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#iorestoacasa…quante volte ce la siamo sentiti ripetere nelle ultime settimane, la parola d’ordine nella lotta contro quel nemico terribile ed invisibile che si chiama Coronavirus. Un nemico che, ad oggi 31 marzo 2020, nel nostro Paese ha già fatto 12.428 vittime, 31 in Sardegna, tiene in apprensione milioni di persone, ha già cambiato profondamente le nostre abitudini. Inevitabilmente, anche quando l’emergenza sanitaria sarà finita, resterà l’emergenza economica e…la nostra vita non sarà più la stessa…
Milioni di italiani sono chiusi in casa dall’inizio del mese di marzo, le scuole sono chiuse, la stragrande maggioranza degli esercizi commerciali sono chiusi, gli uffici pubblici hanno ridotto l’apertura ai servizi essenziali, molti altri servizi vengono assicurati con l’ormai noto sistema dello smart working, il lavoro da casa. E’ lo stesso sistema adottato dalle scuole per rendere meno traumatica la conclusione dell’anno scolastico, ormai vicina…
I DPCM del Governo Conte hanno imposto severe restrizioni, divenute sempre più rigide con il passare dei giorni e con l’aggravarsi dell’emergenza, ma i servizi essenziali sono stati sempre assicurati. E tra i servizi essenziali, indispensabile per mantenere in piedi lo stesso smart working, c’è internet, un mondo in continua evoluzione, divenuto ormai fondamentale nella vita quotidiana nella stragrande maggioranza delle persone.
In questi giorni così difficili, c’è chi è stato costretto a fermare la propria attività lavorativa e, i molti casi, accusa già forti difficoltà, alle quali le istituzioni stanno cercando di andare incontro con lo stanziamento di risorse straordinarie, e c’è invece chi non s’è mai fermato, proprio perché è chiamato ad assicurare la fornitura di servizi essenziali.
E’ il caso della Medianet, azienda nata e cresciuta a Carbonia, guidata dall’amministratore Pierpaolo Puddu, direttore generale Roberta Marchi, in continua espansione (oggi ha 24 dipendenti) che fornisce i propri servizi di telefonia e connettività internet a migliaia di clienti, da enti locali a grandi aziende, da piccole e medie imprese, a famiglie, con una rete che, dopo aver coperto l’intera provincia di Carbonia Iglesias (oggi provincia del Sud Sardegna), ha allargato i propri confini prima alla provincia di Cagliari (oggi Città Metropolitana), poi al resto del territorio regionale (già coperto al 70%); e dal 2018, con la fibra ottica FTTH (fibra ottica diretta al cliente), fornisce servizi di telefonia e connettività ad Enti, grosse e medie aziende e residenziali con prodotti dedicati e garantiti, con la possibilità di fornire contemporaneamente, lo stesso cliente, con infrastrutture diverse (radio, fibra, ecc.).
In questi giorni così difficili, anche con il ricorso allo smart working (per il 70% dei dipendenti), la Medianet sta facendo uno sforzo straordinario per garantire a tutti, in ogni angolo della Sardegna, continuità nella fornitura di un servizio che, oggi più che mai, è fondamentale per garantire i servizi pubblici, l’attività delle aziende chiamate a fornire i servizi essenziali e ai tanti cittadini che sono costretti a stare a casa, sia che lavorino sia che vogliano semplicemente tenere un contatto diretto con il mondo che li circonda, attraverso la rete.
Oggi c’è chi lavora con un solo obiettivo, il profitto. Ma c’è anche chi, è il caso della Medianet, alla ricerca del profitto, obiettivo primario per qualsiasi azienda, abbina una grande passione e, giorno dopo giorno, opera per non deludere la fiducia conquistata nei 20 anni di attività che si è messa alle spalle, con l’auspicio che la parola d’ordine #iorestoacasa…divenga, quanto prima possibile, solo il brutto ricordo di una fase terribile della nostra vita…sicuramente la peggiore dal dopoguerra ad oggi, e si possa, tutti insieme…iniziare la ricostruzione.
Giampaolo Cirronis