18 July, 2024
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I primi 5 ventilatori polmonari acquistati dalla Fondazione di Sardegna sono stati consegnati e saranno messi a disposizione dei presidi sanitari nei prossimi giorni.
Si tratta del primo blocco dei 60 respiratori acquistati in Germania per far fronte alle necessità del Sistema sanitario regionale nell’emergenza Coronavirus.
L’intervento si inserisce nelle attività previste dal “Fondo straordinario per le emergenze sanitarie” messo a disposizione dalla Fondazione.
Le risorse stanziate sono di 2,4 milioni di euro e saranno utilizzate in stretta collaborazione con la Regione Sardegna, e in particolare con l’assessorato regionale della Sanità, ed avranno un duplice obiettivo: da un lato il potenziamento, nei tempi più rapidi possibili, della strumentazione in dotazione al Sistema sanitario regionale per garantire le possibilità di cura delle persone colpite dal virus e dall’altro il sostegno alle associazioni di volontariato impegnate, al fianco delle Istituzioni regionali e locali nella gestione dell’emergenza è nella limitazione delle occasioni di contagio.

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Al via la consegna a domicilio dei libri. Stamattina i volontari dell’associazione Senso Comune hanno cominciato la distribuzione dei testi, dei Cd e degli audiovisivi per i cittadini residenti nella città di Carbonia e nelle sue frazioni.

Un servizio utilissimo per consentire ai nostri concittadini di godere della lettura di un buon libro, che accompagna e rende più dilettevoli le nostre giornate di “isolamento forzato”.

In tempi di emergenza da Covid-19 possiamo utilizzare al meglio il nostro tempo libero, staccando dalla realtà e trovando rifugio immaginario nei romanzi, nei saggi, nella poesia e in tanti altri generi letterari dei nostri autori preferiti.

Il servizio “Cibo per la mente” – totalmente gratuito – è stato organizzato dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis (SBIS), l’associazione di volontariato Senso Comune ed il contributo della Portovesme Srl.

 

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Una proposta operativa in tre direttrici per salvare l’economia della Sardegna. Immettere immediatamente liquidità nel nostro sistema produttivo ed utilizzare la nostra moneta complementare esistente, il Sardex, per salvare la stagione turistica. Per farlo la Regione dovrebbe creare subito un fondo di garanzia complessivo a copertura dell’intera operazione.

E’ il pacchetto prospettato dal consigliere Antonello Peru – Cambiamo! Udc – che ha presentato i capisaldi del programma.

»Le misure proposte fino ad oggi portano sicuramente una boccata di ossigeno alle famiglie in difficoltà e cercano di dare una risposta alle attese di tutto il mondo imprenditoriale che rischia di pagare un prezzo insopportabile per l’emergenza Coronavirus. Ho cercato in questi giorni di dare il mio contributo portando non solo le mie proposte ma anche quelle che sono venute fuori dal confronto con studiosi ed esperti di materie economiche e sociali ma anche dall’ascolto dei rappresentanti delle categorie produttivespiega l’esponente centrista -. È emersa una verità ed un’esigenza inconfutabile: tutto il nostro tessuto produttivo non può aspettare i tempi tecnici degli aiuti statali e regionali, non si può attendere anche un solo giorno. Le scadenze sono quotidiane e non intervenire tempestivamente rischia di creare danni incalcolabili.»

Primo punto. Grazie al fondo di garanzia creato si deve chiedere al sistema bancario sardo di mettere immediatamente a disposizione delle imprese, senza alcuna istruttoria, finanziamenti a tasso zero di almeno 25mila euro garantiti al 100% dalla Regione e da restituire in 6 anni. Il fondo di garanzia a copertura metterebbe così le banche nelle condizioni di poter erogare nel giro di uno o al massimo due giorni.

«Le banche, in questo momento, sono per le imprese quello che un ospedale rappresenta per una persona positiva al Covid-19 e che necessita del respiratore: non si puoi dire ad un’impresa che deve aspettare i tempi di un’istruttoria. Mi rendo conto che si tratta di un’operazione non semplice ma l’obiettivo deve essere questo e si deve agire con una tempistica praticamente azzerataaggiunge Antonello Peru -. La parte di supporto strategico alle scelte politiche deve essere affidata ad una task force di economisti. Come per l’emergenza sanitaria ci si affida ad una commissione scientifica allo stesso modo si deve operare per l’emergenza economica.»

