28 November, 2024
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Si intensifica ogni giorno l’opera di controllo nelle zone costiere da parte della Regione, tramite gli agenti del Corpo forestale, per vigilare sul rispetto delle regole di isolamento e di autodenuncia da parte delle persone che occupano le case al mare.
L’inosservanza delle ordinanze del presidente della Regione comporta le conseguenze previste dall’art. 650 del cp, con arresto fino a 3 mesi e sanzione.
Oggi sono stati effettuati quasi 1.300 controlli, 225 in area Cagliari, 265 Iglesias, 65 Oristano, 256 Sassari, 209 Tempio, 148 Nuoro, 124 Lanusei.
Sono state sanzionate 10 persone, segnalate alla Magistratura.

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L’associazione “Sinistra-Autonomia-Federalismo” ha diffuso una nota nella quale «sostiene l’Ordine e l’Associazione dei Giornalisti che contrastano i provvedimenti disciplinari richiesti dall’assessore della sanità della Sardegna ai Direttori delle Aziende Sanitarie, per gli Operatori Sanitari che comunichino senza autorizzazione con la stampa e su internet».
«Condividiamo le posizioni dell’Ordine e dell’Associazione dei Giornalisti perché sosteniamo e difendiamo in primo luogo l’articolo 21 della Costituzione italiana che non consente censure per costituire un’unica fonte informativa e governativa – si legge nella nota -. Sosteniamo i Medici e tutti gli Operatori Sanitari negli Ospedali, nelle Comunità e sul Territorio, che contrastano la censura richiesta dall’Assessore, la quale lede il diritto di esprimere liberamente la propria opinione, mentre chiedono di essere protetti adeguatamente per fare il loro lavoro.»
Sinistra-Autonomia-Federalismo chiede:
«a) che la censura proposta dall’Assessore venga ritirata immediatamente.
b) le dimissioni dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, necessarie per la sua dolosa lesione alla salute e alla vita della democrazia sarda ed italiana, ai sensi dello stesso articolo 21 della Costituzione che stabilisce provvedimenti adeguati a prevenirne e a reprimerne la violazione.
c) alle forze politiche di maggioranza ed opposizione di adoperarsi tempestivamente per la salvaguardia della Libertà dei Sardi ed in particolare di quelle alla libera informazione e degli Operatori della Sanità Pubblica che, mai come ora, hanno bisogno di mascherine e non di bavagli».

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L’incremento del numero di persone risultate positive al contagio da Covid-19 all’interno dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, nel reparto di rianimazione, preoccupa e configura un’emergenza nell’emergenza in Sardegna. Nardo Marino e Roberto Li Gioi, rispettivamente deputato e consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, chiedono delucidazioni su quanto accaduto alla Regione Sardegna.

«La Regione Sardegna deve delle spiegazioni su quanto accaduto all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia che, in una sola giornata, ha registrato un elevato numero di contagi all’interno del reparto di rianimazione e ha comportato la chiusura del centro trasfusionale – dicono Nardo Marino e Roberto Li Gioi -. L’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, è chiamato a rispondere della diffusione dei contagi a Olbia, all’interno del presidio ospedaliero. E’ segno che qualcosa si è inceppato nell’iter che avrebbe dovuto mettere il personale sanitario nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Le dichiarazioni pubbliche rese da Mario Nieddu sulle inchieste aperte in merito alla diffusione dei contagi negli ospedali sardi, sono inaccettabili. “Chi ha sbagliato, pagherà”, ha affermato l’assessore regionale liberandosi così delle responsabilità che gli competono. Anziché giustificare il proprio operato trincerandosi dietro sterili dichiarazioni, la Giunta e Mario Nieddu dovrebbero chiarire cosa ha trasformato gli ospedali sardi in un centro di contagio.»

«Non è limitando la divulgazione delle informazioni, come vorrebbe la Giunta regionale, che si combatte la diffusione del virus. Servono azioni concrete per rimediare agli errori commessi e non farne di nuovi: il sistema sanitario olbiese non può permettersi di rinunciare a reparti, medici e infermieri. Accogliamo positivamente la notizia dell’esecuzione dei tamponi a tappeto per tutto il personale sanitario e i pazienti del Giovanni Paolo II. D’altro canto, non possiamo accettare che  il grido di allarme degli operatori della sanità passi inosservato. Quanto successo – concludono Nardo Marino e Roberto Li Gioi – è la spia di un meccanismo che non sta funzionando a dovere e le colpe non possono ricadere sulle spalle del personale sanitario che per primo fronteggia l’emergenza in corso.»

