18 July, 2024
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Il sindaco di Samassi ha annunciato sulla pagina facebook del Comune un caso di positività al Coronavirus in paese.

«E’ stato riscontrato un caso di POSITIVITÀ al CORONAVIRUS a Samassi – ha scritto il sindaco –. In attesa degli accertamenti in corso, la popolazione è ASSOLUTAMENTE tenuta a non uscire di casa per NESSUN MOTIVO. E’ stato convocato il Centro Operativo Comunale di Protezione civile. Entro le ore 07.30 saranno comunicate le modalità di gestione dell’emergenza e il protocollo da seguire per la popolazione e le attività produttive.»
«Non possono interrompersi i servizi essenziali. In ogni caso tutta la popolazione non coinvolta in attività di pubblica utilità è tenuta ad osservare rigorosamente l’invito a restare a casa – ha concluso il sindaco di Samassi -. Nelle prossime ore verranno rese note le prescrizioni da tenere nei giorni a seguire.»

 

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Nel comune di Nembro (provincia di Bergamo, 11.522 abitanti), il Coronavirus ha fatto 70 vittime in 12 giorni, a fronte di una media di decessi di 120 in un anno… Poco fa, a Piazzapulita, su La7, il giornalista Mario Calabresi, ex direttore de La Stampa e Repubblica, ha detto che il parroco di Nembro gli ha detto che i funerali, negli stessi giorni, in realtà sono stati molti di più di 70… E’ la conferma delle voci ricorrenti che parlano di un dramma ancora superiore rispetto a quello già enorme che emerge dai dati ufficiali diramati dal Dipartimento della Protezione Civile sulle centinaia di persone che muoiono tutti i giorni (complessivamente, alle 18.00 di oggi, le vittime erano 3.405, 41.035 i positivi, 4.400 i guariti)… La Lombardia, in primis, ma anche le altre regioni del Nord Italia, stanno vivendo una tragedia di dimensioni gigantesche, purtroppo, ancora in crescita, ed il timore è grande che possa spostarsi con numeri assai più preoccupanti di quelli attuali, anche alle altre regioni che, peraltro, in molti casi, soprattutto al Sud e nelle Isole, hanno un sistema sanitario assai meno attrezzato… Se ce ne fosse ancora bisogno, va ribadito a tutti che, al di là di tutti gli sforzi che compiono, spesso con mezzi inadeguati, medici, infermieri, forze dell’ordine e tutti gli altri addetti ai lavori, mettendo a repentaglio la loro incolumità (tra le vittime sono tanti i medici, gli infermieri, anche gli amministratori locali impegnati in prima linea), la miglior difesa è evitare i contatti tra persone e, se non siamo obbligati per lavoro, esigenze sanitarie o di approvvigionamento di generi alimentari: RESTIAMO A CASA!!!

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Le commissioni Lavoro e Bilancio, riunite in seduta congiunta, hanno dato il via libera alla delibera della Giunta sugli strumenti finanziari per favorire l’accesso al credito alle piccole e medie imprese che operano nel settore turistico. Il provvedimento è passato con i voti della maggioranza e l’astensione dei consiglieri d’opposizione.

Sarà quindi rimodulato il fondo da 15 milioni di euro già a disposizione della Sfirs: una decisione che consentirà alle imprese in crisi, a causa dell’emergenza Covid-19, di ottenere un prestito dalle banche.

«Metteremo a disposizione fino a un massimo di 70mila euro per ogni azienda ha dichiarato l’assessore del Lavoro Alessandra Zedda il fondo sarà gestito dalle banche che assicurano la presenza di loro sportelli nei principali centri della Sardegna. In questo modo, proveremo a dare un aiuto concreto e rapido alle imprese che operano nella filiera turistica e oggi si trovano in grande difficoltà.»

L’assessore ha evidenziato alcune criticità che impediscono di mettere immediatamente a disposizione i fondi: «Abbiamo necessità prima di tutto di armonizzare la nostra delibera con le disposizioni contenute nel decreto legge del governo dello scorso 17 marzo – ha aggiunto Alessandra Zedda – l’altro aspetto riguarda l’individuazione delle imprese. Nella recente legge approvata dal Consiglio regionale, e in particolare nella Tabella A, mancano alcuni codici aziendali che escluderebbero in questo momento alcune categorie di imprese dai benefici. Quella tabella dovrà essere necessariamente integrata».