La seconda proposta: immissione mini bond da parte della Regione attraverso la Sfirs.

«C’è una grande liquidità in Europa e per questo si può ipotizzare questa operazione avvallata dalla Consob, con tutti i crismi del mercato finanziario. Raccogliere la provvista di liquidità per investimento e a sostegno del sistema produttivo.»

La terza direttrice di intervento può invece essere la chiave per salvare la stagione turistica e con essa salvaguardare le imprese del settore ricettivo, i loro dipendenti, le aziende e i lavoratori stagionali e tutte quelle dell’indotto.

«Per farlo, come abbiamo detto all’inizio, la proposta è di utilizzare la nostra moneta complementare, il Sardexrimarca l’esponente di Cambiamo! Udc -. Abbiamo la fortuna di avere un circuito già perfettamente funzionante a cui aderiscono oltre 12 mila imprese. A questo circuito si dovrebbe chiedere una disponibilità perché si metta al servizio del sistema produttivo regionale. In caso di risposta affermativa potrebbe essere utilizzato per una emissione straordinaria effettuata dal circuito stesso e garantita dalla regione a favore delle imprese del settore turistico e delle famiglie sarde che beneficerebbero di un bonus vacanze. Ad ulteriore garanzia di questa operazione la Regione dovrà consentire la possibilità per gli aderenti al circuito della moneta complementare di poter pagare in Sardex le imposte regionali. Considerato che le imposte regionali, addizionali regionali e Irap, hanno un valore annuo di circa 600 milioni di euro, l’emissione straordinaria di Sardex potrà essere dimensionata proprio a questa somma. Di questi 600 milioni: 300 milioni (fino a 30mila euro per ciascuna impresa) andrebbero a soddisfare le esigenze di circa 10mila imprese sarde del settore turistico che, iscrivendosi al circuito, potrebbero usare la moneta complementare per sostenere l’attività turistica, acquistare prodotti agroalimentari sardi ma anche per pagare beni e servizi di altre imprese sarde funzionali all’attività turistica. Si innesterebbe quel processo di economia circolare con una moneta completamente sarda, utilizzata dalle imprese per i loro acquisti.»

A beneficiare degli altri 300 milioni di crediti sarebbero proprio circa 300mila nuclei familiari della nostra Isola, che iscrivendosi volontariamente al circuito, otterrebbero un bonus vacanza da 1.000 Sardex da spendere nelle strutture ricettive della nostra regione. In questo modo la stagione turistica sarebbe salva e le nostre famiglie avrebbero quindi la possibilità di poter usare i crediti per pagare la loro vacanza in Sardegna. E per la realizzabilità dell’operazione è fondamentale che la moneta continui a circolare, consentendo ai detentori dei crediti di pagare proprio in Sardex i tributi di derivazione regionale. C’è un ultimo aspetto, forse il più importante: è possibile con un’emergenza sanitaria in corso pensare che si possano programmare vacanze questa estate? La risposta può essere affermativa dimostrando che «la Sardegna, sulla base di uno screening di massa, ha il pieno controllo del venir meno della diffusione del virus, proponendosi al resto del mondo come regione Covid-19 free. Per far questo serve investire tutto l’occorrente in tamponi ed in laboratori di ricerca per effettuare tamponi a tappeto in tutta l’isola. Con una decina milioni di euro si potrebbero fare tamponi a tutti i cittadini sardi, isolando realmente e nel concreto il virus e permettendo di avviare la ripresa delle attività e delle uscite ma rendendo soprattutto la Sardegna un’isola felice dove poter trascorrere una vacanza in totale sicurezza. Anche gli accessi nell’Isola infatti sarebbero possibili solo a chi è in possesso di una certificazione, eseguita in una struttura sanitaria nell’immediata vigilia della partenza, che attesti la negatività al virus conclude Antonello Peru -. Possiamo considerare quello che stiamo vivendo come un periodo in cui servono sforzi ma anche decisioni straordinarie e coraggiose, come quelle che a nostro avviso vanno assunte subito qui in Sardegna».

