Dal 18 maggio aperture differenziate per bar, ristoranti e spiagge. Le nuove disposizioni del Governo – di Federica Selis
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Si tratterà di una riapertura in autonomia, in cui saranno le Regioni a decidere. Coinvolti, stavolta, saranno bar e ristoranti, oltre a parrucchieri ed estetiste, ove non già riaperti. È ciò che trapela dal risultato della videoconferenza tenutasi tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza e i governatori delle Regioni. Il presidente Giuseppe Conte accoglie, dopo un tira e molla durato giorni, le richieste dei diversi enti locali. La responsabilità ricadrà sui singoli Governatori, che decideranno anche in base alle esigenze del territorio. Il Governo manterrà, comunque, la facoltà di intervenire, con nuove restrizioni, in caso di aumenti dei contagi.
Entro venerdì, verranno rese note le nuove linee guida ed i protocolli da seguire. Intanto, il Comitato tecnico-scientifico, in collaborazione con i tecnici incaricati dall’INAIL, emana un documento sulle misure contenitive nel settore della ristorazione, affinché venga salvaguardata la salute di utenti e personale.
Innanzitutto, il distanziamento all’interno dei locali: la disposizione di tavoli e posti a sedere verrà rimodulata, in modo da garantire uno spazio di 4 metri quadri per cliente, per una distanza minima di 2 metri tra un tavolo e l’altro. Se si opterà per l’utilizzo di barriere in plexiglas, tale distanza potrà essere inferiore. Non si potrà sostare al banco, né per l’ordinazione del pasto da asporto né per prendere un aperitivo o un caffè, che andranno sempre consumati al tavolo. Per i ristoranti, quale strumento di prevenzione, è indicata la prenotazione. L’uso delle mascherine, all’interno dei locali, è sempre obbligatorio e sarà consentito toglierle solo durante la consumazione dei pasti. Non potranno essere forniti ai clienti menù cartacei ed i piatti del giorno verranno segnati su delle lavagne o si potranno consultare attraverso il sito web del locale. La sanificazione delle sale, delle toilettes e dell’arredamento, dovrà essere costante e clienti e personale avranno a disposizione prodotti igienizzanti per la pulizia delle mani. Il pagamento avverrà preferibilmente tramite contactless e le casse potranno essere isolate da barriere separatorie. Tutte le superfici dovranno essere sanificate al termine di ogni utilizzo. Il personale dovrà indossare, per tutto il tempo del servizio, la mascherina ed i guanti in nitrile.
Nuove regole sono previste anche per la riapertura delle spiagge e dei litoranei. Nelle spiagge ove sia presente uno stabilimento balneare, la distanza tra gli ombrelloni deve essere di 5 metri tra le file e di 4,5 metri lungo la stessa fila. Lettini e sdraio, senza ombrellone, dovranno essere posizionati ad almeno 2 metri l’uno dall’altro. Tale distanza, potrà essere inferiore solo in caso di utilizzo da parte di conviventi. Non si potranno effettuare giochi da spiaggia e le cabine potranno essere utilizzate
solo da persone appartenenti allo stesso nucleo familiare, o comunque co-abitanti.
All’arrivo in spiaggia, si dovrà indossare la mascherina, che si potrà togliere una volta raggiunta la propria postazione.
Per quanto riguarda, invece, le spiagge libere, si prevede la mappatura degli spazi. Verranno tracciati dei perimetri precedentemente misurati, calcolati in base allo spazio occorrente per il posizionamento di un ombrellone, di una sdraio o di un asciugamano. Gli spazi saranno possibilmente definiti da nastri.
Potrebbero essere previste delle turnazioni. Non sarà possibile sostare sulla battigia, onde evitare assembramenti. Le spiagge dovranno essere tenute costantemente pulite e sarà valutata la possibilità di affidarne la gestione ad associazioni di volontariato o a personale adeguatamente formato.
Diverse le reazioni sia contro che a favore di queste nuove regolamentazioni.
Federica Selis
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