18 July, 2024
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«Il lavoro agile, unico strumento che avrebbe potuto evitare questa catena di contagi, è stato adottato con troppo ritardo. E’ assurdo che società operanti nel settore delle telecomunicazioni si siano trovate così altamente impreparate dal punto di vista tecnico ed organizzativo

Lo afferma Marianna Stara, componente della segreteria regionale Uilcom Sardegna a proposito degli ormai sette casi di positività al Covid 19 registrati nel call center Comdata di Elmas.

«Lo sforzo messo in campo negli ultimi giorni è tardivo afferma Marianna Stara -: la nostra richiesta sin dai primi incontri a metà marzo è sempre stata quella di agevolare tale soluzione ma sino allo scorso 26 marzo solo su una commessa si era intrapresa questa strada (circa 60 lavoratori su 600). Solo in seguito si è allargata la platea forse anche sulla spinta dei contagi che si stavano registrando (anche in altre sedi del territorio nazionale). Ad oggi il call center è chiuso sino a data da definirsi, ma ancora troppi lavoratori non sono messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro e, pertanto, sono costretti ad utilizzare i propri istituti (per quanto concerne i dipendenti Windtre), oppure forzatamente in Fis (dipendenti Comdata):»

«La confusione che ha accompagnato tutta la vicenda con la chiusura e la riapertura della sede in diversi step di certo non ha aiutato a gestire una situazione già complicata con serenità, i ritardi e le comunicazioni confuse hanno fatto il resto – conclude la sindacalista -. Riteniamo che a tutti i lavoratori debba essere fornita la strumentazione per poter svolgere il lavoro in modalità agile: non possiamo pensare che a più di un mese dall’inizio di questa emergenza nazionale non si sia in grado di trovare delle soluzioni tecnologiche adeguate

La situazione attuale. Finora il call center Comdata di Elmas – che conta dipendenti Comdata, Interinali e anche dipendenti WindTre in distacco – ha registrato 7 casi accertati di Covid 19 e un numero imprecisato di quarantene e tamponi già effettuati. Questa mattina davanti alla sede erano posizionati due furgoni della ASL che dovevano fare i tamponi ai lavoratori e una lunga fila di macchine. Dopo l’ultimo caso registrato l’azienda sanitaria ha infatti deciso che i tamponi a domicilio sarebbero stati troppi da eseguire e ha richiesto che gli stessi fossero effettuati in sede, ma senza far scendere i lavoratori dalla propria auto. A questo proposito i lavoratori chiedono alla Asl una maggiore chiarezza sui criteri adottati per la convocazione per i tamponi e comunicazioni precise sulla messa in quarantena in modo da poter richiedere l’ammissione alla malattia.

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Era nell’aria, in piena emergenza Coronavirus, e ieri sera è arrivata la conferma: il Consiglio dei ministri ha ufficializzato il rinvio delle elezioni amministrative 2020 al prossimo Autunno.

Il rinvio è stato inserito in una delle norme del decreto credito approvato dal Governo. Le elezioni si svolgeranno in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020. I Consigli comunali rimarranno in carica 4 mesi in più rispetto alla solita scadenza quinquennale e le elezioni andranno indette entro sessanta giorni dalla scadenza.

I Comuni interessati al voto, in Sardegna, sono 160 (4 con popolazione superiore ai 15.000 abitanti, nei quali è previsto l’eventuale ballottaggio tra i due candidati alla carica di sindaco più votati al primo turno: Quartu Sant’Elena, Nuoro, Porto Torres, Sestu), così distribuiti nelle quattro Province e nella Città Metropolitana di Cagliari.

Città Metropolitana di Cagliari 6: Quartu Sant’Elena, Sestu, Uta, Maracalagonis, Settimo San Pietro, Villa San Pietro.

Provincia del Sud Sardegna 41: Arbus, Ballao, Barumini, Burcei, Dolianova, Domus De Maria, Escolca, Giba, Goni, Gonnosfanadiga, Guamaggiore, Guspini, Lunamatrona, Mandas, Monastir, Muravera, Musei, Nuraminis, Nurri, Orroli, Ortacesus, Pabillonis, Piscinas, Sadali, San Basilio, Sanluri, Santadi, Segariu, Serdiana, Seulo, Siddi, Silius, Suelli, Tratalias, Tuili, Ussana, Ussaramanna, Villamassargia, Villanova Tulo, Villanovafranca, Villaputzu.

