18 July, 2024
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Si moltiplicano le iniziative di solidarietà messe in campo da associazioni, enti pubblici, aziende private e singoli cittadini con donazioni e contributi a supporto delle fasce più deboli della popolazione.

L’associazione di soccorso ASVOC di Carbonia si è resa protagonista di una concreta azione di solidarietà, donando nella giornata di ieri al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile 14 buoni per l’acquisto di gas in bombola da destinare alle famiglie che vivono una situazione di disagio economico-sociale a causa dell’epidemia da Covid-19.

Un bellissimo gesto che consentirà a 14 nostri concittadini di poter beneficiare di una bombola del gas da 10 kg necessaria per cucinare i pasti per i propri cari.

La macchina della solidarietà cittadina fa capo al Centro Operativo Comunale di Protezione Civile che si sta muovendo in rete con le associazioni di volontariato per garantire servizi di ascolto, prossimità, informazione e, soprattutto, consegna di beni di prima necessità alle famiglie in ristrettezze economiche. Sono alcune centinaia i nostri concittadini che hanno beneficiato delle misure di supporto alimentare garantite dal tessuto associativo locale.

Da oggi sono in distribuzione anche i “buoni spesa”, che le associazioni di volontariato consegneranno a domicilio alle persone che ne hanno fatto richiesta.

 

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Il comune di Sant’Antioco ha reso già disponibile la modulistica per l’accesso all’avviso pubblico per l’erogazione delle “Misure straordinarie urgenti a sostegno delle famiglie per fronteggiare l’emergenza economico-sociale derivante dalla pandemia SARS-COV-2”, che può contare su una dotazione finanziaria di 800mila euro. Le indennità previste sono cumulabili con altre forme di sostegno al reddito, anche connesso all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Si tratta di 800 euro mensili per due mesi ai nuclei familiari, destinati anche ai titolari di partite IVA delle attività sospese a causa dell’emergenza e ai lavoratori precari. Per le famiglie con più di tre componenti è prevista una somma aggiuntiva di 100 euro per ogni persona.

Il comune di Sant’Antioco riceverà dalla Regione Sardegna 520.000 euro complessivi, con un acconto immediato del 20%, pari a 104.000 euro.

La domanda di accesso alle indennità avviene sotto forma di AUTOCERTIFICAZIONE e deve essere presentata via PEC all’indirizzo: protocollo@comune.santantioco.legalmail.it; al Protocollo Generale tramite il centralino del comune di Sant’Antioco (dal lunedì al venerdì dalle 11.00 alle 13,00). Per ogni informazione o chiarimento è possibile contattare il servizio tramite e-mail all’indirizzo servizisociali@comune.santantioco.ca.it o tramite telefono mobile, dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, ai numeri: 366 318 0370/ 351 122 4013.

Tutta la modulistica è reperibile al link: https://www.comune.santantioco.ca.it/articolo/emergenza-covid-19-pubblicato-bando-244mila-euro-contributi-solidarieta

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«Oggi l’Amministrazione regionale, di cui mi onoro di essere parte integrante, ha pubblicato la delibera inerente lo stanziamento di 120 milioni di euro (89 milioni di essi in forma di aiuti diretti alle famiglie, ed il restante tramite lo sblocco delle risorse inutilizzate REIS annualità 2018-2019) a favore di tutti i cittadini sardi rimasti senza alcuna forma di sostentamento o con forme di sostentamento ridotte, nell’attuale situazione di grave emergenza sanitaria/economica. Cosa significa questo? Significa che a partire da questo pomeriggio, entro le prossime 48 ore, ogni Comune della nostra isola dovrà pubblicare l’avviso grazie al quale i cittadini senza reddito o con un reddito complessivo nel nucleo familiare più basso di 800 euro, dovranno essere informarti sulle modalità di richiesta del contributo economico destinato loro dalla Regione Sardegna. Ma, soprattutto, dovranno essere messi nelle condizioni di richiederlo secondo le procedure stabilite.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai annuncia con soddisfazione il provvedimento adottato dalla Giunta regionale, in attuazione della delibera approvata alcuni giorni fa e pubblicata oggi.

