18 July, 2024
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Lunedì 20 aprile riaprirà l’Ecocentro comunale secondo i consueti giorni e orari. Restano valide le norme per il contenimento del Covid-19 che prevedono di evitare gli assembramenti e il mantenimento delle distanze di sicurezza.

Nello specifico:

– è consentito l’accesso all’interno dell’ecocentro al massimo a 2 utenti contemporaneamente;

– i cittadini dovranno attendere il proprio turno all’interno delle loro auto e i rifiuti andranno portati all’ecocentro già divisi per tipologia;

– in ogni autovettura potrà essere presente una sola persona e «dovranno essere utilizzati mascherine o ogni altro idoneo dispositivo per la copertura di naso e bocca, nonché guanti o gel o altra soluzione igienizzante».

Sul rispetto delle prescrizioni vigileranno la Polizia municipale e le associazioni di volontariato (Barracelli – Protezione Civile – Ass.ne Nazionale Carabinieri), autorizzate dal Comune per le attività di controllo e rispetto delle disposizioni emanate dalle autorità.

In ottemperanza alle disposizioni di legge che vietano gli spostamenti non legati a bisogni essenziali ed urgenti, si invitano i cittadini a recarsi all’Ecocentro solo in caso di effettiva necessità. Questo anche per evitare code e lunghe attese che potrebbero sorgere nei primi giorni di apertura. Per dare la possibilità di accedere all’Ecocentro a tutti coloro che ne hanno bisogno, si chiede di moderare i quantitativi di rifiuto da conferire.

 

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E-Distribuzione ha comunicato che nella giornata di oggi dovrà interrompere l’energia elettrica a Cuccuru Tiria per eseguire un intervento sulle proprie linee. Nella località è presente l’impianto di sollevamento che alimenta il centro abitato di Iglesias con conseguente limitazione della portata necessaria per l’approvvigionamento idrico, che verrà garantito dalla massima risorsa prelevabile dalle altre fonti locali. La situazione ritornerà alla normalità al completamento dei lavori da parte di E-Distribuzione.

Per poter ricostituire le scorte nei serbatoi d’accumulo, fondamentali per una corretta distribuzione nelle reti idriche cittadine, sarà necessario procedere all’interruzione dell’erogazione all’utenza nella fascia oraria compresa dalle 22.00 di stanotte, venerdì 17 aprile 2020, sino alle 6.00 della mattina di domani. Le limitazioni non riguarderanno le frazioni minori.

Sarà cura dei tecnici di Abbanoa contenere le ore di interruzione in funzione della durata dell’interruzione e qualora l’andamento dei consumi lo rendesse possibile. Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24. Abbanoa segnala che alla ripresa dell’erogazione l’acqua potrebbe essere transitoriamente torbida a causa dello svuotamento e successivo riempimento delle tubazioni.

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Il comune di Carbonia ha pubblicato stamane l’avviso per l’erogazione delle “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2” previste dalla Regione Autonoma della Sardegna.

Le indennità previste sono cumulabili con altre forme di sostegno al reddito, fino a un totale di 800 euro mensili.

Il sussidio verrà erogato per 2 mesi ai nuclei familiari, ai lavoratori precari, ai titolari di partite IVA delle attività sospese a causa dell’emergenza e a tutte le altre categorie indicate nel bando.

Per le famiglie con più di 3 componenti è prevista una somma aggiuntiva di 100 euro per ogni persona.

Gli importi verranno erogati mediante bonifico bancario.

Le indennità saranno erogate secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

La domanda di ammissione all’indennità avviene sotto forma di autocertificazione, da presentare utilizzando l’apposito modulo allegato da trasmettere da qualsiasi indirizzo di posta elettronica ai seguenti indirizzi Pec del Comune, unitamente alla scansione del documento di identità del richiedente:

  • emergenzaregione.famiglie@pec.comcarbonia.org
  • emergenzaregione.partiteiva@pec.comcarbonia.org

Per maggiori informazioni è possibile contattare i seguenti numeri:

