23 November, 2024
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Il mese di maggio, in Sardegna, si è chiuso con un bilancio estremamente positivo per il contrasto e la prevenzione del Coronavirus. Anche nelle ultime 24 ore non sono stati riscontrati né nuovi casi positivi (1 negli ultimi dieci giorni del mese, totale 1.356) né decessi (per l’ottavo giorno consecutivo, totale 130).

I numeri sono tutti in leggero miglioramento o stabili. I pazienti ricoverati in ospedale con sintomi sono 33, 1 meno di ieri; 2, come ieri, i ricoverati in terapia intensiva; 150, come ieri, le persone in isolamento domiciliare; 185 gli attualmente positivi, 1 meno di ieri; 1.041 i pazienti dimessi/guariti, 1 più di ieri.

Il numero dei tamponi eseguiti e dei casi testati è leggermente inferiore rispetto a ieri: 716 i tamponi (ieri 749), 584 i casi testati (ieri 591).

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Oggi in Sardegna sono stati segnalati 8 incendi, uno dei quali ha richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale.

A Cabras, in località “Case Piredda”, è intervenuto un elicottero proveniente dalla base del Corpo forestale di Fenosu. Le operazioni di spegnimento sono state dirette dal Corpo forestale della stazione di Oristano coadiuvata dal personale elitrasportato, una squadra dei vigili del fuoco e una squadra della Compagnia barracellare di Riola Sardo.

L’incendio ha percorso una superficie di oliveti di circa un ettaro. Le operazioni di spegnimento, grazie al tempestivo arrivo delle squadre sul posto, si sono concluse alle ore 13.37.

La foto è di repertorio.

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I lavori nel tratto che collega San Giovanni Suergiu alla centrale dismessa di Santa Caterina, non sono stati ancora ultimati, ma la pista ciclabile che collega Carbonia a Sant’Antioco, una delle infrastrutture più importanti realizzate negli ultimi anni nel territorio del Sulcis, in diverse punti accusa già evidenti segnali di degrado che necessitano di interventi di manutenzione di competenza della provincia del Sud Sardegna.

Canne, giunchi, gramigna ed erbacce varie, hanno lesionato il manto in diversi punti, come emerge dalle fotografie allegate.

 

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Un’altra giornata senza nuovi casi positivi al Covid-19 (716 i tamponi eseguiti) e senza decessi in Sardegna. Sono 1.356 i casi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 57.296 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 35, di cui 2 in terapia intensiva, mentre 150 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 185. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 981 pazienti guariti (+1 rispetto al dato precedente), più altri 60 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime (130).
Sul territorio, dei 1.356 casi positivi complessivamente accertati, 251 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 59 a Oristano, 79 a Nuoro, 870 a Sassari.

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E’ morto mercoledì 27 maggio, all’età di 86 anni, Sandro Ibba, ex sindaco di Giba. Sandro Ibba ha trascorso la maggior parte della sua vita all’interno del comune di Giba, prima da funzionario, per circa trent’anni, successivamente da amministratore, ricoprendo per lungo tempo la carica di vice sindaco e poi, nei primi anni 90, quella di sindaco. È stato per tanti anni presidente della Cassa Comunale di Credito Agrario di Giba e, per almeno mezzo secolo, punto di riferimento per tutti i cittadini. Sempre cortese, gentile e disponibile con tutti, ha speso la propria esistenza al servizio del paese. Chi l’ha conosciuto, lo ricorda per il suo modo affabile e garbato e, soprattutto, per il suo impegno quotidiano verso il prossimo.

Fino all’età di 84 anni, Sandro Ibba ha continuato a svolgere la sua missione al servizio dei cittadini, all’’interno del patronato. Esempio di serietà e disponibilità, è stato per la sua comunità, una pietra miliare che rimarrà impressa nella memoria di tutti.

Con Sandro Ibba, se n’è andato un galantuomo, una persona perbene, un amministratore pubblico profondamente innamorato del proprio paese.

