18 July, 2024
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«Ventisei persone – tra personale infermieristico, medici e pazienti – sono chiuse nel reparto di cardiologia dell’Aou di Sassari da sabato mattina. La situazione dei contagi si è aggravata, l’intero reparto è stato isolato e blindato dall’esterno. I pochi medici e gli infermieri bloccati all’interno stanno prestando assistenza ai pazienti, in una situazione comprensibilmente critica e surreale. Sono tutti stremati, è necessario un immediato intervento.»

A denunciare la situazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Sassari è Fausta Pilleri, segretaria territoriale del NurSind (sindacato delle professioni infermieristiche) per Sassari e componente della direzione nazionale.

«La situazione nel reparto sta diventando insostenibile, le persone risultate positive al Covid-19, ma asintomatiche, chiedono di essere mandate a casa, osservare la quarantena e ricevere le cure a distanza – aggiunge Fausta Pilleri –. Come rappresentante sindacale devo anche aggiungere e denunciare che avevo già scritto, per informarli, ai dirigenti aziendali – tre settimane fa – del fatto che si sarebbe potuti arrivare a situazioni del genere qualora non ci si fosse attivati per sopportare per la slavina che, infine, ci ha travolti. Ho scritto con preoccupazione per i colleghi e per le famiglie degli operatori sanitari e dei pazienti. A oggi è stato fatto poco e male. Oltre alla situazione descritta del reparto di cardiologia posso aggiungere le disfunzioni che si stanno creando anche nel pre triage: la madre di tutti i problemi resta sempre la carenza di personale, che in più viene mandato in trincea senza neppure i dispositivi di protezione individuale consoni all’emergenza.»

Tra le richieste del sindacato, infatti, c’è l’intervento immediato da parte dei vertici per colmare la carenza di personale e «soprattutto, che i lavoratori vengano tutelati e dotati dei dispositivi di sicurezza che garantiscano la massima tutela e non la minima. All’interno dei blocchi operatori servono mascherine, tute, calzari impermeabili, mantelline e occhiali a ventosa. Siamo la categoria in prima linea e quella che sta subendo più contagi e paga lo scotto più grande di questa pandemia. Ci sentiamo disarmati e avviliti – conclude Fausta Pilleri –, chiediamo davvero un tempestivo intervento per uscire da questa situazione e garantire la salute pubblica».

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E’ attivo 24 ore su 24 il numero di telefono del Centro Operativo di Protezione Civile del comune di Carbonia.

«Sei solo? Non sai a chi rivolgerti per la spesa? Hai finito le medicine? Hai bisogno di parlare con qualcuno che ti aiuti a sconfiggere la tua solitudine? Sei in isolamento fiduciario e non hai nessuno che ti può dare una mano per le piccole commissioni sul territorio?

Rivolgiti al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile contattando il numero 347.3855336, attivo 24 ore al giorno.

Siamo in rete con le associazioni del territorio e insieme stiamo cercando di darti una mano.»

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Il Circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco consegnerà questo pomeriggio ad Albino Canè, rappresentante dell’associazione Asso Sulcis, un contributo di 500 euro quale segnale di vicinanza verso coloro che, con ogni sforzo, si mettono a disposizione della cittadinanza antiochense in un momento come questo…

«Siamo sempre più convinti – ha detto Monica Fois, segretaria del Circolo PD di Sant’Antioco – che la politica abbia il dovere, anche con sforzi personali, di aiutare il suo popolo.»

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Tra le misure adottate per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, per evitare qualsiasi possibilità di contagio e nell’interesse della tutela della salute dei pazienti, dei loro familiari e degli operatori sanitari, oggi sono stati sospesi gli accessi dei visitatori dei pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere della Assl di Carbonia (Ospedale Sirai di Carbonia e Ospedale CTO di Iglesias).

«Eventuali e straordinarie deroghe a questa disposizione verranno concesse esclusivamente previa autorizzazione del Direttore del Presidio – si legge in una dota diffusa pochi minuti fa dalla direzionale aziendale -. Per i parenti stretti che fossero impossibilitati a comunicare tramite cellulare con il proprio congiunto ricoverato è possibile chiamare il Reparto di riferimento.»

La Direzione invita tutti ad attenersi alle disposizioni indicate, ringraziando fin d’ora per la comprensione.

