18 July, 2024
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Nel rispetto delle disposizioni del Commissario straordinario del “G. Brotzu” per l’emergenza COVID-19, sono sospese tutte le attività ordinarie (prelievi e visite) svolte presso il Day Hospital del Centro trapianti di fegato e pancreas al 7° piano, il Day Hospital del Centro trapianti di cuore al sottopiano e gli ambulatori del Centro trapianti di rene al 9° piano.

Queste le indicazioni specifiche per i pazienti seguiti dai diversi Centri trapianti:

TRAPIANTATI DI FEGATO E PANCREAS

La dott.ssa Laura Mameli e la dott.sa Vincenza Congias comunicano che il Day Hospital è chiuso e saranno presenti solo medici e infermieri secondo specifici piani turno: sarà loro cura stabilire quali siano i pazienti urgenti che dovranno essere seguiti anche in questo periodo con visite e prelievi.

Noi ricordiamo, inoltre, che:

– la nostra associazione ha messo a disposizione del Centro trapianti un cellulare con il numero 392 91 91 846, al quale risponde, dalle ore 09.00 alle 13.00, un medico del Day Hospital;

– la nostra Giusy Melis non può essere presente in ospedale, ma può comunque essere contattata al numero 392 90 99 472 ed è, a sua volta, in contatto con i medici e gli infermieri, oltre che con gli ambulatori di riferimento e con lo studio Casciu, fintanto che resterà aperto.

TRAPIANTATI DI CUORE

Il dott. Marco Corda della Cardiologia comunica che:

– l’ambulatorio del D.H. è chiuso fino al 31 marzo 2020: sarà cura dei medici della Struttura verificare quali sono i pazienti per cui erano in programma visite e prelievi nel mese di marzo che potranno essere differiti ad altra data e quali, invece, potranno essere visitati perché ritenuti urgenti. I pazienti saranno chiamati individualmente dal personale della Struttura;

i rapporti con il Day Hospital della Cardiologia dovranno avvenire solo per telefono al numero 070 539 755 o al numero del Reparto 070 539 510.

TRAPIANTATI DI RENE

L’ambulatorio del Centro trapianti di rene comunica che l’ambulatorio è chiuso fino al 31 marzo 2020: saranno i medici della Medicina del trapianto renale a verificare quali sono i pazienti per cui è possibile differire visite e prelievi e quelli che potranno essere visitati in quanto urgenti. I pazienti saranno contattati telefonicamente dal personale dell’ambulatorio. Per qualsiasi esigenza i contatti attivi sono la casella e-mail txrene.ca@tiscali.it ed il numero telefonico 070 539 497

Giuseppe Argiolas

Presidente associazione PROMETEO AITF ODV

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Silvia Messori, Segretaria Generale, FLC CGIL Sardegna Sud Occidentale, ed Antonello Congiu, Segretario Generale CGIL Sardegna Sud Occidentale, hanno diffuso una nota nella quale chiedono «l’attivazione di hot spot gratuiti in ogni Comune, per garantire oggi, a tutti i cittadini di domani, le stesse opportunità e gli stessi diritti».

«Con la pubblicazione del DPCM del 4 marzo 2020 sono state sospese le attività didattiche in presenza. Le scuole e i loro insegnanti si sono attivati per predisporre modalità di didattica alternativa e anche in “modalità a distanza”scrivono Silvia Messori ed Antonello Congiu –. Tutte le modalità attivate utilizzano la rete: connessioni a internet private dei docenti e degli studenti che la possiedono funzionante e adeguata. E, tutto ad un tratto, appare chiaro che l’assenza di connessione alla rete, ora più che mai, rappresenta un grosso limite: “la rete” necessaria e indispensabile per tenere il contatto con i nostri alunni, nella realtà si rivela lo strumento meno inclusivo, che amplia le disuguaglianze. Gli studenti che non hanno una connessione ad internet, di fatto, non possono accedere ai percorsi di formazione a distanza.»

