21 November, 2024
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Il sindaco di San Giovanni Suergiu ha firmato l’ordinanza che prevede da domani 11 maggio la riapertura di alcune attività

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Il sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, ha firmato l’ordinanza che prevede, con decorrenza domani, 11 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, sull’intero territorio comunale la riapertura delle attività inerenti servizi alla persona quali, a titolo di mero esempio, saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori, nel rispetto delle seguenti condizioni:

a) L’accesso ai locali potrà avvenire solo previo appuntamento e direttamente per essere serviti, con esplicito divieto di sostarvi sia all’interno per qualsiasi altra ragione sia all’esterno in attesa di farvi ingresso;

b) Le postazioni di lavoro all’interno delle strutture potranno essere utilizzate esclusivamente in modo da garantire sempre una distanza di almeno due metri tra persone;

c) Dopo ogni singolo servizio, le postazioni, le superfici, le attrezzature e gli strumenti utilizzati dovranno essere accuratamente igienizzati con l’utilizzo di idonei prodotti sanitari.

Per la protezione dei clienti, potranno essere utilizzati solo teli, camici o asciugamani monouso;

d) Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e di guanti. Per l’effetto, resta vietata l’esecuzione di trattamenti che prevedano un contatto diretto con la bocca, le narici o a zona oculare e perioculare dei clienti, quali – a mero titolo esemplificativo e non esaustivo – il taglio e la regolazione di baffi e/o barba, la depilazione del contorno labiale, l’iniezione di filler per il soft-lifting naso-labiale, la sistemazione di ciglia e sopracciglia e simili;

e) Dopo ogni chiusura dell’esercizio e comunque prima della successiva riapertura, i locali devono essere adeguatamente sanificati con prodotti certificati. Sono fatti salvi eventuali protocolli o linee-guida adottate in senso più restrittivo a livello nazionale con le rispettive associazioni di categoria.

L’ordinanza prevede che, qualora il numero Rt (R con t) dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5, il sindaco dovrà immediatamente revocare la propria ordinanza, informandone la Regione ed il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS territorialmente competente.

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