23 November, 2024
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«Urge una presa di posizione netta e decisa da parte dell’esecutivo nazionale affinché si ponga immediatamente fine all’arrivo incontrollato di clandestini nelle nostre coste!»
Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale della Lega Michele Ennas.
«Con l’arrivo della bella stagione il rischio concreto è, ancora una volta, quello di veder crescere d’intensità il fenomenoaggiunge Michele Ennas -. Un rischio che non possiamo permetterci di correre in virtù anche della possibilità di constatare arrivi nella nostra terra di soggetti positivi al Covid-19. Non permetteremo che gli sforzi e i sacrifici richiesti in questi mesi ai sardi, che ancora persistono pur di mantenere la Sardegna libera dal virus, vengano vanificati dal menefreghismo istituzionale di chi a Roma pensa solo alle sanatorie di clandestini.»
«La Lega aveva già posto all’attenzione del Consiglio regionale la problematica attraverso una mozione, ora con l’ausilio anche dei suoi deputati e senatori chiederà a gran voce alla ministra Lamorgese di intervenireconclude Michele Ennas -. La sua indifferenza è un tacito e pericoloso incoraggiamento agli sbarchi incontrollati nelle nostre coste.»

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Sono 1.356 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nella giornata di oggi si registra un positivo (+1) nella provincia di Oristano, ma il dato su Sassari è stato rivisto (-1) in seguito a nuove verifiche. È quanto rilevato dall’Unità di crisi regionale nell’ultimo aggiornamento. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 49.675 tamponi (oggi 1.486). I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 64, di cui 6 in terapia intensiva, mentre 223 sono le persone in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 287. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 859 pazienti guariti (+22 rispetto al dato precedente), più altri 81 guariti clinicamente. Si registra una nuova vittima, 129 complessivamente nell’Isola.
Sul territorio, dei 1.356 casi positivi complessivamente accertati, 249 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 97 nel Sud Sardegna, 60 a Oristano (+1 rispetto all’ultimo aggiornamento), 79 a Nuoro, 871 (-1) a Sassari.

 

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Il Covid-19 rallenta ma non ferma gli sbarchi di migranti sulle coste sud-occidentali della Sardegna. Nella tarda serata di ieri, dopo un mese e mezzo di pausa, gli uomini della Guardia di Finanza hanno individuato una piccola imbarcazione al largo di Capo Teulada, con a bordo sette migranti, sei uomini e una donna incinta. Dopo essere stati messi al sicuro con i dispositivi di protezione individuale imposti dall’emergenza Coronavirus, i sette migranti sono stati scortati fino al porto di Sant’Antioco, dove sono sbarcati alle 22.30.

Ultimate le operazioni di rito, i migranti sono stati trasferiti al Centro di prima accoglienza di Monastir, per ultimare le attività di identificazione ed iniziare la quarantena.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10222892879858447/

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I centri socio-educativi diurni dell’Isola potranno riprendere le attività sospese per effetto delle restrizioni adottate durante la prima fase dell’emergenza Covid-19. La Giunta regionale, infatti, ha approvato la delibera che fissa i criteri per la riapertura delle strutture diurne che, in Sardegna, assistono anziani, disabili e minori offrendo servizi educativi e sociali.

«La ripresa delle attività svolte da questi centrispiega l’assessore regionale della Sanità, Mario Niedduè di grande importanza sia per gli utenti, sia per le loro famiglie. Lo stop, reso necessario per favorire l’isolamento ed abbattere la circolazione del virus, ha inciso profondamente sulla qualità della vita delle persone, in particolare dei soggetti più fragili.»

Le attività potranno ripartire con l’adozione di misure anti-contagio: «I dati, che descrivono l’andamento dell’epidemia sul nostro territorio, ci permettono di lavorare per un progressivo ritorno alla normalità. Occorre comunque prudenza, il virus è ancora in circolazione. Le attività dei centri socio-educativi diurni devono riprendere garantendo la sicurezza degli operatori, degli utenti e delle loro famiglie», precisa l’assessore regionale della Sanità.

