18 July, 2024
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Dall’8 al 14 marzo, a Roma, si terrà la Settimana mondiale di prevenzione del glaucoma.

Strategie di prevenzione, tra cui l’adozione di stili di vita corretti, sono di primaria importanza per la prevenzione del glaucoma. «Quando la riduzione della visione periferica è percepita dal paziente il danno è già avvenuto ed è irreversibile», riferisce Luciano Quaranta e ricorda quanto sia importante seguire le raccomandazioni dell’American Heart Association che prevedono 30 minuti di esercizio al giorno per almeno cinque volte alla settimana, pari a settemila passi al giorno per sette giorni. A tal proposito lo studioso ricorda che un’attività fisica costante e vigorosa possa abbassare molto il rischio di sviluppare il glaucoma: «Per l’American Heart Association bisognerebbe fare 10mila passi al giorno, di cui almeno 3mila consecutivi. Altrimenti possiamo considerare 30-40 minuti al giorno di camminata medio-veloce, almeno 4 volte alla settimana».

Sempre secondo i ricercatori americani, aumentando di 10 minuti al giorno la propria attività fisica, si può arrivare anche a ridurre del 25% il rischio di glaucoma.
Il motivo? «Muoversi fa aumentare l’ossigenazione della retina e delle sue cellule, rendendole più forti. In più, l’attività fisica contrasta la formazione di radicali liberi nel sistema nervoso centrale, di cui l’occhio fa parte»

Un secondo studio americano, realizzato dall’Università di Baltimora, ha dimostrato l’efficacia dell’attività fisica anche per coloro che il glaucoma lo hanno già. Chi fa movimento in modo continuativo e intenso, se aumenta del 50% il suo impegno quotidiano, taglia fino al 10% il tasso di progressione della malattia.
Le attività più adatte corsa, nuoto, bicicletta e tennis sono pratiche aerobiche che migliorano la perfusione oculare, cioè la circolazione del sangue all’interno dell’occhio.
Chi ha già il glaucoma, però, deve evitare il sollevamento pesi e alcune posizioni con la testa tenuta troppo verso il basso. No, infine, agli allenamenti in palestra molto faticosi.

«Ormai sappiamo che sia l’esercizio dinamico che quello isometrico, specie se intensi, abbassano la pressione oculare e la pressione sistemica. Ecco perché lo sport è consigliato con alcune accortezze». Il glaucoma può presentarsi anche a pressione normale. In tal caso quali attenzioni occorre avere? «Il Glaucoma a pressione normale è una forma di glaucoma primario ad angolo aperto che merita particolare attenzione», afferma lo studioso e sottolinea che «in questi casi, quando si è veramente sicuri che il glaucoma insorga e progredisca a livelli di pressione oculare considerati normale, andranno pesati e corretti altri fattori di rischio pressione oculare indipendente. Fermo restando – conclude – che in questi occhi è stato dimostrato che una chirurgia molto aggressiva, che riesca a ridurre la pressione oculare sotto i 10 mm Hg, è in grado di rallentare in maniera significativa la progressione della malattia». 

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Il vice capo di gabinetto del ministero dello Sviluppo economico, Giorgio Sorial, ha convocato un incontro sul progetto di rilancio dello stabilimento ex Alcoa, oggi Sider Alloys S.p.A., per il prossimo 19 marzo 2020, alle 9.30, presso il ministero dello Sviluppo economico, in via Molise 2, a Roma. All’incontro parteciperanno la Regione Sardegna, la direzione aziendale della Sider Alloys Italia S.p.A. e le segreterie nazionali e territoriali dei metalmeccanici FIM, FIOM, UILM ed UGL.

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Per far fronte al divieto di utilizzo dell’acqua per tutti gli usi (previsto dall’ordinanza sindacale n. 27 di oggi, 10 marzo 2020), stasera, il comune di Carbonia ha garantito la presenza, nella piazza fronte la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dell’autobotte messa a disposizione per gli approvvigionamenti idrici degli abitanti della frazione.
Domani, mercoledì 11 marzo, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, sul posto sarà presente l’autobotte della società Abbanoa.

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Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda. oggi ha emesso un’ordinanza, la n. 27, che prevede il divieto di utilizzo dell’acqua per tutti gli usi (potabili e alimentari) per le abitazioni situate nella frazione di Barbusi.

Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle comunicazioni effettuate dall’ATS Sardegna – ASSL Carbonia – Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione. Le analisi effettuate su un campione d’acqua prelevato in data 9 marzo 2020 presso il punto idrico di via Santa Maria delle Grazie sono risultate non conformi agli standard di qualità previsti dal D. Lgs. n. 31/2001 per superamento dei parametri microbiologici coliformi totali ed escherichia coli.

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Solo pochi giorni fa Poste Italiane aveva pubblicato sul proprio sito la ricerca di corrieri. Ora, con l’avvicinarsi del periodo primaverile/estivo, seleziona nuovo personale da assumere in tutta Italia come portalettere, figura molto importante che si occupa della consegna della corrispondenza sia a privati che ad aziende. La ricerca riguarda persone in possesso di diploma di scuola media superiore o di diploma di laurea, anche triennale. Non sono richieste conoscenze specialistiche. Il contratto di assunzione sarà a tempo determinato a decorrere da Aprile 2020, in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata. Nella domanda è possibile indicare una sola area territoriale di preferenza ed essere coinvolti nel processo di selezione solo se in possesso dei requisiti richiesti. Chi ha già partecipato ad una precedente selezione, senza però essere stato contattato, può candidarsi di nuovo. L’inizio della selezione viene …

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_postini_3_20.html

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La Dinamo Banco di Sardegna ha appreso dalla Basketball Champions League che non c’è intenzione da parte delle autorità spagnole di disputare la sfida di ritorno del Round of 16 a porte chiuse, permettendo così l’accesso ai tifosi alla partita di domani contro San Pablo Burgos.

Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzionalmente in albergo fin dall’arrivo in Spagna, il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero.

La Dinamo Banco di Sardegna ha espresso tutto il suo rammarico per la posizione assunta dalla Basketball Champions League in un delicato contesto di epidemia ad alto rischio di contagio come quello attuale, in un quadro che avrebbe sicuramente meritato le restrizioni richieste, peraltro già ampiamente in uso anche in Spagna.

«La Spagna in questo momento sembra l’Italia un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattereha commentato il presidente Stefano Sardara -. La nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori ed il nostro staff.»

Oggi, la svolta. La sfida, come deciso poche ore fa dalle autorità spagnole, si disputerà a porte chiuse per l’emergenza Covid-19: i sassaresi giocheranno la seconda sfida consecutiva senza pubblico, dopo l’anticipo di campionato contro la Virtus Roma di sabato scorso.

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In ottemperanza all’emergenza sanitaria per evitare il diffondersi del COVID-19 e alle relative nuove disposizioni ministeriali, tutto lo sport si ferma fino al 3 aprile e si fermano gli spettacoli, compresi i concerti. Tra questi, i concerti previsti nel mese di marzo del “PETER PAN ROCK’N ROLL TOUR” di Edoardo Bennato vengono rimandati.
La prima data del calendario aggiornato del Tour è prevista a Cagliari, al Teatro Auditorium, il 4 aprile. La seconda, il giorno successivo, a Sassari, al Teatro Comunale.
I biglietti acquistati per le date originarie restano validi alle medesime modalità di fruizione. Non trattandosi di biglietti nominali potranno anche essere ceduti a terzi, per assistere al concerto.

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I consigli comportamentali di un medico, Domenico Salvago vicepresidente nazionale Snami, presidente Snami Sardegna, presidente Snami Sulcis Iglesiente, ai colleghi, in questa fase di grave emergenza della nostra vita.

Alle Colleghe e Colleghi dello Snami Sardegna 8-03-2020

E’ fondamentale in questa situazione di emergenza, pericolosa per Noi e i nostri pazienti, non derogare assolutamente alle norme vigenti e al buonsenso per limitare al massimo il pericolo di contagio e, di conseguenza, personalizzare i nostri interventi.