«Il contributo, come già vi avevo annunciato nei giorni scorsi, sarà complessivamente di 800 euro al mese per due mesi, per chi non ha nulla aggiunge Fabio Usai -. Mentre coloro che, complessivamente, percepiscono meno di tale cifra nel proprio nucleo familiare, potranno comunque richiedere l’integrazione economica fino ad arrivare alla cifra stabilita di 800 euro per i prossimi due mesi. Fatti salvi i criteri sopraindicati, per ogni figlio, oltre i tre componenti del nucleo familiare, si potranno ottenere cento euro aggiuntivi. A chi in questi giorni si è lasciato andare a inutili ironie e controproducenti strumentalizzazioni, voglio dire che noi come Regione la parola l’abbiamo mantenuta. Adesso toccherà ai Comuni fare la propria parte.»

«Inoltre, a titolo di informazione e per farvi comprendere meglio di che cifre parliamo, vi citerò alcuni esempi su quanto percepiranno i principali Comuni del nostro territoriosottolinea Fabio Usai -.

– Al comune di Carbonia spetteranno complessivamente 1.193.912 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 238.782 euro)
– Al comune di Iglesias invece spetteranno complessivamente 1.190.000 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 238.000 euro)
– Al comune di Sant’Antioco invece spetteranno complessivamente 520.000 euro (il primo acconto di questa somma sarà di 104.000 euro).»

«Ricordo, infine, che l’azione della Regione non si limiterà a questo provvedimento e che anzi anche in queste ore stiamo lavorando alacremente al nuovo provvedimento per il sostegno delle tantissime aziende obbligate a chiudere da un mese a questa parte, in conseguenza al decreto nazionale varato per contenere il diffondersi dell’epidemia di Covid-19 – conclude Fabio Usai -. La Regione c’è!»

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«Diamo un sostegno immediato alle famiglie sarde e – a pochi giorni dall’approvazione della legge e delle delibere attuative per fronteggiare questa emergenza – passiamo alla fase operativa.»

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, annuncia il via libera della Regione al pagamento del primo acconto ai Comuni, (23 milioni e 700 mila euro) pari al 20% (13.8) per i Comuni con popolazione inferiore ai 30 mila abitanti ed al 50% (9.9 )per quelli con popolazione uguale o superiore ai 30 mila abitanti da destinare alle famiglie della Sardegna, quale urgente intervento per affrontare l’emergenza economica e sociale in atto.

«Rispondiamo al forte bisogno di immediata liquidità da parte delle famiglie sarde. E’ nostra intenzione mettere subito i Comuni nella condizione di erogare le prime risorse ai cittadini in tempi brevi prevedendo una procedura semplificata versando subito l’acconto alle amministrazioni comunali che ora sono in grado di pubblicare gli avvisi e fare i primi pagamenti sottolinea l’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino che puntualizza -: la suddivisione tra i Comuni, prende come riferimento iniziale i criteri di ripartizione del Reis, successivamente, si procederà ad aggiornare le somme dovute ai singoli Comuni sulla base dell’effettivo fabbisogno comunicato. Ma la certificazione delle economie del Reis potrà essere fatta anche successivamente all’avvio dei pagamenti.»
Le risorse stanziate sono finalizzate all’erogazione dei contributi da 800 euro mensili alle famiglie sarde rimaste senza reddito a causa dell’emergenza Covid-19. Possono accedere al contributo i disoccupati, i lavoratori dipendenti, gli autonomi, i lavoratori co.co.co, i titolari di Partita IVA la cui attività è stata compromessa a causa della diffusione del virus. Per nuclei familiari superiori a tre unità è previsto un incremento di 100 euro per ogni componente.
«Siamo al fianco delle famiglie e della comunità sarda, non vogliamo lasciare indietro nessuno e stiamo lavorando affinché ci sia la percezione concreta che la Regione è mobilitata senza sosta per sostenere chi oggi è in difficoltà», conclude l’assessore regionale della Proframmazione.