348 0166238 e 340 1735181

Tutti i dettagli nel link allegato:

https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/3149-misure-straordinarie-urgenti-a-sostegno-delle-famiglie-per-fronteggiare-l-emergenza-economico-sociale-derivante-dalla-pandemia-sars-cov-2

 

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L’emergenza sanitaria rischia di avere un impatto sull’economia della Sardegna ancora più devastante rispetto al resto d’Italia.  Nonostante l’Isola sia stata colpita dall’epidemia in misura meno grave soprattutto rispetto alle regioni del Nord-Ovest  (come tutto il centro-sud, d’altronde) le conseguenze del lock-down e della riduzione della domanda aggregata che condizionerà la fase di ripartenza lasceranno il segno: considerando che ad inizio anno le attese erano per una seppur blanda crescita economica (intorno al +0,3%), l’economia sarda nel 2020 rischia di vedere andare in fumo come minimo 3 miliardi di euro (4,4 miliardi nel caso del protrarsi delle restrizioni fino a giugno).

Secondo una analisi del Centro Studi della CNA Sardegna , l’isola infatti, per via di una serie di vulnerabilità strutturali della sua economia (tra cui, il più alto peso del settore turistico, l’elevata quota di lavoratori precari, una maggiore esposizione al rischio liquidità per le imprese, un settore delle costruzioni più vulnerabile, l’altissima quota di export nel settore petrolifero), nel 2020 potrebbe sperimentare una recessione superiore sia a quella nazionale, sia a quella delle regioni del Sud.

Coerentemente con gli scenari sviluppati dall’ultima nota congiunturale dell’Istat, la CNA ha stimato l’impatto economico innescato dall’emergenza sanitaria considerando due scenari: il primo tiene conto di un blocco dell’attività economica ristretto ai mesi di marzo e aprile e di una graduale riapertura nei successivi trimestri dell’anno; il secondo ipotizza l’estensione del periodo di chiusura delle attività non essenziali anche ai mesi di maggio e giugno.

Analizzando l’impatto sulle diverse componenti del PIL – ovvero spesa finale di famiglie, residenti e non residenti (e quindi turisti), spesa della PA (tra cui sanità, scuole e protezione sociale), investimenti (macchinari e costruzioni), import ed export – il risultato è che nel primo caso (due mesi di stop economico e distanziamento sociale) il PIL regionale potrebbe crollare del -9,6% rispetto allo scenario base (ovvero, il 2020 senza emergenza sanitaria) e di quasi il -15% nello scenario peggiore (quattro mesi di lock-down). Si tratta di un risultato peggiore sia rispetto al -9,1% previsto per il Pil nazionale (-14,2% nello scenario più grave), sia rispetto al -6,8%del Mezzogiorno (-11,5% nel secondo scenario).

In sostanza, considerando che ad inizio anno le attese erano per una seppur blanda crescita economica (intorno al +0,3%), l’economia sarda nel 2020 rischia di vedere andare in fumo oltre 3 miliardi di euro (4,4 miliardi nel caso più grave).  

L’analisi della Cna 

«Siamo di fronte ad un evento, i dati del Fondo Monetario di ieri l’altro lo confermano, che per effetti prodotti non ha precedenti – commentano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, presidente e segretario regionale CNA -. La crisi determina la più grave caduta in un solo trimestre della produzione e dell’occupazione a livello mondiale che si sia mai registrata nella storia del capitalismo, inclusi i periodi di guerra. La Sardegna, come dimostra il nostro report, rischia per una serie di vulnerabilità strutturali della sua economia di sperimentare una recessione superiore alle altre aree del paese, meridione compreso. Sono richieste risposte eccezionali nelle dimensioni dell’impegno finanziario e modalità indite e non convenzionali negli strumenti da mettere in campo per contrastare gli effetti della pandemia. Occorre guardare alle importanti e nuove opportunità offerte dall’utilizzo dei fondi strutturali europei, sia per quanto attiene alla programmazione in corso ma soprattutto alla prossima 2021-2027, considerato che sono cadute molte delle rigidità e dei vincoli che ne rallentavano la gestione: dal venir meno dell’obbligo del cofinanziamento nazionale, ai vincoli di concentrazione tematica, alla possibilità di trasferire risorse da un programma all’altro.»

