La sede di Comdata Elmas oggi è stata nuovamente sanificata dopo il caso di Covid-19
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A distanza di 24 ore dalla notizia della positività al Covid-19 di un lavoratore della sede di Comdata Elmas, permangono forti dubbi e preoccupazioni dei colleghi. La sede, dietro sollecitazione sindacale è stata chiusa per la giornata di oggi e sottoposta ad ulteriore sanificazione (dopo quella effettuata la scorsa settimana).
«Pare che il lavoratore/trice – si legge in una nota della segreteria Uilcom Sardegna – abbia prestato servizio in data 20 marzo per poi risultare assente, ma non si possono stabilire con certezza i contatti che lo stesso può aver avuto con i colleghi.»
«Come Uilcom continuiamo a pensare che il lavoro “agile” sia la soluzione più appropriata per ridurre o meglio eliminare l’affollamento nei posti di lavoro – spiega Marianna Stara, componente della segreteria regionale Uilcom Sardegna -. E’ necessario adoperarsi perché tutti i lavoratori possano il prima possibile lavorare da casa. Il numero delle persone attualmente in smart working è ancora troppo basso, in questo senso troppo poco è stato fatto. Per questo motivi, come più volte sollecitato dalle segreterie nazionali, riteniamo che tanto gli outsourcer quanto i committenti devono mettere in campo tutte le azioni possibili e mettere da parte le logiche di guadagno in favore della sicurezza dei lavoratori.»
Comdata occupa nel suo stabile oltre 600 lavoratori tra dipendenti diretti e dipendenti WindTre in distacco presso la sede. Negli ultimi 10 giorni il numero dei lavoratori si è ridotto di qualche centinaia di unità per cercare di diminuire la compresenza in turno grazie all’inizio del lavoro “agile”.
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