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«Le famiglie e le partite iva sono allo stremo delle forze. Se a livello nazionale e regionale si sta tentando con difficoltà di dare risposte, mi pare di notare che, purtroppo, a livello comunale non si stia facendo abbastanza e quel che si fa con fondi nazionali e regionali non sia sufficientemente veloce per far fronte all’emergenza.»

Michele Stivaletta, consigliere comunale del comune di Carbonia e componente del coordinamento regionale ANCI Giovani Sardegna, sollecita l’Amministrazione comunale di Carbonia ad accelerare i tempi degli interventi.

«Le soluzioni da mettere in campo sarebbero molteplici aggiunge Michele Stivaletta. Provo perciò a esplicitare alcune delle mie proposte operative.

1- Per le attività costrette alla chiusura facciamo tutto il possibile per annullare, almeno in parte, la TARI per due mesi. Se le attività rimangono chiuse e non conferiscono rifiuti, perché devono pagare per intero?
2- Conteggiamo i risparmi dovuti al periodo di chiusura delle scuole, relativo per esempio alle mense, agli asili, al trasporto scolastico, al riscaldamento.
3- Rivalutiamo le spese per le manifestazioni pubbliche e di spettacolo, perché con tutta probabilità tanti vincoli dureranno ancora a lungo.
4- Razionalizziamo le spese per l’illuminazione pubblica, cercando di mantenere i livelli minimi ed adeguati di sicurezza delle nostre strade.
5- Formalizziamo, preferibilmente in accordo con ANCI, la richiesta di posticipazione di un anno di tutte le rate dei mutui possibili (o parte di essi), del ripianamento del disavanzo e dell’accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità.»

«Per fare questo ci si deve attivare a tutti i livelli, non sarà semplice, ma è doveroso nei confronti dei propri concittadiniconclude Michele Stivaletta -. Ottenere dei risultati consentirebbe di ottenere fondi per sostenere le famiglie e le partite iva fortemente colpite dalla crisi.»

 

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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, ha visitato oggi le cucine del Parlamento europeo, appositamente riaperte per distribuire 1.000 pasti al giorno ai senzatetto, bisognosi di aiuto e operatori della sanità che lavorano per fronteggiare l’emergenza Covid19. Per David Sassoli si tratta di: «Un bell’esempio di etica pubblica».
Nella giornata di ieri sono stati distribuiti già 500 pasti. La distribuzione avviene grazie alla collaborazione con le associazioni: Restò du Coeur Saint Gilles, Douche FLUX, Croix Rouge, CPAS Ixelles.
Il Parlamento europeo metterà inoltre a disposizione alcuni veicoli per agevolare il trasporto di medici, infermieri e assistenti sociali nel tragitto verso gli ospedali e per facilitare la distribuzione dei pasti.

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Ha chiesto aiuto al 113 la donna che la notte scorsa, per l’ennesima volta, stava subendo maltrattamenti dal suo compagno convivente.

L’intervento delle Volanti presso la sua abitazione è stato immediato. Al loro arrivo i poliziotti hanno trovato la signora seduta nelle scale esterne all’appartamento, in lacrime e visibilmente scossa, in compagnia di una vicina. La stessa ha raccontato agli agenti che il suo convivente, da tempo alcolista cronico, così come anche in questa circostanza era ubriaco, dopo averla minacciata di morte, l’ha colpita ripetutamente con schiaffi e calci, anche per impedirle di uscire di casa per sottrarsi alla sua furia. Quando è riuscita finalmente a scappare, è stata soccorsa dai vicini, con l’aiuto dei quali ha chiamato la Polizia.

La vittima, a causa delle percosse subite è stata soccorsa dal 118 ed accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale.

I poliziotti hanno trovato l’uomo, un pregiudicato di 49 anni di Cagliari, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcool e lo stesso ha provato a scagliarsi anche contro gli agenti, prima che i poliziotti lo immobilizzassero.

L’uomo anche in passato si era reso responsabile di comportamenti analoghi, ma la donna non aveva mai sporto denuncia perché fortemente intimorita dalle minacce. 