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Tra questa mattina e domani mattina, a Portoscuso, a tutti i nuclei familiari presso ogni abitazione verrà consegnato, per il tramite del servizio di Nettezza Urbana, un comunicato riepilogativo di tutte le disposizioni in vigore, sia quelle nazionali, regionali e comunali con i servizi attivati ed i numeri di emergenza.
«Abbiamo ritenuto questo sistema – spiega il sindaco, Giorgio Alimonda -, messo in pratica solo da noi, ancor più valido di passare con gli altoparlanti che risulta di difficile o non completa comprensione per chi ha problemi di udito e non ha collegamenti internet o cellulari smart. Anche se, qualora si rendesse necessario, si farà anche quello. Chiediamo la massima divulgazione delle presenti indicazioni e adoperarsi con i propri familiari affinché vengano recepite. La diffusione del contagio passa su queste determinanti applicazioni.»

Di seguito, l’ordinanza integrale contenente l’informativa e le disposizioni.

Con riferimento alle disposizioni e indicazioni contenute nei provvedimenti del Ministero della Salute ed a quanto stabilito nel DPCM del 1 e del 4 marzo 2020 e nel DPCM 8 marzo 2020, nel quale, in particolare vengono estese le zone rosse a tutta la Lombardia, alle provincie di Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia, Rimini, Pesaro, Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia, si rende noto che è stata emessa in data odierna l’ordinanza n. 4 del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas che prevede essenzialmente:

  • Obbligo di quarantena domiciliare per 14 giorni per tutti coloro che arrivano in porti e aeroporti della Sardegna dalle zone rosse suindicate;
  • Obbligo di dichiarare il proprio domicilio alle autorità sanitarie;
  • Obbligo di rendersi sempre rintracciabili per qualunque controllo delle Autorità;
  • In caso di comparsa dei sintomi, Obbligo di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra o l’operatore di sanità pubblica

I prefetti territorialmente competenti dovranno assicurare l’esecuzione delle misure disposte con la presente ordinanza.

Per quanto sopra, in considerazione dell’emergenza in corso si ritiene necessario formulare alcune ulteriori raccomandazioni e indicazioni anche al fine di non vanificare i provvedimenti già in essere come la chiusura delle Scuole di ogni ordine e grado e la sospensione delle attività dei centri sociali e ludoteche, evitare, fino a diversa disposizione, sovraffollamenti o comportamenti non consoni alle disposizioni succitate

Il sindaco

  • Raccomanda a tutti i cittadini di osservare le regole igieniche e le prescrizioni indicate nei provvedimenti richiamati ed in particolare quelle che riguardano: il lavaggio frequente delle mani, quelle che prescrivono una distanza di oltre 1 metro tra le persone e quelle che consigliano di evitare le strette di mano e gli abbracci;
  • Raccomanda di evitare sovraffollamenti nei locali pubblici ai cui esercenti è demandato l’obbligo di far rispettare le prescrizioni di cui al punto precedente; mentre sono sospese le attività associazionistiche e sportive nelle strutture comunali al chiuso ad eccezione della piscina comunale, la cui attività è distintamente disciplinata nel DPCM del 4 Marzo 2020;
  • Raccomanda di evitare sovraffollamenti negli uffici comunali e di rivolgersi agli stessi solo per necessità urgenti, raccomanda a tal fine l’uso del telefono per la prenotazione di eventuali appuntamenti con i responsabili degli uffici;
  • Obbliga alle persone o alle famiglie provenienti da Regioni e/o Province declarate a rischio, come elencate nel D.P.C.M del 8 marzo 2020, di osservare un periodo di quarantena volontaria (14 giorni almeno) e in caso di sintomi, raccomanda di non recarsi dal medico, ma di contattare i numeri dedicati (1500 e 118) e di farsi consegnare la spesa a domicilio muniti della mascherina nel momento della consegna della stessa.

Confidando nell’attenta e proattiva collaborazione di tutta la Cittadinanza in questo difficile momento, confermiamo tutto il nostro impegno per garantire insieme con le Forze dell’Ordine la vigilanza e la continuità dei servizi comunali sia nei confronti dei cittadini che delle imprese.

Il Sindaco

Giorgio Alimonda

ACCESSO AGLI UFFICI COMUNALI 

Nell’ambito delle misure per il contrasto al diffondersi del virus Covid-19 si informa che l’accesso agli Uffici comunali sarà consentito solo per lo svolgimento di pratiche indifferibili ed urgenti, previo appuntamento via mail o via telefono.