Poiché è probabile che la situazione in atto duri molto a lungo e progressivamente peggiori, nella speranza non precipiti, è utile innanzitutto da subito

EVITARE IL PIU’ POSSIBILE IL CONTATTO CON I PAZIENTI

Al di la delle modalità attuative di lavoro di ognuno di Noi, differenti anche per la logistica dell’ubicazione dello studio, delle precedenti abitudini dei pz. e la presenza o no di personale, vi dico, a grandi linee, come mi sto comportando:

  • Non consento l’accesso libero alla sala d’aspetto e studio ma la programmo.
  • Ho esposto i cartelli (in allegato, in a3 plastificati) all’esterno e all’interno nella sala d’aspetto.
  • Ho fatto affiggere tramite l’amministrazione comunale nei locali commerciali del mio paese il cartello in viola che invita ad usufruire delle strutture sanitarie solo per problemi improcrastinabili (potete utilizzarlo anche voilà vostra comunità variando il nome e la bandiera/simbolo. Se avete difficoltà ve lo fornisco io)
  • Recepisco personalmente le richieste dei pazienti che comunque non devono accedere alla sala d’aspetto. Chi ha la segretaria può delegarla.

Esempio:

  • Ho finito i farmaci? Faccio la prescrizione e la consegno invitando i pz. a non tornare per le prescrizioni future delle terapie croniche ma a telefonare.
  • Ho mal di gola e tosse. Ammonisco il pz. che avrebbe dovuto chiamare e do comunque un appuntamento per visitarlo fuori orario. In questa circostanza indosso camice, occhiali e maschera FFp3.
  • Ho un fortissimo mal di pancia.Indosso subito i DPI (dispositivi di protezione individuale) e faccio entrare il pz per visitarlo.
  • Ho portato gli esiti degli esami… Prendo la documentazione e invito il pz. a sentirci telefonicamente.
  • Richiesta di visita domiciliare per tosse, febbre e mal di gola. Triage telefonico su eventuali contatti a rischio e mi accerto che non riferisca difficoltà respiratorie. Se non risultano contatti a rischio e non c’è dispnea programmo la visita chiedendo che il pz. al mio arrivo venga spostato in una stanza differente da dove soggiorna e indossi la mascherina.In mancanza di questa, adattamento con scottex o similare.
  • Richiesta di visita domiciliare per pz. con dispnea e/o tosse e/febbre e/o al triage contatti positivi per coronavirus o provenienza da zone a rischio. Gestisco la situazione chiamando i numeri dedicati e non mi reco a casa del pz.

Ovviamente, ognuno deve poter gestire in autonomia la propria attività professionale come crede. Ritengo non corretto in questo contesto avere lesale d’aspetto affollate, non fare filtro, non proteggersi in situazioni potenzialmente a rischio, non visitare i pazienti per paura del contagio, derogare l’assistenza ad altre figure mediche se non dovuto e, soprattutto, non variare le nostre precedente abitudini di comportamento che devono essere differenti dall’ordinario pregresso, in un contesto straordinario di una grave epidemia in atto.

Per qualsiasi problema potete contattarmi telefonicamente o per mail in ogni momento.

Domenico

Dott. Domenico Salvago

vicepresidente nazionale Snami, presidente Snami Sardegna, presidente Snami Sulcis Iglesiente

3481403926 3393608000 domenicosalvago@libero.it

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Altri tre nuovi casi positivi sono stati riscontrati in serata. Si tratta di personale sanitario dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. Tutte le persone positive stanno bene e ricevono le cure nella propria casa. Questi si aggiungono ai dodici casi di positività al Covid-19 accertati nella giornata odierna. In Sardegna sono complessivamente trentaquattro le persone positive al Coronavirus.

I casi accertati oggi al San Francesco di Nuoro sono 15, che portano il numero complessivo nell’Isola a 34.

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Nuova ordinanza del presidente della Regione, Christian Solinas, per contrastare e prevenire la diffusione del Coronavirus.

L’obbligo di restare in isolamento nei luoghi di domicilio e di denunciare alle autorità sanitarie il luogo ove si può essere, in qualunque momento, rintracciati, è retroattivo di 14 giorni. Vi sono tenuti anche tutti coloro che si sono trasferiti in Sardegna, generalmente nelle case al mare, prima dell’ordinanza di ieri 8 marzo.

È uno dei contenuti più significativi dell’ordinanza emessa poco fa dal Presidente della Regione Christian Solinas, preso atto dei numerosi trasferimenti avvenuti dalle Regioni della penisola, in alcuni casi da zone a rischio, verso i comuni costieri della Sardegna.