Accompagnato in Questura, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e condotto presso la Casa Circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

In questo particolare periodo di emergenza sanitaria la Polizia di Stato rivolge la massima attenzione alle situazioni in cui la convivenza forzata e prolungata potrebbe incidere negativamente sui contesti famigliari più problematici, acuendo realtà già conflittuali e determinando un sommerso di violenze e maltrattamenti.

In tali contesti potrebbe essere più difficile per le vittime di violenza potersi rivolgere alle Forze di Polizia e ai centri antiviolenza, anche solo per un conforto che possa servire ad affrontare una criticità sopravvenuta.

Perciò, oggi è ancor più importante garantire la massima disponibilità della Polizia di Stato e un sistema facile ed immediato per chiedere aiuto. Su questo, grazie al suo ultimo aggiornamento, YouPol, l’App della Polizia di Stato contro il bullismo, spaccio e oggi anche violenza domestica, fornisce uno strumento in più alle vittime di questi ultimi reati, che possono inviare in tempo reale messaggi con richieste di aiuto o solo lanciare un allarme con l’invio della propria posizione. Tramite YouPol, anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può denunciare questi episodi di violenza, inviando segnalazioni, anche in anonimato, corredate anche di foto e video.

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«La gestione dell’urgenza Covid-19 dovrebbe essere prova di unità e maturità politica, soprattutto in campo sanitario. Ancora una volta però ci si ostina ad andare in direzione opposta. Se fosse vera la scelta di accorpare all’ospedale Sirai di Carbonia i reparti di urologia e chirurgia, trasformando l’area di urologia in area di isolamento per casi sospetti di Covid-19, mi lascerebbe perplesso. La perplessità verrebbe dal fatto che all’interno dell’Ospedale Sirai e delle strutture sanitarie cittadine, esistono aree inutilizzate molto più idonee ad essere trasformate in aree protette, senza l’obbligo di tenere un’area ad alto rischio vicina ad altri reparti operativi.»

Lo scrive, in una nota, Luca Pizzuto, segretario regionale di Articolo UNO.

«Carbonia è sicuramente pronta a fronteggiare la crisi ma bisogna fare in modo che garantisca sicurezza a tutte e tutti aggiunge Luca Pizzuto -. Inoltre non vorremmo, come già sottolineato per esempio dalla CGIL, che l’emergenza Coronavirus venisse usata come becero pretesto per continuare ad accorpare e tagliare servizi nella sanità del territorio, come del resto già tentato in quest’ultimo periodo. In un momento come questo, la priorità deve essere la sicurezza per tutti i cittadini e cittadine e per tutti gli operatori sanitariconclude il segretario regionale di Articolo UNOe non la continua decapitazione della sanità pubblica.»

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Le proposte dei cerchi per le varie automobili sono innumerevoli in commercio.

I cerchi in lega hanno sicuramente una qualità notevole, rendono l’automobile esteticamente più bella, le danno un tocco di eleganza maggiore, questo nonostante il diametro e la configurazione dei raggi che compongono ogni cerchione.

Oggi come oggi l’assortimento di cerchioni in lega è davvero vasto, per ogni tipologia di automobile si potrà trovare il cerchione più adatto; dal fuoristrada alla berlina, dal monovolume alla station wagon affinché la stessa automobile abbia un design particolare. In commercio si potranno trovare diversi modelli con design differenti da adattare ad ogni tipologia di automobile. Sul sito webpneumatici.it si potrà trovare la soluzione migliore per la propria automobile.

Dobbiamo ora comprendere meglio in quali casi sarà possibile procedere con l’acquisto di cerchioni in lega che saranno maggiorati rispetto agli pneumatici normalmente montati. Nell’ottobre 2015 è stato emanato un decreto, il cosiddetto decreto ruote. Questo decreto ha cambiato la normativa per quanto concerne la parte relativa all’omologazione delle ruote ed installazione. Il decreto autorizza il montaggio di ruote diverse da quelle originariamente previste dall’azienda produttrice, unica condizione è che i cerchioni abbiano la dicitura di omologazione Europea ECE 124 o NAD.

