18 July, 2024
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Domenico Arcuri, 57 anni, da 13 anni AD di Invitalia, è il commissario per l’emergenza Coronavirus. Calabrese, laureato in Economia e commercio nel 1986 all’università Luiss di Roma, ha iniziato a lavorare all’Iri. Dopo altre esperienze, nel 2007 è arrivato alla guida di Invitalia, da alcuni anni è il soggetto attuatore per la reindustrializzazione di aree di crisi, tra le quali c’è Portovesme. Ed è proprio nel polo industriale del Sulcis che ha assunto un ruolo fondamentale nella gestione della vertenza per la cessione dello stabilimento Alcoa. Il 22 dicembre 2007, infatti, l’incontro tenutosi in occasione della visita del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, si è concluso, nella sala mensa dello stabilimento di Portovesme, con l’ufficializzazione del passaggio di proprietà dalla multinazionale statunitense Alcoa ad Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa), rappresentata dal suo più alto dirigente, l’amministratore delegato Domenico Arcuri.

Domenico Arcuri ha seguito passo dopo passo la lunga e difficile vertenza per il rilancio della produzione nello stabilimento di Portovesme che conoscerà la prossima tappa il 19 marzo, con l’incontro in videoconferenza convocato dal vive capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Giorgio Sorial.

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Nuove misure per contrastare la diffusione del Coronavirus sono state annunciate poco fa dal presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte. Da domani resteranno chiusi tutti gli esercizi commerciali, fatta eccezione per quelli che assicurano la fornitura dei beni di prima necessità, le farmacie e le parafarmacie, le banche, gli uffici postali. Resteranno chiusi bar, pub, ristoranti, parrucchieri, centri estetici e servizi di mensa. I cittadini sono invitati a restare a casa, ci si potrà muovere, previa autocertificazione, solo per recarsi a lavoro, per approvvigionarsi di beni di prima necessità e per assistere persone non autosufficienti. Il Premier ha detto che le industrie e le fabbriche potranno continuare a svolgere le loro attività produttive, rispettando misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio.

Il presidente del Consiglio ha ringraziato gli italiani che hanno in larghissima maggioranza accettato e rispettato i sacrifici imposti già nei giorni scorsi con i primi decreti e ha annunciato anche la nomina di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, a commissario per la gestione dell’emergenza che opererà al fianco del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

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E’ salito a 37 il numero delle persone riscontrate positive ai test del Covid-19 in Sardegna, di questi 19 risultano asintomatici. I test effettuati nell’Isola sono 283 in totale, 232 risultati negativi e 14 ancora in corso di accertamento. Dei casi di infezione registrati, 27 si trovano in isolamento domiciliare e 10 sono i ricoverati in ospedale.

 

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A Sestu, dopo decenni, torna il servizio di speakeraggio attraverso i megafoni. Da oggi gli agenti della Polizia locale ed altri dipendenti comunali su automezzi dell’Amministrazione stanno percorrendo le strade principali del paese per informare tutti i cittadini sulle misure di sicurezza emanate dal Governo attraverso il DPCM del 10 marzo. Il testo è stringato: «La cittadinanza è tenuta ad osservare le seguenti misure di sicurezza: è necessario evitare ogni contatto non strettamente indispensabile con le altre persone, pertanto bisogna rimanere in casa e limitare gli spostamenti. Si può uscire di casa per sole tre ragioni: per recarsi sul luogo di lavoro, per approvvigionamento di beni di prima necessità o per situazioni di strettissima necessità (quali ad esempio l’assistenza a parenti anziani e sempre e comunque osservando strettamente le misure di sicurezza). Ribadiamo che qualsiasi altra attività fuori dalla propria abitazione è assolutamente vietata».

La sindaca di Sestu, Paola Secci, sottolinea che «non si tratta di un eccesso di informazione ma di una modalità per comunicare almeno le regole principali a chi non ha facilità di accesso ai più moderni mezzi di comunicazione. Una situazione di emergenza come questa richiede il ricorso a mezzi straordinari, anche se appartenenti al passato. Io, con la piena collaborazione della Polizia locale, sto verificando di persona il rispetto dei divieti imposti dal DPCM a tutti gli esercizi commerciali e agli uffici pubblici. Spero che i miei concittadini comprendano la necessità di questi sacrifici».

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Nella giornata di oggi l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu ha emanato diverse disposizioni in risposta all’emergenza Covid-19.

Sono prorogati fino al 30 giugno i piani terapeutici dei farmaci e dei dispositivi medici per tutti pazienti con patologie croniche. «I pazienti diabetici o i cardiopatici, ad esempio, non dovranno recarsi dal proprio medico per il rinnovo del piano terapeutico, che sarà prorogato in automatico salvo che lo stesso medico non decida diversamente», precisa Mario Nieddu.

