4 December, 2024
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E’ stato sottoscritto ieri, a Roma, un protocollo tra Cgil, Cisl, Uil, Ugl, associazioni datoriali di impresa e Abi in tema di anticipazione bancaria in favore dei lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito.

A seguito dello stesso, si potrà procedere con la massima celerità all’anticipazione bancaria dei trattamenti relativi a tutte le forme di integrazione salariale (CIGO, CIGD, assegno ordinario a carico del FIS e dei fondi bilaterali) recentemente previste dal DL 18/2020 per l’emergenza Covid-19, consentendo ai lavoratori beneficiari delle stesse l’immediata, seppur parziale, disponibilità degli importi.

Dopo lunga discussione, sono stati ottenuti miglioramenti soprattutto per l’impegno della Cisl, a partire dall’inserimento nel testo del protocollo dell’esclusione di costi a carico dei lavoratori per l’ottenimento delle anticipazioni in questione, non garantita dalle prime formulazioni proposte dall’associazione bancaria.

La possibilità di anticipazione dei trattamenti di integrazione salariale potrà essere oggetto di reiterazione in caso di intervento legislativo di proroga del periodo massimo del trattamento, entro una durata massima di sette mesi.

In sintesi il protocollo prevede che, a fronte della domanda di integrazione salariale presentata dall’azienda, nelle forme semplificate previste dal citato DL 18/2020 e dalla circolare INPS 47/2020, la banca scelta dal lavoratore provvederà a mettergli a disposizione un importo forfettario complessivo pari a 1.400 euro, parametrati a 9 settimane di sospensione a zero ore (periodo massimo dei trattamenti attualmente previsto dal DL 18/2020), esentandolo dal pagamento di oneri e interessi. L’anticipazione, così costituita, sarà rimborsata con le effettive erogazioni dei trattamenti da parte dell’INPS, che si è impegnato a dare corso alle stesse con i tempi più celeri possibili.

Con questa intesa si concretizza e si accelera il percorso avviato con gli accordi che hanno portato, nelle scorse settimane, allo stanziamento di ammortizzatori sociali straordinari, atti a sostenere la liquidità dei lavoratori colpiti dalle  restrizioni di attività imposte dai provvedimenti assunti per il contrasto alla diffusione del virus Covid-19.