Mara Lapia (M5S): «Un emendamento per estendere la platea dei beneficiari dei contributi a fondo perduto»
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Estensione della platea dei beneficiari ai contributi a fondo perduto a liberi professionisti, artigiani, commercianti e coltivatori diretti. Lo chiede la deputata sarda Mara Lapia in un emendamento al Decreto legge n. 34/2020 per la sostituzione del comma 2 dell’articolo 25. Con questo emendamento, fermo restando il requisito del calo di fatturato del 33%, il contributo viene esteso anche ai beneficiari del bonus da 600 euro. Lo prevede un emendamento presentato dall’on. Mara Lapia, deputato del Movimento 5 Stelle.
«L’art. 25 – si legge nel testo presentato da Mara Lapia – introduce per gli esercenti attività di impresa e gli autonomi, che hanno subito perdite di ricavi o compensi pari almeno a due terzi del fatturato e corrispettivi al mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Requisito, quest’ultimo, non previsto per le imprese e gli autonomi che abbiano iniziato l’attività dal primo gennaio 2019 in poi. Con la formulazione precedente del comma 2 venivano di fatto esclusi dai soggetti che possono accedere alla misura tutti i professionisti iscritti agli Ordini, in maniera indistinta, e tutti i contribuenti che hanno già usufruito del cosiddetto ‘bonus Covid-19’. Con questa nuova riformulazione si intende far accedere alla misura economica anche i contribuenti – compresi i lavoratori professionisti – che abbiano redditi complessivi fino a 35mila euro, abrogando di fatto l’incumulabilità prevista precedentemente con i bonus previsti dal decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 aprile 2020. Ciò mira a limitare le disparità anche all’interno della categoria dei professionisti stessi, dove sono ricompresi soggetti a basso reddito e che necessitano dunque di accedere alla misura prevista, sostenendo maggiormente anche i contribuenti non iscritti ad Ordini professionali (ad esempio gli artigiani) e che hanno subito perdite a causa dell’emergenza sanitaria.»
Nella premessa, la deputata del Movimento 5 Stelle fa presente che «il contributo a fondo perduto di cui al comma 1 non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza di cui al comma 8, agli enti pubblici di cui all’articolo 74, ai soggetti di cui all’articolo 162-bis del Testo unico delle imposte sui redditi. Lo stesso contributo – conclude Mara Lapia – non spetta altresì ai lavoratori dipendenti e ai professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria, che abbiano un reddito superiore ai 35mila euro con riferimento all’anno di imposta 2018».
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