Mauro Usai: «Non ci sono ancora le condizioni per la ripartenza delle attività commerciali e dei servizi alla persona prima del 18 maggio»
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Gli esercizi commerciali e i servizi di cura alla persona, a Iglesias, riapriranno lunedì 18 maggio.
«L’ordinanza del presidente della Regione Autonoma della Sardegna n. 20 del 2 maggio 2020, con riferimento agli articoli nn. 23 e 24, a partire dall’11 maggio delega ai Sindaci la possibilità di permettere l’apertura di attività di rivendita come negozi di abbigliamento, di calzature, gioiellerie e profumerie, e di servizi di cura alla persona come parrucchieri, estetisti e tatuatori, limitando le aperture alle suddette attività, ed escludendo la piena apertura al pubblico dei servizi di ristorazione, come bar e ristoranti – si legge in una nota – ed il sindaco di Iglesias, dopo una attenta valutazione della situazione e dopo essersi confrontato con il Consiglio comunale, con il prefetto di Cagliari, con le parti sociali, e con l’associazione dei Comuni della Sardegna, ritiene opportuno non adottare il provvedimento di apertura e di rinviarlo, per le seguenti motivazioni:
– L’indice Rt di trasmissibilità dell’infezione, indicato dalla Regione Sardegna come parametro per l’apertura degli esercizi commerciali, risulta per il comune di Iglesias “non classificabile”, e quindi non superiore o inferiore rispetto al tetto dello 0,5 % indicato nella stessa ordinanza n. 20 del 2/05/2020;
– L’assenza di protocolli di apertura chiari per gli esercizi commerciali e di linee guida da parte dell’INAIL;
– L’esigenza di attendere una settimana per acquisire protocolli e linee guida più chiare, al fine di tutelare sotto il profilo penale, civile e patrimoniale gli esercenti, che rappresentano la categoria maggiormente soggetta a ricadute negative.»
«Sono perfettamente consapevole che la scelta di non permettere un’apertura anticipata degli esercizi commerciali e dei servizi di cura alla persona sia impopolare, ma è il momento di assumere decisioni per il bene della collettività e, soprattutto, per permettere una piena ripartenza con regole certe e con protocolli chiari – spiega il sindaco di Iglesias, Mauro Usai -. Se così non fosse, rischieremmo di provocare un ulteriore danno agli esercenti, permettendo loro di aprire con il rischio di dover poi imporre una nuova chiusura di fronte ad ulteriori disposizioni, come avvenuto nel caso della Regione Calabria.»
«Alla data di oggi, sabato 9 maggio, nonostante l’ordinanza della RAS preveda espressamente la pubblicazione sul sito istituzionale della Regione, con cadenza giornaliera, a partire dal giorno 8 maggio 2020 del parametro dell’indice di trasmissibilità Rt rilevato per ciascun Comune della Sardegna, non sono stati ancora forniti dati che rafforzerebbero un eventuale provvedimento di riapertura delle attività commerciali – aggiunge Mauro Usai -. Nel caso dovessero arrivare prima della data di lunedì 18 maggio protocolli chiari per una riapertura, provvederò immediatamente ad emanare un’ordinanza che permetta la ripartenza delle attività commerciali e dei servizi alla persona.
Nei prossimi giorni, dopo aver messo in campo esenzioni tributarie su TARI e TOSAP, e provvedimenti finalizzati allo snellimento delle pratiche burocratiche per le attività commerciali in difficoltà, proseguirò nel confronto con il Governo e con la Regione, per farmi portavoce dei lavoratori e delle lavoratrici del settore, che più stanno subendo l’emergenza in corso.»
«Come sindaco di Iglesias sarò in prima linea nella rivendicazione del diritto al lavoro, alla salute ed alla sicurezza per tutte le persone che chiedono a gran voce di ripartire – conclude Mauro Usai -. Sono pronto ad affrontare con loro questa battaglia, al di là degli schieramenti politici.»
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