Provincia di Nuoro 31: Nuoro, Aritzo, Arzana, Atzara, Austis, Belvì, Birori, Bortigali, Desulo, Elini, Gairo, Gavoi, Ilbono, Lei, Loceri, Lodè, Mamoiada, Noragugume, Ollolai, Olzai, Onifai, Osidda, Ottana, Posada, Sorgono, Talana, Tiana, Tonara, Torpè, Urzulei, Ussassai.

Provincia di Oristano, 41: Abbasanta, Allai, Arborea, Assolo, Asuni, Baressa, Bidonì, Busachi, Curcuris, Flussio, Fordongianus, Ghilarza, Gonnosnò, Gonnostramatza, Laconi, Masullas, Mogoro, Montresta, Neoneli, Norbello, Nurachi, Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Samugheo, San Nicolò Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Seneghe, Sennariolo, Siamaggiore, Siapiccia, Simaxis, Suni, Tadasuni, Ula Tirso, Usellus, Villa Sant’Antonio, Villanova Truschedu, Seddiani.

Provincia di Sassari, 41: Porto Torres, Aggius, Berchidda, Bessude, Bonnanaro, Bortigiadas, Bottidda, Buddusò, Bultei, Burgos, Cossoine, Giave, Ittireddu, Ittiri, La Maddalena, Laerru, Luogosanto, Mara, Monti, Nule, Nulvi, Oschiri, Osilo, Ossi, Padru, Pattada, Perfugas, Ploaghe, Pozzomaggiore, Romana, San Teodoro, Sant’Antonio di Gallura, Santa Teresa di Gallura, Siligo, Tempio Pausania, Tergu, Thiesi, Usini, Valledoria, Viddalba, Villanova Monteleone.

Sono state rinviate anche le elezioni suppletive in Sardegna per un seggio vacante al Senato nella circoscrizione di Sassari-Olbia, resesi necessarie dopo la prematura scomparsa, all’età di 53 anni, della senatrice del Movimento 5 Stelle Vittoria Bogo Deledda.

 

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Nei prossimi giorni, verranno assegnati 33 nuovi mezzi ad altrettante stazioni del Corpo forestale in tutto il territorio regionale.

«Questa ulteriore dotazione si inserisce nelle attività di controllo per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019 ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas -. Dal 14 marzo, donne e uomini del Corpo forestale regionale sono mobilitati in tutta l’Isola ed hanno realizzato, con grande impegno e professionalità, oltre 20.000 controlli nei litorali e nelle aree rurali per garantire la salute dei Sardi.»

Fino alla giornata di ieri sono stati effettuati 20.742 controlli: 5.522 nell’area territoriale di Cagliari, 4.334 Sassari, 3.136 Nuoro, 2.883 Tempio Pausania, 1.954 Lanusei, 1.727 Oristano e 1.186 Iglesias. Sono state comminate 374 sanzioni: 154 a Cagliari, 73 Sassari, 46 Tempio, 40 Iglesias, 30 Oristano, 27 Nuoro e 4 Lanusei.

«Per affrontare questa difficile emergenza epidemiologica era importante accelerare i tempi di consegna alle stazioni dei nuovi mezzi pick-up – ha evidenziato l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis -. I mezzi potranno essere utilizzati anche per attività di spegnimento degli incendi, rurali e boschivi, e per altri interventi connessi al rischio idrogeologico e idraulico, a dimostrazione delle molteplici attività svolte con senso del dovere dalle donne e dagli uomini del Corpo forestale, sempre presenti in prima persona a tutela della vita dei Sardi e della propria terra.»

Ecco la lista delle stazioni che riceveranno il mezzo: Villanova Monteleone, Ittiri, Thiesi, Ploaghe, Bonorva, Buddusò, Nulvi, Luogosanto, Calangianus, Oschiri, Trinità d’Agultu, Tempio, Senorbì, Barumini, Dolianova, Villacidro, Cagliari, Sinnai, Escalaplano, Sant’Antioco, Fluminimaggiore, Neoneli, Samugheo, Seneghe, Bosa, Villagrande Strisaili, Seui, Gavoi, Tonara, Dorgali, Laconi, Macomer e Sorgono.

Nei giorni di Pasqua e Pasquetta, la presenza del Corpo forestale, soprattutto nei comuni costieri, sarà intensificata: «E’ importante ribadire l’importanza di rispettare le prescrizioni che le Istituzioni hanno stabilito. L’emergenza non è terminata, perciò è ancora fondamentale restare a casa, se non per gli spostamenti consentiti, esclusivamente per compravate esigenze lavorative, di salute ed indifferibili necessità», ha concluso il presidente Christian Solinas.

