Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil sostengono le posizioni unitarie messe in campo contro la diffusione del Covid-19
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Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil della Sardegna sostengono le posizioni unitarie messe in campo a tutti i livelli per contrastare il diffondersi del Covid-19 e per salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori costantemente impegnati nelle attività essenziali.
«Siamo vicini e ringraziamo gli operatori sanitari per il lavoro che stanno svolgendo ininterrottamente e condizioni di estrema difficolta e rischio – si legge in una nota unitaria -. Siamo e saremo sempre a disposizione per poter aiutare il sistema sanitario affinché le condizioni di precarietà si risolvano. Stiamo facendo il massimo sforzo in tutti i luoghi di lavoro per costituire i Comitati di Sorveglianza sulla Salute e Sicurezza con il coinvolgimento dei nostri RLS così come definito nell’accordo tra le OO.SS nazionali, le associazioni datoriali ed il Governo. Siamo soddisfatti del lavoro svolto dalle Confederazioni nazionali per aver ottenuto la modifica dell’allegato 1 del DPCM del 20 marzo, anche grazie al contributo dalle nostre strutture, che hanno saputo dare un apporto importante per la modifica della tabella dei codici ATECO arrivando alla definizione delle attività che realmente sono identificabili come produzioni indifferibili e essenziali. Ma, sopratutto, è da considerare assolutamente positivo aver ottenuto l’indicazione che da mandato alle Prefetture di decidere eventuali deroghe sulla prosecuzione di attività per singole imprese di concerto con le Organizzazioni Sindacali territoriali. A tal proposito, condividiamo la posizione espressa al prefetto di Cagliari, da parte di Cgil Cisl e Uil regionali, di procedere a una mappatura di tutte le attività aperte e al loro monitoraggio e controllo, al fine di verificare se le norme vengono rispettate e per predisporne, nei casi di trasgressione, l’immediata fermata, in quanto riteniamo che “nulla viene prima della salute e la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini”.»
«Ci auguriamo, in questo senso, un atteggiamento costruttivo che tuteli nello stesso momento la produzione, la salute e la sicurezza, il lavoro anche in prospettiva futura – rimarcano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil –. Riteniamo pertanto corretta la posizione che contempla la chiusura delle attività non essenziali in linea con le nuove disposizioni che verranno attuate in queste ore dal Governo. Rimane per noi prioritario:
• tutelare i lavoratori impegnati nelle attività a ciclo continuo ritenute non essenziali ma che hanno necessità di avere un presidio minimo per il mantenimento in sicurezza degli impianti;
• garantire la produzione di energia e gas, la potabilizzazione e la distribuzione dell’acqua, nonché le attività di bonifica delle aree industriali e minerarie;
• implementare la Sorveglianza Sanitaria nei luoghi di lavoro che devono proseguire la produzione.»
«A tal proposito, cogliamo l’occasione per ringraziare gli RSU, gli RLS e tutti i lavoratori coinvolti, che con la loro costante collaborazione garantiscono il presidio e la sorveglianza nei luoghi di lavoro – concludono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil –. Confermiamo la nostra disponibilità a sostenere i nostri RSU e RLS nel denunciare tutte quelle situazioni che non tutelano la Salute e la Sicurezza dei lavoratori secondo i principi definiti nel Protocollo del 14 marzo.»
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