Per limitare gli accessi agli ambulatori dei medici di base e dei pediatri di libera scelta ai soli casi strettamente necessari, sono state date anche indicazioni specifiche per le ricette dematerializzate: «Dove possibile – prosegue l’assessore regionale della Sanità -, per le prescrizioni che devono essere ripetute, ossia dove è necessario il prolungamento delle terapie, il medico curante potrà inviare la ricetta direttamente sulla mail del paziente o, nell’ipotesi che quest’ultimo non abbia un indirizzo mail disponibile, il numero della ricetta potrà essere inviato via sms o dettato a voce telefonicamente per poterlo poi fornire al farmacista». Le stesse regole sono applicate alle ricette limitative, prescritte dai medici specialisti.

«Provvedimenti importanti e necessari, non solo per limitare la circolazione delle persone, e quindi in linea con le prescrizioni in vigore per l’emergenza, ma soprattutto per tutelare la salute e la sicurezza dei soggetti potenzialmente più esposti ai rischi e degli stessi medici», conclude Mario Nieddu.

Stop sino al 15 aprile anche all’attività di informazione scientifica a tutti i livelli, negli ambulatori e nelle strutture sanitarie, ad eccezione delle comunicazione urgenti sulla sicurezza dei farmaci.

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«Oggi, per la prima volta nella storia dell’Autonomia regionale, il bilancio è stato discusso utilizzando la procedura d’urgenza che, come è noto, necessita della condivisione di tutte le forze politiche del Consiglio regionale e permette di saltare i lunghi passaggi istruttori previsti dal regolamentoLa nostra decisione è stata dettata dal senso di responsabilità: la Sardegna non avrebbe potuto affrontare l’emergenza di questi giorni in esercizio provvisorio. Purtroppo le lentezze accumulate dalla Giunta regionale nel corso dei mesi scorsi non hanno consentito al Consiglio di discutere per tempo il piano regionale di sviluppo, il bilancio e la legge di stabilità, documenti complessi attesi da mesi e trasmessi al Consiglio solo due giorni fa. Ci auguriamo che in futuro, anche in ragione della necessità di mettere in campo subito le politiche finanziate oggi, ciò non accada più: non sempre sarà possibile intervenire in extremis per sopperire all’inerzia di chi ha doveri e responsabilità.»

I consiglieri regionali del Centrosinistra Francesco Agus, Gianfranco Ganau e Daniele Cocco commentano così la rapida approvazione della Finanziaria regionale.

«Il testo approvato oggi in Aula è frutto di un accordo indispensabile tra maggioranza e opposizione che ha permesso di eliminare dalla proposta iniziale ogni intervento finanziario non strettamente necessario in questa fase e concentrare le risorse nell’emergenza. Questo consentirà lo sblocco immediato di oltre 60 milioni di euro per interventi urgenti per contenere gli effetti dell’emergenza in corso e alleviare le sofferenze che stanno vivendo le imprese e i lavoratori della Sardegna – concludono Francesco Agus, Gianfranco Ganau e Daniele Cocco -. Nel proseguo dell’emergenza continueremo a non far mancare il nostro contributo attento e costruttivo, così come abbiamo fatto nei giorni scorsi suggerendo alla Giunta regionale una serie di azioni urgenti che ci auguriamo vengano celermente messe in atto.»

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«Non si può perdere altro tempo. Il commissario di Laore proceda subito al reclutamento del personale così come stabilito dalla Regione. A rischio non c’è solo il futuro degli ex lavoratori Aras, ma anche quello di 12mila allevatori beneficiari della misura 14 Benessere animale.»

All’indomani della pubblicazione dell’ordinanza del Tar con cui il giudice amministrativo ha deciso di non accogliere la richiesta di sospensiva del concorso interno per il passaggio diretto di oltre 250 ex dipendenti dell’Aras in Laore, e di rinviare il giudizio di merito al 10 giugno 2020, la Cia Sardegna interviene per esortare il commissario dell’agenzia regionale a proseguire con il trasferimento dei lavoratori.

«Il Tribunale amministrativo non ha accolto la richiesta di sospendere il procedimento, quindi il commissario è pienamente legittimato a procedere con il reclutamento del personale in Laore, in modo che le imprese sarde non siano ulteriormente penalizzate da questa vertenza. Sono a rischio i 46 milioni di euro stanziati per l’annualità 2019, che non è ancora chiusa, e altrettanti 46 milioni per l’annualità 2020.»

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La CISL Pensionati del Sulcis Iglesiente ha disposto con applicazione immediata, la chiusura di tutte le sedi FNP del Sulcis Iglesiente fino a nuove disposizioni.

«I responsabili RLS di tutti gli uffici del Territorio possono per le urgenze e lo stretto necessario, rendersi disponibili tramite contatti “telefonico”, “videochiamata” oltre che “telematico” o “digitale” per rimanere in campo nella nostra azione sociale a disposizione dei nostri associati e delle persone più fragili (anziani, disabili) – dice il segretario generale Angelo Caria -. Vi ringrazio anticipatamente per lo spirito e la forza con cui affronteremo questa emergenza, con la convinzione che riusciremo a sconfiggere questo contagio.»

La convocazione dell’assemblea congressuale FNP-CISL del Sulcis Iglesiente prevista per il 13 marzo 2020 presso la sala riunioni di via Mazzini, a Carbonia, ed il congresso straordinario della UST CISL del Sulcis Iglesiente previsto per il 18 marzo 2020, presso la Fabbrica del Cinema, alla Grande Miniera di Serbariu, per gli stessi motivi dell’emergenza “Coronavirus” sono rimandate a data da destinarsi.