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 8 aprile, alle ore 11.00. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo, presieduta dal presidente Michele Pais, riunita questo pomeriggio nell’aula consiliare per rispettare le distanze dovute all’emergenza Coronavirus. Alla seduta ha partecipato in videoconferenza il presidente della Regione Christian Solinas e in aula era presente l’assessore regionale del Bilancio Giuseppe Fasolino.
All’ordine del giorno dell’Aula sarà iscritto il provvedimento della Giunta che prevede uno stanziamento di 120 milioni di euro di fondi regionali, quindi immediatamente spendibili, a favore delle famiglie in difficoltà. Un provvedimento su cui maggioranza ed opposizioni hanno assicurato la massima disponibilità ad approvarlo nel più breve tempo possibile. “Ringrazio maggioranza e opposizione – ha detto il presidente Michele Pais – per la grande disponibilità dimostrata. La situazione in cui si trovano le famiglie sarde, a causa dell’emergenza Coronavirus, non consente di perdere neanche un minuto. Non è tempo di contrapposizioni, procediamo insieme per approvare al più presto questo disegno di legge che porterà un po’ di sollievo ai nostri concittadini”. La Conferenza ha, quindi, deciso, per domani alle 12.00, di convocare l’ANCI per dare un parere sul provvedimento in Commissione Sanità, che è riunita dalle 10.00 per fare il punto sull’emergenza Covid-19 in Sardegna con l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ed il Commissario straordinario dell’Ats Sardegna Giorgio Steri. Alle 13,30, si riuniranno ancora i Capigruppo per un nuovo esame del testo. Alle 18.00 è convocata la commissione Bilancio che dovrà esprimere il parere sul provvedimento. Su specifiche domande dei capigruppo il presidente Christian Solinas e l’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino hanno specificato che i 120 milioni di euro non sono dovuti a tagli, ma i fondi sono stati presi da “manutenzione” dei capitoli di bilancio. Quindi, si è trattato di una rimodulazione su interventi che non si sarebbero potuti attuare entro il 2020. Il presidente Christian Solinas ha annunciato che la Giunta sta predisponendo un altro provvedimento a favore delle imprese che sarà presentato al Consiglio nelle prossime ore.

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«Caro presidente Cristian Solinas, stai proponendo un’importante misura a vantaggio delle imprese. Su questo ovviamente siamo d’accordo, anche perché lo proponiamo da settimane, anzi ormai da mesi.
Quello che non mi trova invece d’accordo è limitare le garanzie all’80%. Non è il momento di chiedere cofinanziamenti, compartecipazioni eccetera.»

La proposta arriva da Roberto Deriu, consigliere regionale del Partito Democratico.

«È il momento di affiancarci alle nostre imprese in modo visibile reale e totale. Stanno tutte scommettendo sulla loro sopravvivenza, non incassano un euro perché la domanda è completamente ferma, dobbiamo garantire la liquidità, senza pretendere nessuna altro sforzo da parte loro, se non quello di sopravvivere, e ce n’è anche troppo. Dobbiamo stare accanto ai nostri coraggiosi imprenditori, datori di lavoro, produttori di beni di servizi e di occupazione – conclude Roberto Deriu -. Senza nessuna timidezza.»

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Le segreterie Cgil della Sardegna Sud occidentale, la Funzione pubblica e lo SPI, hanno inviato una nota congiunta all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ed al commissario straordinario dell’ATS Sardegna Giorgio Steri, sull’organizzazione sanitaria nei presidi ospedalieri di Iglesias e Carbonia.

Riguardo agli interventi posti in essere per affrontare l’emergenza Coronavirus, le segreterie Cgil rimarcano che «sarebbe dannoso verso la nostra comunità ed assolutamente controproducente persino dal punto di vista economico, pensare che un serio problema come quello della lotta al Coronavirus possa trasformarsi in un’occasione per tagliare ancora una volta i servizi per la nostra comunità. Riteniamo, soprattutto, irragionevole e dannoso accorpare la Ginecologia con l’Ostetricia, tagliando la metà dei posti letto, così come dannoso è sacrificare un’ala di Medicina del CTO in ragione di una bassa occupazione di posti letto, così come accorpare le attività di Urologia e Chirurgia del Sirai in un unico locale.»