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La Polizia di Stato, a Cagliari, ha arrestato un giovane per maltrattamenti in famiglia e denunciato un 40enne per minacce, nell’ambito delle attività tese alla prevenzione ed al contrasto alle violenze perpetrate in ambito familiare.

In serata, i vicini di casa di una donna hanno chiesto aiuto chiamando il 113, accorgendosi per l’ennesima volta che la stessa stava subendo ingiurie e percosse da suo figlio.

L’intervento della Squadra Volante presso l’abitazione è stato immediato. Al loro arrivo, già dal cortile condominiale, i poliziotti hanno sentito, provenire da uno degli appartamenti del palazzo, delle urla femminili di aiuto, sovrastate da urla maschili che proferivano pesanti minacce.

Subito accorsi, gli agenti hanno trovato la donna, che era stata appena colpita con calci e pugni dal figlio, riversa a terra e lo stesso che continuava ad inveire contro di lei, tenendo in mano un cacciavite.

I poliziotti hanno immediatamente bloccato ed allontanato il giovane, mettendo al sicuro la madre e rassicurandola.

La situazione conflittuale tra di loro andava avanti ormai da 3 anni, da quando il figlio aveva iniziato a comportarsi in maniera sempre più violenta nei confronti della madre e del suo attuale compagno. Ingiurie ed aggressioni fisiche, oggetto di diverse pregresse segnalazioni alle forze di polizia, con un precedente episodio risalente a pochi giorni fa.

La condizione di prolungata ed obbligata permanenza domiciliare durante la prima fase di questo particolare periodo di emergenza sanitaria, aveva aggravato la già difficile situazione, determinando un’escalation di violenze incontrollabili.

Stavolta, in occasione di un litigio scaturito per un futile motivo, che ha fatto esplodere la rabbia del ragazzo, i vicini di casa hanno chiesto aiuto alla Polizia, scongiurando ben più gravi conseguenze.

I poliziotti hanno arrestato il giovane, un 18enne cagliaritano, che è stato condotto presso la Casa Circondariale di Uta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Sempre ieri, durante la mattinata, sulla linea del 113 è pervenuta una richiesta di aiuto da parte di un ragazzo, perché il proprio fratello si era rinchiuso in una stanza con la madre, brandendo un coltello ed un bastone.

Gli agenti della Squadra Volante sono intervenuti immediatamente e al loro arrivo hanno trovato il giovane nel cortile condominiale che ancora sbraitava contro il proprio fratello affacciato al balcone.

I poliziotti, una volta riportato alla calma il ragazzo ed allontanatolo dal luogo, sono entrati nell’appartamento, dove hanno trovato la madre e gli altri due fratelli, che poco prima erano riusciti a farlo uscire di casa prima dell’arrivo della Polizia.

Gli agenti hanno avuto riscontro di una situazione conflittuale che andava avanti ormai da tempo, già ben conosciuta alle Forze di Polizia e in cui la convivenza col fratello era ormai diventata impossibile, a causa del suo atteggiamento minaccioso. In uno dei tanti episodi l’uomo era arrivato addirittura a colpire uno dei due fratelli in volto, procurandogli una grave ecchimosi su un occhio.

Stavolta, uno dei figli ha chiamato subito la Polizia, appena si è accorto che il fratello stava per l’ennesima volta minacciando la madre, tenendo fra le mani un manico di piccone, solo perché la donna lo aveva ripreso, chiedendogli di abbassare il volume troppo alto della musica.

Il ragazzo è stato così deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di minacce aggravate.

La Polizia di Stato continua a rivolgere la massima attenzione, soprattutto, nei confronti delle situazioni in cui l’ultimo periodo di convivenza forzata e prolungata abbia potuto incidere negativamente sui contesti famigliari più problematici, acuendo realtà già conflittuali e determinando un sommerso di violenze e maltrattamenti.