Al fine di evitare assembramenti, gli ingressi saranno comunque gestiti in modalità contingentata nel rispetto di tutte le cautele necessarie per prevenire il diffondersi del contagio.

ACCESSO AL CIMITERO 

A seguito delle ultime misure del Governo in tema di contenimento del virus Covid-19, si informa la cittadinanza che il cimitero resterà aperto, sino a diverso avviso, esclusivamente il martedì e domenica nei seguenti orari:

  • martedì 8.00-12.00;
  • domenica 8.00-12.00;

Negli orari di apertura per evitare l’assembramento degli utenti, gli addetti alla custodia potranno limitare l’ingresso alla struttura e verificare la distanza minima tra i conferitori.

Si dovrà garantire l’ osservanza di tutte le misure restrittive impartite, nei provvedimenti adottati dalle Autorità nazionali e regionali, sia in occasione delle esequie sia in qualsiasi altra situazione, fino al permanere dell’emergenza “Coronavirus – Covid-19”, e precisamente nel cimitero comunale:

1. mantenere la distanza di almeno un metro dalle altre persone;
2. evitare le strette di mano e gli abbracci;
3. durante i funerali, una volta giunti all’ingresso del cimitero, il feretro potrà essere accompagnato esclusivamente dai familiari più stretti del defunto (a titolo esemplificativo: coniuge (e equiparati per legge), convivente more uxorio, figli e/o genitori, fratelli e sorelle, accompagnatore/i in caso fra questi ci sia la presenza di disabile/i);
4. evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
5. lavarsi le mani, per almeno 40 secondi, con acqua e sapone o con soluzioni a base di alcol;
6. quando si tossisce o starnutisce proteggersi naso e bocca con un fazzoletto o ripararsi sulla piega del gomito.

ACCESSO ALL’ECOCENTRO COMUNALE IN LOCALITA’ SA PIRAMIDE

A seguito delle ultime misure del Governo in tema di contenimento del virus Covid-19, si informa la cittadinanza che l’ecocentro comunale in località Sa Piramide resterà aperto, sino a diverso avviso, esclusivamente il martedì e sabato nei seguenti orari:

  • martedì 8.00-12.00 / 14.00-17.00;
  • sabato 8.00-12.00 / 14.00-17.00;

Negli orari di apertura per evitare l’assembramento degli utenti, gli addetti alla custodia potranno limitare l’ingresso alla struttura e verificare la distanza minima tra i conferitori.

SOSPENSIONE MERCATO RIONALE

A seguito delle ultime misure del Governo in tema di contenimento del virus Covid-19, si informa la cittadinanza che il mercato rionale del giovedì è sospeso sino a diverso avviso.

SOSPENSIONE PARCHEGGI A PAGAMENTO NELLE AREE ANTISTANTI LA STAZIONE MARITTIMA IN LOC. PORTOVESME

A seguito delle ultime misure del Governo in tema di contenimento del virus Covid-19, si informa la cittadinanza che il servizio di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento nelle aree antistanti la stazione marittima in località Portovesme è sospeso sino a diverso avviso

CHIUSURA SCUOLA

Nell’ambito delle misure per il contrasto al diffondersi del virus Covid-19, il presidente del Consiglio dei ministri, con decreto del 4 marzo 2020, ha disposto la sospensione sull’intero territorio nazionale dei servizi educativi per l’infanzia, e dell’attività didattica nelle scuole di ogni ordine a grado, dalla giornata del 5 marzo 2020 fino a tutto il 15 marzo 2020.

Il Dpcm 1 marzo 2020, all’articolo 6, ha disposto la cessazione di ogni effetto prodotto dai precedenti Dpcm 23 febbraio e 25 febbraio 2020. Contestualmente hanno cessato di produrre effetto le misure, anche di carattere contingibile e urgente, adottate in base all’articolo 3, comma 2, del Dl 6/2020.

Dunque a solo titolo informativo si evidenzia che nei giorni scorsi il Presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha emesso quattro ordinanze urgenti in tema di emergenza sanitaria, disponendo MISURE CONTRO LA DIFFUSIONE DELLA MALATTIA INFETTIVA COVID-19 (CORONAVIRUS).