E’ stato invece rinviato ad altra data l’esame della delibera di Giunta che individua misure urgenti per il sostegno all’intero sistema economico regionale. Causa del rinvio, la mancata trasmissione alla Commissione del documento da parte dell’esecutivo. Un fatto stigmatizzato dai consiglieri di opposizione Massimo Zedda, Cesare Moriconi, Piero Comandini e Walter Piscedda che hanno sollecitato la Giunta a presentare al più presto al Consiglio un piano per lo stanziamento dei 60 milioni inseriti, con la recente Legge di Stabilità, in un fondo per “l’emergenza Coronavirus”. «Finora abbiamo parlato dei soldi già stanziati e presenti nella disponibilità della Sfirs – hanno detto i rappresentanti della minoranza – attendiamo notizie sui fondi freschi che sono stati messi a disposizione con la Finanziaria approvata recentemente dal Consiglio grazie anche al grande senso di responsabilità dell’opposizione». I rappresentanti del centrosinistra hanno sollecitato inoltre una collaborazione più stretta tra Giunta e Consiglio: «E’ un’emergenza che riguarda tutta la Sardegna, siamo tutti sulla stessa barca». Sollecitazione condivisa anche dai consiglieri d’opposizione Michele Cossa e Giovanni Satta che hanno chiesto alla Giunta la presentazione della documentazione completa sui provvedimenti a sostegno del sistema produttivo isolano e uno scambio di notizie più puntuale per poter dare risposte alle continue richieste dei cittadini sardi.

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Si intensifica l’opera di controllo nelle zone costiere da parte della Regione, tramite gli agenti del Corpo forestale, per vigilare sul rispetto delle regole di isolamento e di autodenuncia da parte delle persone che occupano le case al mare.
L’inosservanza delle ordinanze del presidente della Regione comporta le conseguenze previste dall’art. 650 del cp, con arresto fino a 3 mesi e sanzione.
Oggi sono stati effettuati 783 controlli, oltre 200 più di ieri, 151 in area Cagliari, 27 Iglesias, 59 Oristano, 184 Sassari, 172 Tempio, 141 Nuoro, 49 Lanusei.
Sono state sanzionate 9 persone, segnalate alla Magistratura.

 

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Sono 206 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 1.334 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 52, di cui 9 in terapia intensiva, mentre 152 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato dei casi positivi comprende i due decessi finora registrati in Sardegna. Sul territorio sono stati rilevati complessivamente 41 casi accertati Covid+ nella Città Metropolitana di Cagliari (+9 rispetto all’ultimo aggiornamento), 7 (+2) nel Sud Sardegna, 3 a Oristano, 21 (+1) a Nuoro e 134 (+60) a Sassari.

 

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Carissimi

stiamo vivendo un momento veramente molto difficile causato dall’emergenza sanitaria in corso e sento la necessità di esprimere a tutti voi la mia personale vicinanza, unitamente a quella del Consiglio Direttivo, dei delegati provinciali, dei dipendenti e di tutti i collaboratori della grande famiglia del C.R. Sardegna.

Fin dal principio, e ancor prima dei provvedimenti imposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri e successivamente dal Governatore della Regione Autonoma della Sardegna, la nostra azione è stata quella di sospendere tutti i campionati a garanzia e tutela della salute dei nostri tesserati e dei loro cari.

In questo particolare momento il nostro impegno deve essere quello di fare SQUADRA e dare anche noi, tutti insieme, quell’importantissimo contributo che aiuterà a superare quanto prima questa emergenza e, per farlo, dobbiamo ascoltare e mettere in pratica quanto richiesto e ordinato dalle Istituzioni e, in particolare: RESTARE A CASA!!!

Solo quando la situazione sanitaria nazionale lo permetterà e avremo quindi il via libera per riprendere la nostra attività potremo pensare su come intervenire, ma posso fin d’ora garantire che la mia volontà e quella del mio Consiglio Direttivo sarà quella di portare a termine i campionati per garantire le posizioni acquisite e ogni titolo sportivo che verrà conquistato sul campo.

