Francesco Agus (Progressisti): «Il Consiglio regionale inizi subito a lavorare alla legge per il sostegno alle imprese in crisi»
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«Il Consiglio regionale inizi subito a lavorare alla legge per il sostegno alle imprese in crisi. Si tratta di un lavoro oggettivamente difficile, molto lontano dalla semplice compilazione: la crisi che attraversa il tessuto produttivo sardo ha casistiche estremamente diversificate e interessa migliaia di attività produttive diverse per settore e dimensione, tutte alle prese con una crisi epocale ed inedita. Pensare di affrontarla senza strumenti straordinari è un’utopia ed è per questo che crediamo che il lavoro in Consiglio debba iniziare subito e debba essere scandito da una tabella di marcia a ritmi serrati.»
A lanciare questo invito è Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.
«A maggior ragione considerando che ad oggi non è ancora stato formalizzato nessun incontro con le organizzazioni datoriali e con quelle sindacali che quotidianamente lanciano il grido di allarme alle istituzioni regionali – aggiunge Francesco Agus -. Nelle settimane scorso il gruppo dei Progressisti ha presentato diversi atti per portare all’attenzione le criticità e suggerire soluzioni adatte a diverse realtà in grave crisi. Dal settore turistico-ricettivo a quello strettamente connesso delle agenzie di viaggio, al comparto agricolo, alle microimprese che gestiscono i nidi d’infanzia. Sino ai lavoratori dello spettacolo, alle società sportive, al mondo del commercio e dell’artigianato a cui il lockdown ha comportato danni importanti. Imprese molto diverse tra loro che nel mese di marzo si sono trovate nella condizione di pagare costi fissi elevatissimi senza avere la possibilità, nella gran parte dei casi, di guadagnare un euro.»
«Le misure sin qui proposte, tanto a livello nazionale che regionale, seppur senza ombra di dubbio utili, non sono sufficienti per affrontare gli effetti della crisi che tutti i settori produttivi intravedono con grande preoccupazione – rimarca Francesco Agus -. Le sole politiche di concessione di credito e di rinvio delle scadenze dei versamenti rischierebbero semplicemente di spostare di qualche mese il collasso di intere filiere. Per questo in primo luogo crediamo sia necessario intervenire utilizzando fondi regionali immediatamente spendibili per rimborsare una quota non inferiore al 50% delle spese vive effettivamente sostenute dalle imprese dal momento dell’entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio. Spese che potrebbero essere autocertificate dai richiedenti con il meccanismo già inserito nella legge per gli aiuti concessi alle famiglie.»
«Parallelamente crediamo sia necessario aprire una riflessione sulla cancellazione dell’IRAP, principale imposta regionale, il cui acconto 2020 relativo all’anno d’imposta 2019 è previsto tra tre mesi. Una misura forte alla quale andrebbe abbinata la costituzione di un fondo destinato ai Comuni che consenta agli enti locali di ridurre le imposte comunali che gravano sulle imprese. Infine, occorre avere una ricognizione puntuale dei debiti commerciali della Regione e dei pagamenti relativi a bandi la cui procedura è ormai conclusa. Sarebbe assurdo far attendere ancora chi aspetta solo di essere pagato ed è costretto all’attesa dalla grande disorganizzazione che regna in alcuni assessorati regionali. Crediamo che il Consiglio regionale non debba sottovalutare le difficoltà che ci potrebbero essere nell’affrontare la vertenza imprese e non possa attendere oltre. La legge per il sostegno alle famiglie è stata frutto di un grande lavoro da parte di tutti i gruppi consiliari, avvenuto purtroppo in appena due giorni e senza la possibilità di beneficiare di analisi puntuali sui dati come quelli sul Reis e dell’INPS che sarebbero stati utili a individuare in maniera più precisa la platea di riferimento. Sulle imprese serve un’istruttoria più approfondita, perché un’azione dettata dalla fretta rischierebbe di lasciare fuori alcune realtà e non essere efficace, perché imbrigliata nei problemi burocratici che hanno reso insufficienti anche le ultime misure relative ai pagamenti in agricoltura e al sostegno alle imprese turistiche. In questa fase serve immediatamente l’ascolto e il confronto con le imprese, l’analisi dei dati e degli strumenti a nostra disposizione, e subito dopo l’elaborazione dei provvedimenti da approvare. Lo strumento finale dovrà avere una dotazione finanziaria ingente, recuperata attraverso un attento lavoro di pulizia dei capitoli di bilancio, e deve essere rifinanziabile immediatamente anche nei prossimi mesi in caso di necessità – conclude Francesco Agus -. Chiediamo quindi che la bozza discussa in Giunta sia trasmessa celermente al Consiglio e che subito dopo le festività si riunisca un gruppo di lavoro composto da tutte le forze politiche che attivi le interlocuzioni con il mondo delle imprese e del lavoro e renda possibile la discussione in tempi brevi di una proposta che risponda alle esigenze di tutti e sia subito in grado di iniettare liquidità nella casse delle imprese sarde.»
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