18 July, 2024
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Al fine di sostenere la risposta del sistema regionale della ricerca all’emergenza sanitaria in corso, Sardegna Ricerche ha deciso di rimodulare le azioni previste nel piano d’attività 2020, mettendo a disposizione fondi, competenze e strutture per avviare progetti di ricerca collaborativa nel campo della biomedicina.

I motivi dell’iniziativa sono spiegati dalla Commissaria straordinaria dell’Agenzia, Maria Assunta Serra: «In questo momento di mobilitazione generale anche Sardegna Ricerche mette in campo la sua capacità di risposta e le sue strutture e le competenze organizzative per coordinare e assistere le numerose iniziative dei ricercatori, delle imprese e degli operatori sanitari del territorio, come già con l’appoggio offerto all’iniziativa dei “Makers pro sa Sardigna”. In particolare, con questa iniziativa proponiamo ai ricercatori di sviluppare insieme, in tempi rapidi, soluzioni utili a contrastare la diffusione del virus, mettendo a disposizione i fondi provenienti dalla rimodulazione dei nostri programmi».

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD fa leva sulle strutture della Piattaforma Biomed e sulle competenze dell’Unità di supporto alla ricerca biomedica del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna e si propone di coinvolgere gli attori della ricerca in Sardegna, a partire dalle società partner del Parco scientifico (CRS4 e Porto Conte Ricerche), per arrivare ai vari dipartimenti delle Università sarde e agli altri enti di ricerca operanti sul territorio regionale.

Il primo progetto avviato, dal titolo “Studi per l’identificazione di agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione da SARS-CoV-2”, in acronimo DRUG4CoV, vede coinvolti il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente (DiSVA) dell’Università di Cagliari, nelle sezioni di Scienze del farmaco e Biomedicina, guidate rispettivamente dai professori Elias Maccioni ed Enzo Tramontano, e l’Unità di supporto alla ricerca biomedica di Sardegna Ricerche, che metterà a disposizione del progetto il proprio Laboratorio di spettroscopia NMR.

Il progetto si propone di individuare nuovi agenti terapeutici per il trattamento dell’infezione respiratoria da SARS CoV-2 aventi come bersaglio proteine virali non-strutturalialtamente conservate”, ovvero che si mantengono inalterate nella sottofamiglia dei Coronavirus, sia come singoli target, sia con un approccio poli-farmacologico che preveda l’inibizione di più target con un singolo agente terapeutico.

Altri tre progetti sono in corso di definizione e riguardano diversi aspetti del contrasto alla diffusione del virus, dalla prevenzione, alla diagnostica e al monitoraggio e vedranno come partner diversi Dipartimenti delle Università di Cagliari e Sassari, il CRS4-Centro di ricerca e sviluppo studi superiori in Sardegna e Porto Conte Ricerche.

L’iniziativa Incentivo Ricerca – SR4CoViD è aperta a nuove proposte di progetti di ricerca collaborativa, così come la Piattaforma Biomed è a disposizione per le richieste degli operatori della sanità isolana. Per accedere ai servizi della Piattaforma, ivi compresa la ricerca collaborativa, sul sito di Sardegna Ricerche è disponibile un modulo di richiesta online, all’indirizzo https://bit.ly/2XkkMje.

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L’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, ieri ha scritto al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, per sollecitare una semplificazione delle procedure per l’erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga applicabili in Aree di crisi industriale complessa per l’annualità 2020.

«La presente per informare che il 7 aprile, sentita l’INPS regionale, ho sottoscritto il verbale di Intesa con le Organizzazioni Sindacali per garantire ai lavoratori e alle imprese interessate, operanti all’interno della aree di crisi industriale complessa, l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga anche per la corrente annualità. Nell’ambito della discussione preliminare alla sottoscrizione del verbale sono emerse diverse criticità che di seguito ho assunto il compito di rappresentarLe. Pertanto, rappresentata e condivisa la necessità di procedere con la massima tempestività all’erogazione delle indennità e dei trattamenti, a questo fine sarebbe necessaria una semplificazione delle procedure, è stata rilevata l’insufficienza delle risorse immediatamente disponibili.»