«La nostra comunità, al pari di tutte le altre della Sardegna, aspira ad avere un numero di posti letto per attivi che lo stesso, DM 70/2015 individua come necessario per garantire il diritto costituzionale alla salute (0,3 per ogni mille abitanti) – aggiungono le tre segreterie Cgil della Sardegna Sud occidentale -. Invece, negli anni abbiamo assistito ad un depauperamento dei servizi offerti alla collettività del Sulcis Iglesiente, e dei centri periferici in generale, che ha scaricato sui cittadini che per trovare soddisfazione ai loro problemi di salute sono costretti a viaggiare, i costi che il servizio sanitario nazionale non voleva sopportare sulla scorta di una razionalizzazione, che oggi, in una situazione di stress particolare causata dalla pandemia in atto, ha mostrato tutte le conseguenze. Già da tempo, in un documento della Segreteria regionale della Cgil, abbiamo indicato quale struttura che poteva utilmente essere dedicata ad affrontare il serio problema di lotta al Covid-19 il presidio ospedaliero del Santa Barbara di Iglesias che, senza eccessive modifiche, potrebbe prestarsi alla finalità.»

«Questa opinione è stata condivisa ed espressa compiutamente dai Sindaci del territorio che sono la massima espressione sanitaria locale, oltre che sintesi della volontà popolare della comunità di riferimento – concludono le tre segreterie Cgil della Sardegna Sud occidentale -. La nostra comunità ha bisogno assoluto che i servizi sanitari siano potenziati e che anche la lotta al Covid-19 non sia ancora una volta a scapito di altri servizi. E’ auspicabile, pertanto, per nostro conto, che l’on.le assessore riconsideri quanto prima i propositi di riorganizzazione, rivalutando opportunamente sia le opinioni dei nostri sanitari, sia degli stessi Sindaci e delle forze sociali.»

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Come già anticipato dal precedente comunicato stampa, con profondo rammarico, l’Arciconfraternita della Vergine della Pietà del Santo Monte si è dovuta arrendere alle disposizioni previste dal Governo per arginare il Covid-19 e per conseguenza, quest’anno, le secolari e sacre rappresentazioni della Settimana Santa iglesiente, non potranno svolgersi.

Nel limite delle nostre possibilità, e all’interno delle normative previste dalla Legge, proporremo un programma alternativo alle canoniche processioni e celebrazioni perché sentiamo l’esigenza di sopperire alla privazione che la città di Iglesias subirà rispetto alle sue tradizioni più antiche e sentite.

Nella giornata del martedì Santo alle ore 19.00 in punto, per 15 minuti, la campana della Chiesa di San Michele suonerà come quando solitamente accompagna l’uscita della Processione dei Misteri.

Mercoledì Santo la consueta messa di Precetto, con la particolare benedizione del lignum crucis, verrà celebrata da don Francesco Pau e sarà trasmessa via streaming sulla pagina ufficiale fb dell’Arciconfraternita, viene da se che, per ovvi motivi, non ci sarà alcuna distribuzione dei rami d’ulivo benedetti.

Venerdì Santo è stato deciso di donare uno degli ultimi momenti intimi, segreti e riservati che ci sono rimasti. Da anni l’Arciconfraternita ha deciso di aprirsi alla città, rivelando e raccontando di sé anche al fine di attenuare quell’aura di mistero, di chiusura, di settario sodalizio che sembrava sorvolare attorno al proprio operato. Tra le poche cose rimaste ancora segrete, vi sono alcuni rituali interni di cui uno dei principali è legato alla cerimonia di “deposizione” del Cristo che si tiene in forma rigorosamente privata, ogni venerdì santo alle ore 15.00 esatte. Durante questa cerimonia un confratello, designato all’uopo dal Conservatore, legge una formula contenente al suo interno anche una preghiera che si pone come supplica al “Cristo in Croce” affinché possa garantire protezione e veglia in favore della nostra città di Iglesias. È un atto d’amore che i confratelli, da secoli, offrono alla propria culla natia, nella speranza di garantire alla stessa e ai suoi abitanti la grazia e la benevolenza del Redentore.

Di fatto, quest’anno, dopo più di un secolo, tale preghiera diverrà pubblica, sarà trasmesso un messaggio audio/video sulla pagina fb dell’Arciconfraternita venerdì Santo alle ore 15.00 in punto. Sarà un modo per stare insieme, per stringerci in un unico abbraccio simbolico che possa, come da sempre è accaduto e come per sempre ci auguriamo accadrà, sostituirsi momentaneamente a quell’abbraccio che tutti i fedeli ci garantiscono nelle strade della città quando, allineati, sfiliamo per il Descenso del nostro Signore.

Sempre in occasione del venerdì Santo dalle ore 20:00, orario canonico dell’uscita della processione del Descenso, promuoveremo un’iniziativa da svolgersi sulle terrazze e gli usci delle case affacciate nel centro storico, teatro del passaggio della processione, in collaborazione con privati cittadini e associazioni culturali.