Le ordinanze sono le seguenti:

  • Ordinanza n° 1 del 22/02/2020 – Ordinanza contingibile e urgente per l’attuazione delle disposizioni del Ministero della Salute emanate in data 21 febbraio 2020 contro la diffusione della malattia infettiva Covid-19
  • Ordinanza n° 2 del 22/02/2020 – Ordinanza contingibile e urgente per l’attuazione di ulteriori misure contro la diffusione della malattia infettiva Covid-19 tese a potenziare le misure operative volte all’identificazione e gestione di eventuali casi sospetti di passeggeri in arrivo nei porti e aeroporti del territorio regionale sardo.
  • Ordinanza n° 3 del 27/02/2020 – Ulteriori misure per la prevenzione, e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.
  • Ordinanza n° 4 del 8/03/2020 – Misure straordinarie urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-2019 nel territorio regionale della Sardegna. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica.

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Ai Politici italiani, che, dopo aver insultato all’inizio di questa emergenza i Medici di Codogno, accusandoli ingiustamente di non aver rispettato i protocolli governativi, ora non sanno fare altro che ripetere «Ringraziamo i medici e gli infermieri, veri eroi di questo momento», vorrei dire: «Risparmiateci tutte le vostre cazzate, che non sapendo Voi più cosa fare, fate oggi uscire a ruota libera dalle vostre bocche. Adesso, dopo anni di politica sanitaria incosciente, vi accorgete che mancano posti letto? Che mancano i macchinari? Che manca il personale sanitario e parasanitario?… Ma siete davvero degli Statisti educati nelle più prestigiose Università del mondo! Avete rovinato il Sistema Sanitario Italiano, favorendo la sanità privata che pensa solo al guadagno e non alla qualità, introducendo criteri di selezione che poco avevano a che fare con il merito e le capacità. Aggrappandovi alle proclamate esigenze di ridurre il debito pubblico (che è continuato invece ad aumentare!), avete tagliato i posti letto, chiuso reparti, bloccato le assunzioni. Ora grazie a Voi l’Italia ha meno posti letto per 1.000 abitanti di tutti gli Stati dell’Europa occidentale! Siete riusciti a creare una carenza anche nella professione infermieristica, che fino a qualche tempo fa rappresentava l’unica possibilità di impiego nella Sanità. A seconda delle Regioni avete bloccato i concorsi per dieci-quindici anni, e quando vi siete accorti che per vari motivi (retribuzioni spesso inadeguate all’impegno e alle responsabilità ed ai rischi professionali; inadeguata tutela sociale prima ancora che legale degli operatori sanitari, ecc.) il Medico non lo vuol fare più nessuno, che molti di noi preferiscono migrare all’estero abbandonando la Patria, e che, specie per il Pronto Soccorso, i concorsi vanno deserti, ora cosa fate? Cercate, con qualche mezzuccio, di migliorare il contratto di lavoro, dopo che per molti anni avete favorito la cultura del precariato e dello sfruttamento intensivo della professione medica. Avete seminato vento ed ora raccogliete tempesta. Avete quello che vi meritate! Confidiamo che la gente comune oggi capisca meglio quel che avete fatto e abbia ben presenti le Vostre responsabilità!».

A tutti i Cittadini italiani che oggi ci ringraziano vorrei invece ricordare: «Noi siamo sempre gli stessi che vengono spesso aggrediti perché state aspettando il vostro turno e voi pensate che chissà cosa stiamo facendo invece di lavorare, siamo sempre gli stessi a cui distruggete i Pronto Soccorsi, siamo sempre gli stessi che “i pennivendoli” sbattono facilmente per qualunque motivo sulla prima pagina dei giornali riscuotendo il vostro plauso pur senza nemmeno conoscere bene i fatti, siamo sempre gli stessi che vengono offesi di continuo perché non capiscono nulla (mentre voi avete studiato alla “Google University”), siamo sempre gli stessi cui distruggete le ambulanze perché secondo la vostra logica siamo arrivati in ritardo, siamo gli stessi a cui spesso intralciate il lavoro perché voi e solo voi sapete cosa si deve fare in quei casi. Siamo sempre gli stessi che vengono uccisi di notte davanti all’ ingresso di un ambulatorio messo lì per voi…».

