4 December, 2024
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Rinnovo e adeguamento del parco auto, per un servizio taxi più sicuro dal punto di vista sanitario e più comodo per le persone disabili.

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, ha approvato le direttive di attuazione degli “Interventi per la modernizzazione del sistema privato dei trasporti terrestri a supporto dei servizi per il territorio” per la spesa complessiva di 1 milione di euro. La SFIRS sarà il soggetto istruttore per la valutazione dei piani di agevolazione presentati.

I fondi saranno erogati per aumentare la competitività delle imprese che erogano il servizio di trasporto terrestre con taxi, al fine di migliorare la qualità del servizio pubblico offerto ai cittadini, mediante il sostegno agli investimenti materiali e immateriali oltre ai servizi di consulenza ed informazione.

«Si è reso indispensabile spiega l’assessore Giuseppe Fasolinoa seguito della sopraggiunta situazione di emergenza sociosanitaria determinata dalla diffusione anche in Sardegna del Covid-19, l’incremento delle misure di sostegno alle  imprese che erogano il servizio di trasporto non di linea con taxi, affinché sia assicurata la realizzazione di investimenti capaci di garantire la massima sicurezza per gli operatori e per gli utenti del servizio. Come sappiamo, i tassisti rappresentano una categoria particolarmente a rischio di contagio, a causa dell’evidente impossibilità di distanziamento. Categoria che continua a fornire il proprio servizio senza aver goduto, fino a questo momento, delle necessarie misure di protezione. Ragion per cui l’approvazione di suddette direttive appare ancora più importante nelle condizioni attuali.»

Un’attenzione particolare è rivolta al rispetto dei nuovi standard di sostenibilità ambientale e dell’accessibilità per i soggetti diversamente abili. Le direttive riguardano l’acquisto di nuovi mezzi, l’allestimento degli stessi per il trasporto dei soggetti diversamente abili e l’acquisto di sistemi e tecnologie atti a migliorare il servizio offerto, quali sistema di connessione  Wi-Fi, GPS, tassametri, insegne luminose, apparati radiotaxi, monitor poggiatesta, sistemi di pagamento elettronico, defibrillatori, applicativi software utili alla gestione del servizio. Finanziabile inoltre la formazione professionale attraverso corsi di lingua inglese e corso di gestione del cliente, e servizi di consulenza per le attività di impresa. Tutte le misure sono agevolabili al 100% e concedibili a fondo perduto ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti.

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«Il turismo rappresenta un elemento fondamentale per il nostro sistema economico e la nostra attenzione per favorire la sua ripartenza è massima, anche attraverso specifiche misure e finanziamenti per le imprese del sistema. Siamo concentrati ad analizzare le condizioni che possono consentire la riapertura immediata – in piena sicurezza – delle aziende del comparto turistico, artigianale e commerciale e di tutto l’indotto, per mantenere i livelli occupativi e contrastare gli effetti di questa emergenza sanitaria.»

Lo ha sottolineato l’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio, Gianni Chessa, nel corso di un incontro in videoconferenza con i principali players del comparto turistico sardo.

«La Sardegna possiede specifiche caratteristiche e le legittime aspettative della Regione – rappresentate dal presidente Solinas al Governo – derivano dalla nostra specificità territoriale e dal contenuto impatto sanitario dell’emergenza sull’Isola rispetto ad altre realtà, viste anche le tempestive misure di contenimento da noi adottate – ha concluso Gianni Chessa, rassicurando gli operatori -. Tutte le aperture saranno valutate con attenzione e cautela e rappresenteranno il doveroso equilibrio tra la primaria esigenza della tutela della salute pubblica e quella della ripresa della normalità.»

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Jacopo Gasparetti, responsabile stampa e comunicazione del sottosegretario di Stato al ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha diffuso una nota di aggiornamento su dati INPS per CIGD Sardegna.