Invitiamo gli adulti di vestire i bimbi con l’abito da baballottis, affinché dalle 20:00, possano suonare le piccole matracche per inondare la città di quel suono tipico che rappresenta la nostra Settimana Santa. Al contempo alcuni volontari delle associazioni sopraccitate, dai balconi o dall’ingresso delle loro abitazioni, proporranno il suono cupo dei tamburi, assecondando il ritmo caratteristico del più celebre strumento processionale che apre i riti del giovedì e del venerdì Santo. In contemporanea, dagli altoparlanti della filodiffusione comunale presenti in alcune vie del centro, saranno diffuse delle musiche comprese quelle solitamente suonate dalla banda musicale durante le processioni.

Siamo coscienti che nessuna manifestazione alternativa potrà sostituire le nostre tradizioni, nonostante questo abbiamo voluto dare un segnale di presenza alla nostra città e ai nostri concittadini, nella speranza che dall’anno prossimo tutto possa ritornare alla normalità per goderci appieno la magia e la misticità della Settimana Santa, secolare evento religioso che ha reso Iglesias famosa in tutto il mondo.

Dalla Conservatoria del Santo Monte

Il Conservatore (dott. Enrico Collu)

Dal 14 marzo sono 19.697 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 984 controlli: 248 nell’area di Cagliari, 77 Iglesias, 90 Oristano, 184 Sassari, 83 Tempio, 189 Nuoro, 113 Lanusei. Sono state sanzionate 57 persone (30 a Cagliari, 9 a Sassari, 5 a Nuoro, 5 ad Iglesias, 4 ad Oristano, 3 a Tempio, 1 a Lanusei), per un totale (dal 14 marzo) di 345.
Inoltre, nello scalo di Porto Torres, sono stati controllate 51 persone sbarcate dal traghetto proveniente da Genova.

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È in corso un’operazione condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Cagliari, con il supporto di personale della Compagnia di Iglesias, dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna e del Nucleo elicotteri CC di Elmas, che hanno arrestato due pericolosi rapinatori che hanno effettuato varie rapine a mano armata in provincia di Cagliari, e sono diventati il terrore degli esercenti di supermercati e tabaccherie nel Cagliaritano.

Le indagini hanno evidenziato inconfutabili elementi di colpevolezza nei confronti di un 39enne pregiudicato e di un 30enne, che hanno portato all’emissione da parte della Procura e del Tribunale della Repubblica di Cagliari, di un’ordinanza di custodia cautelare per rapina aggravata in concorso, detenzione illegale ed alterazione armi da fuoco.

I due, sempre travisati e con l’utilizzo di un fucile a canna mozze, si sono resi responsabili delle seguenti rapine in provincia di Cagliari tra gennaio e marzo 2020:

  • Il 24 gennaio 2020, a Decimomannu, puntando il fucile contro la vittima, gli hanno asportato la propria autovettura che utilizzeranno per commettere altre rapine;
  • Il 15 febbraio 2020, a Villaspeciosa, nei confronti di un market, hanno minacciato con il fucile la commessa, si sono impossessati di 2.500 euro dalla cassa;
  • Il 3 marzo 2020, ai danni di una tabaccheria, hanno puntato il fucile e spintonato e trascinato violentemente la proprietaria ultra 65enne, sottraendole la somma di 2.000 euro e stecche di sigarette per un valore di 4.000 euro, nonché un telefono cellulare;
  • Il 14 marzo 2020, a Vallermosa hanno percosso con ripetuti pugni sulla schiena e sul capo il proprietario del supermercato “PAM”, al fine di farsi consegnare l’incasso e, causa l’inaspettata reazione della vittima, iniziato una colluttazione nel corso della quale hanno esploso un colpo di fucile ad altezza d’uomo che solo per caso fortuito non ha colpito nessuno, andando a colpire un’autovettura parcheggiata all’entrata del market. I due hanno desistito e sono fuggiti.

Questi arresti effettuati dai carabinieri hanno consentito di fermare l’evidente escalation di violenza dei rapinatori che non hanno avuto remore nel maltrattare brutalmente una 65enne ed avevano esploso un colpo di fucile che avrebbe potuto uccidere la vittima della tentata rapina o un passante.

Le ricerche nelle zone boschive hanno consentito anche di rinvenire il fucile, le cartucce e gli abiti utilizzati per le rapine.

I carabinieri sono così riusciti a fermare ciò che era divenuto l’incubo, negli orari di chiusura, di supermercati e tabaccherie, tra i pochi esercizi commerciali aperti in questo delicato periodo.