Per assicurare la prevenzione del contagio da Covid-19, è previsto che le attività ‘in presenza’ si svolgano con modalità adeguate a regolamentare l’afflusso dell’utenza (attraverso la prenotazione, ad esempio) e l’adozione di soluzioni utili ad assicurare il distanziamento fra le persone, oltre alla verifica del corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

«La riattivazione di questi importanti servizi socio-educativi è una risposta concreta alle richieste e alle necessità di tante famiglieconclude Mario Nieddu -. Non intendiamo abbassare la guardia davanti al virus e continueremo a monitorare attentamente la situazione, per poter mettere in campo tutte le misure che si dovessero rendere necessarie.»

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Mano tesa della Regione alle scuole dell’infanzia non statali paritarie. Un impegno straordinario per venire incontro alle difficoltà che stanno avendo le strutture, a causa della pandemia, è stato deciso dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione, Andrea Biancareddu, per sostenere le spese di gestione e funzionamento per l’anno scolastico 2019/2020.

«Visto il protrarsi dell’emergenza economica ed epidemiologica causata dal Covid-19ha detto Andrea Biancareddu ho proposto una specifica delibera con la quale sono stati rettificati e integrati i criteri della precedente deliberazione dello scorso 17 aprile. Questo per consentire ai soggetti beneficiari di poter usufruire della liquidazione anticipata dei saldi dei contributi rispetto alla chiusura dell’anno scolastico.»

Eccezionalmente ed esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, oltre alle spese ammissibili già previste nelle linee guida ordinarie, sono adesso ammissibili anche le spese per la formazione del personale, per le utenze (telefono e connessione internet, energia elettrica, acqua, gasolio gas o altro combustibile, nettezza urbana), per i servizi di pulizia dei locali scolastici, i servizi di consulenza connessi all’attività, per la didattica a distanza, solo se effettivamente svolta (hardware, software, piattaforme web) e le spese per l’eventuale sanificazione dei locali. Le spese di competenza per l’anno scolastico indicato possono adesso essere indicate nel rendiconto “provvisorio” e saranno quelle effettivamente sostenute sino ad ora e quelle che si prevede di sostenere sino al 31 agosto 2020. Tali spese devono essere effettivamente ed esclusivamente riferibili alla gestione della scuola dell’infanzia paritaria, come autorizzata al funzionamento dall’Ufficio Scolastico Regionale. Eccezionalmente, non dovrà essere presentata alcuna polizza fideiussoria, a garanzia di tali pagamenti.

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Anche il Consiglio regionale della Sardegna oggi dalle 18.00, in occasione del 28esimo anniversario della strage di Capaci, partecipa alla manifestazione simbolica contro la criminalità e a favore della legalità. Il Palazzo di Via Roma si illuminerà di bianco accogliendo la proposta nata nell’ambito della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
«In questo momento in cui non sono permesse manifestazioni e assembramentiha detto il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Michele Paisvogliamo anche solo con questo gesto simbolico, nella giornata in cui ricorre l’anniversario della strage di Capaci, ricordare chi ha sacrificato la vita per il Paese. Un “drappo bianco” di luce illuminerà la facciata dell’Assemblea per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta uccisi in un attentato di stampo mafioso nel 1992. Un momento di riflessione per ricordare tutte le persone che hanno perso eroicamente la loro vita nell’adempimento del proprio dovere e per riaffermare l’importanza del principio di legalità, uno dei caratteri essenziali dello Stato di diritto

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Questa mattina, in piazza Carta, a Cortoghiana, si è svolto il secondo appuntamento dell’anno di “Alberi per il futuro”, l’iniziativa organizzata dal comune di Carbonia con la collaborazione di volontari, genitori, nonni, al fine di mettere a dimora un albero per ciascun bambino nato in città nel 2019.

Nel futuro polmone verde della piazza, alla presenza dei bimbi, dei loro genitori e parenti, di amministratori locali e volontari, sono stati piantati 10 alberi di leccio, dotati di un’apposita etichetta identificativa di ciascun piccolo nuovo nato.

