25 November, 2024
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Il Coronavirus ha messo in ginocchio l’industria turistica ma a Carloforte c’è chi guarda già al dopo emergenza

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All’emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Coronavirus, ormai da alcune settimane si è affiancata un’emergenza economica che ha già messo in ginocchio numerose piccole e medie imprese e minaccia di acuirsi drammaticamente nei prossimi mesi. La chiusura di tutti gli esercizi commerciali non ritenuti essenziali e la fermata di tutti gli eventi pubblici (sport, spettacolo, cultura, assemblee varie) che prevedono assembramenti di persone, hanno già prodotto la perdita si moltissimi posti di lavoro che sarà assai difficile recuperare. Coscienti della drammaticità della situazione, il Governo in primis, con il decreto approvato ieri sera, ma anche le Regioni, stanno mettendo in campo provvedimenti straordinari, con lo stanziamento di una quantità di risorse immensa, in proporzioni mai conosciute prima nel nostro Paese, per sostenere le famiglie in difficoltà e alle imprese di ripartire.

Uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi è sicuramente quello turistico. L’isolamento tra le persone cui ci costringe il rischio di infezione, inevitabilmente ha paralizzato l’intero settore e per recuperare la fiducia necessaria per riprendere a viaggiare per piacere e, in particolare, per trascorrere periodi di vacanza, non sarà facile. Tra le comunità maggiormente colpite dall’emergenza nel settore turistico, c’è sicuramente quella dell’Isola di San Pietro che basa la sua economia in larga misura sul turismo. Oggi il problema prioritario è la tutela della salute e per questa sono impegnati tutti, istituzioni pubbliche e private, tutti i cittadini. A Carloforte, l’emergenza sanitaria ha già portato alla cancellazione e/o rinvio, di diversi eventi, tra i quali il XVIII Girotonno, previsto dal 30 maggio al 2 giugno e rimandato ufficialmente al 2021. La stagione turistica estiva sarà fortemente condizionata ma tra gli operatori del settore, nell’Isola, c’è chi non ha perso la fiducia in una parziale ripresa, da avviare tra fine luglio ed inizio agosto. Tra questi c’è Andrea Granara, che abbiamo intervistato.

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