«Ma in territori come quelli delle ex province del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente, nei quali la dispersione scolastica diventa l’emergenza da combattere e le famiglie affrontano le difficoltà quotidiane dovute alla mancanza di lavoro, avere una connessione funzionante a casa diventa un’utopia per molti – aggiungono Silvia Messori ed Antonello Congiu -. È per questo che attivare hot spot gratuiti in ogni comune ci permette di continuare a lottare contro la dispersione scolastica anche in stato di emergenza e di continuare ad essere scuola inclusiva e non esclusiva. Perché oggi questo modello di scuola a distanza non è democratico anzi aumenta le disuguaglianze: quelle che la scuola combatte ogni giorno e che ora ci vengono sbattute in faccia senza pietà. Si caricano sulle famiglie tutta una serie di incombenze che fanno affidamento solo ed esclusivamente sulle possibilità dei genitori e a rimanere fuori sono i soggetti più vulnerabili.»

«Per questo abbiamo la necessità di rimanere veramente tutti “connessi” e di dare a tutti le stesse opportunità rispettando i dettami della nostra Costituzione: il libero accesso all’istruzione scolastica, senza alcuna discriminazione, la gratuità dell’istruzione dell’obbligo e il riconoscimento del diritto allo studio anche a coloro che sono privi di mezzi – concludono Silvia Messori ed Antonello Congiu –Chiediamo a gran voce l’attivazione di hot spot gratuiti in ogni Comune, per garantire oggi, a tutti i cittadini di domani, le stesse opportunità e gli stessi diritti.»

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Il sindaco Mauro Usai ed il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Daniele Reginali hanno scritto una lettera ai cittadini.

Di seguito, il testo integrale.

Cari concittadini e concittadine
i momenti​ vissuti in queste settimane, in questi giorni, e che ci separano dal termine di questa emergenza, segneranno la nostra vita.

Dalla segnalazione del primo caso di infezione in Città, ci sono stati tanti​ momenti carichi di tensione, ma da subito l’Amministrazione si è attivata per tutelare la salute di tutti i cittadini.

Mai avremmo pensato di dover affrontare una situazione cosi complicata, confusa, che mette in discussione e a rischio le fasce più deboli del nostro Paese, ma che allo stesso tempo ci consegna certezze​ come la qualità e la validità del nostro sistema sanitario, e il clima di solidarietà e di tolleranza dimostrato da commercianti e cittadini.

Gia dai primi giorni, la scelta di molti operatori commerciali di abbassare volontariamente le proprie serrande ha rinnovato dentro di noi l’orgoglio di vivere e di amministrare questa meravigliosa città, che fa della propria storia il suo punto di forza, e dei suoi cittadini i protagonisti del proprio futuro, perché siamo sicuri che tutti insieme ripartiremo ancora più forti.

Le decisioni che questa Amministrazione ha assunto sono state rigide. Sono decisioni che abbiamo avuto la possibilità di condividere anche con la minoranza, che da subito ci ha sostenuto in questo momento di difficoltà e a loro rinnoviamo il ringraziamento per il senso civico e la prova di maturità che tutti insieme stiamo dimostrando.

Con queste poche righe vogliamo lanciare un messaggio di presenza e di speranza: siamo attenti, vigili e pronti per affrontare eventuali emergenze.

Il ringraziamento va a voi cittadini, alla Giunta e al Consiglio comunale, agli uffici comunali, alle forze dell’ordine e a tutti gli angeli quali medici, infermieri e Oss, ai quali affidiamo la nostra sicurezza e la nostra salute.

ANDRÀ TUTTO BENE

Il sindaco                   
Mauro Usai

Il presidente del Consiglio comunale
Daniele Reginali

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«Come hanno denunciato anche le loro organizzazioni rappresentative, da Confindustria a Coldiretti, il problema maggiore che le imprese hanno in questo momento è la liquidità. Le difficoltà sono evidenti, soprattutto per le aziende che non si occupano di alimentare, e alle spese ordinarie per molte di esse hanno pagato a febbraio – appena prima che esplodesse la crisi del Coronavirus – quanto dovuto all’Agenzia delle entrate per la rottamazione delle cartelle.»