A disposizione delle vittime di violenza vi è anche un sistema facile ed immediato per chiedere aiuto: YouPol, l’App della Polizia di Stato contro il bullismo, spaccio e oggi anche violenza domestica e maltrattamenti, che fornisce uno strumento in più alle vittime di questi ultimi reati, potendo inviare in tempo reale messaggi con richieste di aiuto o solo lanciare un allarme con l’invio della propria posizione.

Nella consapevolezza che la violenza domestica e i reati compiuti in ambito famigliare non sono un “fatto privato”, ma un problema della società e che ogni cittadino è parte responsabile della società civile, è importante ricordare che tramite YouPol anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa – può denunciare questi episodi di violenza, inviando segnalazioni, anche in anonimato, corredate anche di foto e video.

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Italia Nostra Sardegna e WWF contestano la proposta di legge della maggioranza tese a modificare le norme del PPR. «La proposta di legge Mula, Giagoni, Mura, Sechi e altri – presentata i giorni scorsi in Consiglio regionale e intitolata “Modifiche alla Legge Regionale 20 dicembre 2019 n. 22 … e norme di interpretazione autentica del Piano Paesaggistico Regionale” – mira a scardinare il Piano Paesaggistico Regionale pretendendo di darne una interpretazione autentica dopo 14 anni di corretta applicazione, dopo numerose sentenze di legittimità da parte dei giudici amministrativi e dopo aver superato quasi indenne i tentativi di revisione/stravolgimento da parte di tutte le Giunte Regionali che si sono susseguite dopo la giunta Soru che lo ha approvato», scrivono in una nota Graziano Bullegas di Italia Nostra Sardegna e Carmelo Spada del Wwf Sardegna.

«Non si capisce come una legge regionale possa modificare una norma che è frutto di un’intesa tra Regione e Ministero dei BBCCaggiungono Graziano Bullegas e Carmelo Spada -. Infatti, così come previsto dal Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 e successive modifiche ed integrazioni, il Piano Paesaggistico Regionale è stato sottoposto all’attenzione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la prevista intesa. Pertanto qualsiasi modifica allo strumento di Pianificazione Paesaggistica deve seguire il rigido protocollo previsto dall’art. 143 del Codice dei Beni Culturali ed essendo quindi basato su un accordo tra pubbliche amministrazioni non può in nessun caso essere “interpretato autenticamente” da una delle amministrazioni contraenti, tanto meno se l’obbiettivo è quello di eliminare le tutele paesaggistiche della fascia costiera, dei beni identitari e dalle zone agricole della Sardegna. Insomma, se la proposta fosse approvata, sarebbe l’ennesima legge da impugnare davanti alla Corte Costituzionale, cosa che ci proponiamo di fare il giorno dopo la sua emanazione.»

«L’ennesima proroga al Piano Casa si commenta da sé sottolineano Graziano Bullegas e Carmelo Spada -. Una disposizione straordinaria inventata nel 2009 e finalizzata al “sostegno dell’economia mediante il rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per lo sviluppo” si è trasformata in un provvedimento ordinario, rinnovato di anno in anno, utile per giustificare deroghe permanenti ai PUC e all’intera pianificazione urbanistica.»

«Uno strumento che non ha neppure sortito l’effetto di rilanciare l’edilizia, visto che in Sardegna il settore ha perso oltre il 50% degli addetti negli ultimi 10 anni. Ma, grazie a questo provvedimento “distruggi città”, sono stati stravolti interi centri urbani, con la creazione di mostruosi edifici slegati dai contesti urbanistici. Italia Nostra e WWF Sardegna ritengono che sia arrivato il momento di fermare questa permanente aggressione al territorio e di ripensare l’urbanistica e la pianificazione paesaggistica della Sardegna strettamente legata al futuro che si intende dare alla nostra isola concludono Graziano Bullegas e Carmelo Spada -, capace di dare concrete risposte ai reali bisogni della comunità sarda, allo spopolamento dei territori, ad un turismo responsabile, sostenibile e rispettoso dei beni ambientali e paesaggistici.»

