Guardia di Finanza: concorso per 930 allievi marescialli
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Via la Asl unica, servizi più vicini ai cittadini e meno burocrazia: partendo da questi punti fermi l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, ha presentato questa mattina alla commissione Sanità (presidente Domenico Gallus) il disegno di legge 112 con il quale la Giunta intende superare la legislazione vigente. Offrendo disponibilità al dialogo a tutte le parti politiche («siamo davvero aperti al contributo di tutti»), l’assessore Mario Nieddu ha detto: «Intendiamo abbandonare il modello della Asl unica, perché si è rivelato sbagliato e sostituirlo con otto aziende sanitarie territoriali più l’azienda Ares che si occuperà della committenza per le grandi gare e dei concorsi. In aggiunta, prevediamo Areus, l’azienda di rilievo nazionale Brotzu con Microcitemico e Oncologico e le due aziende universitarie ospedaliere. Leo otto aziende saranno dotate di autonomia gestionale e organizzativa e il management non sarà più costretto a occuparsi di materie amministrative che alla fine allontanano la sanità pubblica dal cittadino». La Giunta ipotizza anche una sforbiciata ai compensi dei manager.
«Li rivedremo al ribasso – ha detto l’assessore regionale della Sanità – anche in considerazione della complessità della gestione di ogni singola azienda.»
A proposito dei manager l’assessore ha annunciato che saranno istituiti gli albi: «Sappiamo che su questo aspetto c’è il rischio di impugnativa da parte del governo nazionale ma pensiamo che la Sardegna è regione autonoma e autofinanzia il suo sistema sanitario. Dunque, ha diritto di avere l’albo dei suoi manager. Peraltro, è appena iniziato il corso per i manager della sanità e noi speriamo di attingere proprio da quel corso per avere nuove competenze sarde».
Tra i 47 articoli di legge che compongono la proposta ci sono novità anche per l’accreditamento delle strutture sanitarie regionali private («le norme saranno semplificate e si procederà con l’autocertificazione») e per l’edilizia sanitaria: la Giunta intende costruire quattro ospedali «ma per ora abbiamo a disposizione soltanto 350 milioni di euro».
Al termine della presentazione ha preso la parola per il gruppo Udc l’on. Antonello Peru, che ha annunciato la presentazione di un autonomo testo di riforma. «Presto sarà disponibile», ha detto. Dall’opposizione sono partiti invece i primi rilievi critici al testo del disegno di legge 112. L’on. Gianfranco Ganau, capogruppo del Pd, ha mostrato perplessità sull’opportunità di mettere mano alla sanità in un momento di assoluta emergenza come quello che stiamo vivendo. In ogni caso, il dato che si intuisce subito è che la vostra riforma porterà 48 poltrone aggiuntive rispetto a quelle attuali.
Il capogruppo dei Progressisti, on. Francesco Agus, ha avanzato «perplessità sull’utilità di Ares, visto che sarà un’azienda sanitaria ma avrà soltanto personale amministrativo. In ogni caso sembra di capire che le aziende sanitarie continueranno a gestire gli appalti sottosoglia».
Positiva la valutazione del presidente del parlamentino: per l’on. Domenico Gallus, «intanto, inizia oggi un cammino complesso che ci porterà nei tempi adatti a riformare l’organizzazione della sanità sarda. Ci sono due proposte legislative e i commissari, che nei mesi scorsi hanno visitato i più importanti presidi sanitari dell’Isola, intendono ora sentire il parere delle parti sociali».
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Il Carbonia esce dalla fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza al termine del doppio confronto con il Real Monterotondo Scalo ma lo fa a testa alta, altissima. Dopo l’1 a 3 maturato sette giorni fa a Monterotondo Scalo, cui è seguita la grande impresa, con lo stesso punteggio di 3 a 1, nella trasferta di campionato a Uri, che ha portato a 6 punti il vantaggio sulla prima inseguitrice Castiadas, Andrea Marongiu ha schierato la miglior formazione, con tutti i titolari, eccezion fatta per l’infortunato Alessio Figos (per lui stagione finita in anticipo), con la dichiarata intenzione di tentare l’impresa per passare il turno ed accedere ai quarti di finale della Coppa tricolore! Il collega laziale David Centioni ha dovuto fare a meno del bomber Marco Lupi, squalificato, e dell’esterno d’accatto Andrea Collacchi, infortunatosi nella gara d’andata.