«Da una previsione prudenzialeha aggiunto Alessandra Zedda – le assegnazioni garantiscono l’accesso ai benefici fino al prossimo mese di settembre. Si stima, infatti, che per il corrente anno la necessità sia pari a non meno di 16 milioni di euro, a fronte di una disponibilità assegnata pari a euro 13.471.570,30. Inoltre, appare opportuno rilevare anche come in tutti gli interventi di sostegno economico previsti dai recenti decreti legge il valore sia considerevolmente più alto di quello riconosciuto ai lavoratori in terza e quarta proroga inseriti nel bacino della mobilità in deroga, di gran lunga inferiore a qualsiasi altra forma di sostegno al reddito, incluse le misure previste per il Covid-19. Certa che Ella comprenderà l’esigenza di equiparare tali misure di sostegno al reddito ha concluso Alessandra Zedda -, sono a chiederLe la possibilità di introdurre una modifica normativa e, in accordo con l’INPS, provvedere al recupero delle somme giacenti per l’erogazione della mobilità in deroga degli anni precedenti, ma mai erogate ai lavoratori per l’intera somma trasferita dal ministero del Lavoro. Sarà, comunque mia cura sottoporre la questione anche a livello di coordinamento degli Assessorati competenti in materia di lavoro, per avviare nel senso del ragionamento posto la necessaria ed opportuna valutazione in vista di una possibile e conseguente condivisione e sostegno.»

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Con un’interrogazione depositata stamattina, i consiglieri regionali di LeU Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco, contestano la delibera del commissario straordinario dell’ATS Sardegna n. 214 del 2 aprile 2020 avente per oggetto “Gestione dei pazienti con infezione respiratoria da sospetto SARS-Covid2 e dei casi Covid-19 paucisintomatici nelle Strutture Socio-Assistenziali”.

«L’attuazione delle prescrizioni contenute nella delibera, sulla falsa riga di quanto successo in Lombardia, può essere potenziale fonte di pericolo e ampliamento dell’epidemia – aggiungono i due consiglieri – in Sardegna stanno cercando di applicare il deprecabile modello lombardo (vedi polemiche su Pio Albergo Trivulzio ed altre RSA lombarde), obbligando le Strutture Socio-Assistenziali isolane alla gestione dei pazienti con infezione respiratoria da sospetto SARS-Covid2 e dei casi Covid-19, senza considerare che le stesse siano in grado di attuare le corrette procedure di intervento con personale attrezzato, istruito e allenato a tale tipo di gestione e soprattutto siano dotate di strumenti adeguati, quali pulsossimetri, interfacce monouso per O2 terapia e monitor multiparametrici.»

«Chiediamo alla Giunta regionale ed all’assessore della Sanità Mario Niedduconcludono Eugenio Lai e Daniele Coccose non ritengano opportuno, alla luce delle perplessità manifestate, di annullare l’atto deliberativo n. 214/2020 del Commissario ATS o in subordine di modificarlo radicalmente

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Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, questa sera ha annunciato di aver firmato il nuovo dpcm con cui vengono prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

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«Una decisione difficile ma una decisione necessaria di cui naturalmente mi assumo tutta la responsabilità politica. E’ una decisione che ho assunto dopo diversi incontri tenuti con la squadra dei Ministri, con gli esperti del nostro comitato tecnico-scientifico, con le Regioni, le Province e i Comuni, con i sindacati, il mondo delle imprese, dell’industria, con le associazioni di categoria», ha detto il Presidente in conferenza stampa.

«Il comitato tecnico-scientifico ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Ci sono evidenti indicazioni che le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo. Dobbiamo continuare a rispettare le regole anche in questi giorni di festa. Dobbiamo continuare a mantenere le distanze sociali», ha proseguito Giuseppe Conte.

Con il nuovo Dpcm, a partire dal 14 aprile, sarà inoltre consentita l’apertura delle cartolerie, delle librerie e dei negozi di vestiti per bambini e neonati e vengono inserite tra le attività produttive consentite la silvicoltura e dell’industria del legno.

Per quanto riguarda la c.d “fase 2”, il Presidente ha dichiarato che Governo è già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo attraverso un programma articolato che poggia su due pilastri: l’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Comitato, guidato da Vittorio Colao e composto da esperti in materia economica e sociale, avrà il compito, di concerto con il Comitato tecnico-scientifico, di elaborare le misure necessarie per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza.

