L’11 aprile di 100 anni fa nasceva Modesto Melis, un piccolo “grande” uomo
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La vita di ciascuno di noi è costellata di gioie e dolori ma non dobbiamo smettere mai di coltivare dei sogni che, prima o poi, riusciremo a realizzare…
Modesto Melis (nato a Gairo l’11 aprile 1920, morto a Carbonia il 9 gennaio 2017), negli ultimi anni della sua vita terrena, tra i tanti sogni, ne ha coltivato due che è riuscito a realizzare…
Il primo, il 14 settembre 2014, quando, 69 anni dopo, è tornato a Mauthausen e Gusen, in Austria, in due degli oltre 42.000 campi di concentramento creati dai Nazisti e dai loro Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, i luoghi che hanno segnato così profondamente gli anni della sua giovinezza, dai quali è riuscito a tornare miracolosamente vivo…
Il secondo, l’11 aprile 2015, il giorno del suo 95° compleanno, quando si è lanciato con il paracadute nel cielo di Serdiana, da 4.500 d’altezza, rivivendo in una manciata di minuti le fortissime emozioni di quando era giovane paracadutista…
Le emozioni che Modesto Melis ha saputo trasmettere, prima e dopo quei due eventi, ai suoi cari e a chi ha avuto la fortuna di stargli vicino, resteranno incancellabili, insegnamenti di vita straordinari per le presenti e future generazioni…
Nel 2014, alla vigilia del suo 94° compleanno, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito a Modesto Melis, l’onorificenza di Cavaliere.
Sono tra quanti, negli ultimi anni della sua vita, hanno avuto la fortuna di stare vicino a Modesto Melis e, con il fondamentale apporto dell’autore Giuseppe Mura, ho avuto il privilegio di pubblicare il libro che racconta la sua storia: “L’animo degli offesi”.
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