18 July, 2024
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«Sottoporre subito a tampone tutto il personale operante negli istituti penitenziari per individuare eventuali positivi al Coronavirus e garantire un immediato isolamento idoneo ad evitare il contagio.»

Lo chiede in un’ interrogazione, presentata in Consiglio regionale, la consigliera del M5S Carla Cuccu. Nel provvedimento rivolto all’assessore della Salute Mario Nieddu ed al presidente della Regione Christian Solinas, chiede anche di sapere quale sia lo stato di attuazione del Piano Annuale e Triennale della Sanità Penitenziaria ATS Sardegna 2018-2020, approvato con deliberazione n. 988 dell’11 agosto 2018 e se sia stata verificata dall’ATS la possibilità di assegnare il reparto detentivo protetto, già realizzato presso l’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari. Inoltre, Carla Cuccu chiede se sia stata presa una decisione sulla proposta di adibire spazi specifici presso i nosocomi dove sono presenti le maggiori strutture penitenziarie, nelle more della consegna dei reparti detentivi ospedalieri, divenuta ormai improcrastinabile.
«Nonostante il numero dei contagi continui a crescere in misura esponenziale, si continua ad ignorare l’atavico problema di garantire una sanità penitenziaria che tuteli i detenuti, la polizia penitenziaria e tutti gli operatori che vi accedono.»
L’on. Carla Cuccu amplifica ciò che da tempo le varie associazioni denunciano invano. «Non è possibile che nemmeno in tempo di pandemia conclamata, non si siano predisposti i reparti detentivi nei nosocomi sardi dove sono presenti le maggiori strutture penitenziarie. È intollerabile e non più rinviabile in periodo di emergenza epidemiologica Covid-19, vista la repentina possibilità di contagio. Ancor oggi, i detenuti dovrebbero essere ricoverati nelle medesime stanze dove vi sono altri pazienti esposti a rischi per la propria incolumità oltre che per quella degli agenti penitenziari.»

«Questa inadempienza – conclude Carla Cuccu, segretaria dell’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale – è anche un grave danno economico per la collettività per l’elevato impiego di agenti destinati al servizio di piantonamento non necessari se vi fossero, invece, i cosiddetti repartini. Parrebbe che solo le associazioni abbiano a cuore il problema sanitario nelle carceri (benché costituzionalmente tutelato), che hanno donato mascherine di protezione. Non si faccia carne da macello.»

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L’Amministrazione comunale e l’assessorato delle Politiche sociali del comune di Sant’Anna Arresi, nel rispetto delle disposizioni contenute nell’ordinanza n. 658 del 29.03.2020 emessa dal Capo del Dipartimento della Protezione Civile e nell’Ordinanza Sindacale n. 2 del 2.04.2020 relative alle MISURE URGENTI DI SOLIDARIETA’ ALIMENTARE per l’emergenza Covid 19, tramite il responsabile dell’Area Socio Assistenziale e Pedagogica, ha attivato l’intervento urgente di solidarietà alimentare in favore delle persone e nuclei familiari in condizione di grave disagio economico, privi di risorse proprie e di altro sostegno pubblico poiché più esposti maggiormente ai gravi effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19, secondo le priorità contenute nell’avviso.
La misura di solidarietà alimentare consiste nell’erogazione di buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità da spendere esclusivamente presso gli esercizi commerciali del comune di Sant’Anna Arresi che aderenti all’iniziativa. La scelta dell’esercizio commerciale tra quelli aderenti all’iniziativa ove spendere il buono, potrà essere fatta dai beneficiari del buono.

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Sono 93 i professionisti che, tra la giornata di oggi e e domenica, raggiungeranno le strutture sanitarie impegnate a fronteggiare l’emergenza in corso, nell’ambito dell’iniziativa “Infermieri per Covid”.

Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino e Valle D’Aosta sono le Regioni e Province autonome di destinazione di questo primo gruppo di infermieri volontari che andrà a supporto del personale regionale, da mesi impegnato negli ospedali dove sono trattati i pazienti affetti dal Coronavirus.

«Un aiuto importantissimo e dal forte valore simbolico», ha sottolineato il Direttore del Dipartimento della Protezione Civile e coordinatore del comitato tecnico-scientifico sul Coronavirus Agostino Miozzo, nel portare il suo ringraziamento e saluto agli infermieri volontari.

«Grazie per la scelta coraggiosa che avete fatto. A voi va il ringraziamento del Governo e della Protezione Civile, a voi – ha sottolineato Miozzo – che avete deciso di lasciare temporaneamente il vostro lavoro quotidiano per dare sollievo ai tanti colleghi impegnati nell’emergenza Coronavirus e scrivere così una importante pagina solidale della nostra storia.»