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Sette consiglieri regionali di maggioranza, primo firmatario Paolo Francesco Mula del Partito sardo d’Azione (gli altri firmatari sono Dario Giagoni della Lega, Francesco Mura di Fratelli d’Italia, Gian Filippo Sechi di UDC Cambiamo!, Aldo Salaris dei Riformatori sardi, Angelo Cocciu di Forza Italia Sardegna e Roberto Caredda del gruppo Misto), giovedì 28 maggio 2020 hanno presentato la proposta n. 153 contenente “Modifiche alla legge regionale 20 dicembre 2019, n. 22 (Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2019 (Proroga di termini)) e norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale”.

«La presente proposta di legge si legge nella relazione dei proponenti ha lo scopo di prorogare di sei mesi la disciplina introdotta dalla legge regionale 23 aprile 2015, n. 8 in materia urbanistica ed edilizia finalizzata al miglioramento del patrimonio edilizio esistente, prorogata con le leggi regionali n. 33 del 2016, n. 26 del 2017, n. 8 del 2019 e n. 22 del 2019, in scadenza il 30 giugno 2020. La proposta di legge si propone altresì di fornire un’interpretazione autentica di alcune norme del Piano paesaggistico regionale, deliberazione della Giunta regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006.

La proroga di sei mesi consentirebbe l’approvazione da parte del Consiglio regionale di una nuova disciplina volta al riuso, alla riqualificazione ed al recupero del patrimonio edilizio esistente già all’attenzione del Consiglio.»

Di seguito il testo integrale della proposta di legge.

Art. 1

Modifiche alla legge regionale n. 22 del 2019 (Proroga di termini)

1. Nel comma 1 dell’articolo 1 della legge regionale 20 dicembre 2019. n. 22 (Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2019 (Proroga di termini)) le parole “30 giugno 2020” sono sostituite dalle seguenti: “31 dicembre 2020”.

Art. 2

Interpretazione autentica di norme di pianificazione paesaggistica

1. Il Piano paesaggistico regionale (PPR), primo ambito omogeneo, e le relative Norme tecniche di attuazione (NTA), approvati con il decreto del Presidente della Regione 7 settembre 2006, n. 82, dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo 26 marzo 2008, n. 63 (Ulteriori disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in relazione al paesaggio), il cui articolo 2, comma 1, lettera e), ha sostituito l’articolo 135 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 (Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137), si interpreta nel senso che sono in ogni caso sottratti alla pianificazione congiunta tra Regione autonoma della Sardegna (RAS) e Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT) i beni paesaggistici diversi da quelli di cui all’articolo 143, comma 1, lettere b), c) e d) del medesimo decreto legislativo n. 42 del 2004, sui quali la Regione esercita le funzioni amministrative ad essa trasferite dall’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1975, n. 480 (Nuove norme di attuazione dello statuto speciale della regione autonoma della Sardegna), e delegate dall’articolo 57 del decreto del Presidente della Repubblica 19 giugno 1979, n. 348 (Norme di attuazione dello statuto speciale per la Sardegna in riferimento alla Atti consiliari 3 Consiglio regionale della Sardegna L. 22 luglio 1975, n. 382, e al D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616).

2. La previsione del comma 1 si applica, in particolare, a:

a) la fascia costiera di cui all’articolo 17, comma 3, lettera a) delle NTA al PPR, come definita dall’articolo 19, disciplinata dall’articolo 20;

b) i beni identitari di cui all’articolo 2, comma 1, lettera e), delle NTA al PPR, come definiti dall’articolo 6, comma 5, disciplinati dall’articolo 9;

c) le zone agricole, l’edificato in zona agricola come definito dall’articolo 79 delle NTA al PPR e l’edificato urbano diffuso come definito dall’articolo 76 delle NTA al PPR.