«Occorre insomma – dichiarano i vertici CNA – aprire una nuova fase. La Giunta regionale riprogrammi con urgenza le coordinate entro cui collocare lo sforzo per l’uscita dall’emergenza sanitaria e l’avvio della fase due della ripartenza dell’economia. Per far questo occorre mettere in campo tutte le energie e gli sforzi necessari per avviare la ricostruzione economica, attraverso una cabina di regia partecipata dalle istituzioni regionali, locali e dalle forze sociali.»

Le maggiori criticità

Ma quali sono gli elementi che fanno della Sardegna una delle economie regionali in questo momento più vulnerabili? In base all’analisi della CNA un primo elemento riguarda la composizione della quota di occupazione “sospesa” dal DCPM 11 marzo 2020 e dal DM Mise 25.

I lavoratori sospesi. Sebbene in Sardegna la percentuale complessiva di lavoratori fermati dai decreti sia inferiore alla media nazionale (il 27% contro il 33%), tra di essi ben oltre la metà (il 54%, contro il 34% nazionale e il 40% delle regioni del Sud) è composta da dipendenti con contratti a termine o partite Iva senza dipendenti, ovvero la componente più fragile e più esposta al rischio di perdita del lavoro o di disagio economico. A questo va aggiunto che la Sardegna è, tra le regioni italiane, la quarta per incidenza del turismo sull’occupazione e la terza per incidenza del turismo sul valore aggiunto, con il settore turistico che in assoluto è destinato a pagare le conseguenze maggiori della crisi attuale (ad esempio, secondo Cerved al livello nazionale ricettività e agenzie di viaggio rischiano di perdere il 30-35% di fatturato, trasporti aerei e autonoleggio tra il 20 e il 25%, in uno scenario di blocco dell’attività fino a maggio).

Questi elementi rappresentano fattori di forte vulnerabilità che si traducono in un probabile maggiore impatto negativo sulla spesa finale delle famiglie residenti e non residenti (i turisti).

L’accesso al credito. Se poi si guarda agli investimenti delle imprese in macchinari e impianti, il problema in questo caso è la capacità di autofinanziamento delle aziende, ovvero la crisi di liquidità indotta dal blocco dell’attività economica e dalle conseguenze nel medio-breve termine, ad esempio, in termini di difficoltà di approvvigionamento bancario, che sarà necessario per far fronte alle spese correnti e, quindi, a quelle in conto capitale programmate. In questo caso la minore quota di fatturato delle imprese soggetto a “sospensione” ministeriale è controbilanciata dalla percentuale in assoluto più elevata tra le regioni italiane della quota di crediti deteriorati gestiti dalle banche regionali (il 29,4%, contro una media nazionale del 18% e del 24% al Sud); questo elemento, in particolare, espone il sistema regionale al rischio di una più intensa restrizione del mercato del credito nella fase più critica.

Il settore edile. Altro elemento di vulnerabilità riguarda gli investimenti in costruzioni; il settore stava lentamente recuperando da una fase di crisi epocale che aveva lasciato per strada, in dieci anni (dal 2010 al 2019) qualcosa come 2.800 imprese, il 13% del totale dello stock attivo nel 2010, quasi tutte piccole e medie imprese artigiane (tra gli artigiani nell’edilizia il calo è stato del -22%, 3.580 imprese in meno in un decennio). Nonostante questa ecatombe, nel 2019 il 65% delle imprese edilizie in Sardegna è ancora fatto da artigiani, molti dei quali rischiano di non sopravvivere ad una nuova crisi settoriale. A questo proposito, il centro studi CNA ha stimato un crollo degli investimenti in costruzioni in Italia superiore al -20% nel 2020, e le dinamiche che l’industria delle costruzioni in Sardegna aveva sperimentato nel quadriennio 2008-2011, più negative del dato medio nazionale, suggeriscono che il calo in Regione, a consuntivo, potrà essere anche maggiore.