A tutti voi, Politici e Cittadini italiani chiedo «Ma perché… e, soprattutto, per cosa ci ringraziate? Forse perché nessuno di voi sarebbe disposto a fare quello che noi facciamo, per libera scelta, ogni giorno? Ci ringraziate perché oggi avete paura? Forse perché continuiamo in silenzio a fare quello che facciamo ogni giorno?».
Quello che sarebbe bello, invece, una volta spenti i riflettori e calato il sipario di questa sventurata ribalta, sarebbe il trovare in Voi un po’ di rispetto per noi nella quotidianità, nel nostro lavoro di tutti i giorni lontano dal clamore, non ringraziamenti ma solo RISPETTO. Questo basterebbe a farci capire che avete capito…
Io sono solo uno dei tanti Medici italiani…

Andrea Audo, Direttore della struttura complessa di Cardiochirurgia di Alessandria,

in rappresentanza di tanti colleghi che sono impegnati in questa durissima emergenza

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Le segreterie regionali UILFPL Sardegna e UILTRASPORTI Sardegna hanno diffuso una nota, nella quale scrivono che «consapevoli della drammatica situazione che sta attraversando il nostro paese e che, oggi più che mai, la solidarietà e l’unione non solo di tutta l’Italia ma di tutti i lavoratori, possa essere un’ulteriore forza capace di aiutare tutti noi».

«Visto lo sforzo richiesto a tutti i lavoratori, con particolare riferimento ai medici, infermieri e personale sanitario, sempre più prezioso per salvare e curare la vita di tutte le persone, non possiamo permettere che venga messo a rischio a causa del contagio da Covid-19 aggiungono i segretari Fulvia Murru e William Zonca. Facciamo un appello a tutte quelle aziende che, considerata la contrazione delle attività e in alcuni casi la chiusura forzata di alcune o tutte le lavorazioni, abbiano al loro interno un surplus di mascherine e/o guanti, fermo restando la garanzia della protezione dei propri dipendenti, per sensibilizzarle a donare i dispositivi di protezione personale alle strutture ospedaliere impegnate in questa complicata ed estenuante battaglia. Le previsioni ci portano a pensare che nelle prossime settimane ci possa essere una probabile intensificazione dei contagiati – concludono Fulvia Murru e William Zonca – e dobbiamo garantire ai medici, agli infermieri ed agli altri Operatori Sanitari l’adeguata protezione affinché possano lavorare per il bene di tutti noi.»

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Milletrecento agenti forestali della Regione sorvegliano giorno e notte le campagne e le località costiere, per vigilare sul rispetto delle ordinanze del presidente della Regione e in particolare sull’obbligo di quarantena per i non residenti che si sono riversati nelle case al mare.

«L’intera macchina regionale è sul campo in uno sforzo senza precedenti – dice il presidente Christian Solinas -, per limitare la diffusione del virus e tutelare la salute dei Sardi. Non molleremo neanche un istante e saremo inflessibili.»

«Quasi 500 controlli solo oggi – dice l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis -, e 15 sanzioni erogate per coloro che non hanno rispettato le regole. Chi non rispetta le ordinanze del Presidente incorre nelle sanzioni previste dall’art. 650 del cp, che prevede anche l’arresto.»

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Tra le tante misure, soprattutto di carattere sanitario, che la Regione ha messo in campo per gestire l’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, è stato garantito che ogni dipendente possa continuare a lavorare, evitando di bloccare l’amministrazione regionale e garantendo ai cittadini di accedere ai servizi in totale sicurezza. L’assessore degli Affari generali, Valeria Satta, ricorda che sin dal 29 febbraio, ancora prima del decreto del presidente Conte, la Regione Sardegna ha attuato lo smart working.

«Sono state attivate le utenze del dominio regionale per 3.667 dipendenti, che così hanno potuto lavorare da casa sin da venerdì 6 marzo – aggiunge l’assessore Valeria Satta – Contemporaneamente sono stati attivati una task force e un numero verde (800.150.800) per garantire consulenza e supporto a tutte le strutture del sistema Regione, anche alle ulteriori 910 utenze attivate al di fuori del dominio regionale. Sono convinta dei vantaggi dello smart working, che può aumentare la produttività, ridurre gli spostamenti, contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e migliorare la qualità della vita dei dipendenti.»

L’assessorato degli Affari generali esercita un ruolo fondamentale e centrale per tutte le pubbliche amministrazioni regionali che hanno necessità di supporto per l’attivazione dei servizi digitali, l’uso della connettività e gli interventi del piano per la digitalizzazione.

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E’ risultato negativo il tampone effettuato su una paziente del reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale CTO di Iglesias. L’attesa per l’esito del tampone teneva bloccato da ieri sera il reparto, dove per diverse ore si è vissuto un clima di grande preoccupazione. Resta alta l’attenzione per l’applicazione di tutte le misure utili a contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus, che tutti siamo tenuti a rispettare. Chi può farlo, deve restare a casa!