Una spinta solidale che, significativamente, vede tutti impegnati: i medici e gli infermieri del Centro e del Sud Italia a supporto dei territori del Nord Italia, così duramente colpiti dall’emergenza, ma anche il personale sanitario di numerosi Paesi intervenuti a supporto del nostro, con team internazionali da Albania, Cina, Cuba, Russia, Stati Uniti, Ucraina.

La struttura sanitaria e la Regione di destinazione degli infermieri volontari in partenza in questi giorni sono state definite incrociando le loro specifiche professionalità con le esigenze rappresentate dai diversi territori.

La task-force costituita grazie a “Infermieri per Covid” – a partire da un bacino di oltre  9.400 candidature spontanee raccolte in appena 48 ore – è composta prevalentemente da professionisti di “area critica”. Si tratta quindi di infermieri che andranno a operare nei settori della rianimazione, della medicina di urgenza e di pronto soccorso in coerenza con le necessità di Regioni e Province autonome impegnate nel contrasto al Coronavirus.

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Dal 14 marzo sono 17.917 i controlli realizzati dal Corpo forestale della Regione Sardegna per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-19.
Nella giornata di ieri sono stati effettuati 770 controlli: 200 nell’area di Cagliari, 18 Iglesias, 59 Oristano, 184 Sassari, 132 Tempio, 107 Nuoro, 70 Lanusei. Sono state sanzionate 10 persone (6 a Cagliari, 2 a Tempio, 2 a Sassari), per un totale (dal 14 marzo) di 255.

 

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Continua ad essere Sassari, in Sardegna, la provincia con la più elevata concentrazione di casi di positività in Sardegna (complessivamente 585 su 874, il 66,93%). Nelle ultime 24 ore, sui 49 nuovi casi positivi complessivi, ben 38 sono stati riscontrati nella provincia del Nord Sardegna, 10 nell’Area Metropolitana di Cagliari, 1 a Oristano. Sono rimasti fermi i numeri dei casi positivi, nelle province di Nuoro e nel Sud Sardegna.

La provincia del Sud Sardegna, per il terzo giorno, negli ultimi cinque, non registra casi di positività, dopo quello della giovane estetista di Calasetta di ieri e i 4 del giorno precedente. Nella provincia di Nuoro, negli ultimi tre giorni, si è registrato un numero complessivo ancora inferiore di casi di positività, 3. Nella provincia di Oristano, negli ultimi tre giorni, il numero complessivo di casi di positività è stato pari a quello della provincia del Sud Sardegna, 5. Molto elevato il numero di casi nella provincia di Sassari, 88 in tre giorni, 28 quelli dell’Area Metropolitana di Cagliari.

Negli ultimi tre giorni in Sardegna sono stati registrati 5 decessi, mentre il numero di pazienti in terapia intensiva è stabile, 24, così come è sostanzialmente stabile il numero dei pazienti ricoverati con sintomi (117, 122, 123).

E’ in crescita il numero dei pazienti in isolamento domiciliare: 577 il 2 aprile, 598 il 3 aprile, 642 oggi 4 aprile. Il numero dei tamponi effettuati, oggi è diminuito rispetto agli ultimi due giorni: 469 il 2 aprile, 508 il 3 aprile, 311 oggi 4 aprile.

Giampaolo Cirronis

 

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Sono 874 i casi di positività al Covid-19 riscontrati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. I ricoverati con sintomi sono 123, i pazienti in terapia intensiva 24, gli ospedalizzati complessivamente 147, 642 i pazienti in isolamento domiciliare.

Le persone attualmente positive sono 789, 45 i nuovi attualmente positivi, 44 i dimessi (in attesa di conferma dall’Istituto Superiore di Sanità). I deceduti sono saliti a 41. I tamponi effettuati sono 6.789. 

Sul territorio, dei 874 casi positivi complessivamente accertati, 144 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (+10 rispetto all’ultimo aggiornamento), 63 nel Sud Sardegna, 20 a Oristano (+1), 62 a Nuoro, 585 (+38) a Sassari.

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Scattano le nuove regole della Regione sulla gestione dei rifiuti urbani su tutto il territorio regionale relativamente alle persone positive al virus o in quarantena obbligatoria.

«Le prevede l’ordinanza emessa ieri dal presidente Christian Solinas, sulla base – chiarisce il Presidentedel Rapporto ISS Covid-19 n. 3/2020, recante “Indicazioni ad interim per la gestione dei rifiuti urbani in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2”, con il quale l’Istituto Superiore di Sanità ha individuato specifiche modalità gestionali per la raccolta dei rifiuti urbani prodotti dalle persone positive al tampone o in quarantena obbligatoria.»

«L’ordinanza – aggiunge il presidente della Regione -, prevede una serie di norme a tutela della cittadinanza e degli operatori addetti al trattamento e allo smaltimento.»