Il Carbonia ha iniziato la partita con il fortissimo vento di maestrale alle spalle ed ha subito fatto intendere al Real Monterotondo Scalo che la musica sarebbe cambiata rispetto a sette giorni fa, quando pure non ha sfigurato, realizzando un goal e sfiorando un secondo in 5-6 occasioni.
La pressione del Carbonia ha messo ripetutamente in difficoltà la difesa laziale, andando vicinissimo al goal al 15′ con Keba Gassama, puntuale alla deviazione di resta in tuffo, con la sfera terminata d’un niente alla sinistra del portiere Matteo Santi. Due minuti dopo lo stesso Keba Gassama è stato ostacolato fallosamente al limite dell’area, proprio al momento della battuta a rete, ma l’arbitro è stato tratto in inganno e lo ha ammonito per simulazione.
La partita è salita di giri, è cresciuto anche il nervosismo ed il direttore di gara ha ammonito Luigi Pinna e Marius Danut Pascu, per reciproche scorrette, dopo uno scontro di gioco.Il Carbonia ha continuato ad attaccare, Marcello Angheleddu, sempre grande regista del centrocampo, è andato vicino alla rete nel primo dei due minuti di recupero e le squadre sono andate al riposo sullo 0 sa 0.
Nella ripresa, nonostante il vento contrario, il Carbonia ha continuato a tenere il pallino del gioco ma al 5′ ha rischiato di subire il goal che avrebbe chiuso il discorso qualificazione, su un doppio tentativo di Valerio Baldassi.
Il Carbonia, fiutato il pericoloso, si è riproposto con grande determinazione in avanti ed al 12′ ha sbloccato il risultato: splendida incursione di Gioele Zedda sulla fascia sinistra, scambio con Giuseppe Meloni, assist per l’accorrente Suku Kassama Sariang, la cui conclusione volante non ha lasciato scampo a Matteo Santi!
Sulla tribuna del Comunale “Carlo Zoboli“, quasi piena, si è scatenato l’entusiasmo e sotto la spinta dei Briganti e di tutti i tifosi, il Carbonia ha continuato a premere sull’acceleratore. E al 19′ il 2 a 0 del sorpasso è sembrato cosa fatta: avanzata di Keba Gassama, scambio con Mattia Cordeddu, pallone verso Suku Kassama Sariang, botta a colpo sicuro e palo pieno!
I due tecnici hanno iniziato la girandola dei cambi: David Centioni ha inserito prima Federico D’Orazi per Riccardo Tilli, poi Giovanni Giordano per Luca Fiorucci e, infine, Gianfranco Lanzoni per Alessio Lalli (l’autore di uno die tre goal della gara d’andata, su calcio di rigore, oggi meno brillante); Andrea Marongiu ha risposto prima con Niccolò Agostinelli e Matteo Saias, al posto rispettivamente di Keba Gassama e Fabio Mastino, poi con Daniele Contu per Suku Kassama Sariang, Diego Pinna per Gioele Zedda e Nicola Serra per Mattia Cordeddu.
Il Carbonia ci ha provato fino alla fine, ma il risultato non è cambiato e, dopo 6′ di recupero, il Real Monterotondo Scalo ha festeggiato il pericolo scampato e la qualificazione ai quarti di finale. L’avventura del Carbonia in Coppa Italia è finita, ma la squadra di Andrea Marongiu ha scelto veramente il modo migliore per farlo e per concentrarsi completamente sul campionato, disputando forse la miglior partita della stagione, al cospetto di un grande avversario. Oggi, più che in qualsiasi altra occasione, si può dire che, senza timore di essere smentiti, il Carbonia è tornato grande e, rituffandosi sul campionato fin da domenica prossima quando affronterà al “Carloi Zoboli” il Bosa, la serie D è vicina!
Carbonia: Fortuna, Mastino (dal 31′ s.t. Saias), Zedda (dal 41′ s.t. Diego Pinna), Demurtas, Boi, Luigi Pinna, Cordeddu (dal 46′ s.t. Serra), Angheleddu, Gassama (dal 31′ s.t. Agostinelli)), Kassama (dal 38′ s.t. Contu), Meloni. A disposizione Rubbiani, Melis, Biccheddu, Muscas. All. Andrea Marongiu.