Sono certo che tutti i nostri tesserati, ed in particolare i dirigenti delle nostre Società, sapranno essere veramente uniti in questo importante momento della nostra vita e quindi, a loro, mi affido orgoglioso affinché nella loro missione sportiva e soprattutto sociale trasmettano ai loro tesserati e tesserate i giusti suggerimenti per affrontare con forza e spirito di sacrificio anche questa difficile prova.

Con coraggio e tutti insieme, facendo nostro il “IO RESTO A CASA”, potremo presto riassaporare il profumo dei nostri campi di gioco e vedere rotolare il pallone.

Comitato Regionale Sardegna

Il Presidente Gianni Cadoni

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La Regione accelera i pagamenti della Pubblica Amministrazione per sostenere la liquidità delle imprese. La disposizione è contenuta nella direttiva appena adottata come ulteriore misura di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

«Invitiamo le amministrazioni a dare impulso immediato ai pagamenti per stati di avanzamento chiarisce il presidente Christian Solinasin favore degli operatori economici che stanno eseguendo i lavori per conto della pubblica amministrazione, per attenuare l’impatto dell’emergenza sul tessuto produttivo sardo.  Anche in presenza di attività ancora in essere, si dà il diritto alle imprese che hanno assunto obbligazioni giuridicamente vincolanti con gli Enti del sistema dell’Amministrazione pubblica di vedersi saldato il compenso per l’attività fin qui svolta, senza attendere il fine lavori.»

La direttiva si rivolge a tutti i Comuni della Sardegna, alla Città metropolitana di Cagliari, alle Province, agli Enti appaltanti dell’Amministrazione Pubblica, che dovranno quindi provvedere al pagamento per gli importi maturati al momento della presentazione della domanda.

«Si tratta – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Roberto Frongia di una ulteriore misura di semplificazione adottata per andare incontro alle imprese. Abbiamo invitato le Amministrazioni pubbliche ad accelerare il pagamento senza dover attendere la conclusione dei lavori, ma canalizzando il saldo per stati di avanzamento evitando così il rischio per le imprese di rimanere imbrogliate nel sistema degli adempimenti amministrativi. L’obiettivo è quello di andare incontro alle imprese nei crediti vantati con la PA facendo loro arrivare quella liquidità necessaria per far fronte alle spese e ai costi legati al blocco o al rallentamento dell’attività lavorativa causata dall’emergenza, in primis a quelle relative a dipendenti, fornitori, subappaltatori. Le imprese – conclude Roberto Frongia – devono essere messe nelle condizioni di proseguire la propria attività.»

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Continua l’impegno dell’Esercito su tutto il territorio nazionale per concorrere al contenimento e al contrasto del Covid-19. La sfida più recente, una procedura straordinaria ai sensi dell’articolo 7 del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, per l’arruolamento per chiamata diretta di 120 ufficiali medici e di 200 sottufficiali infermieri. Si tratta di una chiamata diretta nella Forza Armata, con una ferma eccezionale della durata di un anno, per 120 tenenti medici e 200 marescialli infermieri. Le candidature dovranno essere presentate entro il 25 marzo 2020.

I cittadini italiani interessati non dovranno aver superato il 45° anno di età; dovranno possedere una laurea magistrale in medicina e chirurgia e relativa abilitazione all’esercizio della professione per i medici e una laurea in scienze infermieristiche con la relativa abilitazione professionale per gli infermieri; non essere permanentemente non idonei al servizio militare; non essere stati precedentemente dimessi d’autorità dalle Forze Armate; non essere stati condannati per delitti non colposi, ovvero non essere in atto imputati in procedimenti penali per delitti non colposi.

Le domande di arruolamento dovranno essere presentate in maniera telematica, previo accreditamento, esclusivamente tramite il “Portale dei concorsi on-line del Ministero della Difesa”, raggiungibile all’indirizzo https://concorsi.difesa.it ovvero tramite l’home-page del sito www.difesa.it.

Nella domanda di arruolamento gli aspiranti dovranno indicare le eventuali specializzazioni conseguite, le eventuali pregresse esperienze professionali in campo clinico e allegare un curriculum vitae.