Lo scrive il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore regionale della Programmazione Giuseppe Fasolino.

«Oggi la maggiora o parte delle PMI sarde si trovano con incassi pressoché azzerati ma con molte spese imminenti da pagare (a partire da affitti e retribuzioni dei dipendenti) – aggiunge Michele Cossa -. La Regione deve agire subito per aiutarle a superare il momento, anche attraverso la propria finanziaria regionale, la Sfirs, fornendo le necessarie garanzie perché il sistema bancario dia più margini agli imprenditori. Se non si agisce oggi molti di essi rischiano di essere strangolati dalla crisi, e sarebbe un colpo che il nostro sistema economico molto difficilmente potrebbe superare. Le misure già previste da Regione e Governo vanno benissimo – conclude Michele Cossa -, ma i i loro effetti si vedranno (forse) tra qualche mese, e le imprese hanno bisogno di liquidità adesso.»

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Nuova ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas per combattere la diffusione del virus. Il testo dispone che siano garantiti esclusivamente i servizi essenziali. In particolare devono essere ridotti del 50% i trasporti su terra. Drastiche riduzioni anche nei collegamenti marittimi con le isole minori, anche se resteranno sempre a disposizione i traghetti da utilizzare in caso di emergenza.

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Dopo gli agenti del Corpo forestale anche gli uomini di Forestas scendono in campo per affiancare la Protezione civile nelle aree di controllo e di assistenza contro la diffusione del Covid-19. Lo ha stabilito, con un’ordinanza, il presidente della Regione, Christian Solinas.

«In campo tutte le nostre forze – ha spiegato il presidente della Regione -. Sarà decisivo l’impegno della popolazione nel rispetto rigoroso delle regole. Insieme possiamo vincere questa battaglia. La Sardegna ce la farà.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha firmato l’ordinanza (la n° 8 del 13 marzo 2020) avente per oggetto il concorso del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (CFVA) all’attuazione delle misure straordinarie urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna. L’ordinanza è immediatamente efficace.

Il Corpo forestale in Sardegna conta su 1.300 lavoratori distribuiti in 82 stazioni forestali, 10 basi navali e 11 basi antincendio.

L’articolo 1 prevede che «Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale garantisce, con i propri uomini e mezzi, il supporto alla protezione civile per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel territorio regionale della Sardegna, secondo le direttive del Soggetto attuatore di cui al Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile n. 627 del 27 febbraio 2020, o suo delegato».

All’articolo 2: «Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, con i propri uomini e mezzi, vigila sul rispetto delle disposizioni emergenziali adottate per contrastare la diffusione del COVID-19 con Ordinanze del Presidente della Regione e, previa intesa con i competenti organi dello stato, può operare a supporto e integrazione delle attività delle altre forze di polizia con riferimento alle norme adottate con DPCM e OCDPC, in particolare nelle aree rurali e montane, oltre che in quelle costiere».

L’ordinanza viene trasmessa secondo le rispettive competenze al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro della Salute, ai prefetti degli Uffici territoriali di governo della Sardegna, agli assessori regionali, agli amministratori delle province del territorio regionale, al sindaco metropolitano di Cagliari, ai sindaci dei Comuni della Sardegna, alle autorità di gestione dei porti e degli aeroporti e ad ogni altro soggetto eventualmente interessato.

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A rallegrare le giornate buie e tristi di questo periodo di quarantena per Coronavirus, è apparso un grande arcobaleno formato dai tanti arcobaleni nati dai cuori e dalle mani del mondo della scuola. Sui social rimbalzano le splendide foto dei disegni dei bambini.

