Francesca Ticca (UIL): «Quello di oggi è un primo passo nella giusta direzione, ma ce ne dovranno essere altri»
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«Quello di oggi è un primo passo nella giusta direzione, ma ce ne dovranno essere altri». A dirlo è Francesca Ticca, Segretaria Generale Uil Sardegna, che stamattina ha siglato in video conferenza, insieme alle altre sigle sindacali e alle associazioni delle imprese, delle professioni e dei servizi, con il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda, l’accordo quadro sulla Cassa integrazione in deroga e altre misure di sostegno a tutti i settori colpiti dalle conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus.
Si è convenuto sulla sospensione dei servizi non essenziali, garantendo al tempo stesso gli ammortizzatori sociali e modalità di lavoro più sicure, oltre alla gestione dei tempi e degli orari di lavoro tramite gli accordi sindacali e in base alla contrattazione collettiva. La cassa integrazione in deroga può decorrere dal 23 febbraio al 23 agosto per una durata massima di nove settimane salvo proroghe.
«Con l’accordo di oggi si viene incontro ai lavoratori di tutti i settori, stagionali e autonomi, nessuno escluso – aggiunge Francesca Ticca -. I fondi nazionali non sono sufficienti, dunque, l’intervento della Regione con risorse aggiuntive è molto importante. Occorre mettere al centro la persona e aiutarla a superare questo momento difficile non solo dal punto di vista personale, ma anche da quello economico. La finanziaria regionale andava bene durante il periodo antecedente l’emergenza, ma ora bisogna rimetterci mano e garantire la sopravvivenza di lavoratori e imprese di tutti i settori colpiti affinché ci sia una possibilità di ripresa quanto prima. Per questo c’è e ci deve essere sempre massima condivisione da parte di tutti, e fare un importante lavoro di rete insieme al presidente della Regione e all’assessorato del Lavoro.»
«Con questo accordo quadro si garantiscono i servizi essenziali svolti con la massima sicurezza per i lavoratori e per chi usufruisce di questi servizi – rimarca Francesca Ticca -. Questo virus è un nemico invisibile contro il quale non eravamo preparati. La priorità dunque è affrontare al meglio questa situazione e prepararci alla rinascita e alla ripresa economica. Come detto, questo non sarà l’unico accordo. Bisognerà mettere sul campo ciò che si è raccolto fino a oggi. La politica sarda tutta è chiamata a svolgere il suo ruolo, che è quello di non lasciare indietro nessuno. Si è fatto l’errore di non dare la giusta importanza all’industria della nostra Isola e ci si è trovati in difficoltà dinnanzi a un evento che non era certamente prevedibile. Ora bisogna ricominciare con coscienza e sensibilità che per troppo tempo sono mancate. Siamo soddisfatti di questo primo passo – conclude Francesca Ticca -, ma continueremo a fare sentire comunque la nostra voce affinché si mettano in campo ulteriori risorse.»
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