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In occasione del Venerdì santo, l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha voluto indirizzare una lettera di ringraziamento a tutti gli operatori dell’azione caritativa ecclesiale che fanno sì che «non venga meno in questo frangente la “carezza” di un pasto o di un tetto, di una parola di conforto o iniziativa di amicizia».

Il testo integrale della lettera

Alla Caritas diocesana, Caritas parrocchiali e gruppi caritativi parrocchiali

Alle associazioni di volontariato aderenti alla Consulta diocesana del volontariato e degli organismi socio assistenziali – Arcidiocesi di Cagliari

Alle persone e organismi che collaborano all’attività caritativa della Chiesa

Celebriamo questo Venerdì Santo 2020 mentre il nostro Paese e l’intera umanità è impegnata a fronteggiare la tragedia della pandemia virale. Conseguente alla grave crisi sanitaria, si stanno mostrando i primi segnali di una crisi economica e sociale che rischia di compromettere la sicurezza di vita di larghe fasce della popolazione e di far cadere nel baratro dell’indigenza la parte più debole ed emarginata della nostra società.

La Chiesa è provocata dalla presente situazione a esprimere nel modo più ampio la sua missione di annuncio della Parola di Dio, di preghiera e di servizio della carità. Abbiamo più volte affermato di sentire «una responsabilità enorme di prossimità al Paese». Occorre mettere in opera, ha detto il Papa, la “creatività dell’amore”.

Sento il dovere, a nome di tutta la nostra comunità diocesana, di rivolgere un pensiero grato e affettuoso a quanti collaborano a diverso titolo e nei modi più diversi all’attività caritativa della Chiesa, perché non venga meno in questo frangente la “carezza” di un pasto o di un tetto, di una parola di conforto o iniziativa di amicizia. La Chiesa si manifesta in essi con il cuore e volto di una madre che si prende cura con amore dei suoi figli e in particolar modo dei più poveri.

La dedizione concreta di tante donne e uomini, e soprattutto di tanti giovani, è un grande motivo di consolazione e di speranza. È immaginabile la ricostruzione del tessuto sociale del nostro paese solo nel coraggio e semplicità con cui accetteremo di spartire con gli altri un destino comune e di far posto nei nostri cuori alle necessità degli altri.

In questo Venerdì Santo ripensiamo alla figura della Veronica: nella misura in cui manifesta al Signore sofferente la sua bontà, offrendo un sudario, riceve in dono l’impronta del suo Volto. Ogni cristiano, nel cui cuore si ritrova l’immagine vera di Cristo, sa riconoscerne i lineamenti nei fratelli che si trovano nel bisogno. «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me» (Mc 25, 40). Nell’amore con cui soccorriamo gli affamati, assetati, forestieri, nudi, malati, carcerati, Dio si fa presente. È questa umile certezza che ci anima anche quando avvertiamo che il bisogno è smisurato rispetto alle nostre possibilità.

Invoco di cuore la benedizione divina su quanti si offrono per l’aiuto fraterno, perché adempiano generosamente il loro proposito e manifestino la sollecitudine della Chiesa.

A tutti, dal profondo del cuore, Buona Pasqua!

Cagliari, 10 aprile 2020
Venerdì Santo

+ Giuseppe Baturi
Arcivescovo

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Da oggi è attivo anche nella ASSL di Carbonia il “drive through”, la possibilità, cioè, di effettuare il tampone direttamente in auto, recandosi presso l’Ambulatorio di Igiene e Sanità Pubblica dello Stabilimento Santa Barbara di Iglesias.
La Struttura di Igiene e Sanità pubblica del Sud Sardegna, diretta dal dottor Antonello Frailis, di concerto con la Direzione medica di Presidio ha attivato una struttura ambulatoriale ad Iglesias, presso l’ospedale Santa Barbara in cui i pazienti convocati potranno recarsi con la propria auto e dove personale infermieristico, ovviamente con tutte tutti i DPI previsti, “preleverà” il campione nasofaringeo del paziente direttamente dall’auto, oppure facendolo accomodare all’interno dell’ambulatorio.
La convocazione costituisce deroga (temporanea e limitata alle date e orari prestabiliti) al divieto di mobilità dalla propria abitazione per il periodo di quarantena, di cui al DPCM 8 marzo 2020, art. 1, comma 1, lettera c.
Va ben precisato che questo modalità funziona su chiamata – sempre a cura degli assistenti sanitari dell’Igiene e Sanità pubblica – e per pazienti che non hanno più sintomi, e devono fare i tamponi necessari autorizzati dall’Unità di crisi.
Questa modalità, consente di procedere in modo più rapido e di ottimizzare le risorse umane a disposizione. I pazienti, che avranno un appuntamento per l’effettuazione del tampone, dovranno recarsi all’ambulatorio seguendo il percorso più breve e diretto possibile, così anche per rientrare a casa.