Una giornata di festa per i figli della città di Carbonia.

 

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Continuano anche in questa fase dell’emergenza sanitaria i servizi per la prevenzione e il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la Provincia. Ieri pomeriggio l’attenzione degli agenti della squadra Volante è stata attirata da un’autovettura con un individuo a bordo che, in via Abruzzi, a Cagliari, alla vista della pattuglia, ha invertito il senso di marcia, cercando di eludere un possibile controllo di polizia. Nel contempo, sono intervenuti anche i Falchi della Squadra Mobile, che in quel momento operavano anch’essi in zona.

L’autovettura è stata raggiunta e bloccata dai poliziotti. Il conducente è stato identificato per un 27enne cagliaritano con numerosi precedenti in fatto di spaccio di sostanze stupefacenti ed in materia di armi.

Ad un primo controllo, gli agenti hanno scoperto che il giovane portava con sé, all’interno della macchina, due bastoni di legno ed un martello, mentre nel marsupio aveva nascosto della marjuana e circa 230 euro in banconote di piccolo taglio. Da un controllo più attento è stata rinvenuta altra marjuana, nascosta nella tasca dei pantaloni, per un peso totale di circa 40 grammi.

Gli accertamenti sono stati estesi all’abitazione dell’uomo, dove sono stati rinvenuti altri 10 grammi di marjuana, e altri 750 euro suddivisi in banconote di piccolo taglio, nonché tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi.

Tra il materiale sequestrato, anche un i-pad Apple di cui il giovane non ha saputo fornire una giustificazione circa il suo possesso.

Accompagnato negli uffici della Questura, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre è stato anche segnalato per porto d’armi o oggetti atti ad offendere, ricettazione e guida senza patente, perché precedentemente revocata.

Questa mattina è prevista l’udienza direttissima.

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L’Amministratore delegato della Sider Alloys Italia Spa, Giuseppe Mannina, ha comunicato ieri alle organizzazioni sindacali FSM-CISL, FIOM-CGIL, UILM-UIL e FLM UNITI CUB, che, «a seguito degli impatti e degli effetti dell’emergenza epidemiologica, la società Sider Alloys Italia Spa ha necessità di prorogare per altre cinque settimane la cassa integrazione guadagni ordinaria “emergenza COVID-19″».

Analoga comunicazione è giunta alle stesse organizzazioni sindacali, dalla direzione della GMS Srl, 

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I lavori di dragaggio del canale navigabile di Sant’Antioco proseguono senza sosta, salvo condizioni meteo marine o di correnti avverse.
Dopo diversi anni, infatti, si torna a pulire il tratto di mare situato tra l’isola sulcitana e la terra madre, che, per via delle correnti della laguna e della morfologia stessa del fondale, tende a insabbiarsi. Il sedime, molto scuro e melmoso, viene caricato sulla draga attraverso una benna, movimentata da una gru alta 25 metri, trasportato attraverso un pontone montato sulla coperta dell’imbarcazione e da lì scaricato all’interno di un’area, appositamente attrezzata e recintata, recuperata all’esterno del porto pescatori di Sant’Antioco.
I lavori dovrebbero durare circa 15 giorni ma, probabilmente, potrebbero protrarsi di qualche settimana. Dovranno interessare un lungo tratto di canale, riportando il fondale ad una profondità di 3 metri, tale da permettere la navigazione di diverse tipologie di imbarcazioni. La larghezza sarà portata a circa 20 metri e il percorso sarà segnato da pali in legno illuminati.

La curiosità dei cittadini, riguardo la grande imbarcazione e i lavori sul canale, è tanta.
Siamo saliti sopra la motonave Argo per conoscere più da vicino questo gigante di ferro, che, per alcune settimane, farà avanti e indietro nella laguna antiochense.
Il Comandante, Valerio Rasset, originario proprio di Sant’Antioco, ci ha accolti, mostrandoci il funzionamento dei macchinari, della cabina di pilotaggio e delle strumentazioni presenti sulla plancia di comando.
La prima cosa che colpisce l’occhio, appena si mette piede in plancia, è il bellissimo timone in legno. Viene difficile pensare che una motonave di tali dimensioni possa essere governata da lì e, infatti, il Comandante ci spiega che, in realtà, a governare la draga è un piccolo strumento sulla plancia.