A causa dell’urgenza imposta dalla situazione contingente, le convocazioni per l’accertamento dell’idoneità al servizio militare saranno disposte anche in più blocchi nel corso della finestra temporale di presentazione delle domande di partecipazione, secondo l’ordine di ricezione delle domande medesime, dando priorità al personale specializzato.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito http://www.esercito.difesa.it/concorsi-e-arruolamenti.

Un tassello in più nel segno del servizio alla comunità. La Forza Armata, infatti, sin dai primi giorni dell’emergenza, ha reso disponibili su tutto il territorio nazionale uomini, donne, mezzi e infrastrutture.

Dal personale sanitario, alle infrastrutture in tutta la penisola, oltre a un Ospedale da Campo e 5 ambulanze, agli oltre 7.000 militari dell’Operazione Strade Sicure a disposizione delle autorità prefettizie per il controllo del territorio e il rispetto delle misure di prevenzione emanate dal Governo. Addirittura, un elicottero da trasporto è stato impiegato in Piemonte, mentre 60 soldati del reggimento Genio Ferrovieri dell’Esercito collaborano per garantire il traffico merci sulla rete ferroviaria.

Un lavoro costante e prezioso di tutto il personale dell’Esercito che ancora una volta conferma di essere Forza Armata pronta ad affrontare qualsiasi sfida per la sicurezza interna ed esterna dell’Italia.

 

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«In un momento di grande difficoltà come quello che si sta attraversando vanno prese scelte sicuramente non semplici e creatrici di disagio. Bisogna mantenere la lucidità per compiere azioni il più rispondenti possibili alle esigenze primarie e indispensabili. Il dialogo tra le parti è l’unica vera strategia utile. per questo non comprendiamo come mai la scelta di annullare corse da e per Carloforte non sia avvenuta di concerto con l’Amministrazione comunale e con altri soggetti in grado di fornire indicazioni assai utili.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

«Come già sottolineato dal sindaco Tore Puggioni – aggiunge Luca Pizzuto – le scelte fatte stanno creando grossi disagi in settori come quello sanitario, che hanno bisogno di essere supportati e non ostacolati e stanno rendendo difficile, se non impossibile, lo svolgimento di attività di primaria importanza. Per risolvere il problema sarebbe sufficiente, nel rispetto della riduzione del 50% delle corse, lasciare la prima corsa e iniziare a tagliare dalla seconda. In questo modo verrebbero preservati gli orari più utili per i lavoratori. Nei prossimi giorni – conclude Luca Pizzuto – presenteremo un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, perché intervenga immediatamente per risolvere questa situazione.»

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La poesia “E’ adesso” di Erri De Luca, letta dall’autore, e una filastrocca di Roberto Piumini, letta da Michela Cesaretti Salvi (voce del canale Rai Yoyo) sono tra le prime “Pillole di gioia”, disponibili dal 17 marzo sul sito: http://www.lacittadiisaura.it/ e sui canali social correlati.

L’iniziativa, ideata da Luciano Minerva e prodotta da “La città di Isaura” Associazione di Formello (ROMA) per la gioia della lettura, ha visto l’immediata adesione della Fiera del Libro di Iglesias, di Elba Book Festival e di Festival Giallo Garda, fondatori della RetePYM di Fiere e Festival – oltre che del comune di Formello e Tadaam Eventi Brescia.

“Pillole di gioia” sono letture di due-tre minuti ciascuna, almeno una al giorno per gli adulti e una per i bambini, brani e poesie d’autore capaci di trasmettere qualcosa di leggero e gioioso per aiutarci a superare i giorni della quarantena. E’ di enorme pregio, la sigla musicale, tratta dal tema “Basta un poco di zucchero…” di Mary Poppins, eseguita dalla compositrice e musicista Rita Marcotulli.

Luciano Minerva, giornalista autore, e curatore per anni della rubrica letteraria di RaiNews, racconta che l’invito gli è giunto solo qualche giorno fa da un’amica di Brescia, che gli chiedeva: «Non potete fare qualcosa che in questi giorni difficili, sia per noi una medicina per l’anima?»

Le “Pillole di Gioia” potranno portare qualche minuto di sollievo e leggerezza, grazie alle voci di attori, attrici, autori e scrittori, di cui la Fiera del Libro di Iglesias curerà la diffusione per tutta la Regione Sardegna.

Rita Marcotulli.