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Ricorre oggi il 168° anniversario della fondazione della Polizia. Le celebrazioni, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, si sono limitate a rendere gli onori a tutti gli appartenenti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la propria vita per tener fede al motto “Esserci Sempre”. Questa mattina il questore Pierluigi d’Angelo ed il prefetto Bruno Corda hanno deposto una corona di alloro alla lapide commemorativa posta all’ingresso della questura di Cagliari.

Mai come in questo particolare periodo di grande emergenza sanitaria, connotata purtroppo anche da negativi risvolti socio-economici, le donne e gli uomini della Polizia di Stato stanno dando prova tangibile di che cosa voglia dire “Esserci Sempre”..

Questo impegno, ora ancor più accentuato, costituisce il proseguo del quotidiano contributo a tutela della cittadinanza e delle nostre famiglie, sempre profuso nella convinzione di tenere il passo, lasciando il segno in tutti gli ambiti della nostra società civile.

La ricorrenza del nostro anniversario costituisce, dunque, occasione per fare un bilancio dei risultati che nell’ultimo periodo sono stati raggiunti mettendo in campo strategie di prevenzione e di contrasto, sia ai fenomeni criminali che di ogni turbativa all’ordine e alla sicurezza pubblica.

Sono stati organizzati nell’ultimo anno 1.546 servizi di Ordine e Sicurezza pubblica per i piccoli e i grandi eventi – quasi il doppio rispetto allo scorso anno -, in cui sono state impiegate tutte le preziose professionalità della Polizia di Stato, iniziando dall’Ufficio di Gabinetto che insieme alla DIGOS compiono il certosino lavoro di pianificazione dei servizi, per rispondere al meglio alle esigenze dettagliate nei tavoli di coordinamento svolti presso la Prefettura e per affrontare le problematiche che caratterizzano ogni singola manifestazione.

In questo “gioco di squadra” è stato fondamentale costruire e mantenere un costante raccordo con le amministrazioni locali interessate e con gli organizzatori degli eventi: dalla vertenza sul prezzo del latte, che ha interessato l’intera Isola dall’inizio dello scorso anno; fino ai grandi eventi, come la conferenza della Società israeliana “Elbit System Ltd”, che per oltre un mese ha visto transitare e soggiornare oltre 24mila cittadini israeliani; attraverso il lavoro continuo durante tutto il campionato di calcio di serie A per rafforzare i servizi con l’impiego di donne e uomini delle Forze di Polizia, coordinati non solo presso e nelle vicinanze dell’impianto sportivo, ma anche nelle zone più sensibili della città, soprattutto il centro cittadino, e per tutto il tempo di permanenza delle tifoserie ospiti nella Provincia. In tutti i servizi è stato di fondamentale importanza il supporto del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica e del XII Reparto Mobile “Sardegna”, contraddistintisi sempre per competenza e professionalità.

In prima linea, sul piano delle strategie di prevenzione, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e degli Uffici Controllo del Territorio dei Commissariati di Pubblica Sicurezza Distaccati, anche in questo periodo in cui è stato necessario dare il massimo impegno nei servizi di controllo finalizzati a contenere la diffusione del coronavirus,  hanno garantito la massima copertura di tutte le zone, in Città e in Provincia, con servizi mirati e rafforzati anche con la presenza degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta.

Solo nel territorio cagliaritano sono stati più di 3.000 gli interventi, quasi 11.000 le persone identificate, oltre 3.000 i veicoli controllati e circa 70.000 le chiamate al 113, gestite dal Centro Operativo Telecomunicazioni della Questura.