La crisi dell’export. Anche l’export potrebbe non aiutare. è vero che la domanda estera di prodotti sardi nel comparto alimentare è cresciuta nel 2019, specialmente per quanto riguarda formaggi e prodotti lattiero caseari (il settore agroalimentare potrebbe subire di meno il calo della domanda internazionale nel 2020), tuttavia, oltre l’80% del valore delle esportazioni regionali è rappresentato da prodotti petroliferi raffinati (il peso del comparto agroalimentare è di appena il 3,1%), un settore che nel 2020 è destinato a subire un tracollo delle vendite globali e che, oltre al calo della domanda, sta affrontando le conseguenze delle diatribe in seno ai principali paesi produttori (cioè, Arabia Saudita e Russia) sul contenimento della produzione (le quotazioni del greggio nella media del 2020 potrebbero assestarsi intorno ai 35 dollari al barile, dai 61 dollari del 2019). A titolo di esempio, nel 2009, anno dell’ultima recessione globale, il valore dell’export regionale era crollato del -44%, ben al di sopra del -21% medio nazionale.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia, in merito alla pubblicazione della graduatoria dei beneficiari dei “Buoni Spesa”, comunica ai cittadini, la cui domanda riporta come esito l’indicazione “SOSPESA”, che la loro richiesta non è stata respinta, ma necessita dell’integrazione di ulteriori documenti, informazioni o chiarimenti.

Pertanto, i cittadini da oggi vengono contattati telefonicamente dagli Uffici dei Servizi Sociali, per chiarire ogni aspetto, integrare i dati mancati e procedere alla definitiva ammissione delle domande al momento in stand by.

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In questi giorni di Primavera caratterizzati dalla paura di un nemico invisibile che ha fatto e continua a fare ogni giorno tante vittime, ci costringe ad un isolamento forzato e limita ai minimi termini i contatti tra le persone, tutto accade in un’atmosfera surreale, anche gli eventi più tristi.

Stamane è arrivata la notizia della prematura scomparsa di Livio Rivano, 71 anni, carabiniere in pensione, grande sportivo, già consigliere comunale di Portoscuso, amante del mare e di tutto ciò che gli ruota attorno, persona di grande umanità.

Conoscevo Livio Rivano da moltissimi anni, sapevo di godere della sua stima che non perdeva mai occasione di dimostrarmi ogni qualvolta ci si incontrava, era quasi sempre di buonumore, con il sorriso sul volto.

Le limitazioni imposte dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri e dalle ordinanze del presidente della Regione, purtroppo, non consentiranno agli amici e conoscenti di partecipare alla cerimonia funebre, ma idealmente, l’intera comunità di Portoscuso e del Sulcis, dove aveva tantissimi amici, saranno al suo fianco per accompagnarlo in quest’ultimo viaggio.

Per ricordarlo, riporto quanto ha scritto stamane il sindaco di Portoscuso, Giorgio Alimonda, nella pagina facebook “Portoscuso Insieme”, con allegate due fotografie: una risalente al periodo dell’esperienza maturata in Consiglio comunale, l’altra con un amico su una barca a vela…

Giampaolo Cirronis

«Ci ha lasciati questa notte Livio, un carissimo amico, non solo personale ma di tutta la nostra Comunità. Non perdeva occasione per dare, con giovialità e simpatia, suggerimenti e spunti per il migliorare e far fare bella figura alla sua Portoscuso. Una cittadina che non ha mai voluto abbandonare anche quando da Carabiniere, dopo le sue esperienze sportive di alto livello, aveva preso servizio a Cagliari e dove, molto stimato per il suo delicato e importante servizio, si recava giornalmente per tanti anni.
Appassionatissimo di sport, dopo essere stato atleta olimpionico, unico caso fino ad oggi a Portoscuso, si è dedicato in particolare alla pratica e alla promozione del nuoto, della corsa e della vela, sua grande passione.
Lo ricordiamo e lo ringraziamo anche per il suo contributo da amministratore comunale e di persona sempre attiva, specialmente in ambito sportivo, dove non mancava mai il suo apporto con la sua carica e capacità di organizzatore di eventi, competizioni agonistiche e di richiamo turistico sportivo.
Livio mi mancherà e ci mancherà tantissimo, un forte abbraccio e sentite condoglianze alla sua cara famiglia, alla moglie ed ai figli che ha amato moltissimo.»