Domani 14 marzo, in molte case di “alunni” e “maestre” verranno appesi “gli arcobaleni della speranza”, nati per dare conforto, aiuto, sollievo ed amore a distanza a tutte le persone che stanno subendo delle perdite di parenti o amici a causa del Coronavirus e per sperare che quanto prima tutto questo finisca. Le insegnanti sono particolarmente commosse e soddisfatte per la partecipazione delle famiglie all’iniziativa “Colora un arcobaleno” con la frase TUTTO ANDRA’ BENE ed appendilo alla finestra o al balcone. Iniziativa, questa, sposata anche da Radio Carbonia e dal docente nonché speaker Marcello Vacca. È importante che in questo momento di forte difficoltà, docenti e famiglie diano esempio di grande sinergia per regalare sorrisi e speranza affinché tutto poi finisca, nel giorno in cui con una grande festa, torneremo tutti a scuola.

Il mondo della scuola invita tutti ad appendere “l’arcobaleno della speranza” fuori dalle proprie case, in modo che la magia dell’amore possa arrivare negli ospedali, dove il personale sanitario è occupato in prima linea a sconfiggere questo brutto nemico che è il Coronavirus.

Di seguito, i disegni che i bambini della scuola primaria Sebastiano Satta di Carbonia hanno realizzato nelle loro case, con le loro famiglie.

«Rispettiamo le regole, restiamo a casa e coloriamo gli arcobaleni della speranza

Maestra Nadia

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«Abbiamo chiesto ancora una volta l’adozione di misure speciali per la Sardegna che permettano di contrastare e contenere la diffusione del virus nell’Isola.»

Lo afferma il presidente della Regione Christian Solinas in una lettera inviata stasera al ministro dei Trasporti, Paola De Micheli.

«In particolare – scrive il presidente della Regione – per quanto riguarda i collegamenti marittimi degli scali sardi da e verso i porti della Penisola, si propone la sospensione di tutto il traffico passeggeri, mantenendo operativo il solo traffico merci su unità di carico isolate (semirimorchi, container), non accompagnate. Può essere prevista una deroga per i soli passeggeri che, per dimostrate e improrogabili esigenze sanitarie o di servizio pubblico, siano esplicitamente autorizzati a viaggiare sulle navi dall’Autorità Sanitaria Regionale. Analogamente, l’aeroporto di Cagliari dovrà rimanere aperto solo per improrogabili esigenze di connessione territoriale con la penisola, per i soli voli autorizzati dalla medesima Autorità Sanitaria Regionale.»
Il presidente sottolinea che «si tratta di misure drastiche, per quanto temporanee, ma necessarie a tutelare al meglio la salute pubblica e contenere la diffusione del nuovo Covid-19».
La richiesta del presidente si fonda sul fatto che la situazione della Sardegna presenta una duplice criticità. «Da un lato, infatti, il numero di posti/letto presenti e attivabili nei reparti a ciò dedicati ed il personale medico e infermieristico specializzato non possono reggere un eventuale picco di contemporaneità nella domanda di assistenza per patologie respiratorie acute. Dall’altro, la particolare condizione di insularità e distanza dal resto della Penisola rendono difficoltoso il ricorso alla solidarietà tra regioni confinanti come sulla terraferma».
La Regione ha già richiesto più volte, a scopo preventivo, misure drastiche di chiusura temporanea del traffico passeggeri sia con modalità aerea che navale, limitando al servizio minimo essenziale aereo in caso di urgenze o comprovate necessità il collegamento con la Penisola.
«Nonostante l’adozione del DPCM in data 11 marzo 2020, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sull’intero territorio nazionale”, che ha introdotto disposizioni stringenti sulla circolazione delle persone e sulla chiusura di numerose attività, continuano a pervenire preoccupate segnalazioni dagli enti locali circa l’ arrivo sui propri territori di non residenti soprattutto nelle seconde case del litorale, che potrebbero rappresentare un potenziale veicolo di contagio – conclude il presidente della Regione -. Pertanto, pur avendo adottato specifiche ordinanze di contenimento e di obbligo di isolamento domiciliare fiduciario, appare opportuno richiedere ancora una volta – vista la peculiare condizione insulare – misure speciali per la Sardegna fino al 3 aprile 2020.»