L’attività di contrasto dei reati studiata e attuata alla luce dell’analisi sugli episodi delittuosi, sia in termini quantitativi che temporali, nelle diverse zone del territorio di competenza, ha consentito, inoltre, di dare risposte efficaci e tempestive, “colpo su colpo”, ai fenomeni criminali più avvertiti dalla cittadinanza in termini di percezione.

Anche l’attività investigativa compita dalla Squadra Mobile, in tutti gli ambiti in cui era necessario dare un’immediata risposta ai gravi fatti criminali che hanno interessato la Città Metropolitana di Cagliari, sia in centro che nelle periferie.

Grazie alla profonda conoscenza del territorio e a mirate strategie investigative, sono stati compiuti 22 arresti di autori di furti, scippi seriali e rapine. 94 sono stati gli arresti per spaccio di sostanza stupefacente e sono stati sequestrati oltre 118 Kg. di droga.

Nel delicatissimo ambito delle indagini per i reati contro la persona, per i reati di atti persecutori (stalking) e maltrattamenti in famiglia, l’attività della Squadra mobile e dei commissariati di Pubblica sicurezza distaccati, in particolare il commissariato di P.S. Quartu Sant’Elena, è spesso sfociata in arresti, esecuzioni di misure cautelari in carcere, misure di Allontanamento dalla casa famigliare o di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, che hanno assicurato una concreta tutela alle vittime di questi reati, la cui fiducia è accresciuta.

Insieme alla costante attività di impulso della Divisione Polizia Anticrimine, che costituisce il motore della grande macchina della prevenzione dei reati di atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e femminicidio, nell’ambito della campagna permanente della Polizia di Stato “…Questo non è Amore”, e in collaborazione con le associazioni antiviolenza, è stato garantito un costante contributo al cambiamento culturale che mira ad un’autentica parità di genere; attraverso la promozione di iniziative quali convegni e il “Progetto Camper”, sono stati attivati, in ambito provinciale 1.230 contatti con cittadini, donne, ragazze e molti uomini che spesso hanno dato un aiuto a far emergere un dolore sommerso. Le richieste di Ammonimento del Questore seguono un trend in costante aumento, sintomo di una maggiore fiducia da parte del cittadino e dell’efficacia della campagna informativa circa gli strumenti alternativi ai rimedi giudiziari a disposizione delle vittime per combattere la violenza di genere.

L’attività della Polizia Amministrativa e Sociale, si è contraddistinta ancora una volta per il contrasto alle irregolarità nella gestione degli esercizi pubblici, nonché al gioco e alle scommesse illegali.

Numerosi sono stati gli esercizi pubblici controllati, con i servizi mirati a prevenire ed a reprimere il gioco illegale ed a tutela dei minori, con il sequestro di 43 apparecchi irregolari e sanzioni per oltre 360.000,00 euro. Nel corso dei servizi finalizzati alla verifica dell’osservanza, da parte delle varie attività commerciali e locali pubblici, delle misure disposte per contenere la diffusione del Coronavirus, è stato effettuato anche un sequestro di  mascherine prive del marchio CE.

E’ stato dato particolare impulso anche all’attività di controllo dell’immigrazione e di contrasto all’immigrazione clandestina, con un’attenta osservanza e applicazione delle misure antiterrorismo.

La gestione meticolosa degli episodi di sbarchi cosiddetti “diretti” di stranieri nelle coste del Sulcis-Iglesiente e l’attenta applicazione delle procedure di identificazione hanno consentito, oltretutto, di sviluppare attività di indagine, volte al contrasto dei reati connessi al fenomeno dell’immigrazione clandestina, con adozione di provvedimenti di arresto o segnalazioni all’Autorità Giudiziaria.

Con le Specialità della Polizia di Stato è stata garantita la nostra presenza per reprimere e prevenire ogni forma di criminalità.