«In Sardegna, rispetto all’ultimo aggiornamento che ho pubblicato, le domande arrivate all’INPS sono 570, quelle già autorizzate 270 scrive Jacopo Gasparetti -. Continua ad essere evidente che rispetto alle migliaia di domande da evadere (secondo i dati forniti dalla stessa Regione sono circa 29mila le domande di CIGD che dovrebbero arrivare in totale dall’isola), siamo in ritardo
«Come già ribadito, nessuna polemica, ma un invito a cercare, ognuno per la sua parte, di velocizzare al massimo i tempiconclude Jacopo Gasparetti -. Ce lo chiedono i cittadini e le Istituzioni, ad ogni livello, devono rispondere.»

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La commissione Autonomia, presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) si riunirà giovedì 30 aprile, alle 15.30, per esaminare il Dl n.138 (Disposizioni urgenti in materia di elezioni comunali 2020). Il disegno di legge prevede, a causa dell’emergenza Coronavirus, lo spostamento delle elezioni amministrative programmate per il 2020 in una “finestra” compresa fra il 15 settembre ed il 15 dicembre.

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Sono 5 i nuovi casi positivi al Covid-19 riscontrati oggi in Sardegna, su 1.183 tamponi eseguiti. Il totale dei casi positivi è salito a 1.290 dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 23.299 tamponi (21.071 i casi testati). I pazienti ricoverati con sintomi sono 87, 17 quelli ricoverati in terapia intensiva, mentre sono 657 le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 761. I pazienti dimessi/guariti sono 413. Oggi si sono registrati 7 decessi (116 dall’inizio dell’emergenza).
Sul territorio, dei 1.290 casi positivi complessivamente accertati, 234 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+2 rispetto all’ultimo aggiornamento), 93 nel Sud Sardegna, 54 a Oristano, 76 a Nuoro, 833 (+3) a Sassari.

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«Per poter organizzare in tempi rapidi un servizio di lavaggio e sanificazione degli indumenti di lavoro del personale in servizio (divise, camici e tute) si chiede, agli operatori che fossero interessati ad usufruirne, di darne immediata adesione in forma scritta all’ufficio amministrativo di Codesto Centro. Una mancata adesione-comunicazione verrà considerata come un diniego al voler usufruire di tale servizio. Considerata la necessità di raccogliere le adesioni in tempi molto stretti si comunica che verranno tenute in considerazione le domande che verranno presentate entro 72 ore dalla data di emissione del presente avviso. Sarà cura dell’ufficio amministrativo del Centro, avvisare i dipendenti che per diverse ragioni non sono in grado di prendere visione di tale comunicazione.»

«Questo si legge nella recentissima circolare Aias del Centro di Cortoghiana a firma del suo coordinatoredenuncia Claudio Nuscis, segretario generale della Funzione pubblica CISL Sulcis Iglesiente -. Ultima perla di una lunghissima storia aziendale fatta di diritti negati, dallo sciopero alle assemblee, dai licenziamenti disciplinari al lavoro non pagato, agli stipendi arretrati. Auspicavamo, come è successo, che la nostra nota del 20 aprile scorso sollevasse l’attenzione sul fatto che da almeno 12 anni l’AIAS ha scaricato sui propri dipendenti l’onere di sanificare gli indumenti di lavoro. A proprie spese e a domicilio. Ennesimo episodio di quel vizio patologico che produce ingenti risparmi di gestione aziendale sulla pelle dei lavoratori e che secondo una nostra stima, dal 2008, anno in cui è cominciata l’inarrestabile crisi aziendale, ad oggi, ha permesso ad Aias di risparmiare solo per questa voce di bilancio almeno 3 milioni di euro.»

«Il momento emergenziale che stiamo vivendo consente di discriminare tra il buon datore di lavoro, quello cioè che all’interno delle proprie strutture tutela la fragilità dei propri ospiti assicurando la cura ossessiva dell’igiene e della pulizia (a cominciare dalla sanificazione degli indumenti del proprio personale) e gli altriaggiunge Claudio Nuscis -. Ricordiamo alla dirigenza Aias ed ai suoi epigoni che la sicurezza sul lavoro è, per ogni azienda, non solo un obbligo legislativo ma una garanzia di qualità. Il D.Lgs n. 81/2008 sancisce che il lavoratore gode del diritto irrinunciabile ad un luogo di lavoro dignitoso e rispettoso di tutte le norme che regolamentano la sicurezza sul lavoro a presidio di un diritto più generale, costituzionalmente garantito, come la tutela della salute. Diritto fondamentale dell’individuo e mai come oggi interesse dell’intera collettività. Per questo motivo denunciamo il maldestro tentativo di “intervistare” il personale dei Centri di Cortoghiana e Domusnovas ponendogli, più o meno, questo quesito “ vuoi che la divisa venga lavata qui in struttura? Firma per il Sì o per No.»