«Difendiamo con ogni mezzo la salute dei Sardi – dice il presidente della Regione -. Ritengo che il metodo più efficace sarebbe quello di interrompere momentaneamente ogni flusso di passeggeri verso la nostra Isola senza pregiudicare in alcun modo il traffico delle merci, e per ben due volte ho rivolto questa richiesta al Governo, che per ora ha risposto negativamente. Con il provvedimento di oggi otteniamo il risultato di poter isolare i possibili soggetti positivi nelle loro abitazioni e di effettuare su di loro tutti i controlli necessari.»

Altre prescrizioni sono imposte a tutti coloro che hanno avuto, per motivi lavorativi, contatti con i passeggeri.

Nello specifico, l’articolo 1, prevede che tutti i soggetti in arrivo, nonché quelli che abbiamo fatto ingresso in Sardegna nei quattordici giorni antecedenti alla data di emanazione della presente ordinanza hanno l’obbligo:

a) di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, con divieto di spostamenti e viaggi nel territorio regionale fatto salvo il tragitto strettamente necessario a lasciare stabilmente l’isola, da compiersi muniti dei prescritti dispositivi di protezione individuale per la prevenzione di eventuali contagi; i conviventi dei soggetti in permanenza domiciliare con isolamento fiduciario dovranno attendersi alle condotte prescritte dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità;

b) di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta o all’operatore del servizio di sanità pubblica territorialmente competente;

c) di compilare il modulo allegato sotto la lettera “A” alla precedente ordinanza n. 4 in data 08.03.2020 secondo le modalità indicate nella sezione “NUOVO CORONAVIRUS” accessibile dalla homepage del sito istituzionale della RegioneSardegna;

d) di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente per ogni conseguente determinazione

Art. 2). AI fine di dare attuazione delle disposizioni di cui al precedente art. 1, è fatto obbligo ai vettori aerei e navali, alle società di gestione degli scali e alle altre autorità comunque competenti di acquisire e mettere a disposizione della Regione Sardegna i nominativi ed i recapiti dei viaggiatori trasportati a decorrere dal 24 febbraio 2020 sulle linee di collegamento con la Sardegna. secondo le modalità da concordare con la Direzione generale della protezione civile

Art. 3). l nominativi ed i recapiti acquisiti ai sensi dei precedenti articoli e dell’Ordinanza n 4 del 08.03.2020, sono trattati dalla Regione Sardegna. ai sensi dell’articolo 5 dell’Ordinanza del Capo del Dipartimento della  protezione civile n. 630 del 3 febbraio 2020 e nel rispetto del Regolamento n. 2016/679/UE, secondo misure  appropriate e proporzionate alla tutela dei diritti e delle libertà degli interessati, sono inseriti in un apposito database regionale. utilizzato esclusivamente per le azioni di monitoraggio dei soggetti interessati nei quattordici giorni di prescritto isolamento fiduciario ed in collaborazione con le forze dell’ordine, i Comuni e le Aziende Sanitarie territorialmente competenti.

 Art. 4). Per il personale di equipaggio di navi ed aeromobili di linea in arrivo in Sardegna nonché per gli autisti dei servizi navetta addetti ai loro trasferimenti si applicano le seguenti disposizioni speciali:

a) gli equipaggi come sopra meglio descritti non devono allontanarsi dalla struttura ricettiva presso la quale pernottano o dalle proprie dimore fino alla ripartenza prevista evitando. nel periodo di permanenza in Sardegna. ogni contatto;

b) i bagagli degli anzidetti equipaggi. dopo la riconsegna ai nastri, devono essere movimentati esclusivamente dai rispettivi proprietaria

c) gli autisti dei servizi navetta addetti al trasferimento degli equipaggi. devono essere dotati di idonei dispositivi di protezione individuale, quali mascherina con filtro non inferiore a FFP2, guanti e occhialini o visiera protettiva. AI termine di ogni servizio, le superfici interne del mezzo di trasporto devono essere disinfettate con ipoclorito di sodio allo 0,1% dopo una preventiva pulizia con detergente neutro.

Art. 5), La presente ordinanza ha validità sino al 3 aprile 2020, salvo proroga esplicita

– è immediatamente efficace ed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione. La pubblicazione ha valore di notifica individuale, a tutti gli effetti di legge. nei confronti di tutti i soggetti coinvolti;

– viene trasmessa secondo le rispettive competenze al Presidente del Consiglio dei Ministri. al Ministro della Salute. ai Prefetti degli Uffici territoriali di governo della Sardegna, agli Assessori regionali.

Allegato il testo integrale.