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Da qualche anno molti comuni italiani hanno iniziato a coinvolgere i ragazzi nella collaborazione tra scuola ed amministrazione, con l’attuazione del progetto del Consiglio comunale dei ragazzi (CCR). Il suo funzionamento è molto semplice: possono essere eletti gli studenti della scuola secondaria di primo grado e quelli degli ultimi due anni della primaria. Ogni classe, quarta e quinta, può eleggere un consigliere, ogni classe della secondaria due consiglieri. Il voto si esprime scrivendo su una scheda i nomi dei due candidati che si reputano migliori per portare avanti questo compito. In caso di parità, come nella politica “dei grandi”, si procede al ballottaggio.
Il Consiglio dei ragazzi può proporre iniziative o dare dei consigli su alcuni problemi presenti in città. Tra i compiti che il Consiglio dei ragazzi deve assolvere, c’è l’elezione del sindaco. Dopo l’elezione del sindaco, il Consiglio si riunisce per eleggere il presidente ed il segretario. Ovviamente, in aiuto al Consiglio, c’è la figura di un tutor, un adulto che ha il compito di affiancare i ragazzi nel miglioramento della città, anche attraverso una somma di danaro messa a disposizione dal Comune. Le materie di competenza spaziano tra ambiente, cultura, spettacolo, sport, scuola, volontariato e nuove tecnologie.
Nello scorso mese di febbraio, a Calasetta, si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione del progetto CCR, promosso dall’Amministrazione comunale ed accolto con grande entusiasmo e collaborazione da tutte le parti coinvolte: i consiglieri della minoranza, che hanno permesso di far passare la proposta all’unanimità; la scuola, con a capo la dirigente prof.ssa Tiziana Meloni e la referente prof.ssa Mariella Argiolu; la psicologa, dott.ssa Simona Corrò. Il progetto consta di due fasi: la prima, teorica, prevede la conoscenza della Costituzione, intervallata da dinamiche di gruppo per rafforzare la capacità di dialogo tra ragazzi; la seconda, di carattere pratico, prevede la creazione di due liste, sui programmi e sull’elezione del sindaco.
I lavori della cerimonia sono stati aperti dalla sindaca, Claudia Mura, che ha espresso profonda emozione per la realizzazione di un progetto a cui aspirava sin dai tempi dell’Università. La prof.ssa Meloni ha portato i saluti della scuola e ringraziato l’Amministrazione per aver pensato di realizzare il progetto CCR. A seguire, la prof.ssa Argiolu, referente del progetto, ha spiegato le ragioni educative, sottolineando la grande opportunità offerta ai ragazzi. Le consigliere Cincotti e Farris hanno espresso il desiderio di tutta l’Amministrazione di far sentire i ragazzi attivamente coinvolti. La consigliera Farris, in particolare, ha invitato i ragazzi a vivere questa esperienza con entusiasmo, senza temere discussioni o conflitti. La dott.ssa Corrò si è dichiarata pronta a lavorare sulle dinamiche di gruppo, per favorire la capacità di poter esprimere senza paura la propria opinione. Gli interventi sono proseguiti con una riflessione sul ruolo della Polizia municipale nel governo del territorio. Il dottor Sinzu ha spiegato ai ragazzi che il loro ruolo è quello di far rispettare le decisioni prese dal Consiglio comunale per ciò che riguarda le destinazioni d’uso del territorio in campo agricolo e per la costruzione di abitazioni. L’ingegner Vigo ha ripercorso le origini storiche della democrazia rappresentativa. I lavori sono stati chiusi dall’assessore Lobascio che ha dato lettura dell’articolo 114 della Costituzione italiana, mostrando in questo modo ai ragazzi come il Comune abbia assunto un ruolo chiave nella politica della nostra Repubblica, passando ad essere il primo ente territoriale, perché il più vicino ai cittadini.
Alla scuola sono stati donati due testi: la Costituzione, nella sua ristampa in occasione del 60esimo anniversario e la Costituzione spiegata ai ragazzi. La serata si è conclusa con un piccolo momento conviviale, condiviso anche con le famiglie che hanno partecipato numerose.
Un bell’esempio, quello del comune di Calasetta, che ci si auspica possa essere seguito dagli altri comuni del Sulcis Iglesiente.
Nadia Pische