Così, grazie al costante impegno della Polizia Ferroviaria, “Ci siano sempre” mentre la gente viaggia per lavoro o per svago, perché possa continuare a farlo in sicurezza sui treni e nelle stazioni; nei porti e negli aeroporti, con le quotidiane attività di controllo, nel rispetto delle misure antiterrorismo e non solo, svolte dalla Polizia di Frontiera; lungo le nostre strade, in tutte le ore della giornata, rassicurati dalla costante presenza della Polizia Stradale, la quale, insieme all’Ufficio Sanitario, mediante l’organizzazione di servizi specifici, lavora per contrastare il fenomeno delle stragi del sabato sera che prevedono drug test ed analisi di laboratorio su strada.

E “Ci siano sempre”, anche nel mondo informatizzato, con l’instancabile lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni, per proteggere i cittadini dalle insidie del web. L’impegno degli investigatori ha consentito, anche negli ultimi mesi, di sconfiggere estese reti criminali che avevano costruito piattaforme virtuali per commettere truffe telematiche e dissipare i patrimoni di ignari fruitori, oppure che avevano intessuto le loro maglie anche nell’Isola per l’adescamento di adolescenti, vittime dei reati di pedopornografia online. Di particolare rilievo l’indagine condotta agli inizi del mese di marzo dal compartimento della Polizia postale di Cagliari su tutto il territorio nazionale, che si è conclusa con l’arresto di un soggetto residente nella provincia di Venezia  per detenzione di materiale pedopornografici e adescamento di minori e la denuncia di altri 7 soggetti.

L’encomiabile lavoro delle nostre Specialità si è espresso, tra l’altro, insieme all’Ufficio Relazioni Esterne della Questura, attraverso le numerose iniziative di prossimità, volte a divulgare soprattutto tra i più giovani i valori della sicurezza e della legalità.      

Tutti i risultati ottenuti sono il frutto della professionalità, della dedizione e del senso del dovere di tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato, degli uffici di Pubblica scurezza distaccati e delle Specialità, delle Sezioni di Polizia Giudiziaria presso i Tribunali ordinario e per i minorenni e del N.O.P.

E’ grazie, dunque, anche all’”Esserci sempre” del personale dell’UTL, dell’Ufficio amministrativo contabile, dell’Ufficio del Personale e dell’Ufficio sanitario provinciale, degli uffici tecnici dell’Autocentro, della Zona TLC e del VECA Regionale, che forniscono continuo apporto collaborativo verso la Questura e all’Esserci sempre” di tutti coloro che nei diversi uffici assolvono a funzioni strumentali e di supporto, che viene garantita la funzionalità della struttura, con un contributo fondamentale per l’intero apparato.

http://www.poliziadistato.tv/c_EX9vA4E3q

 

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Il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, è intervenuto stamane sulle conclusioni dei lavori dell’Eurogruppo.

«Abbiamo avuto ragione ad avere fiducia nell’Europa. Le proposte formulate dell’Eurogruppo vanno nella giusta direzione, con la trasformazione del MES in ‘Salva Europa’ dall’epidemia Covid-19, da usare subito per aumentare le capacità delle nostre strutture sanitarie, ospedali e centri di ricerca. Per salvare le vite dei cittadini europei ha dichiarato David Sassoli -. Vediamo con favore il consenso dell’Eurogruppo al SURE e al potenziamento della BEI. Nella giusta direzione l’indicazione al Consiglio UE di istituire un Fondo per la ricostruzione dell’Europa da finanziare anche con strumenti innovativi. In questa battaglia per la ricostruzione – ha concluso David Sassoli -, il Parlamento europeo farà come sempre la sua parte in difesa dei cittadini europei.»

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I segretari regionali COSMED Susanna Montaldo, Anaao Assomed Maria Elisabetta Piu, AAROI EMAC Cesare Iesu e FVM Massimiliano Picoi hanno inviato una lettera-diffida all’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Mario Nieddu, per «sospetta condotta antisindacale».

In una nota, i quattro segretari, firmatari del vigente Ccnl, scrivono all’assessore della Sanità di «essere costretti a chiedere un incontro urgente, al fine di vedere rispettate le proprie prerogative sindacali palesemente violate dal recente tentativo da parte Vostra di scegliere solo alcuni sindacati con i quali intrattenere relazioni ed accordi».

