14 località tra le 195 cui la “Foundation for Environmental Education” ha assegnato la “Bandiera Blu 2020”, sono sarde
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195 località italiane, 407 spiagge, 75 approdi: il programma Bandiera Blu, Eco-label Internazionale per la certificazione della qualità ambientale delle località rivierasche si è affermato ed è attualmente riconosciuto in tutto il Mondo, sia dai turisti che dagli operatori turistici, come un valido eco-label relativamente al turismo sostenibile in località turistiche marine e lacustri, anche quest’anno ha fatto le sue scelte.
“Bandiera Blu” è condotto dall’organizzazione non-governativa e no-profit “Foundation for Environmental Education” (FEE). Tale Programma è operativo in Europa dal 1987; con l’inizio del nuovo secolo la FEE ha sottoscritto un Protocollo di partnership globale con il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) quindi, un Protocollo d’Intesa con l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), di cui è anche membro affiliato., per cui il Programma inizialmente europeo è stato esteso in 49 paesi in tutto il Mondo.
L’obiettivo principale del Programma Bandiera Blu, è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente.
I criteri del Programma vengono aggiornati periodicamente in modo tale da spingere le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere, e migliorare nel tempo, le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. La valutazione delle auto-candidature, inviate ogni anno compilando uno specifico questionario e allegando idonea documentazione a supporto, avviene attraverso i lavori di una Commissione di Giuria, all’interno della quale sono presenti rappresentanti di enti istituzionali quali Presidenza del Consiglio-Dipartimento del Turismo, Ministero delle Attività Agricole e Forestali, Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ENEA, ISPRA, Coordinamento Assessorati al Turismo delle Regioni, DECOS -Università della Tuscia, nonché da organismi privati, quali la Federazione Nazionale Nuoto – Sezione Salvamento, i Sindacati Balneari SIB-Confcommercio e FIBA-Confesercenti , che ne condividono il fine e l’approccio metodologico. Già da alcuni anni, per la valutazione delle candidature, è stato introdotto l’iter procedurale certificato secondo la norma UNI EN ISO 9001-2000.
Tra le 195 località italiane cui è andata la Bandiera Blu 2020, 14 sono sarde, di seguito suddivise per Provincia, tutte confermate:
Cagliari
Quartu Sant’Elena – Poetto, Mare Pintau
Teulada – Portu Tramatzu, Sabbie Bianche, Tuerredda
Carbonia Iglesias
Sant’Antioco – Maladroxia
Nuoro
Bari Sardo – Bucca ‘e Strumpu/Torre di Barì/Planargia
Ogliastra
Tortolì – Lido di Cea, Lido di Orrì (I e II Spiaggia), Muxì (Il Golfetto), Orrì Foxilioni, Ponente (nota “La Capannina”), Porto Frailis
Olbia-Tempio
Badesi – Li Junchi, Li Mindi – Lu Stangioni, Pirrotto
Li Frati-Baia delle Mimose
Oristano
Oristano – Torregrande
Sassari
La Maddalena – Tegge, Monti D’a Rena, Bassa Trinità, Porto Lungo, Spalmatore, Caprera Relitto, Caprera Due Mari Palau – Isolotto,
Palau Vecchio
Santa Teresa Gallura – Rena Ponente (Loc. Capo Testa), Rena Bianca, Zia Culumba (Loc. Capo Testa, Rena di Levante), La Taltana – Santa Reparata
Trinità D’Agultu e Vignola – La Marinedda, Spiaggia Lunga Isola Rossa
Sorso – Marina di Sorso (IV/V pettine), Spiaggia della Marina
Castelsardo – Madonnina/Stella Maris, Sacro Cuore/Ampurias Sassari – Porto Ferro, Porto Palmas.
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