Real Monterotondo Scalo: Santi, Palmarucci, Passeri, Politano, Albanesi, Lalli (dal 44′ s.t. Lanzoni), Fiorucci (dal 39′ s.t Giordano), Abbondanza, Pascu, Tilli (dal 18′ s.t D’Orazi), Baldassi. A disposizione: Baldinetti, Fornetti, Bostan, Braccio, Bellardini, Palma. All. David Centioni.
Arbitro Ferdinando Emanuel Toro di Catania, assistenti di linea Federico Mezzalira di Varese e Francesco Macchi di Gallarate.
Rete: al 12′ del secondo tempo Suku Kassama Sariang (Carbonia).
Ammoniti: Flavio Albanesi, Marius Danut Pascu e Federico D’Orazi (Real Monterotondo Scalo)); Keba Gassama, Luigi Pinna e Suku Kassama Sariang (Carbonia).
Giampaolo Cirronis
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222004989421741/
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222005027662697/
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«E’ appena stata confermata la chiusura delle scuole e università in tutta Italia come misura di prevenzione per contrastare il Coronavirus. Speriamo che questo provvedimento non sia arrivato troppo tardi. Ora dobbiamo pensare ad aiutare economicamente i genitori per consentire loro di gestire al meglio i figli che da domani rimarranno a casa. Non dimentichiamoci che questo è un momento difficile soprattutto per i lavoratori. Il Governo, quindi, vari subito un piano Marshall per rilanciare l’occupazione e bloccare questa ondata di crisi.»
Lo scrive, in una nota, Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito all’emergenza Coronavirus.
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“Donne e Memoria”, a Sant’Antioco va in scena l’omaggio a Gabriella Ferri. L’evento, organizzato dal comune di Sant’Antioco e dall’Associazione Officina Acustica, si terrà sabato 7 marzo nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco, a partire dalle 19.00. Ingresso libero e gratuito. Si tratta di una rappresentazione musicale che vedrà la partecipazione di Anna Lisa Mameli (voce e testi), Corrado Aragoni (pianoforte), Remigio Pili (accordeòn). Testi originali di Anna Lisa Mameli. Arrangiamenti e direzione musicale di Corrado Aragoni.
E’ sul filo del ricordo che si compone, come un puzzle, il ritratto di Gabriella Ferri, regina indiscussa tra gli interpreti della canzone popolare romanesca. Cantante, autrice, conduttrice televisiva, dalla personalità dirompente. Sempre in bilico tra amore e odio verso il suo mondo, quel ‘mondo dello spettacolo’ colpevole di fare dell’arte un mercimonio, e nel quale gli artisti gravitavano come meteore intorno alle mode del momento.
Una vita intensa, ricca di amore e di sofferenza, chiaroscuri di un’anima pura, autentica e generosa. Gli stessi perfettamente riconoscibili nelle infinite sfumature della sua voce. Lo spettacolo è un viaggio attraverso le sue canzoni e i ricordi di chi l’ha amata, per rendere omaggio all’artista e alla donna ad oltre dieci anni dalla sua tragica scomparsa.
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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale ha dato il via libera questo pomeriggio alla proposta di legge di semplificazione delle norme in materia di agriturismo, ittiturismo, pesca sportiva, fattorie didattiche e sociali.
Il provvedimento, presentato dai consiglieri del Partito Sardo d’Azione è stato approvato all’unanimità dal parlamentino presieduto da Piero Maieli dopo un confronto con le associazioni agricole e i vertici dell’Agenzia Laore.
Con le modifiche apportate alla legge n.11 del 2015 sarà più semplice aprire e gestire un’attività agrituristica o una fattoria didattica. Si prevede, infatti, l’estensione ai familiari di un imprenditore agricolo la possibilità di frequentare i corsi di aggiornamento organizzati dall’Agenzia Laore. Fino ad oggi questa possibilità era riservata soltanto ai soggetti abilitati all’esercizio delle attività disciplinate dalla legge n.11. In futuro il titolare di un’impresa, i suoi familiari, il rappresentante legale o i soci di un’azienda agricola (iscritti nei ruoli previdenziali) potranno ottenere il certificato di abilitazione senza alcuna attività formativa e potranno così frequentare i corsi di aggiornamento. L’obiettivo è consentire ai giovani sardi che lavorano nelle aziende di famiglia di avviare un’attività agrituristica a condizione che conseguano entro tre anni il certificato di abilitazione.