Giorgio Alimonda

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«Oggi abbiamo preso un GRANDE IMPEGNO verso tutta la cittadinanza. Considerato che le misure emergenziali previste dal Governo non hanno interessato se non in minima parte i tributi locali, e solo limitatamente al periodo dall’8 marzo al 31 maggio, la Giunta ha deciso di approvare, per la successiva ratifica dal Consiglio Comunale, la SOSPENSIONE di tutti i tributi, rate, canoni e versamenti comunque dovuti nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 giugno (e non solo il 31 maggio).»

Lo ha comunicato questa sera il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.
La sospensione riguarderà anche le notifiche di eventuali accertamenti per imposte pregresse, che saranno tutti rinviati.
«Un IMPORTANTE PROVVEDIMENTO a sostegno di FAMIGLIE, LAVORATORI e IMPRESE, colpiti da una profonda crisi economica e sociale conseguente all’emergenza sanitaria», ha aggiunto Paola Massidda.
La sospensione interesserà in particolare:
– per i contribuenti aventi rateizzazioni in corso di TARI, IMU e TASI delle precedenti annualità, eventuali rate in scadenza nel periodo tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020;
– con riferimento a qualsiasi altra forma di rateizzazione accordata dall’Ente, eventuali rate in scadenza nel periodo tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020;
– eventuali ratei di versamento del Contributo di Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche (COSAP), permanente e temporanea, dovuti nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020;
– canoni di locazione ed altri versamenti relativi ad entrate extra-tributarie, aventi anch’essi scadenza nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 30 giugno 2020;
I versamenti sospesi dovranno essere eseguiti entro il 30 settembre, senza applicazione di ulteriori interessi rispetto a quelli originariamente previsti.
«Resta confermata la scadenza del 16 giugno per la prima rata dell’IMU – ha concluso Paola Massidda -, in attesa di possibili, auspicabili interventi del Governo nazionale.»

 

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«L’ emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 ha causato una vera e propria crisi economica. Le misure che la Regione Sardegna sta adottando per fronteggiare questa difficile situazione vedono lo stanziamento di ingenti somme. Noi dobbiamo pensare anche e, soprattutto, a far ripartire l’economia e la produttività delle imprese.»
Il consigliere regionale del PSd’Az Fabio Usai ritorna oggi sui provvedimenti adottati dalla Regione per far fronte alla gravissima crisi economica determinata dalla crisi sanitaria.

«Per quanto concerne l’ormai imminente stagione turistica sarebbe quanto mai opportuno INCENTIVARE il settore con misure che agevolino il loro fatturato ormai compromessoaggiunge Fabio Usai -. Rendere possibile quindi ai possessori di attività BALNEARI la possibilità di manutenzionare i propri impianti. Riconoscere per QUESTA stagione e per la SUCCESSIVA un AMPLIAMENTO dell’estensione della superficie occupata. Questa possibilità consentirebbe forse di lasciare inalterato il livello occupazionale delle attività.»
«Occorre oggi più che mai un forte coraggio e una capacità di fare scelte che vadano a tutela e vantaggio di alcune categorie produttive che necessitano di avere meno vincoli e meno burocrazia per potersi risollevare conclude Fabio Usai -. Questa proposta verrà sottoposta all assessore dell’Urbanistica Quirico Sanna ed al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas. Cerchiamo di trovare soluzioni per la nostra Sardegna.»

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«Domani al via le domande per la mobilità in deroga». Lo ha dichiarato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, che ha annunciato la pubblicazione dell’avviso pubblico per la presentazione delle domande relative al trattamento della mobilità in deroga a seguito dell’accordo sindacale siglato recentemente.

Sono oltre 700 i lavoratori delle aree di crisi complessa di Porto Torres e Portovesme, che da domani, venerdì 17 aprile, potranno presentare domanda.

Le istanze possono essere inoltrate dai lavoratori o dalle loro Organizzazioni sindacali esclusivamente attraverso i servizi on line del SIL Sardegna, Sistema Informativo del Lavoro, mediante il portale www.sardegnalavoro.it , a partire dalle ore 9.00 di domani, 17 aprile.