Progressisti: «La Giunta regionale è un’armata Brancaleone che smentisce se stessa»
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«La Giunta regionale è un’armata Brancaleone che smentisce se stessa. Gli impegni sulla vertenza Air Italy contenuti nell’ordine del giorno unitario, approvato non senza fatica durante la seduta di ieri, sono stati disattesi poche ore dopo. La vicepresidente della Regione Alessandra Zedda aveva chiarito come non fosse attualmente allo studio della Giunta la partecipazione pubblica al capitale della società aerea e che “qualunque decisione passerà necessariamente per l’approvazione in Consiglio regionale”. Questa posizione sembrava essere confermata dal capogruppo del PSd’Az, partito del Presidente, e da altri esponenti della maggioranza. Poche ore dopo il Presidente della Regione, assente in Aula, rilasciava ad autorevoli quotidiani nazionali dichiarazioni diametralmente opposte a quanto concordato in Consiglio dalla sua stessa maggioranza.»
E’ dura la critica del gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale, sulla gestione della vertenza Air Italy da parte della Giunta regionale.
«I casi sono due – aggiungono i Progressisti -: o il Presidente prende posizioni non condivise con chi lo sostiene. Oppure ci troviamo di fronte a una gigantesca presa in giro in cui la mattina si parla di unità e di scelte condivise, e la sera si agisce in solitudine e si fa l’esatto contrario di quanto stabilito. Questa strategia è dannosa soprattutto per i diretti interessati: come sappiamo, l’annuncio estemporaneo di ieri (“la Regione può acquisire il 51% di AirItaly che nel breve termine può anche essere oggetto della partecipazione della società finanziaria regionale”) ha avuto esiti pessimi ed è stato accolto con freddezza dall’eventuale socio che ha dichiarato di non aver alcun interesse all’investimento.»
«Nella discussione in Aula sono apparse chiare le problematiche della società e le responsabilità degli azionisti. Altrettanto evidente è risultato come la finanza regionale, quindi i soldi dei contribuenti, non sia assolutamente in grado di garantire l’acquisto delle quote e sopratutto gli investimenti necessari a rilanciare l’azienda. La Giunta non perda tempo dietro soluzioni impraticabili e lavori, come concordato in Consiglio, per assicurare la continuità lavorativa dei 1.200 dipendenti di Air Italy impiegati tra Olbia e Milano senza mosse avventate e insostenibili per le finanze pubbliche – concludono i Progressisti -. È importante, sin da subito, fare in modo che venga revocata la liquidazione in bonis della società decisa dagli azionisti. Questo è il primo obiettivo senza il quale non sarà possibile valutare qualsiasi altra proposta.»
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