Fame&disperazione, l’incubo di tanti italiani in tempi di Coronavirus…
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La fame unità alla disperazione, questo è il connubio tragico a cui stiamo assistendo in questi giorni.
Il Coronavirus, oltre che aver già mietuto molte vittime, piano piano sta attirando a sé anche altre vittime che non sono persone decedute, ma sono vittime che potranno concretamente aggiungersi al conto globale se il Governo non riuscirà a mettere in campo iniziative mirate per dare certezze ad una Nazione già duramente colpita e provata.
In questi giorni è, soprattutto, il Meridione che comincia a fare sentire la sua voce, una voce che parla di fame e disperazione.
I supermercati che vengono presi d’assalto con violenza ed iniziative che non lasciano intravedere nulla di buono.
La disperazione viene cavalcata dalle organizzazioni malavitose che certamente stanno sfruttando la situazione di malessere conseguente alla mancanza di soldi e di cibo.
Per certi versi, sembra di essere tornati indietro nel tempo, ai “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, quando nel Milanese del ‘600, aggredito dalla peste, il sommovimento popolare lasciò spazio alla fame con la guerra del pane e, soprattutto, era il Governo di allora che venne messo alla berlina. In quel frangente, la massa venne facilmente manipolata da chi voleva che il malcontento ed il dissenso trovassero terreno fertile per la delinquenza asservita ai padroni senza scrupoli.
Quello che sta accadendo oggi, è come la cartina di tornasole che ripropone un copione già visto.
Il campanello d’allarme certamente non è sfuggito al Viminale che ha attivato immediatamente le contromisure del caso, senza tralasciare nulla, anche perché questi fenomeni di sciacallaggio devono essere fermati.
Una sottolineatura credo sia necessaria: ciò che sta accadendo, ripropone fortemente sempre la questione Meridionale che induce ancora una volta a riflettere sul come intervenire in un’area del Paese che quasi sempre è stata emarginata, con la creazione di discriminazioni sociali che possono sfociare in una forte contestazione popolare, con conseguenze drammatiche.
Tutti ci auguriamo che questo periodo che stiamo attraversando a causa del Coronavirus, con restrizioni giustissime e mirate, sfoci presto in una conclusione positiva, nella speranza che si possa giungere ad un vaccino che possa arginare la diffusione dei contagi e, soprattutto, alla sconfitta definitiva di questo virus che ha già mietuto tante vittime e per il quale l’umanità sta pagando un prezzo altissimo.
Armando Cusa
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