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«Il Consiglio regionale inizi subito a lavorare alla legge per il sostegno alle imprese in crisi. Si tratta di un lavoro oggettivamente difficile, molto lontano dalla semplice compilazione: la crisi che attraversa il tessuto produttivo sardo ha casistiche estremamente diversificate e interessa migliaia di attività produttive diverse per settore e dimensione, tutte alle prese con una crisi epocale ed inedita. Pensare di affrontarla senza strumenti straordinari è un’utopia ed è per questo che crediamo che il lavoro in Consiglio debba iniziare subito e debba essere scandito da una tabella di marcia a ritmi serrati.»

A lanciare questo invito è Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale.

«A maggior ragione considerando che ad oggi non è ancora stato formalizzato nessun incontro con le organizzazioni datoriali e con quelle sindacali che quotidianamente lanciano il grido di allarme alle istituzioni regionali – aggiunge Francesco Agus -. Nelle settimane scorso il gruppo dei Progressisti ha presentato diversi atti per portare all’attenzione le criticità e suggerire soluzioni adatte a diverse realtà in grave crisi. Dal settore turistico-ricettivo a quello strettamente connesso delle agenzie di viaggio, al comparto agricolo, alle microimprese che gestiscono i nidi d’infanzia. Sino ai lavoratori dello spettacolo, alle società sportive, al mondo del commercio e dell’artigianato a cui il lockdown ha comportato danni importanti. Imprese molto diverse tra loro che nel mese di marzo si sono trovate nella condizione di pagare costi fissi elevatissimi senza avere la possibilità, nella gran parte dei casi, di guadagnare un euro.»

«Le misure sin qui proposte, tanto a livello nazionale che regionale, seppur senza ombra di dubbio utili, non sono sufficienti per affrontare gli effetti della crisi che tutti i settori produttivi intravedono con grande preoccupazione – rimarca Francesco Agus -. Le sole politiche di concessione di credito e di rinvio delle scadenze dei versamenti rischierebbero semplicemente di spostare di qualche mese il collasso di intere filiere. Per questo in primo luogo crediamo sia necessario intervenire utilizzando fondi regionali immediatamente spendibili per rimborsare una quota non inferiore al 50% delle spese vive effettivamente sostenute dalle imprese dal momento dell’entrata in vigore delle misure di contenimento del contagio. Spese che potrebbero essere autocertificate dai richiedenti con il meccanismo già inserito nella legge per gli aiuti concessi alle famiglie.»

«Parallelamente crediamo sia necessario aprire una riflessione sulla cancellazione dell’IRAP, principale imposta regionale, il cui acconto 2020 relativo all’anno d’imposta 2019 è previsto tra tre mesi. Una misura forte  alla quale andrebbe abbinata la costituzione di un fondo destinato ai Comuni che consenta agli enti locali di ridurre le imposte comunali che gravano sulle imprese. Infine, occorre avere una ricognizione puntuale dei debiti commerciali della Regione e dei pagamenti relativi a bandi la cui procedura è ormai conclusa. Sarebbe assurdo far attendere ancora chi aspetta solo di essere pagato ed è costretto all’attesa dalla grande disorganizzazione che regna in alcuni assessorati regionali. Crediamo che il Consiglio regionale non debba sottovalutare le difficoltà che ci potrebbero essere nell’affrontare la vertenza imprese e non possa attendere oltre. La legge per il sostegno alle famiglie è stata frutto di un grande lavoro da parte di tutti i gruppi consiliari, avvenuto purtroppo in appena due giorni e senza la possibilità di beneficiare di analisi puntuali sui dati come quelli sul Reis e dell’INPS che sarebbero stati utili a individuare in maniera più precisa la platea di riferimento. Sulle imprese serve un’istruttoria più approfondita, perché un’azione dettata dalla fretta rischierebbe di lasciare fuori alcune realtà e non essere efficace, perché imbrigliata nei problemi burocratici che hanno reso insufficienti anche le ultime misure relative ai pagamenti in agricoltura e al sostegno alle imprese turistiche. In questa fase serve immediatamente l’ascolto e il confronto con le imprese, l’analisi dei dati e degli strumenti a nostra disposizione, e subito dopo l’elaborazione dei provvedimenti da approvare. Lo strumento finale dovrà avere una dotazione finanziaria ingente, recuperata attraverso un attento lavoro di pulizia dei capitoli di bilancio, e deve essere rifinanziabile immediatamente anche nei prossimi mesi in caso di necessità – conclude Francesco Agus -. Chiediamo quindi che la bozza discussa in Giunta sia trasmessa celermente al Consiglio e che subito dopo le festività si riunisca un gruppo di lavoro composto da tutte le forze politiche che attivi le interlocuzioni con il mondo delle imprese e del lavoro e renda possibile la discussione in tempi brevi di una proposta che risponda alle esigenze di tutti e sia subito in grado di iniettare liquidità nella casse delle imprese sarde.»