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Il comune di Carbonia informa la cittadinanza che per qualsiasi informazione relativa ai DPCM dell’8, 9 e 11 marzo in materia di contenimento del contagio da Coronavirus, la Polizia locale è reperibile telefonicamente, dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.00 alle ore 21.00, e il sabato mattina dalle ore 7.00 alle ore 14.00 al numero 0781 62257, escluse le giornate festive.

Si ricorda che è attivo tutti i giorni della settimana (festivi compresi), 24 ore su 24, il numero di telefono del Centro operativo comunale di Protezione civile: 347 3855336.

Si può contattare il numero del Centro operativo comunale di Protezione civile per ottenere una risposta pratica alle seguenti domande:

• Sei solo? Non sai a chi rivolgerti per la spesa?
• Hai finito le medicine?
• Hai bisogno di parlare con qualcuno che ti aiuti a sconfiggere la solitudine?

• Sei in isolamento fiduciario e non hai nessuno che ti può dare una mano per le piccole commissioni sul territorio?

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Ieri abbiamo dato notizia dell’iniziativa del team di lavoro Salidu-Pinna-Marroccu per la produzione di mascherine utili a fronteggiare l’emergenza Coronavirus e a contenere il pericolo di contagio, in una fase molto difficile e particolarmente delicata proprio per la carenza dei dispositivi di difesa.

Il team di lavoro Salidu-Pinna-Marroccu fornisce oggi i dati sulle nuove mascherine chirurgiche che ha realizzato e provato.

1 – La tela dello strato esterno deve essere “CERATA”. E’ chiamata anche “tela cinzata”. E’ resa impermeabile dalle goccioline invisibili di saliva proiettata da chi parla, ride, starnutisce o tossisce, dal trattamento del cotone con “resina” (1 strato esterno).
2 – I due strati interni della mascherina devono essere di cotone semplice.
3 – Le abbiamo provate su di noi per due giorni e ci siamo adattati facilmente a respirare con le mascherine senza soffrire fastidi particolari.
4 – Le abbiamo sterilizzate con varechina diluita.
Alleghiamo le fotografie del modello definitivo.
«Non abbiamo stoffa cerata né fettuccine per poterne fabbricare altre – spiega il medico chirurgo Mario Marroccu -. Ci stiamo adoperando per stabilire un contatto con una ditta di Como e con il laboratorio che può resinare la tela di cotone. Il laboratorio dovrebbe essere lo stesso che sta trattando con resina il cotone destinato alle mascherine approvate dalla Regione Piemonte e dalla Lombardia. Ne riparleremo presto.»
«Nel frattempo – raccomanda Mario Marroccu -: ponete grande attenzione ai contatti umani, anche i più fidati. Tenete lontani coloro che negano l’esistenza dell’epidemia e, non proteggendosi, sono pericolosi per il prossimo. State distanti da coloro che indossano maschere con valvole perché la valvola fa uscire il fiato non filtrato e potenzialmente pericoloso.»

«Il nostro è un impegno sociale, privo di interesse commerciale – ribadisce e conclude Mario Marroccu -. Noi suggeriremo il metodo. Chi crede lo può applicare autarchicamente.»

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L’Amministrazione comunale di Nuxis, nel momento di emergenza determinato dalla diffusione del Covid-19, ha affisso dei manifesti nei quali comunica alla cittadinanza che a partire da lunedì prossimo, 23 marzo, sarà attivo il servizio di consegna a domicilio di beni di prima necessità (generi alimentari e medicinali).

«Il servizio – spiega il sindaco, Pier Andrea Deias – è finalizzato ad assicurare assistenza ad anziani, persone fragili e/o non autosufficienti e senza rete familiare a supporto, per fare/ritirare la spesa, ritirare medicinali dalla farmacia e richieste mediche, così da evitare di farli uscire di casa.»

«Il servizio, a titolo gratuito, sarà gestito esclusivamente dall’associazione volontari eco-ambientali /VEA) di Nuxis – aggiunge il sindaco -. Per prenotare la consegna a domicilio di quanto necessario è disponibile il numero telefonico 351 5753332, che sarà attivo nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e, solo per urgenze, dalle ore 16.00 alle ore 18.00.»

