Interrogazione dei Progressisti sulle modalità di riapertura dei collegamenti aerei nazionali ed internazionali da e per la Sardegna
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Il gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione alla Giunta per chiedere chiarimenti sul tema della modalità di riapertura dei collegamenti aerei nazionali ed internazionali da e per la Sardegna. L’azione scaturisce dalle incertezze e della mancanza di chiarezza della politica regionale che stan generando ripercussioni negative sull’intero sistema di sviluppo dell’Isola, come ad esempio il ricorso o meno al passaporto sanitario obbligatorio per i passeggeri, di cui al momento non si conosce né la tipologia né la forma che il documento stesso debba avere.
L’interrogazione è promossa dall’on. Gian Franco Satta ed è stata sottoscritta anche dal gruppo consiliare di Leu e da esponenti del PD.
Le conseguenze della pandemia Covid-19 stanno causando forti ripercussioni sul sistema economico regionale e ora, anche nella cosiddetta fase di rilancio, determinati settori stanno soffrendo più di altri le difficoltà della ripartenza, stante l’assenza di una programmazione strategica regionale che consenta una vera ripresa economico-sociale dell’Isola. Tra i settori maggiormente colpiti vi sono quelli legati al trasporto aereo. In particolare si registrano dati estremamente preoccupanti negli scali rimasti chiusi durante il periodo di lockdown. Nel solo aeroporto di Alghero, ad oggi ancora inspiegabilmente chiuso, a seguito dei voli cancellati nel periodo dell’emergenza si sono persi già circa 350.000 passeggeri. Nel medesimo scalo si sono registrati mancati introiti per un totale complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Considerata la specifica condizione del sistema aeroportuale isolano, si ritiene che la Regione debba farsi carico di destinare risorse importanti allo sviluppo del traffico aereo attraverso un’azione mirata di marketing, atta a scongiurare il pericolo che siano cancellate altre rotte già programmate nella stagione estiva alle porte. Questa, in sintesi, la linea dei Progressisti.
Così Gian Franco Satta sulla questione: «Per mesi abbiamo sentito parlare il Presidente della Regione di una Sardegna Covid-free. L’impressione è che si stia cavalcando la situazione generale dei bassi numeri di contagio nell’Isola, a fronte invece di gravissime mancanze in situazioni più specifiche come in ospedali o case di riposo, per promuovere un brand turistico, tralasciando responsabilità legate all’ambito sanitario passate e future. L’aspetto sanitario deve rimanere assolutamente centrale, così come maggior serietà ci deve essere nel definire fin da oggi, senza rinvii o tentennamenti, dei protocolli certi per regolare i collegamenti da e per la Sardegna. Queste incertezze, purtroppo, si stanno sommando ai danni già causati dalla pandemia con effetti moltiplicatori. Non solo, sembra che si stia considerando come il ricorso allo spostamento dalla regione sia ad appannaggio dei soli turisti vacanzieri. In realtà quotidianamente migliaia di persone partono o arrivano in Sardegna per motivi diversi, come ad esempio di lavoro o di salute. E spesso questi viaggi si compiono in giornata o nello spazio di pochi giorni. Occorre considerare anche questi aspetti».
«Non si comprende, tra l’altro, perché lo scalo di Alghero sia ancora chiuso. Si sta additando come responsabile il Governo nazionale. Per questo stiamo anche chiedendo formalmente di sapere con quale atto il presidente della Regione abbia chiesto al Governo nazionale la riapertura dell’aeroporto di Alghero. La confusione generale è troppa e la misura appare davvero colma. Per questo vogliamo sapere immediatamente quali azioni la Giunta regionale intenda concretamente promuovere – conclude Gian Franco Satta – per scongiurare il pericolo che negli aeroporti sardi siano cancellate altre rotte nella stagione estiva alle porte e per garantire il diritto alla mobilità in sicurezza nei movimenti da e per l’Isola.»
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