 

 

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Dal 14 marzo sono 22.723 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 1.111 controlli: 229 nell’area di Cagliari, 40 Iglesias, 97 Oristano, 250 Sassari, 182 Tempio, 236 Nuoro, 77 Lanusei.
Sono state sanzionate 23 persone (13 a Cagliari, 4 a Nuoro, 3 a Sassari, 2 a Tempio, 1 ad Iglesias), per un totale (dal 14 marzo) di 439. Inoltre, nello scalo di Porro Torres, sono stati controllati 20 passeggeri in arrivo da Genova.

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L’Amministrazione comunale di Ussana, sulla base dell’aggiornamento dei dati inviati da ATS Sardegna, ha comunicato oggi la presenza nel proprio territorio di un caso di contagio da Covid-19.

«Si invitano tutti i concittadini a rispettare in maniera ancora più risoluta e scrupolosa tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti emanati dalle Autorità Nazionali e Regionalisi legge in una nota del sindaco Emidio Contini –. Si raccomanda, inoltre, di evitare ogni spostamento non strettamente necessario. L’Amministrazione comunica, altresì, che in data 24 marzo 2020 è stato attivato il C.O.C. e che si provvederà ad intensificare ancor più rigidamente i controlli da parte della Polizia Locale e della Compagnia Barracellare, con estensione dell’orario di servizio.»

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L’on. Romina Mura, deputato del Partito Democratico, ha presentato due interrogazioni, ai ministri dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e del Lavoro Nunzia Catalfo, nelle quali chiede che, visto il momento di straordinarietà dovuto alla crisi sanitaria, non si spengano i riflettori su Portovesme e sul Sulcis Iglesiente.

«La crisi sociale ed economica a cui stiamo e dovremo fare fronte non può oscurare le vertenze industriali che da anni caratterizzano il territorio sardospiega Romina Mura -. A maggior ragione innanzi a percorsi, mi riferisco in particolare alla vicenda ex Alcoa, oggi Sider Alloys, prossimi alla positiva conclusione.»

«Chiedo al Ministro dello sviluppo economico di accelerare la definizione dell’accordo Sider Alloys, Enel, Invitalia, anche perché mi risulta che siano stati compiuti tutti i passi utili per la chiusura del cerchio – aggiunge Romina Mura -. Prezzo dell’energia pari alla metà delle attuali e favorevoli quotazioni di mercato. Ridimensionamento da parte di Enel della fideiussione a carico di Sider Alloys  presa in carico di parte della stessa da Invitalia e Sace ( società finanziaria  di Cassa Depositi e Prestiti).»

«È davvero incomprensibile che si debba attendere ancora. Se a Portovesme ripartisse la produzione di alluminio primario si riaccenderebbe l’economia di un intero territorio. In un momento di grande difficoltà per la Sardegna e per il Paese intero sarebbe un segnale importante – rimarca Romina Mura -. E per i lavoratori del comparto alluminio, quelli che oggi percepiscono un’indennità di molto inferiore al reddito di cittadinanza, significherebbe ritrovare la dignità del lavoro oltre che la sostenibilità economica

«Per questo sollecito il ministro del lavoro a promuovere iniziative tese a equiparare il sostegno economico dei lavoratori ex Alcoa, ma più in generale di tutti gli ex lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, alle misure di sostegno ordinarie e straordinarie a cui hanno diritto disoccupati e i meno abbienti – conclude Romina Mura -. È tempo che Portovesme si rianimi e che i lavoratori ex Alcoa  tornino a fare ciò che sanno fare bene. Quell’alluminio primario produzione strategica per il nostro Paese.»

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I casi di positività al Coronavirus accertati al Policlinico Duilio Casula di Monserrato sono 13 nel totale: ai tre pazienti di mercoledì sera si sono aggiunti i 9 (tre pazienti, tre oss e tre infermieri) di ieri e un infermiere oggi. I tamponi effettuati nella sola giornata di ieri sono stati 450.

L’ospedale è regolarmente in funzione, proseguono le sanificazioni periodiche ed i controlli su tutto il personale.

Ne dà comunicazione l’ufficio stampa dell’Aou di Cagliari.