3. L’eccezione al divieto di realizzazione di nuove strade extraurbane di dimensioni superiori alle due corsie, contenuta nell’articolo 20, comma 1, lettera b), punto 1), della NTA al PPR, si interpreta nel senso che è esclusa da tale divieto ogni opera il cui procedimento di realizzazione, con riferimento alla data di approvazione del PPR, si trovi a uno stadio di avanzamento nel quale è in corso la procedura di valutazione di impatto ambientale, nonché le opere che si trovino a uno stadio più avanzato. La medesima eccezione si interpreta nel senso che, se l’opera aveva le caratteristiche per essere esclusa dal divieto alla data di approvazione del PPR, continua a essere esclusa dal divieto anche in caso di variante, purché le caratteristiche generali e identificative dell’intervento non siano mutate, tenendo anche conto dell’articolo 46, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità (Testo A)).

4. L’asse viario Sassari-Alghero e, in particolare, la realizzazione nello sviluppo geometrico a quattro corsie del lotto n. 1, costituisce un’infrastruttura determinante per assicurare lo sviluppo sostenibile del territorio ai sensi dell’articolo 143, lettera h), del decreto legislativo n. 42 del 2004 ed assume carattere strategico, essendo di preminente interesse nazionale e regionale. A tale infrastruttura, la cui progettazione a quattro corsie a tutti gli effetti coincide, nelle sue caratteristiche generali e identificative, Atti consiliari 4 Consiglio regionale della Sardegna con quella già sottoposta con esito favorevole alle pregresse valutazioni di impatto ambientale e autorizzazioni paesistico-ambientali, si applicano pertanto le deroghe previste nell’ articolo 20 comma 1, lettera b), punto 1) della NTA al PPR.

Art. 3

Entrata in vigore

1. La presente legge entra in vigore il giorno della sua pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna (BURAS).

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Via libera alla ripartizione delle risorse finanziarie per gli interventi a sostegno dell’editoria libraria e quelli a favore della stampa periodica regionale e locale. Su proposta dell’assessore regionale della Cultura, Andrea Biancareddu, è stato approvato lo stanziamento complessivo di 200 mila euro di cui, 150mila per contributi validi all’acquisto di materie prime e servizi per l’editoria libraria finalizzati alla pubblicazione delle opere, nel caso in cui utilizzino aziende tipografiche o servizi con sede ed impianti in Sardegna e altri 50mila euro per le aziende editrici di editoria periodica finalizzati all’abbattimento dei costi di prestampa e per la riduzione dei costi ed il miglioramento del servizio di distribuzione. Entrambi gli interventi rientrano nel quadro dei finanziamenti previsti dalla legge regionale n. 22.

Andrea Biancareddu ha evidenziato che questi contributi sono finalizzati al sostegno di due tipologie di prodotto editoriale, il libro e le pubblicazioni periodiche, nonché di due differenti tipologie di aziende editrici operanti in Sardegna.

«Un intervento quanto mai necessariospiega Andrea Biancareddu in un momento sicuramente difficile per le nostre aziende che hanno dovuto affrontare molte difficoltà causate dalla pandemia Covid-19. Per accelerare le procedure, ho già dato mandato ai competenti uffici di procedere con la massima sollecitudine alla pubblicazione dei relativi avvisi a favore delle imprese.»

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Con 1 solo caso positivo negli ultimi 9 giorni, la Sardegna si avvia con grande fiducia verso la definitiva uscita dall’emergenza. Sono trascorse ormai quasi tre settimane dalle prime riaperture, quasi due da quelle più generalizzate, e la situazione resta assolutamente sotto controllo. Giorno dopo giorno, intanto, calano i numeri degli pazienti ricoverati negli ospedali. Oggi sono 34 i ricoverati con sintomi, 3 meno di ieri, ancora 2 quelli in terapia intensiva. 150 le persone in isolamento domiciliare, 1 meno di ieri, 186 gli attualmente positivi, 4 meno di ieri. Aumentano i pazienti dimessi/guariti, 1.040, 4 più di ieri. Da una settimana non si registrano vittime.