti verso la realizzazione, con programmi precisi, progetti percorribili e tempi stretti, degli obiettivi prefissati. Per farlo basterebbe rispettare, intanto, gli accordi sul piano di metanizzazione presi nel 2016 tra Governo e Regione, senza tergiversare ancora.»

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Dopo l’arrivo del trequartista Gastón Pereiro, il Cagliari ha definito negli ultimi minuti del calciomercato di gennaio la trattativa per il prestito del centravanti della Spal Alberto Paloschi che subentra ad Alberto Cerri che giocherà la seconda parte del campionato con la maglia della squadra ferrarese.

Alberto Paloschi, nato a Chiari (Brescia), il 4 gennaio 1990, è cresciuto nelle giovanili del Milan: ha esordito a soli 18 anni in prima squadra, trovando il gol vincente contro il Siena appena diciotto secondi dopo dal suo ingresso in campo. Con i rossoneri ha collezionato in quella stagione 9 presenze e 4 gol.

Nell’agosto del 2008 è passato al Parma: in tre stagioni, 58 gare e 6 gol. Nel gennaio 2011 il passaggio al Genoa (12/2) e poi nel Chievo, dove ha totalizzato 152 gare e ben 46 reti. Nel gennaio 2015 si è trasferito in Premier League, tra le fila dello Swansea City (2 gol in 10 partite). Quindi la parentesi all’Atalanta (14 presenze), prima del passaggio alla Spal nel 2017 (75 gare e 10 gol). Ha vestito le maglie di tutte le rappresentative giovanili azzurre, a partire dall’Under 17: con l’Under 21, 29 presenze e 9 gol.

Gastón Pereiro ed Alberto Paloschi sono tra i 23 calciatori convocati da Rolando Maran per la partita in programma savato pomeriggio, alle 18.00, alla Sardegna Arena.

La lista completa:

1 Rafael

3 Mattiello

4 Nainggolan

8 Cigarini

9 Paloschi

10 Joao Pedro

12 Cacciatore

14 Birsa

15 Klavan

17 Oliva

18 Nandez

19 Pisacane

20 Pereiro

21 Ionita

22 Lykogiannis

24 Faragò

28 Cragno

33 Pellegrini

35 Ladinetti

37 Gagliano

40 Walukiewicz

90 Olsen

99 Simeone

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«Continua il preoccupante immobilismo della Giunta regionale sul disbrigo delle pratiche arretrate in agricoltura. Nonostante l’interrogazione presentata il 16 gennaio scorso da tutto il gruppo dei Progressisti e la formale richiesta inoltrata dallo stesso gruppo il giorno 22 gennaio per la convocazione straordinaria delle Commissioni I e V per discutere della mancata applicazione della Legge regionale n. 24 del 23 dicembre del 2019 “Norme per l’attivazione di un piano straordinario per il disbrigo delle pratiche arretrate relative a premi, contributi ed erogazioni di qualsiasi natura nel settore agricolo”, tutto tace. Nessuna risposta è stata data all’interrogazione.»

La denuncia arriva dai consiglieri Progressisti del Consiglio regionale.

«In spregio al regolamento consiliare, che prevede la convocazione entro 10 giorni dalla richiesta, al momento – si legge nella nota dei Progressisti – è stata negata anche la convocazione delle competenti Commissioni I (Autonomia e ordinamento regionale) e V (Attività produttive) per affrontare compitamente la problematica di fronte agli assessori del Personale ed Agricoltura.»

«I richiami del centrodestra al rispetto a fasi alterne dei regolamenti consiliari  danno la misura della loro totale confusione. Secondo alcuni loro esponenti il regolamento interno dovrebbe essere applicato, sempre e comunque, ma soltanto quando conviene alla maggioranza in Consiglio regoionale. Il blocco delle Commissioni, se non se ne fossero ancora accorti, va avanti da tempo, settimane, e soltanto a causa dell’inerzia che caratterizza le forze del governo regionale, incapaci di programmare le priorità per l’isola. Si sono già scordati dei gravi problemi del comporto agricolo, e non hanno ritenuto, nonostante le nostre sollecitazioni, di dover convocare le Commissioni per dare un’accelerata alla leggina sblocca pratiche. Dell’urgenza glielo abbiano anche notificato due settimana fa, proprio ai sensi del Regolamento della cui corretta e imparziale applicazione dovrebbe essere garante il presidente del Consiglio. La Commissione agricoltura è ferma del 17 dicembre, quella sul personale regionale è occupata  con il ddl “sblocca-poltrone”. Se i Presidenti avessero applicato il regolamento avrebbero raccolto la nostra richiesta e oggi avremo già saputo perché la Giunta regionale è in forte ritardo per l’attuazione della legge 24/2019.»

Sull’argomento è intervenuto anche l’on. Gian Franco Satta, componente dei Progressissti e vice Presidente della V Commissione: «La finalità della norma rischia di essere totalmente vanificata poiché le disposizioni contenute nella Legge regionale 24/2019, nonostante l’urgenza e le sollecitazioni dei Progressisti, ad oggi risultano del tutto inapplicate. Questa preoccupante mancanza di rispetto delle istituzioni, già spiacevole di per sé, denota un ben più grave disinteresse verso i cittadini e le imprese, che quotidianamente si trovano impantanati nella burocrazia e vedono la loro classe politica di maggioranza regionale totalmente indifferente alle loro necessità. Mentre gli agricoltori quotidianamente lavorano e sono in attesa del dovuto, la commissione dell’Agricoltura non viene convocata dal 17 dicembre scorso. Evidentemente per gli esponenti della maggioranza la risoluzione dei ritardi sui pagamenti in agricoltura non è un questione di fondamentale importanza.

È evidente che tali situazioni oltre a generare tensioni, malumori e preoccupazioni tra gli operatori agricoli, stanno continuando a generare danni alle imprese, che non vedono tutelati i propri diritti neppure a fronte di una legge approvata.»