«I volontari saranno rigorosamente muniti di apposita divisa con logo della VEA e tesserino di riconoscimento, nonché dei dispositivi di protezione individuale e dovranno rispettare le distanze di sicurezza come da disposizioni urgenti – conclude Pier Andrea Deias -. SOLO SE TUTTI RISPETTIAMO LE REGOLE…ANDRA’ TUTTO BENE!»

Le seguenti attività commerciali di vendita di generi alimentari e di prima necessità sono disponibili, all’interno del territorio del comune di Nuxis, a:

• ricevere gli ordini d’acquisto a mezzo di chiamata telefonica o tramite sms dei sistemi dei singoli operatori di telefonia mobile o Whatsapp;

• consegnare direttamente gli ordini d’acquisto al domicilio del richiedente.

  1. Alimentari Pisanu Annarella tel. 389 0449158
  2. Market Secci Paola tel. 339 6048859 – 340 7951209
  3. Market GIELLE di Pisanu & C. tel. 339 6163895
  4. Frutta e Verdura Sorelle Floris tel. 349 1462837 
  5. Panificio Antichi Sapori di Garia Matteo tel. 340 1466686 – 348 3239295
  6. Gastronomia “Basilico e Cannella” di Siddi Camilla tel. 347 7226109
  7. Pizzeria Letizia tel. 0781 957021
  8. Contri Stefanella tel. 349 7236242
  9. Agrimax di Acca Massimo tel. 340 2359053
  10. CON.SAB. di Sabiu Federico e C. tel. 0781 957102
  11. Contri Pier Giorgio & C. tel. 340 5123933
  12. Pinna Maria Adelaide tel. 349 7133610

 

 

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Con l’obiettivo di contribuire a contrastare la diffusione del Covid-19, Poste Italiane rende noto che le pensioni del mese di aprile verranno accreditate il 26 marzo per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution. I titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti da oltre 7.000 ATM Postamat, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Coloro che invece non possono evitare di ritirare la pensione in contanti, nell’Ufficio Postale, dovranno presentarsi agli sportelli rispettando la turnazione alfabetica prevista dal calendario seguente:

I cognomi dalla A alla B giovedì 26 marzo

dalla C alla D venerdì 27 marzo

dalla E alla K la mattina di sabato 28 marzo 

dalla L alla O lunedì 30 marzo

dalla P alla R martedì 31 marzo

dalla S alla Z mercoledì 1 aprile.

Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane.

In questa fase, ciascuno è, pertanto. invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.

Elenco_CAGLIARI_SUD SARDEGNA

 

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Il comune di Carbonia comunica ai cittadini alcune novità previste dal decreto legge del 17 marzo, n. 18/2020 (“Cura Italia”), nel settore dei “Servizi Demografici”.

Le nuove disposizioni sono volte a invitare i cittadini a restare a casa e a limitare il più possibile gli spostamenti e l’accesso agli uffici pubblici.

1. Le carte di identità o qualsiasi altro documento di riconoscimento o di identità scaduto o in scadenza in una data successiva alla data di entrata del decreto (il 17 marzo), saranno ancora validi fino al 31 agosto 2020, eccezion fatta per i documenti ai fini dell’espatrio, la cui validità resta limitata alla data di scadenza indicata nel documento;

2. Certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020 conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020.
La proroga riguarda anche alcuni documenti che sono presentati agli Uffici demografici: dai nulla‐osta per contrarre matrimonio (ai sensi dell’art. 116 del Codice civile) fino ad eventuali estratti richiesti nelle varie istruttorie dell’ufficiale dello Stato civile, ad esempio per le pubblicazioni di matrimonio o per gli accordi di separazione e divorzio tra i coniugi.