Diamo uno scorcio ora alla procedura che occorre mettere in atto se l’automobilista desidera cambiare tutto il sistema ruote, quindi sia le gomme sia i cerchioni in lega; prima di tutto bisognerà che la propria automobile rientri nell’elenco delle automobili per le quali è prevista l’omologazione. Basterà recarsi per questa operazione dal proprio gommista di fiducia che saprà sicuramente come e cosa fare. Appena terminato il lavoro il gommista sarà obbligato a consegnare all’automobilista un certificato di conformità, il cosiddetto NAD, non è altro che una autocertificazione che dichiara che il montaggio è stato eseguito in modo corretto e previsto dalla legge.

Se si optasse invece per il montaggio di un sistema ruota maggiorata bisognerà obbligatoriamente aggiornare il libretto di circolazione. Per aggiornarlo sarà sufficiente effettuare il pagamento di due bollettini postali uno da € 25.00 e l’altro da € 16.00 e con le ricevute recarsi presso gli uffici della competente Motorizzazione per procedere con l’aggiornamento del libretto di circolazione. Occorrerà anche presentare contestualmente alle ricevute i due certificati che saranno stati rilasciati dal gommista al termine del lavoro.

Un procedimento sicuramente un po’ macchinoso ma che ne varrà la pena affinché la propria automobile abbia un aspetto lussuoso.

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Al fine di dare completa attuazione alle disposizioni contenute nei decreti del presidente del Consiglio dei Ministri e alla normativa regionale, in tema di prevenzione e contenimento delle infezioni Covid-19, in continuità con le ordinanze n. 36, 37 e 43, rispettivamente del 10 marzo, del 12 marzo e del 6 aprile 2020, il sindaco di Iglesias ordina che i provvedimenti adottati nelle due ordinanze siano prorogati fino alla data del 3 maggio 2020, riservandosi di procedere ad ulteriori proroghe in ottemperanza alle prescrizioni ministeriali, regionali, e considerando l’evolversi della situazione sanitaria.

Vengono prorogate fino al 3 maggio:

la sospensione dell’apertura al pubblico dei cimiteri di Iglesias e della frazione di Nebida, consentendo unicamente le operazioni di tumulazione/inumazione, senza corteo funebre al seguito, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle ore 15,00 alle ore 17,30.
Inoltre, all’interno del cimitero, l’accompagnamento del feretro verso il luogo della sepoltura potrà avvenire esclusivamente con la partecipazione dei familiari più stretti del defunto.
La sospensione dei mercati all’aperto (mercatino del lunedì in via Pacinotti, mercatino dell’hobbistica in Piazza Sella, Mercatino Coldiretti presso il Parco delle Rimembranze) e di tutta l’attività di commercio ambulante in forma itinerante che ha luogo normalmente per le vie cittadine e nelle frazioni.
La sospensione del commercio effettuato, in Città e nelle frazioni, per mezzo di distributori automatici, salva la possibilità, per il relativo gestore, di predisporre un’organizzazione tale da garantire l’accesso al distributore automatico che rispetti la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
L’istituzione del divieto di sosta, di fronte a tutte le farmacie e parafarmacie, in città e nelle frazioni, per uno spazio equivalente a 3 stalli di parcheggio.
Inoltre viene prorogata la chiusura al pubblico dell’ecocentro comunale e la sospensione della distribuzione dei kit di buste per la raccolta differenziata fino al 31/07/2020, salvo ulteriori disposizioni.
Con riferimento alla sospensione dei servizi di assistenza e cura estetica alle persone, esclusa quella socio-sanitaria, offerti in cttà e frazioni (a titolo di esempio: parrucchieri, barbieri, acconciatori, tatuatori, estetisti, centri estetici e truccatori), non vi è motivo di intervenire con ordinanza sindacale per la proroga, in quanto i divieti di esercizio, per queste ultime attività, sono imposti direttamente dai provvedimenti governativi attualmente vigenti.