«I rifiutichiarisce l’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis -, devono essere prioritariamente conferiti a termovalorizzazione e in subordine, agli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB) se garantiscono l’igienizzazione del rifiuto nel corso del trattamento biologico (ad esempio tramite biostabilizzazione) e la protezione degli addetti dal rischio biologico, nonché agli impianti di sterilizzazione o direttamente in discarica senza alcun trattamento preliminare.»

Pertanto nelle abitazioni in cui sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria deve essere interrotta la raccolta differenziata e tutti i rifiuti urbani, indipendentemente dalla loro natura e includendo fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti, devono essere considerati indifferenziati e pertanto raccolti e conferiti insieme.

Per la raccolta dovranno essere utilizzati almeno due sacchetti uno dentro l’altro o in numero maggiore in dipendenza della loro resistenza meccanica, possibilmente utilizzando un contenitore a pedale.

I sacchetti dovranno essere chiusi adeguatamente utilizzando guanti monouso, senza comprimerli e attraverso legacci o nastro adesivo, avendo cura di evitare l’accesso di animali da compagnia ai locali dove sono presenti i rifiuti. I sacchetti dovranno essere conferiti quotidianamente come da procedure già in vigore (esporli fuori dalla propria porta negli appositi contenitori o gettarli negli appositi cassonetti condominiali o di strada). I Comuni interessati dovranno conseguentemente adeguare i calendari di raccolta dei rifiuti urbani alle esigenze di ritiro quotidiano dei soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria.

La competente autorità sanitaria comunica tempestivamente ai Comuni competenti i nomi e gli indirizzi dei soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria al fine di consentire l’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati confezionati come riportato nel provvedimento.

Per le abitazioni in cui non sono presenti soggetti positivi al tampone, in isolamento o in quarantena obbligatoria, non dovranno essere interrotte le procedure in vigore nel territorio di appartenenza, non interrompendo la raccolta differenziata.

Tuttavia, a scopo cautelativo, fazzoletti o rotoli di carta, mascherine e guanti eventualmente utilizzati, dovranno essere smaltiti nei rifiuti indifferenziati.

L’ordinanza emessa ieri dal presidente Christian Solinas ha validità sino al 31 luglio 2020, salvo proroga esplicita.

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La Giunta regionale ha rivisto i tagli ai centri impegnati nella riabilitazione, con una rimodulazione delle tariffe alle strutture. Una decisione che viene incontro alle richieste del consigliere del Partito sardo d’azione Gianfranco Nanni Lancioni.

«Con questo provvedimentospiega Nanni Lancioni l’esecutivo rimette nelle condizioni di operare i poli impegnati nell’assistenza dei soggetti svantaggiati. Una risoluzione attesa, perché questi centri non vanno lasciati soli, soprattutto in questa fase di emergenza.»

Una boccata d’ossigeno per l’erogazione di servizi di importanti realtà che si ritagliano in diverse parti della Sardegna, su tutti la struttura Gesù Nazareno di Sassari e la residenza Santa Maria Bambina del Rimedio a Oristano.

«Nessun taglioconclude Nanni Lancioni -. Sono convinto che le strutture convenzionate, che da sempre assicurano la quantità coniugata alla qualità delle prestazioni rese, vadano salvaguardate. La decurtazione è stata rivista, con il ripristino delle risorse utili a portare avanti l’assistenza.»

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Il Governo ha stanziato 400 milioni di euro a favore dei Comuni a titolo di “Misure urgenti di solidarietà alimentare”, che si concretizzano in “buoni spesa”, disponibili tra circa una settimana, e l’acquisto di spesa da parte delle associazioni in rete con il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile.

Il comune di Carbonia ha acquistato i “buoni spesa” dalla società Edenred.

Gli esercizi commerciali già convenzionati con la suddetta società sono automaticamente inseriti nell’elenco delle attività commerciali in cui è possibile utilizzare i buoni spesa.

Tutti gli operatori economici che si trovano nel territorio del comune di Carbonia e sono abilitati al commercio al dettaglio di generi alimentari e altri beni essenziali, e che non risultano tra i convenzionati con la suddetta società, possono chiedere l’inserimento nell’elenco aperto inviando via email all’indirizzo: TicketClientiRoma-IT@edenred.com le seguenti informazioni:

– Partita Iva
– Ragione Sociale
– Nome e cognome del legale rappresentante
– Insegna del locale
– Telefono
– Indirizzo e-mail
-Tipologia di licenza commerciale
– Indicazione se si tratta o meno di cambio di gestione (in tal caso segnalare la Partita Iva della precedente gestione).

In questo modo l’elenco delle attività commerciali dove poter utilizzare i buoni spesa sarà il più ampio possibile.

Per qualsiasi ulteriore informazione e per segnalare eventuali difficoltà nella compilazione della richiesta, gli esercizi commerciali possono contattare i nostri uffici, dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle 12.00, al seguente numero telefonico: 0781 694270.