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Per garantire una sempre maggiore sicurezza sul territorio, il presidente della Regione Christian Solinas chiederà al Governo che vengano impiegati anche i militari della Brigata Sassari.
«Chiediamo al Governo – comunica il presidente della Regione -, che autorizzi in primo luogo la Brigata Sassari, autentico orgoglio dell’intera Sardegna e che già si è distinta nell’operazione strade sicure a livello nazionale in tanti anni, a scendere in campo per garantire sul territorio Regionale il rispetto delle misure di contenimento epidemiologico del CoViD-19 unitamente alle altre forze già operative. La presenza stessa dei nostri militari sulle strade dell’Isola rappresenta un presidio che garantisce serenità e sicurezza a tutti i cittadini, oltre che garantire un rigoroso rispetto delle norme, fondamentali in questo momento per il contenimento dell’emergenza.»
«Sul punto – conclude il presidente Christian Solinas -, lo Statuto Speciale consente esplicitamente al Governo di delegare al presidente della Regione le funzioni di tutela dell’ordine pubblico anche con l’impiego di tutte le altre forze armate ai sensi dell’articolo 49.»

 

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Questa mattina, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, hanno eseguito due fermi nei confronti di Joselito e Michael Marras, per l’omicidio dei fratelli Mirabello (Davide e Massimiliano), emessi dalla Procura della Repubblica di Cagliari per i gravi indizi di colpevolezza emersi a seguito delle indagini.

Gli inquirenti partivano dall’humus a presupposto del tragico evento avvenuto lo scorso 9 febbraio, verificando l’esistenza di gravi contrasti personali tra i Mirabello ed i Marras (padre e figlio) scaturiti da futili motivi.

I contrasti iniziavano da quando i Marras erano stati sospettati dai Mirabello di avere ucciso il proprio cane (impiccandolo) e di avere dato fuoco ad un motocarro ed un capanno di loro proprietà. A seguito di questi eventi, nel corso di una lite, Michael Marras veniva percosso dai Mirabello.

Joselito Marras era temuto nel paese di Dolianova per la sua indole violenta e prevaricatrice. Solo due giorni prima dell’assassinio dei Mirabello, aveva minacciato di morte un proprio familiare, solo perché amico dei Mirabello, avvicinandosi a lui brandendo un coltello e venendo fermato solo dall’intervento del figlio.

Venivano ricostruiti minuziosamente gli eventi, soprattutto di quella giornata, effettuando interrogatori di decine di persone, analizzando le immagini di telecamere comunali e private e svolgendo attività tecnica.

Il 9 febbraio Davide e Massimiliano Mirabello, con moglie e figli, si trovano in compagnia di amici per pranzare nella casa di campagna di Dolianova. Finito il pranzo Davide Mirabello accompagna il proprio nipote a casa di amici per poi rientrare presso la casa di campagna del fratello. Nell’ultimo tratto di strada incontra i Marras, che come sempre avevano portato il gregge a pascolare in quella località denominata “Funtana Pirastu” (la loro presenza  a bordo della propria autovettura Fiat Panda in quel luogo, data ed orario è confermata da testimoni), con cui ha un alterco a seguito dell’ennesima provocazione. Arriva a casa estremamente agitato, chiama il fratello ed i due ripartono immediatamente in auto (una VW Polo) verso il luogo ove troveranno la morte per mano dei Marras. 

Circa un’ora dopo, la moglie di Joselito e madre di Michael Marras si reca in un distributore di benzina ed acquista carburante, che immette in una tanica, che verosimilmente servirà per incendiare l’autovettura dei Mirabello.

A confermare in maniera certa ed inequivocabile la colpevolezza dei Marras, è intervenuto il prezioso e decisivo intervento del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) dei carabinieri di Cagliari. A seguito dell’analisi effettuata sull’autovettura Fiat Panda in uso ai Marras veniva rinvenuta, sulla portiera lato guidatore, una traccia di sangue che appartiene a Davide Mirabello.

Probabilmente, negli attimi immediatamente successivi, i Marras caricavano i corpi esanimi sulla Polo degli stessi Mirabello e si allontanavano repentinamente. Occultavano i cadaveri e poi, poco prima delle ore 19.00, davano alle fiamme l’autovettura.

Indagini sono tuttora in corso per identificare i soggetti che hanno favorito ed aiutato i Marras per occultare i cadaveri dei Mirabello.

Continuano inoltre le ricerche dei corpi dei fratelli Mirabello. Per un mese consecutivo sono state effettuate quotidianamente battute nelle campagne di Dolianova, oltre che dai militari del Nucleo Investigativo e della Compagnia di Dolianova, anche con l’ausilio dei Cacciatori di Sardegna, del IX Battaglione CC, di unità cinofile, e dei Vigili del Fuoco di Cagliari. Allo stato le ricerche continuano controllando luoghi mirati e selezionati.