L’altra importante novità riguarda l’uso di ingredienti e spezie di provenienza regionale nei prodotti preparati dall’azienda agrituristica e proposti alla clientela. La legge attuale impone l’utilizzo di materie prime di origine regionale non tenendo conto che alcuni prodotti tradizionali contengono ingredienti non sardi come lo zucchero, il caffè, l’alcol o il grano tenero. Con la modifica introdotta sarà quindi possibile utilizzare materie prime non presenti in Sardegna ma utilizzate nelle ricette tradizionali. Eliminato, infine, l’obbligo per le aziende agrituristiche di comunicare all’assessorato all’Agricoltura, entro il 15 gennaio di ogni anno, le tariffe applicate per il servizio di pernottamento. La comunicazione andrà fatta soltanto in caso di variazione dei prezzi.
Apprezzamento, pur con qualche distinguo, è stato espresso dalle associazioni di categoria. Per i presidenti di Coldiretti, Confagricoltura e Cia Battista Cualbu, Maurizio Onorato e Francesco Erbì «si tratta di una legge estremamente positiva che consentirà ai più giovani di avviare un’attività e poi qualificarsi senza dover rincorrere i tempi stretti dei corsi di abilitazione». Positivo anche il giudizio sulle modifiche all’art.4 che fanno chiarezza sugli ingredienti utilizzati nella preparazione di prodotti tradizionali. «Sarà opportuno però – hanno detto i rappresentanti degli agricoltori – stilare un elenco dettagliato degli ingredienti consentiti».
Giudizio positivo anche da Pietro Tandeddu, direttore regionale di Copagri, che ha però suggerito di precisare meglio i concetti di “imprenditore agricolo” e “operatore agrituristico” ed i percorsi di formazione per chi svolge attività agrituristica: «A garanzia del consumatore – ha detto Pietro Tandeddu – chi opera nel settore deve essere necessariamente qualificato».
Soddisfazione per il voto unanime della Commissione da parte del presidente Piero Maieli: «Speriamo di portare la proposta di legge in Aula in tempi brevissimi. E’ un provvedimento che elimina alcuni passaggi burocratici e che consentirà un ricambio generazionale nelle imprese agricole dando la possibilità ai più giovani di lavorare e migliorare le aziende familiari».
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Il nuovo piano assunzioni di Penny Market per il 2020 prevede l’inserimento di 230 figure diplomate e laureate, da assumere presso gli oltre 375 punti vendita presenti sul territorio nazionale. Le assunzioni riguardano soprattutto Addetti alla Vendita, che si occuperanno di dare supporto alla clientela, di rifornire i banchi ed esporre la merce, di occuparsi delle attività di cassa, della pulizia e di tenere in ordine il negozio, i quali dovranno avere ottime capacità organizzative, proattività, voglia di fare e spirito di squadra, dinamicità, flessibilità, predisposizione al lavoro di gruppo e al contatto con il pubblico, determinazione e voglia di crescere. Le altre figure ricercate da Penny Market sono: Assistenti Direttore di Negozio, che dovranno gestire ed esporre la merce nel punto vendita, gestire gli ordini, svolgere le attività e la chiusura della cassa; Coordinatori Ispettore Gastronomia, che dovranno garantire la diffusione delle strategie commerciali, verificare l’applicazione e il mantenimento delle linee guida di gestione del reparto, proporre soluzioni in linea con il mercato e le esigenze dei clienti; Specialisti in Sicurezza Regionale, i quali dovranno verificare la corretta applicazione delle procedure e dei processi lavorativi, gestire i rapporti con istituti di vigilanza, società di servizi di sicurezza e forze dell’ordine, tutelare il patrimonio aziendale, etc. Ma la società offre anche tante opportunità di …
L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_penny_2_20.html .