«La SANIFICAZIONE degli indumenti da lavoro, va garantita a tutto il personale senza che lo stesso esprima pareri in merito a tale incombenza AZIENDALE. Perché qui non si si parla di uno o più lavaggi in lavatrice ma dei riflessi che certi “atti” hanno sulla salute. Che giova ricordarlo è un diritto indisponibile della persona ed i dipendenti non possono cederlo. Tutto ciò premesso consigliamo ad Aias ed ai suoi epigoni di assumersi le proprie responsabilità di datore di lavoro, di porre fine immediatamente a questa iniziativa ed ai lavoratori di non prestarsi a questi inviti. In difetto di ciò conclude il segretario generale della Funzione pubblica CISL Sulcis Iglesiente Claudio Nuscis -, ci vedremo costretti, per l’ennesima volta, a rivolgerci presso le sedi competenti, per far valere i diritti non negoziabili dei lavoratori AIAS.»

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La Regione destina 9 milioni di euro per l’ampliamento e la costruzione di cimiteri, consentendo così lo scorrimento delle graduatorie a favore di 51 Comuni beneficiari che si vedranno assegnate le risorse. La Giunta regionale ha approvato la delibera sullo stanziamento delle risorse proposta dall’assessorato dei Lavori pubblici e finalizzata a colmare il deficit di domanda da parte di molti Comuni rimasti fino a oggi esclusi, procedendo a reperire maggiori finanziamenti.

«Abbiamo registrato da parte delle Amministrazioni un fabbisogno maggiore a cui abbiamo ritenuto di dover dare risposta immediata», ha spiegato l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia che ha proposto di utilizzare la somma relativa all’annualità 2021 per soddisfare le esigenze già nell’immediato. La misura si è infatti resa necessaria alla luce dell’ulteriore fabbisogno ancora inevaso.

«La cura e la manutenzione dei cimiteri, così come la progettazione di nuove strutture laddove siano necessarie, sono importanti segni di civiltà e di rispetto della memoria collettiva e degli affetti del singoloconclude Roberto Frongia -. La programmazione di 9 milioni ci consentirà di procedere con lo scorrimento della graduatoria approvata a dicembre del 2017 che comprende moti Comuni ancora in attesa di risposta. Una situazione a cui si è deciso di porre rimedio prevedendo di indirizzare fin da ora le risorse.»

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«Gli incentivi per la realizzazione di nuove opere infrastrutturali che consentono di accrescere la capacità produttiva e la competitività rappresentano un forte segnale nei confronti di aziende e imprese della Sardegna. La Regione è impegnata, ora come mai, a contrastare lo svantaggio territoriale nelle aree più colpite dalla crisi e a creare le condizioni per favorire nuovi processi per sviluppo economico e occupazione.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando l’approvazione della delibera, approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, che prevede un finanziamento di 24 milioni di euro da destinare alla realizzazione di infrastrutture nelle aree industriali e artigianali dell’Isola. La dotazione finanziaria si somma agli oltre 7 milioni di euro già destinati alle aree industriali di crisi di Nuoro, Sassari ed Ogliastra.

«La misura permette di rafforzare il nostro sistema economico adeguando il nostro territorio – con una rete di solide infrastrutture – alle più moderne esigenze di lavoro per le nostre imprese che ancora oggi si trovano ad operare in condizioni non competitive rispetto al resto d’Italia», ha sottolineato l’assessore Anita Pili.

L’intervento si inserisce nel quadro complessivo di miglioramento della qualità e della competitività del sistema delle imprese operanti all’interno degli agglomerati industriali.

«È necessario prevedere un rafforzamento delle potenzialità delle aziende attraverso la riqualificazione delle aree industriali e produttiveha aggiunto l’assessore regionale dell’Industriacon la realizzazione di nuove infrastrutture e servizi e privilegiando quelle iniziative che si sviluppano armonicamente con l’uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali, anche nella prospettiva di attivare un sistema di economia circolare.»