«La richiestascrivono è da in riferirsi al “protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità, dei Servizi Socio Sanitari e Socio Assistenziali in ordine all’emergenza sanitaria Covi-19 nel servizio Sanitario Regionale della Sardegna” sottoscritto esclusivamente con CGIL CISL e UIL, condizione che pone in essere una condotta anti sindacale nei nostri confronti. Escludere dalle trattative i maggiori sindacati di categoria oltre alla violazione delle prerogative sindacali esplicita la volontà di non voler vedere né sentire le reali problematiche che stanno affliggendo la dirigenza.»

«Questi comportamenti hanno come conseguenza l’obiettiva estromissione delle nostre rappresentanze sindacali, aventi diritto, costituiscono condotta antisindacaleaggiungono i quattro segretari -. La attività sindacale è un diritto, irrinunciabile e, pertanto, agiremo in tutte le sedi che consentiranno il confronto richiesto e previsto dalla normativa vigente, posto in essere con le altre organizzazioni sindacali.»

Susanna Montaldo, Maria Elisabetta Piu, Cesare Iesu e Massmiliano Picoi concludono auspicando un immediato confronto e dovuto riconoscimento e «chiedono l’annullamento del protocollo sottoscritto con CGIL CISL e UIL, perché insufficiente a garantire la tutela della salute degli operatori sanitari sardi».

Ribadiscono, infine, «la richiesta di attivazione di un tavolo di confronto con tutte le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, al fine di sottoscrivere un adeguato protocollo di intesa».

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«Il nostro obiettivo è contrastare l’abbandono scolastico e incoraggiare i giovani disoccupati, privi di esperienza, ad avvicinarsi al mondo del lavoro con il supporto di metodologie e strumenti utili a formare un’esperienza professionale.»

Lo ha detto l’assessore regionale del Lavoro, Formazione e Cooperazione Sociale, Alessandra Zedda, annunciando l’avviso pubblico rivolto ai giovani dai 15 ai 18 anni che hanno aderito al programma Garanzia Giovani, per il conseguimento di una qualifica professionale.

I destinatari si potranno iscrivere ai percorsi formativi triennali attraverso il SIL, Sistema Informativo del Lavoro, mentre le Agenzie formative potranno inviare i dossier di candidatura telematica da domani 10 aprile sino al 4 maggio 2020. La data di avvio dei percorsi formativi è soggetta alla risoluzione dell’emergenza Covid-19 «ma allo stesso tempo non vogliamo penalizzare i nostri ragazzi ai quali consentiamo comunque di far partire i corsi», ha puntualizzato l’assessore Alessandra Zedda.

«Il programma Garanzia Giovaniha concluso l’assessore regionale del Lavoroè una iniziativa che consente di offrire una opportunità di orientamento, formazione e ingresso nel mondo del lavoro ai tantissimi giovani sardi inoccupati e in dispersione scolastica e che mira a sostenerli nella ricerca di una prima occupazione.»

 

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Con una mozione depositata questa mattina, i consiglieri regionali di LeU Sardigna Eugenio Lai e Daniele Cocco impegnano la Giunta regionale e l’assessore dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale «ad agire immediatamente nell’ambito della tutela della salute pubblica, garantendo il funzionamento dei servizi essenziali per la tutela delle persone con problemi di salute mentale e più in generale alle persone non autosufficienti e con patologie croniche».

«L’emergenza determinata dall’epidemia Covid-19 – aggiungono Eugenio Lai e Daniele Cocco – ha pesanti effetti sulla vita di tutti i cittadini e rischia di provocare forti sofferenze nel corpo sociale, soprattutto per le persone con sofferenza mentale, per i più anziani, per le donne vittime di violenza domestica, per le persone con disabilità e con malattie croniche, bambini ed adolescenti.»

«Riteniamo che il mantenimento e il rafforzamento dei presidi territoriali siano decisivi per scongiurare la catastrofe del sistema territoriale di salute mentale – concludono i due consiglieri – ed invitiamo il governo regionale ad emanare disposizioni nette, chiarendo che i servizi di prossimità devono assicurare ovunque le attività terapeutiche e riabilitative, rispettando le misure di prevenzione e protezione per operatori e cittadini-utenti, e indicando esplicitamente le tipologie di attività da garantire.»