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In ottemperanza di quanto disposto dal Governi Nazionale e Regionale in tema di contrasto alla diffusione del Covid-19, gli uffici del patronato della CGIL resteranno chiusi al pubblico ad eccezione delle urgenze non differibili, per le quali, in ogni caso saranno fissati appositi appuntamenti attraverso i numeri telefonici fissi di ciascuna sede. Chiediamo alla cittadinanza di evitare di recarsi negli uffici se non in possesso di un appuntamento.

Le Segreterie Territoriali di Categoria e Confederale, in ogni caso, rimarranno attive per fornire supporto a lavoratrici e lavoratori e stipulare, con i dovuti accorgimenti,  eventuali accordi necessari a garantire gli ammortizzatori sociali ordinari e straordinari che si dovessero rendere indispensabili alla luce della attuale situazione critica.

«L’evoluzione continua e, purtroppo, negativa dei fatti che connotano l’espansione del Coronavirus e le cautele necessarie al suo contrasto impongono di aggiornare continuamente la nostra organizzazione – dice Antonello Congiu, segretario generale della Camera del Lavoro -. Il nuovo scenario derivante dal DPCM emanato ieri sera dal Governo in materia è stato oggetto, stamane, di analisi attraverso una call conference coordinata dalla Ns Segreteria Regionale a cui hanno partecipato tutte le Camere del lavoro e le categorie regionali. Il nuovo DPCM non vieta di recarsi al lavoro ma, ciò nonostante, le preoccupazioni emerse sono forti e in ragione di un atteggiamento prudenziale necessario, riteniamo indispensabile:

Che i nostri servizi vengano svolti interamente presso le sedi ministeriali, evitando per il momento le sedi periferiche nelle quali, peraltro, non dovrebbero esserci neppure i delegati sociali dello SPI ai quali abbiamo chiesto ieri di astenersi dal prestare il loro abituale servizio. A tal proposito ciascuno di Voi svolgerà interamente il proprio servizio presso la sede ministeriale assegnata;

– Al fine di ridurre al minimo i contatti con gli utenti, come già disposto ieri, si riceverà esclusivamente per appuntamento e saranno svolte solamente le pratiche urgenti. Intendendo per urgenti solo le pratiche non differibili o in scadenza (ad esempio non esaustivo, Naspi in scadenza, Disoccupazioni agricole, etc). In questa ipotesi, se possibile, bisogna chiedere agli utenti, di spedire quanto necessario attraverso mail o altri mezzi di trasmissione remota o, comunque, ridurre al massimo i contatti per la sicurezza delle persone.

– In questo periodo siete invitati a svolgere preferibilmente il Vs lavoro privilegiando tutte le incombenze che si possono svolgere attraverso il back office, con particolare priorità da attribuire per esempio alla statistica dell’anno 2019, agli arretrati delle pratiche INAIL, etc.

– Naturalmente, allo stesso modo va privilegiato tutto ciò che può essere svolto attraverso il telefono sia per quanto riguarda gli appuntamenti che per quanto attiene le consulenze che non abbisognano della presenza fisica degli utenti. A tal fine, a differenza di quanto disposto ieri, è necessario che ciascuno risponda al telefono durante TUTTO il tempo di servizio;

Tutti coloro che vorranno potranno concordare un piano di ferie da usufruire in questo periodo.

Naturalmente le suddette disposizioni – conclude Antonello Congiu – saranno trasmesse a tutti i Segretari Generali di Categoria per l’opportuna informazione e conoscenza e perché possano collaborare a questa nuova organizzazione e ridurre al minimo anche i contatti con le persone».

 

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«Possiamo intervenire con una dotazione economica efficace per combattere l’emergenza in corso, che è prima di tutto sanitaria ma anche economica, e che incide profondamente sulle imprese e sul lavoro.»

Così il presidente della Regione Christian Solinas annuncia l’approvazione dell’emendamento della Giunta, con il quale vengono resi subito disponibili 60 milioni di euro.

«Danaro che utilizzeremo per affrontare l’emergenza – aggiunge il presidente della Regione -, mantenendo lo sguardo sui grandi obiettivi di prospettiva della legislatura. Uniti possiamo uscire da questo periodo buio, uniti possiamo raggiungere grandi obiettivi. Ringrazio ancora il Consiglio regionale per l’alto senso di responsabilità e di collaborazione dimostrato oggi.»

«La procedura adottata – dice l’assessore alla Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino – consente alla Sardegna di avere tutte le proprie finanze a disposizione durante un momento cruciale per la nostra economia e la macchina amministrativa pienamente operativa. Non perdiamo di vista gli obiettivi già individuati: dal sostegno alle famiglie alle misure per le imprese, dall’istruzione alle politiche sociali, senza dimenticare tutti i settori strategici come il turismo e l’agricoltura. Anzi – conclude Giuseppe Fasolino – lo scenario determinato dall’emergenza rinforzerà questa linea.»