«Abbiamo un timone che viene comandato sia con una pompa idraulica che con una levetta, chiamata “joystick” spiega Valerio Rasset -. Questo consente le manovre veloci. Abbiamo anche un pilota automatico, che funziona durante la navigazione: inseriamo i gradi e segue la rotta che gli diamo. Quindi manovra sul timone, cercando di compensare l’errore. Infine abbiamo il timone a mano, che funziona anche senza pompa idraulica. Se lo giriamo è un po’ più pesante. Diciamo che, in emergenza o in caso di black out, ci permette di far continuare la navigazione.»

Ma quanto pesa una draga di queste dimensioni?

«Il suo peso, da scarica, è di 496 tonnellaterisponde il Comandante. Possiamo caricarla fino ad arrivare ad un peso totale di 1100 tonnellate, a pieno carico. Fino a quel peso siamo ancora in sicurezza, come stabilità. Oltre, si crea il rischio di rovesciamenti.»

Quanto è gestibile quando ci sono venti o durante una traversata in mare aperto?

«È un po’ problematica perché è piatta sotto. Fino a un certo punto, anche come vento, si riesce a governarla, ma a una certa intensità di vento è necessario conoscere il mezzo, per cercare di prevenire i comportamenti, che non sono mai quelli che si pensa. Quindi, sono necessarie esperienza e molta attenzione. Perché può diventare imprevedibile e, a quel punto diventa necessario compiere diverse manovre. C’è anche da considerare il braccio della gru, che fa vela. Per quanto riguarda lo scafo, poi, abbiamo solo 2 metri di pescaggio e il fondo è piatto. E come se si guidasse una macchina sul ghiaccio. Se si gira troppo veloce, se ne va di traverso.»

Andando a soli 6 nodi, e con la forma particolare dello scafo, senza una prua atta a tagliare le onde, come prende il mare grosso?

«Il peggio è saltare le ondeci informa Valerio Rasset – Più che altro perché è lunga, quindi cavalca l’onda, non la salta.»

Per quanto riguarda le operazioni di dragaggio del canale di Sant’Antioco, dovrebbero essere tirati fuori dall’acqua 15 pontoni di sedime. I lavori termineranno una volta riempito il vascone attrezzato, all’uscita del porto pescatori.

«C’è poco fondointerviene il gruista, Luca Pili, di Oristano -. Il tanto da dragare è poco in un’area estesa.»

Ne approfittiamo per chiedergli quanto è complicato il lavoro che deve compiere.

«Il lavoro è complicato perché il materiale da dragare è di una bassa quota in un’area estesa – ci spiega sempre Luca Pili -, quindi dobbiamo spostarci più di una volta per fare un primo tratto di 500 metri e tirare su 1500 metri cubi di materiale. Perciò è abbastanza lungo e difficoltoso.»

C’è qualche tecnica particolare che l’addetto alla gru utilizza, per capire in quale punto deve calare di più?

«Sondo con la benna. Ho la quota sulla benna e mi accorgo dove ci sono 3 metri rispetto a dove ce ne sono 2,50.»

Infine, gli poniamo un’ultima domanda, ovvero dove, nella sua vita professionale, ricordi di aver trovato più difficoltà. La risposta arriva immediata.

«A livello di dragaggi, forse, quello di Sant’Antioco è il più complicato. Sempre per il discorso che il materiale è poco, in un’area estesa.»

Al termine della nostra visita, ci fermiamo qualche minuto a goderci il panorama di Sant’Antioco da questa visuale cosi inusuale. Infine, ringraziamo il Comandante Valerio Rasset per la sua ospitalità e per la gentilezza dimostrataci e riscendiamo a terra, per riprendere la nostra postazione di osservatori esterni, affascinati da questa grande e bella imbarcazione e dal suo lavoro di pulizia della laguna antiochense.

Federica Selis