Beneficiari delle risorse sono i Comuni della Sardegna e i Consorzi Industriali provinciali e saranno ammessi alle sovvenzioni regionali gli interventi di manutenzione straordinaria, messa a norma e/o in sicurezza di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti, completamento di opere pubbliche e infrastrutture già esistenti. Inoltre, sarà consentita la bonifica ed il recupero di insediamenti produttivi abbandonati o dismessi e la realizzazione (ex novo) di opere pubbliche e infrastrutture di interesse comunale e/o sovracomunale.

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Alla luce del fenomeno pandemico legato al Covid-19, che ha prodotto una condizione di forte sofferenza nel tessuto socio-economico esponendo tutte le nostre realtà  commerciali, artigianali ed imprenditoriali ad un’inaspettata condizione di crisi mai verificatasi in passato, l’assessorato dei Trasporti del comune di Carloforte ha inviato lo scorso 20 aprile una nota al presidente della Regione, Christian Solinas e all’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, per chiedere aiuto in merito alla nota problematica del costo sul biglietto traghetti relativamente alla categoria dei “non residenti”.

«La responsabilità di amministratori ci impone l’obbligo di lavorare incessantemente per programmare il domani, al fine di consentire la ripartenza ed il rilancio dello sviluppo turistico, naturalmente  garantendo nel contempo ai nostri visitatori, tutte le misure di sicurezza necessarie e le opportune condizioni di accessibilità e fruibilità di tutti i servizi presenti affinché Carloforte non sia tagliata fuori dai flussi regionali che, come sembrano indicare gli esperti, potrebbero costituire la fetta preponderante dell’economia turistica del 2020scrivono il sindaco Salvatore Puggioni ed il delegato dei Trasporti Gianluigi Mario Penco -. Al fine di incentivare e agevolare i flussi di transito verso le Isole minori per la categoria dei  “non residenti” con specifico riguardo verso i “residenti in Sardegna” abbiamo chiesto la possibilità di rendere fruibili in tempi rapidi, i fondi messi a disposizione annualmente dalla Regione Sardegna ed aumentare sostanzialmente la capacità finanziaria prevista per l’anno in corso  prevista  corrispondente a € 250.000.»

«Permane l’annosa questione ripetutamente sollevata dalla nostra Amministrazione comunale, riguardante l’illogica e odiosa condizione che non consente al popolo sardo di muoversi liberamente verso le isole minori, in quanto assoggettato allo status di non residente, il che comporta un notevole esborso finanziario per chiunque – ad eccezione dei residenti – desideri o debba recarsi a Carloforte o a La Maddalena, e pertanto, risulta assolutamente indifferibile la necessità di battersi anche  in sede Europea per porre fine a questa palese discriminazione intraregionaleconcludono Salvatore Puggioni e Gianluigi Mario Penco -. E’ stato inoltre chiesto il ripristino in tempi stretti delle corse che sono state interessate dalla riduzione imposta nell’ambito del trasporto pubblico locale regionale,  con particolare attenzione verso il collegamento notturno a seguito di alcune difficoltà createsi in ordine alle emergenze sanitarie relative agli eventi notturni.»

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Dopo la lettera inviata nei giorni scorsi dal gruppo della Lega al presidente della Regione, Christian Solinas, oggi è stata depositata presso il Consiglio regionale una mozione, primo firmatario l’on. Andrea Piras, con la quale si chiede che venga autorizzata la pesca sportiva.
Questa richiesta nasce da una duplice esigenza: quella economica per dare nuova linfa a centinaia di esercizi commerciali disseminati nel territorio regionale e, non meno importante, quella sociale che consentirebbe, nel pieno rispetto delle regole imposte cioè distanziamento sociale e uso dei dispositivi di protezione, un notevole beneficio psicofisico di chi ama e pratica la pesca sportiva.
Visto e considerato che con la “Fase 2” sarà consentito allontanarsi dalla propria residenza per svolgere attività motoria e fare una passeggiata in solitaria, potrebbe essere allo stesso modo consentita l’attività della pesca sportiva.