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La Global Maintenance Service S.r.l. ha comunicato alle segreterie FSM – CISL, FIOM – CGIL, UILM – UIL e FLM UNITI CUB che, a seguito delle recenti decisioni in capo a SiderAlloys Italia S.p.A., non ci sono le condizioni per un rinnovo dei contratti dei lavoratori a tempo determinato.
La Global Maintenance Service S.r.l. opera nel settore delle manutenzioni all’interno dello stabilimento Sider Alloys. Il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato riguarda 20 lavoratori.
Le organizzazioni sindacali hanno replicato con un duro comunicato alla decisione della GMS, rimarcando di non condividere le decisione comunicate in “call-conferenze” alle organizzazioni sindacali territoriali, dalla SiderAlloys e dall’azienda GMS.
«Riteniamo doveroso, che tutti i soggetti in campo, siano esse Istituzioni locali, regionali o nazionali, le aziende o le organizzazioni sindacali, debbano fare di tutto per garantire l’occupazione e dare credibilità al progetto di rilancio dello smelter di alluminio primario di Portovesme – aggiungono le segreterie FSM – CISL, FIOM – CGIL, UILM – UIL e CUB -. Affinché questo si realizzi, necessità della soluzione energetica e il conseguente parere positivo sulle fideiussioni e le garanzie richieste da parte dell’Enel. Alla luce di ciò è gravissimo constatare, che nonostante il trascorrere del tempo, non si riesca ad arrivare alla stretta finale, che nell’ultimo incontro al Mise del 23 gennaio era stato dichiarato per imminente. Così come appare del tutto incomprensibile che alla luce della prossima convocazione del 19 marzo, le aziende in indirizzo, non prendano in considerazione la proposta delle organizzazioni sindacali, di prolungare i contratti in scadenza almeno sino a tale scadenza.»
«Quanto stiamo affrontando quotidianamente, sta stravolgendo le certezze alla quale eravamo abituati, il Covid-19 mette tutti di fronte a responsabilità differenti rispetto a ieri, le OO.SS. stanno cercando di governare una situazione difficilissima nella normalità, che rischia di precipitare in questo periodo, invitiamo pertanto Sideralloys e GMS a modificare quanto formalizzate nelle comunicazioni, il governo nazionale, il Mise in particolare a far si che si giunga al tavolo del 19 marzo con le risposte attese, la regione Sardegna ed il ministero del Lavoro a mettere in campo ogni modalità per arrivare al pagamento della mobilità in deroga, per i lavoratori compresi nelle aree di crisi complessa. In caso contrario – concludono le segreterie sindacali – FIOM-FSM-UILM E CUB – non saranno in grado di garantire la pace sociale che ci ha fatto arrivare sino ad oggi.»